| inviato il 24 Ottobre 2023 ore 15:17
E un Lucian Freud forse nemmeno, per non scrivere di di Picasso, ma pure Kandinsky lo butterei nel cestino. Insieme a tutta l' avanguardia del 900 |
| inviato il 24 Ottobre 2023 ore 15:25
Ma veramente...ma io voglio sperare che chi sostiene certe cagate retrograde sia quantomeno un pensionato che non si aspetta più niente dalla vita. |
| inviato il 24 Ottobre 2023 ore 15:28
“ ma ho visto "prodotti" (perchè non saprei come indicarli) a cifre che mi hanno fatto esclamare "no aspetta, cos'è?". „ Ma in che senso? Sono cifre troppo basse o troppo alte? “ Alcune verrebbero "prese a schiaffi" in un fotoclub „ Allora è il modo giusto di farle, o almeno, è quello che ho imparato io. |
| inviato il 24 Ottobre 2023 ore 15:51
“ “ Alcune verrebbero "prese a schiaffi" in un fotoclub ? ...attenzione che anche questo è un risvolto del problema. Se non sei al dopolavoro della Magnum, non è detto che il manierismo di 4 amatori saccenti faccia testo nel giudicare una foto. „ direi per niente |
| inviato il 24 Ottobre 2023 ore 16:00
L'argomento si presta a flames e a OT interminabili.... Il gallerista è un imprenditore e fa il mestiere, con una certa passione ovviamente, ma per guadagnare. E' chiaro che debba credere nei prodotti (in questo caso opere) che vende. Senza entrare nel merito della qualità artistica delle opere presentate, vorrei solo far notare che l'acquirente che compra arte, non compra (soltanto) una fotografia nel senso artigianale del termine. Quando si compra un'opera gli aspetti che interessano non sono soltanto legati alla presunta bellezza o meno dell'oggetto. In un'opera si può vedere per esempio: il percorso dell'artista, il suo modo di vedere il mondo, il suo modo di raccontare ciò che pensa a tanto altro di più profondo, o meno "estetico" della fotografia strappalike da forum o circolo. L'immagine che ha come unico messaggio quello di mostrare la bellezza del mondo, per un certo pubblico (per fortuna aggiungo io) che è quello che frequenta le gallerie di solito, non hanno un valore maggiore di quelle più concettuali. Non bisogna ovviamente esagerare dall'altra parte, andando a cercare un significato per forza anche dove non c'è. Le immagini che ho visto sul sito, non sono quelle che preferisco, ma hanno tutte un body of work, un concetto, espirmono una visione del mondo, coerente e hano senso di esistere per quanto mi riguarda. Il prezzo lo ritengo anche basso per opere d'arte conuna certa tiratura, forse un pelo piccole. Quando si compra un'opera, spesso non la si compra per la precisione e la raffinatezza tecnica con cui è stata realizzata, molto spesso lo si fa per motivi più profondi e personali. Proprio pewr questo motivo, nei fotoclub e anche nei forum si parla "solo" di tecnica fotografica e non di fotografia, intesa come veicolo per traportare un messaggio. Ognuno intende la fotografia come preferisce, non c'è un meglio o un peggio, però preferisco sempre una fotografia densa di significato, che mi fa spendere secondi, a volte minuti a comprenderla o ad analizzarla, ad una magari più attraente, che in pochissimi secondi è già stata "consumata" e sputata dalla mia mente come una gomma da masticare. Parere personale ovviamente. |
| inviato il 24 Ottobre 2023 ore 16:12
“ In un'opera si può vedere per esempio: il percorso dell'artista, il suo modo di vedere il mondo, il suo modo di raccontare ciò che pensa a tanto altro di più profondo, o meno "estetico" della fotografia strappalike da forum o circolo. „ Ma questo mi auguro sia ovvio per tutti... |
| inviato il 24 Ottobre 2023 ore 16:22
E riguardo al titolo: "Gallerie d'arte. La morte della buona fotografia?" secondo me è cosa positivissima che ci siano gallerie che vendono stampe fotografiche anche in piccole cittadine. Vedo l'aspetto positivo di un mercato attivo, piuttosto che quello negativo di proposte non di altissima qualità. |
| inviato il 24 Ottobre 2023 ore 16:37
“ @Jazzcocks è una stampa di 2x2 metri da pellicola 6x6. „ Se non sono errate le misure che leggo: 190x190 mm trattasi di una stampa di 19x19 cm e non di 2x2 metri. |
| inviato il 24 Ottobre 2023 ore 16:37
dalla serie il mio falegname per 30€ lla faceva meglio... Nella nostra attuale società l'arte è definita dall'approvazione delle altre persone e si diventa artista quanto di fatti qualcuno ne da un valore economico, il fatto che poi questo valore non corrisponde ad un sforzo reale oppure ad un reale valore della materie che servono per realizzarlo, di studio e di tempo è un difetto della società moderna (e non solo nell'arte) che tenta di giustificare l'estro creativo fine a se stesso; società che ha anche provato addirittura a tradurre il valore di oggetto artistico reale distrugendolo e riducendolo ad un NFT (che pare sia già fallita come iniziativa, per fortuna direi). Ovviamente si comprende che condivido le perplessità delll'autore del thread, ma le cose girano così... |
| inviato il 24 Ottobre 2023 ore 16:43
“ è una stampa di 2x2 metri da pellicola 6x6. „ . . appunto la stampa è di 19x19 cm, nemmeno 20x20 a 110 € non è poi così poco, se fosse stata di 2x2 m a 110 € sarebbe a sottocosto e in perdita . . comunque lo scatto in se ha un suo valore artistico. |
| inviato il 24 Ottobre 2023 ore 16:51
Il discorso è molto semplice: l'unica vera arte, l'unica che ha un valore oggettivo, è quella classica. L'arte moderna è puramente soggettiva, ammesso che si possa chiamare arte. Dipende tutto dai gusti di chi guarda, e molto anche dal marketing: conoscere gli ambienti giusti, etc. ********************************** Concordo. |
| inviato il 24 Ottobre 2023 ore 16:53
Hai ragione, ma cosa intendi per arte classica? ************************************************* Che ne so... il Cronide di Capo Artemisio per esempio? |
| inviato il 24 Ottobre 2023 ore 16:57
ma sempre più spesso anche nei circuiti in cui si dovrebbe svolgere una funzione educativa nei confronti della cultura si segue invece il mercato, per cui un "prodotto" (come giustamente scrive FotoCaldani) che ha spuntato una cifra di vendita di gran lunga superiore al proprio valore viene esaltato e lodato in quanto fa più notizia e, ovviamente, se si riesce ad esporlo in un museo o in una qualche mostra temporanea, attira più visitatori paganti. Non è un problema solo dell'arte, sta affliggendo da diverso tempo anche altre categorie della cultura, tutte quelle che fanno leva sui moderni mezzi di comunicazione per arrivare al proprio potenziale pubblico; musei di ogni tipo, biblioteche ecc. ********************************************************** Perfettamente d'accordo Oltretutto le grandi Case d'Aste sono divenute delle sofisticate lavatrici di denaro sporco, e quindi la conseguenza è quella che tutti conosciamo. |
| inviato il 24 Ottobre 2023 ore 17:00
Ma c'è poco da concordare: dalla tradizione classica al Fragolari ce ne passa. Ritenere che anche solo ciò che è stato prodotto nel '900 non sia arte ma fuffa per le tasche di chi ci mangia, è obiettivamente una cazzata. |
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