| inviato il 04 Ottobre 2023 ore 8:42
Anni fa riflettendo sulla questione dello stile mi imbattei in una massima di Eduardo De Filippo che mi diede da pensare, diceva: "cerca la vita e troverai la forma, cerca la forma e troverai la morte". |
| inviato il 04 Ottobre 2023 ore 9:20
E infatti è morto. |
| inviato il 04 Ottobre 2023 ore 9:23
“ sviluppare la propria impronta „
 FATTO! |
| inviato il 04 Ottobre 2023 ore 9:33
Impronta e personalità vanno un po' di pari passo. Tanto sono più marcate tanto più si identifica l'autore dei propri lavori. Credo che ci sia anche qualcosa di innato |
| inviato il 04 Ottobre 2023 ore 9:53
“ FATTO! „ Questo piede ha un aspetto un po' strano. |
| inviato il 04 Ottobre 2023 ore 11:01
Siamo pur sempre scimmie, dai! |
| inviato il 04 Ottobre 2023 ore 11:04
“ FATTO „ ahahah!! E' emblematico: la materia grezza è rappresentata dalla fotocopiatrice e dalla mano. L'incontestabile bravura dell'artista si evince dalla foto. L'autore è riuscito a far emergere quanto è già presente allo stato grezzo, togliendo il superfluo. Difatti, poichè l'arte sta nel togliere, ha eliminato il foglio A4 (presente allo stato grezzo) che ha ritenuto superfluo, permettendo in tal guisa di "sviluppare l'impronta". |
| inviato il 04 Ottobre 2023 ore 11:09
L'autore ha ritenuto superfluo persino accendere l'apparecchio. Risparmioso ed ecologico! |
| inviato il 04 Ottobre 2023 ore 11:41
Concordo con chi dice che non puoi volutamente cercare un proprio stile, è deleterio. A mio avviso dopo aver scattato ed editato migliaia di foto, senza aver pensato ad un proprio stile, un giorno le riguardi e realizzi che il tuo stile è quello, poi ovviamente nel tempo si cambia perchè si viene influenzati da altre foto, fotografi, mode ecc... ma d'altronde una volta un tizio sosteneva che se oggi fai le stesse foto che facevi due anni prima... allora c'è qualcosa che non va. |
| inviato il 04 Ottobre 2023 ore 12:24
Io , più che di stile , parlerei di gusto personale che poi , automaticamente , diventa il tratto distintivo del fotografo . Do' per scontato , infatti , che non ci sia , da parte del fotografo , una scelta aprioristica di un fantomatico "stile" ma che l'autore segua per l'appunto i suoi gusti e inclinazioni , che sì , potrà poi anche chiamarsi "stile" e quanto sarà eventualmente gradito al ",pubblico" saranno i consensi a stabilirlo. |
| inviato il 04 Ottobre 2023 ore 13:26
“ @Kinder74 ma d'altronde una volta un tizio sosteneva che se oggi fai le stesse foto che facevi due anni prima... allora c'è qualcosa che non va. „ Se il "cambiamento" vien da dentro ben venga; ma se si tratta principalmente di inseguire mode, consensi e/o di sentirsi più in e meno out potrei anche continuare sulla stessa via. |
| inviato il 04 Ottobre 2023 ore 13:53
“ ma d'altronde una volta un tizio sosteneva che se oggi fai le stesse foto che facevi due anni prima... „ Penso che due anni siano un po' pochi. Ma questo può essere vero per i principianti ambiziosi. Non è necessario avere un proprio stile, ma se si tratta di una mostra o di un libro fotografico, si dovrebbe avere un tema coerente soprattutto per questo. |
| inviato il 04 Ottobre 2023 ore 14:38
Domanda difficile Secondo me con il tempo e l'esperienza si acquisisce automaticamente un'impronta che rende riconoscibili le proprie foto. Diverso discorso, invece, può farsi quando un fotografo voglia dare un particolare trattamento a tutte le sue foto (colori particolari, bianchi e neri contrastati, bassa saturazione ecc.): in tal caso le foto sarebbero subito riconoscibili come appartenenza. Io ho trovato interessante, sul tema, questo libro: Michael Freeman, La visione del fotografo |
| inviato il 04 Ottobre 2023 ore 14:53
Credo che un proprio stile passi prima di tutto dal genere, fare macro e paesaggi non identifica uno stile, il taglio fotografico, per esempio fotografare con un fisso rende omogenei i punti di vista, cromatismi, fotografare in b&w e a calori non lo identifica, e contrasto, stessa cosa. Mio personalissimo punto di vista. |
| inviato il 04 Ottobre 2023 ore 14:58
Sono certo che quella frase fosse volutamente un po' provocatoria giusto per dire che nel corso degli anni cambia un po' la visione delle cose. |
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