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Distruggere un ghiacciaio


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user236140
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inviato il 25 Ottobre 2023 ore 15:44

Credo che il ragionamento sia alquanto pragmatico
visto che il ghiacciaio scomparirà comunque, tanto vale sfruttarlo finché c'è

basta mettere altre cose al posto di "ghiacciaio" e si noterà che si sono parecchi altri esempi in ogni parte del globo

d'altronde, non credo sia facile sostituire lo sci con attività di uguale remunerazione, e ci sono parecchie persone che vivono di sci e compagnia

con questo non voglio dire che sia giusto fare quello; tutt'altro: è odioso vedere quelle cose Triste

Specie per me che sono cresciuto a forza di passeggiate lente (quindi i corridori, motorizzati o meno, mi stanno tutti sulle OO MrGreen) nella natura e nel silenzio e continuo ad avere la stessa idea di montagna


avatarsenior
inviato il 25 Ottobre 2023 ore 15:48

Solo parecchie? Diciamo TUTTE, in montagna! Cool

avatarjunior
inviato il 25 Ottobre 2023 ore 16:19

ci sarebbe un bel progetto per distruggere l'unica area protetta della Val d'Ayas, Vallone Cime Bianche

Avevo letto sullo Scarpone, stessa cosa nel vallone di Sea in Piemonte, fortunatamente la comunità degli scalatori ha fatto un bel casino e il progetto è naufragato (si parlava di strada, se non erro).

visto che il ghiacciaio scomparirà comunque, tanto vale sfruttarlo finché c'è

Io non ho intenzione di mettere al mondo dei criaturi... ma se l'avessi avuta questo ragionamento mi gelerebbe il sangue nelle vene! A volte non so nemmeno come rispondere a certi topic perchè non è per niente facile trasmettere la sensazione di meraviglia, gioia, impotenza e insignificanza che ti assale quando sei in mezzo al bianco, con una vista sconfinata di seracchi e crepacci, mentre ai tuoi piedi si stendono le valli e le catene. Certe cose non hanno un valore economico quantificabile.
Poi davvero, le Alpi sono le torri d'acqua d'Europa, finiti quei ghiacciai possiamo cominciare a pregare per la neve o desalinizzare il mediterraneo... noi magari no ma le generazioni future per certo. Ripeto, non è una questione di singolo episodio ma di messaggio che viene trasmesso.

E poi un altro modo di pensare l'economia alpina esiste, soprattutto concentrandosi sui servizi per i residenti, più che sul turismo di massa - che porta molto meno di quanto si pensi (e lo dico perchè lo faccio di lavoro)
So di essere un po' estrema ed estremista ma per me un mondo senza neve e senza ghiacciai non val la pena. Lo dico con tutta la tranquillità del mondo.

avatarjunior
inviato il 25 Ottobre 2023 ore 16:37

Claudio porcellana ha ragione da vendere, ormai il destino dei ghiacciai e segnato, non so se spariranno del tutto o se solo si alzeranno di quota ulteriormente diminuendo il loro volume.
Dovremmo per forza cambiare abitudini e tipo di economia.
Poi magari come per magia inizieranno di nuovo a espandersi, pero al momento questa è la tendenza.

avatarjunior
inviato il 25 Ottobre 2023 ore 16:40

Ma che vogliamo fare?
Un'impianto piccolo, tipo seggiovia base, costa da 5/6 milioni di euro a salire (la media è 10!), una funivia oltre 20 milioni di euro.
Solo nel Dolomiti Superski ci sono qualcosa come 450 impianti!
Lasciamo andare tutto in rovina?
Tutto l'indotto (albergatori, ristoranti, scuole sci-mtb, negozi, ecc.), idem?
Facciamo tornare i paesi di montagna, a livello del dopo-guerra in cui regnavano fame e miseria?


beh ma non c'è soluzione, a meno che non si voglia costruire nuovamente oltre i 2200/2500 su versanti non soleggiati. Tornerà in voga il trekking, l'arrampicata e la MTB tutto l'anno...ci sono rifugi che diversamente dagli anni passati ora lavorano praticamente da febbraio a ottobre....

avatarsenior
inviato il 25 Ottobre 2023 ore 16:47

Si però chi lavora con la neve cosa fa? Cambia lavoro?

Concordo in toto con Signessuno

avatarsenior
inviato il 25 Ottobre 2023 ore 17:22

Esatto FotoCaldani, senza considerare l'inevitabile spopolamento delle zone di montagna, GIA' in essere da decenni dove non c'è più turismo!

Perchè i 4 gatti che ci abitano (con il massimo rispetto), senza turismo, muoiono di fame, com'era prima e come sarà eventualmente dopo.

avatarsenior
inviato il 25 Ottobre 2023 ore 17:26

Questa estate ho percorso l'alta via n1 della Valle d'Aosta, deviando per il vallone delle Cime Bianche e Cervinia.
Ho percorso il vallone un po' prima dell'alba in solitaria ed è stato qualcosa di abbacinante.
Una volta scavallato, ho visto l'orrore del comprensorio sciistico.
Non so come si possa trasformare in un deserto una montagna, un cantiere senza un fiore, un filo d'erba.
Gli unici presenti erano gli operai e i mezzi pesanti.
Un ambiente surreale, sembrava il Golgota con i piloni a fare da croci.

Pagheremo caro, pagheremo tutti.."


Si però chi lavora con la neve cosa fa? Cambia lavoro?

Se non ci sono più le condizioni, ossia la neve, si cambia.

La montagna è un bene comune, non appartiene né ai locali né ai capitalisti che ci lucrano.




avatarsenior
inviato il 25 Ottobre 2023 ore 17:27

Eh si.... vallo a dire a chi ci abita... MrGreen

avatarjunior
inviato il 25 Ottobre 2023 ore 17:32

Si però chi lavora con la neve cosa fa? Cambia lavoro?

Si adatta, se ne va altrove o scompare, come tutte le forme di vita, la Olivetti, i CD, la fotografia analogica, i frenatori, ecc. ecc.
Tanto che sia tra 10 o 30 anni succederà per forza.
In Belgio stanno cominciando a vinificare perchè a breve sarà troppo caldo per la birra, il mais sono 3 anni che va male e in pianura Padana non potrà più essere coltivato con facilità, così il vino nelle Langhe...

Non è solo la neve che sta andando a ramengo, sono vari comparti, peraltro molto più importanti che il semplice sci e/o turismo montano! Sarebbe anche ora di darsi una svegliata. Come la Finlandia che, avendo una fetta notevole di PIL derivante dall'industria del legno, sta preparando e importando dei cloni adattati al clima tedesco, un po' più temperato, così da non essere impreparata tra 20-50 anni.
E gli stessi scialpinisti dovrebbero darsi una sveglia perchè vedo un accanimento con l'idea di gite adatte all'inverno e gite adatte alla primavera accompagnate da una totale ignoranza di quelle che sono le reali condizioni del manto.
Poi staccano la valanga e nel peggiore dei casi...

Poi magari come per magia inizieranno di nuovo a espandersi

Nulla è impossibile ma questo è decisamente molto molto altamente improbabile MrGreen



avatarsenior
inviato il 25 Ottobre 2023 ore 17:36

Se non ci sono più le condizioni, ossia la neve, si cambia.

La montagna è un bene comune, non appartiene né ai locali né ai capitalisti che ci lucrano.


Si adatta, se ne va altrove o scompare


Che brutti pensieri. Altruismo pari a 0!

Ma voi vivete in una caverna o avete una casa dove 150anni fa c'era un prato verde?

Fatemi capire...

avatarsenior
inviato il 25 Ottobre 2023 ore 17:38

Questo è l'andamento demografico recente di CORTINA d'Ampezzo. Che non mi pare abbia bisogno di particolari presentazioni. Lo spopolamento avviene anche dove "sembra" che lo scii porti ricchezza. Quella dello scii non è vera ricchezza è distruzione del reale valore del territorio. Andatevi a vedere di chi sono gli impianti di risalita e moltissimi degli alberghi delle aree alpine... non sono certamente dei locali. Peraltro, quelli che ci lavorano sono costretti a fare altro, se vogliono sopravvivere, data la stagionalità dello scii. Se si fossero fatte scelte più intelligenti, salvaguardando veramente il lavoro dei locali dentro il proprio territorio, lo spopolamento non si dimostrerebbe. Si sta barattando un territorio meraviglioso per per un pugno di denari. Stiamo dilapidando un patrimonio di enorme valore, che il mondo ci invidia.




avatarjunior
inviato il 25 Ottobre 2023 ore 17:41

Si però chi lavora con la neve cosa fa? Cambia lavoro?


si ma, non c'è una soluzione se non una transizione O_O non sarà semplice per nessuno. Si faranno altri sport, non si scierà ma si farà downhill, trekking ed arrampicata etc etc.
Ci si deve adattare al cambiamento climatico, un po' come l'agricoltura pian piano si sposterà a nord (e gli agricoltori allora cambiano lavoro? o aumentiamo l'utilizzo di pestici o andiamo a rubare humus fertile con i camion alle regioni in altri luoghi).

avatarsenior
inviato il 25 Ottobre 2023 ore 17:43

No FotoCaldani, gli unici due co...oni, che lavorano per campare, qua dentro, mi sa che siamo io e te! ;-)

Cioè fatemi capire.... il turismo no, lo sci, le attività della montagna no, le auto termiche no, l'autotrasporto no, la logistica no, la carne no, gli allevamenti no, e potrei continuare per giorni!

Piacerebbe anche a me ma poi ci si sveglia dai sogni e la realtà è un'altra!

Vivete tutti d'aria e d'amore o siete tutti ereditieri?
No così per capire con chi ci si sta confrontando.

Esatto bel grafico, che vale più di 1000 parole!
Come dicevo già si stanno spopolando, pensate se ci fosse ZERO business.... (la riprova è che dove c'è zero business, sono già paesi abbandonati da anni ed anni!).

avatarjunior
inviato il 25 Ottobre 2023 ore 17:45

Ma voi vivete in una caverna o avete una casa dove 150anni fa c'era un prato verde

Se ti interessa davvero, puoi cercare Viozene su Google

Comunque a mio parere l'altruismo pari a zero è di chi vuole trasformare un ambiente che non appartiene a nessuno, come è giustamente stato detto, in una colata di calcestruzzo e morte di ogni forma di vita libera, senza nessuno scrupolo.
Le alternative per noi esistono, tant'è vero che si può cambiare lavoro abbastanza facilmente. Lo spopolamento non è certamente dato dalla mancanza di turismo ma dall'accentramento di servizi e infrastrutture nelle città.
Non è che siamo i figli delle favelas brasiliane, siamo uno dei continenti più sviluppati al mondo. Possiamo tranquillamente mollare 'sti benedetti ghiacciai dove sono o fare i Jova beach party in piazza anzichè sulla beach.

Anche perchè, dai, vogliamo vedere quanti soldi girano a Cervinia e Zermatt? Secondo voi è davvero così impossibile spostare la manifestazione di 1-2 mesi?



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