| inviato il 09 Febbraio 2024 ore 10:08
Potresti utilizzare tubi di prolunga, il soffietto macro o l'obiettivo invertito ma attento più è corta la focale più devi stare vicino e se aumenti il RR con ottiche corte rischieresti di essere quasi a contatto con i soggetti. La light box non ti risolve i problemi di illuminazione in macro, se sei molto vicino avresti comunque ombre sui soggetti, l'ideale sarebbero i flash da macro. Se croppi non aumenti il RR ma ti limiti ad ingrandire l'immagine |
| inviato il 09 Febbraio 2024 ore 10:28
“ Se croppi non aumenti il RR ma ti limiti ad ingrandire l'immagine „ E alcuni pensano che sia la stessa cosa. Per fare particolari o parti degli insetti c'è anche la possibilità di montare sugli adattatori le ottiche RMS, quelle da microscopio, però la Pdc è molto ridotta e serve slitta micro e/o soffietto doppia slitta molto preciso. Ma li si va su RR molto alti e quasi obbligatorio stacking. |
| inviato il 09 Febbraio 2024 ore 11:41
Per aumentare il rapporto di riproduzione (se non serve arrivare a rapporti troppo alti) puoi usare sia i tubi di prolunga che le lenti addizionali (i primi danno un ingrandimento maggiore su lenti più corte, le seconde su lenti più lunghe) altrimenti potresti provare a vedere se trovi un Laowa 100mm f/2.8 usato a poco prezzo, questo pur essendo un macro classico arriva fino ad un rapporto doppio rispetto alla maggior parte dei macro classici 2:1 (non è autofocus a differenza dei Nikon/Sigma/Tamron però anch'esso ha i diaframmi automatici); per rapporti più spinti esistono macro appositi come il Laowa 25mm (da 2,5:1 a 5:1) o il Mitakon 85mm (da 1:1 a 5:1), queste lenti non hanno però i diaframmi automatici (l'unica che ce li avrebbe è il Canon MPE 65mm che esiste solo in attacco Canon) e quindi più si chiude più il mirino diventa scuro (però potresti usarli senza problemi se fai le foto guardando lo schermino), altrimenti vecchie ottiche in attacco RMS (questo normalmente è un attacco per microscopi ma esistono molte vecchie ottiche macro che utilizzano questo attacco), anche queste non hanno diaframmi automatici ed erano state prodotte per essere utilizzate su soffietto, se usate senza un soffietto hanno rapporti d'ingrandimento fissi (un singolo rapporto se direttamente montate sulla macchina, un altro singolo se con un tubo 20mm un altro singolo con un tubo di 60mm etc.). Edit: anche l'obiettivo invertito suggerito da Il Signor Marco è una possibilità che può dare risultati molto buoni spendendo molto poco ma questo soprattutto se uno non ha già un macro, si inverte un obiettivo che ha la ghiera dei diaframmi (può essere un Nikon ma può benissimo essere anche di qualunque altra marca) ed il funzionamento poi è simile a quello degli obiettivi in attacco RMS (un singolo rapporto di ingrandimento per ogni distanza a cui sta l'obiettivo), con un 50mm invertito direttamente su una reflex si sta intorno ad 1:1 (leggerissimamente meno) mentre poi con dei tubi si andrebbe oltre, con ottiche più corte si ha rapporti più spinti già con l'obiettivo direttamente invertito (il rapporto sarà dato dalla lunghezza focale diviso la distanza dal sensore, quest'ultima su nikon sarà di 46,5mm di tiraggio più quella dell'anello invertitore che però è minuscolo e quindi influisce ben poco e se con tubi aggiunti la lunghezza dei tubi). |
| inviato il 09 Febbraio 2024 ore 12:13
“ altrimenti vecchie ottiche in attacco RMS (questo normalmente è un attacco per microscopi ma esistono molte vecchie ottiche macro che utilizzano questo attacco), anche queste non hanno diaframmi automatici ed erano state prodotte per essere utilizzate su soffietto se usate senza un soffietto hanno rapporti d'ingrandimento fissi „ Le RMS hanno l'attacco a vite molto piccolo e differente da qualsiasi altra ottica macro e per i diaframmi automatici non li hanno proprio, anche per questo oltre agli alti ingrandimenti danno una pdc ridottissima. |
| inviato il 09 Febbraio 2024 ore 12:33
“ Le RMS hanno l'attacco a vite molto piccolo e differente da qualsiasi altra ottica macro e per i diaframmi automatici non li hanno proprio, anche per questo oltre agli alti ingrandimenti danno una pdc ridottissima. „ Ci sono varie ottiche macro in attacco RMS, un tempo non c'erano i Laowa 25mm e Mitakon 85mm e per chi non aveva Canon (come era il mio caso) che aveva l'MPE l'unica era utilizzare queste ottiche (ne ho 3: lo Zuiko Macro 20mm f/3.5, il Leitz Photar 25mm f/2 e lo Zeiss luminar 16mm f/2.5; ne esistono comunque diverse altre una delle quali, il Macro Nikkor 35mm f/4.5, è presente anche nel database di Juza www.juzaphoto.com/recensione.php?l=it&t=nikon_multiphot35_macro ). |
| inviato il 09 Febbraio 2024 ore 18:36
“ Ci sono varie ottiche macro in attacco RMS, „ Vero, sono andato a curiosare, io ho solo un Olympus 10x fisso da microscopio che uso raramente su un adattatore per soffietto, ammetto che l'uso non è semplicissimo, per una immagine appena accettabile servono diversi scatti con spostamenti centesimali altrimenti gli artefatti mi arrivano a frotte. |
| inviato il 09 Febbraio 2024 ore 18:59
Se non spaglio Olympus 90 3.5 macro + Tc + Raynox M-250 + Focus Stacked il migliore al mondo ma cosa vogliamo fare ?, cambiare sistema non a senso accontentiamoci con il propio sistema che avrà dei limiti. Super macro diventa complicato discorse trovare luce giusta flash luce continua più discorso diffusori si può anche fare auto costruzione ma sarà molto utile altrimenti andiamo per fortuna avere ottimi risultati. |
| inviato il 09 Febbraio 2024 ore 20:48
“ Vero, sono andato a curiosare, io ho solo un Olympus 10x fisso da microscopio che uso raramente su un adattatore per soffietto, ammetto che l'uso non è semplicissimo, per una immagine appena accettabile servono diversi scatti con spostamenti centesimali altrimenti gli artefatti mi arrivano a frotte. „ Immagino tra rapporto di ingrandimento e non poter essere chiuso per avere un minimo di profondità di campo serviranno molte foto anche se penso che poi la qualità sarà molto alta. Io faccio singole foto in natura quindi mi serve avere un diaframma da poter chiudere (spesso pure a costo di finenire in diffrazione ma almeno avendo un po' di profondità di campo), tra il resto la più risolvente a parità di ingrandimento sarebbe il Luminar ma è un ottica che sicuramente era stata pensata per un uso fisso su treppiedi con una distanza di lavoro minima infatti alla fine utilizzo molto più il Photar che è ben più facile da usare. |
| inviato il 09 Febbraio 2024 ore 23:32
Qualche cosa si riesce a fare montando l'ottica RMS davanti a un obiettivo con delle piastre tonde di adattamento da mettere al posto del filtro, però anche li si deve usare focale lunga e ugualmente un po' di vignettatura esce, con il diaframma dell'ottica non esce tanta pdc ma almeno correggi un po' sulla resa del RMS che è sempre a tutta apertura. |
| inviato il 10 Febbraio 2024 ore 0:12
Attenzione con la D3300 l'esposimetro funziona solo con le ottiche almeno AF ma la messa a fuoco va solo con gli AF-S. Tubi di prolunga soffietti sono su una D3300 un inutile calvario per chi inizia. La messa a fuoco automatica in nacro la usi pochissimo na un ottica macro può essere sfruttata per altro. |
| inviato il 10 Febbraio 2024 ore 9:21
“ La messa a fuoco automatica in nacro la usi pochissimo na un ottica macro può essere sfruttata per altro. „ Se fai dello stacking utilizzando un sw da remoto o su fotocamere recenti con stacking on camera può servire l'ottica motorizzata. |
| inviato il 10 Febbraio 2024 ore 11:16
Chi ha aperto un post stava cercando un ottica macro economica per Nikon D3300 che non ha il focus stacking. La prima macchina che ho avuto con il focus stacking è stata una un Olympus OM-D EM-1 con aggiornamento firmware. Per usarlo non è banale buon cavalletto buona luce no vento e spesso meglio che il soggetto sia morto o congelato se è un insetto o un animaletto. Io non ci ho cavato molto con il 60 macro Olympus. |
| inviato il 10 Febbraio 2024 ore 13:24
“ Chi ha aperto un post stava cercando un ottica macro economica per Nikon D3300 che non ha il focus stacking. „ Però anche con la D3300 anche se non lo ha on camera lo puoi benissimo fare con il sw sul portatile, tipo Helicon Remote a pagamento o DigiCamControl gratuito utile per qualsiasi funzione in tethering. Non sarà super economico ma con un nikon 60G 2.8 su apsc può arrivare a fare buone cose, ottica dai vetri eccellenti, non per copia incolla ma mia da 15 anni. |
| inviato il 10 Febbraio 2024 ore 16:48
Io avevo adottato quest' altra soluzione economica per alti ingrandimenti : Con un cinquantino vintage di qualsiasi marca invertito e diversi paraluce in cascata usati da tubi di prolunga si possono fare ingrandimenti anche oltre 2:1. I paraluce in cascata devono avere la filettatura sia anteriore, sia posteriore per poterli avvitare in cascata, servono pure degli anelli riduttori step-down ed un anello inversore . Occorre lavorare in manual focus spostando la fotocamera avanti / indietro, perchè la messa a fuoco si fa così con obiettivo invertito. Gli obiettivi moderni non si possono invertire facilmente perchè il diaframma ha bisogno dei contatti elettrici per lavorare, e l'anello inversore con contatti è caro ed ingombrante, ed il soggetto deve quasi entrare nel tubo con i contatti elettrici. Quindi è da preferire la soluzione del cinquantino vintage, costa poco e non ha bisogno dei contatti elettrici per manovrare il diaframma. |
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