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“ Io posso vedere il mondo solo tramite i miei occhi, quindi le altre persone le posso escludere, senza di ME semplicemente non esiste NULLA, a prescindere dagli altri (questa è l'affermazione più difficile da far capire secondo me) „
. . . Ficofico ! ! anche se vediamo la realtà attraverso in nostri occhi non possiamo escludere le altre persone perché tutti i giorni, ore, minuti e secondi della nostra esistenza la percezione del mondo è mediata da televisioni, smartphone, pc, pensiero condiviso o meno, contatti umani e animali, condizionamenti, questo stesso sito di fotografia pullula di immagini fatte da altri in contemporanea e differita . . in pratica vediamo anche con gli occhi altri, è illusorio mettere un paletto del genere, sarebbe più corretto affermare senza di ""ME"" esiste tutto ugualmente.
“ Ora dando per scontate queste affermazioni, è semplice calcolare la probabilità di essere proprio noi fortunatamente in vita proprio in questo questo momento in questo spazio tempo
100/14.000.000.000 di anni *100
0.000000714% di probabilità „
. . non credo sia questo il modo giusto per calcolare le probabilità di essere in vita . . hai calcolato in modo approssimato il piccolo spazio temporale di esistenza condivisa con i tuoi simili.
Ti suggerisco di dare un'occhiata a: L'eternalismo e il paradosso di Andromeda dell'astrofisico Amedeo Balbi. Un video pieno di considerazioni interessanti.
Poi è anche umano fantasticare, in un modo o l'altro lo facciamo tutti ma la realtà arriva puntuale al risveglio.
discorso interessante....a parte considerazioni matematiche, è un aspetto a cui ogni tanto penso.
prima di ME, che nascessi, sono passati 10 o 100 miliardi di anni in un nulla, per me.
l'universo si è evoluto, per me, in un attimo, anzi meno ancora. Per ME, l'universo è nato così com'è adesso.
Quando il nostro cervello cessa di elaborare l'autocoscienza, (es sonno profondo, coma ecc), il tempo trascorso in quel periodo per noi è nullo. Non c'è traccia nel nostro cervello di tempo passato. Per alcuni sono poche ore, per altri magari anni. Ma poi ci si sveglia e, per NOI, l'universo stesso riprende a funzionare, semplicemente da nuo stato leggermente diverso.
Possiamo pensare ad una cosa simile alla nostra nascita...non esistevo, per ME il tempo è trascorso istantaneamente e poi sono nato.
Ma cosa succederà quando il mio cervello si spegnerà definitivamente? Quanto durerà questo "attimo"? Ovviamente per sempre. Ecco, qui i miei pensieri vanno in pappa. Posso "comprendere" la non esistenza che ha preceduto la mia nascita, perchè comunque ha avuto un termine. E' come se per certi versi fossi rimasto "in attesa"...per tanto tempo, ma comunque finito. Ma non riesco in alcun modo a elaborare la non esistenza eterna dopo la mia morte.
PS il paradosso di Andromeda è un paradosso solo se considerato in termini di fisica classica, dove tempo e spazio sono due realtà distinte e fisse. Ormai è evidente che non ha senso nemmeno più parlare di età dell'universo, perchè è solo una inutile estrapolazione della realtà che osserviamo localmente sulla terra. Già appunto gli stessi ricevitori GPS devono tararsi su una realtà che si muove in modo diverso rispetto ai trasmettitori che sono in orbita. Le persone che abitano al 10° piano, fintanto che sono al 10° piano, nella loro realtà hanno fisicamente la stessa età di quelle al piano terra. Quando scendono nella realtà del piano terra, sono fisicamente più vecchie che già si trovano al piano terra.
bello filosofeggiare ad caxxum, lo faccio spesso pure io
di una cosa sono abbastanza certo, l'eterno duello atei e credenti finira che hanno ragione entrambi
sono dell'idea che c'é un proseguo dopo la morte, ma il me che sarà dopo non avrà nulla a che vedere con il me di adesso, che é stato plasmato dalla genetica del corpo, dal contesto storico geografico culturale, e infine dalla casualità degli eventi ed esperienze vissute, insomma quando morirà Lomography (ma vale anche per tutti voi ) scomparirà per sempre perche é il frutto di questo precisa combinazione di parametri
“ Posso "comprendere" la non esistenza che ha preceduto la mia nascita, perchè comunque ha avuto un termine „
Questo perché associamo il big bang al concetto di "inizio", ma la questione è dibattuta. Forse non c'è alcun inizio, perché proprio il tempo non esiste
“ Questo perché associamo il big bang al concetto di "inizio", ma la questione è dibattuta. Forse non c'è alcun inizio, perché proprio il tempo non esiste „
vero...probabilmente l'idea stessa di dare un'età all'universo è un concetto che dovrebbe essere abbandonato...almeno fintanto che non vengano trovate delle teorie che possano descrivere adeguatamente le attuali incongruenze, prime fra tutte il fatto di avere galassie che si allontanano a velocità superiori a quelle della luce e che si trovavano a miliardi di anni luce da noi già miliardi di anni fa.
La risposta "corretta" alla domanda iniziale del 3D è:
Ad oggi la probabilità che tu avevi di essere nato (fino al giorno prima di nascere) risulta pari a 1/109.000.000.000. (In realtà nemmeno questo è il calcolo corretto...)
Secondo le stime infatti, fino ad oggi, hanno vissuto sulla terra circa 109 mld di persone. qui i dettagli della stima www.weforum.org/agenda/2022/04/quantifying-human-existence/ il periodo di tempo cui si riferisce la stima è di circa 192.000 anni. Prima solo fauna stup1da
la durata media della vita è invece irrilevate per il calcolo della probabilità
interessante anche notare che, sul Totale complessivo, ben il 7.3% degli essere umani mai esistiti sul pianeta è vivo proprio adesso.
Ironmanu, no, non è la risposta corretta alla domanda..
La domanda verte sul fatto che è mai possibile che sono vivo proprio adesso e sarà la mia sola e unica vita? Non ho visto il prima, e non saprò assolutamente nulla di quello che ci sarà dopo...
Il tempo di questo universo è iniziato 15-30 miliardi di anni fa e io sono vivo proprio adesso..
Poi vorrei soffermarmi un attimo sulla fauna stupida... Cosa gli da meno valore? L'intelligenza? Ci sono persone incredibilmente stupide volendo, e allora che facciamo?
Io invece sto maturando la mia personale religione, noi uomini ci interroghiamo sull'esistenza di un Dio o di un paradiso (che nessuno ha mai visto) , io invece sto cominciando ad interrogarmi sul perché degli animali, sulla loro esistenza, sui loro diritti, e sulla loro futura esistenza ultra terrena, che sono qui tra noi e sono reali..
Non ci può essere un paradiso per ogni formica sulla terra, ne sarebbe giusto mandare all'inferno ogni serpente solo perché esiste... ;)
Tra le varie suggestioni che mi vengono in mente, forse la meno folle è proprio quella che ho esposto prima.... Io ci sono sempre stato, dall'inizio dei tempi, in forme diverse ed ogni volta è una nuova e unica vita...
Che senso ha per una formica (che è un essere vivente tale e quale a me) vivere questo tempo, fare quello che deve fare e poi basta per sempre?
La formica è un soggetto vivente immerso in un universo di triliardi di triliardi di pianeti , universo presente da miliardi di anni, in cui esistono leggi di fisica quantistica da fantascienza, e tutto questo ben di Dio (:)) solo per fare quella per noi assolutamente inutile vita priva di qualsiasi significato? Che senso ha dal punto di vista della formica?
Tu, da essere vivente in grado di avere coscienza del proprio esitere, cerchi un senso della vita che in realtà non c'è. La vita in tutte le sue forme è un fatto puramente casuale dovuto a condizioni fisiche (ambientali) casualmente favorevoli. Bisogna accettarla pragmaticamente.
Pensa che dal punto di vista biologico la vita non può esistere senza la vita. Niente ciclo biologico o catena alimentare che dir si voglia niente vita.
@fico Ma non ha senso nel tuo calcolo considerare l'intera vita dell'universo, prima della comparsa della terra e dell'umanità, perché il quel periodo sarebbe stato un evento impossibile.
qui ancora un altro calcolo: la propobabilità che proprio tu Ficofico sia vivo
"The probability of that happening comes out at about 1 in 102,685,000, or 10 followed by 2,685,000 zeros. For comparison, the Universe only has 10^80 atoms."
“ La vita in tutte le sue forme è un fatto puramente casuale dovuto a condizioni fisiche (ambientali) casualmente favorevoli. Bisogna accettarla pragmaticamente. „
Per contro esistono correnti di pensiero per le quali "il caso" non esiste. In altre parole nulla succede veramente per caso.
“ Io ci sono sempre stato, dall'inizio dei tempi, in forme diverse ed ogni volta è una nuova e unica vita... „
Mi pare che dalle parti dell'estremo oriente qualcuno ti abbia anticipato, trattando ampiamente di similari credenze o meglio convinzioni.
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