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“ A mio avviso non è tanto il paese dove viene costruita la macchina ma su quali specifiche essa viene assemblata: purtroppo è un dato di fatto che delocalizzare in paesi dove la manodopera è meno costosa "spesso" comporta una riduzione costi a solo vantaggio del produttore e non del consumatore e, com'è già accaduto in altri casi, alla delocalizzazione della serie X100 in Cina corrisponderà un cospicuo aumento del prezzo di listino. „
Che dire... Io ho avuto (e usato con soddisfazione) tutta la serie X100 dalla prima alla quinta. Quello che me ne ha impedito l'uso per assegnazioni professionali è sempre stata la mancanza del secondo slot di memoria, anche se devo dire che finora, usando schede di qualità, non ho mai avuto problemi di perdita dati. Utilizzando queste fotocamere come fedeli compagne di viaggio e in qualche modo "di vita" (sono sempre state con me, nello zaino o appese al collo come una "protesi") ne ho apprezzato la duttilità e persino le limitazioni legate all'ottica fissa. Ora capisco che il mio punto di vista non sia razionale, ma in questi anni anche il fatto di avere un prodotto "made in Japan" ha aggiunto un sottile piacere nel suo uso quotidiano. Questa nuova serie "made in China" proprio non la mando giù... E sono pronto a scommettere che ciò contribuirà non poco a tenere altissimo il prezzo della X100v usata. Chi ce l'ha, la tenga stretta...
Comunque attenzione secondo mio parere gran parte arriva dalla Cina processori, sensori tanti pezzi di ricambio etc. Come comprare magari uno televisore alla fine scopri che i vari pezzi arrivano da paesi diversi.
@dodi Comunque non ho mai avuto problemi di durata batteria con la 100v. Ne tengo sempre qualcuna di scorta, ma ha una buona durata, migliore di tante concorrenti
Penso che da un lato perde un po' la "magia" made in Japan...ma poi a conti fatti penso che quasi tutte le componentistiche comunque sono fatte in Cina...Io che vivo in Europa mi cambia niente se fatta in Cina o in Giappone...mi cambia se fatta in Europa o in Cina/GIappone per una mera questione di trasporti (se voglio essere "più sostenibile")...D'altra parte anche il mio Mac o il mio iPhone sono fatti in Cina...e funzionano benone...Non la comprerò comunque, basta però che funzioni...
E penso a quando una cosa era prodotta in Giappone invece che in Germany che veniva considerata di serie B, poi solo dopo un po' è stata riconosciuta la qualità delle produzioni giapponesi …e immagino quando per risparmiare le cose si faranno in Africa o qualche altro luogo marginale ed allora rimpiangeranno quando “erano Made in China”.
Ma poi più la globalizzazione si realizza e più sarà insensato fare della qualità un fatto geografico. Se una azienda decide certi standard di qualità sarà possibile realizzare la qualità quasi ovunque. Il discorso dirimente quindi è solamente quello del costo del lavoro per realizzare la stessa qualità. Il costo del lavoro per ora è ancora legato al dove.
La differenza la fa il controllo qualità, che deve essere ad oggi, maggiore rispetto ad altre realtà produttive, e il progetto. L'esempio dell'iphone è calzante. Il telefono è assemblato in Cina ( con un rigoroso controllo qualità), ma i componenti arrivano anche da altre parti e l'intero progetto fino al rendering, in California. Tutto sta al resto della catena.
La Rollei 35 venne costruita nel sol levante e non in Germania, ma il controllo qualità era comunque tedesco ed oggi ci sono tante Rollei 35 che funzionano perfettamente con la loro scocca in ottone ed una meccanica raffinata che è come un'orologio svizzero a dimostrazione che ovunque si costruisca la cosa importante è il controllo che viene esercitato, quindi questa polemica sul dove costruita mi sembra superflua
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