| inviato il 16 Settembre 2023 ore 20:24
Sì Speedking, ma si partiva molte volte da "foglio bianco" e si creava la grafica. La prima versione girava su Macintosh in bianco e nero. Era un prodotto per grafici, poi col tempo è diventato anche per fotografi |
| inviato il 16 Settembre 2023 ore 20:26
“ Personalmente ritengo che la post-produzione analogica rientri a far parte del processo fotografico nel senso stretto del termine, mentre la post digitale mi sembra sia più un processo numerico. L'assenza, nell'analogico, del tasto "annulla" dovrebbe far intendere che trattasi di due mondi solo apparentemente simili. „ Questo denota solo una tua specifica e soggettiva idiosincrasia per il mondo digitale in senso generale. Altrimenti vedresti in maniera lampante tre cose: 1) sono la stessa cosa 2) avresti voluto volentieri il tasto annulla in camera oscura 3) avresti voluto con tutto te stesso il tasto annulla in camera oscura |
| inviato il 16 Settembre 2023 ore 21:47
“ @TheBlackbird Questo denota solo una tua specifica e soggettiva idiosincrasia per il mondo digitale in senso generale. „ Adesso che so cos'è la cosa, cercherò uno più bravo, perchè sono stanco dei soliti rimedi propinati di default. |
| inviato il 16 Settembre 2023 ore 22:20
Entro nel ragionamento di @TheBlackbird per ricusare. Nell' analogico : Ci sono le pellicole invertite o diapositive. Ci sono le pellicole istantanee. Ci sono le pellicole che sviluppi e stampi. Nel digitale: Ci sono le fotocamere. Ci sono gli smartphone. Ci sono le immagini grafiche. Nessuna di queste ha bisogno di un passaggio ulteriore per usufruirne. |
| inviato il 17 Settembre 2023 ore 6:52
Le pellicole come le stampi.... Le metti sotto l'ingranditore schiacci un bottone e basta....? e butti la carta in bacinella Le impostazioni in macchina di contrasto, nitidezza, saturazione,deviazione colore, ecc. ecc. sono diverse da quelle su PS o altro,programma. Chissà poi perché hanno deciso che non hanno influenza sul Raw... Quindi con sto Raw che si fa..... |
| inviato il 17 Settembre 2023 ore 8:57
Mi sembra evidente che diapositive e Polaroid non richiedano e non consentano interventi di post produzione. In tutti gli altri casi, analogici e digitali, la PP è possibile. Le stampine 10x15 del laboratorio subivano una PP automatica effettuata dalla macchina da stampa, in tutte le stampe di grandi dimensioni si effettuava PP da parte dello stampatore che poteva essere un tecnico del laboratorio o il proprietario appassionato. Nelle foto del telefono o di una piccola compatta, i JPG escono con una impostazione di base, che può poi essere corretta, ma in ogni caso, l'apparecchio effettua delle impostazioni in automatico a partire dal bilanciamento del bianco. Agli scatti in raw va aggiunto un profilo di partenza, per renderli per lo meno accettabili e poi bisogna quasi sempre intervenire. Il vantaggio del digitale sta nella facilità e velocità di lavorazione, per esempio possiamo variare in un attimo la luminosità ed il contrasto e, se non ci piace tornare indietro, premendo un tasto, mentre con la stampa tradizionale si perdevano minuti e materiale, per scoprire che il risultato non ci piaceva. Per il resto è assolutamente la stessa cosa. Quando stampavo a colori, facevo provini per correggere dominanti, e spesso capitava di correggere troppo e lo sbilanciamento passava dalla parte opposta, ora ci vuole un attimo, naturalmente se si sa riconoscere le dominanti di colore, che non è sempre cos' banale. Insomma, la PP, purché non venga estesa verso la manipolazione, tipo aggiungere cieli con nuvole in prospettiva, è identica a quello che si faceva con la stampa tradizionale. Poi ... mancherà la poesia dell'analogico, ma me ne sono fatta una ragione. |
| inviato il 17 Settembre 2023 ore 9:21
Fileo...qui a volte si fa di tutta l'erba un fascio riguardo la PP. A mio avviso gli interventi sulla gestione della luce e colore sono un cosa gli interventi sulla struttura e forme è un'altra. (e qui i limiti sono soggettivi) È vero che a volte si intersecano... togli un neo, una ruga.... un oggetto che rompe le. alle E che nel 2023 discutere ancora sulla PP mi sembra un anacronismo..... quando ormai incombono gli spettri dell'l'Ai |
| inviato il 18 Settembre 2023 ore 8:00
“ @Speedking E che nel 2023 discutere ancora sulla PP mi sembra un anacronismo..... quando ormai incombono gli spettri dell'l'Ai „ CHIODO scaccia chiodo, un chiodo però resta sempre e finchè non lo si estrae ...... . |
| inviato il 18 Settembre 2023 ore 8:11
E ma questo non lo estrai ormai o lo usi per appenderci qualcosa o li resta.... Io qualcosa ci appendo...... |
| inviato il 18 Settembre 2023 ore 8:17
Però se per superare e nota bene, superare, non risolvere, un problema si aspetta che se ne ponga uno peggiore, da qua in avanti la vedo sempre più nera. |
| inviato il 18 Settembre 2023 ore 8:55
Vorrei proporre un semplice ragionamento sul significato letterale del termine "post-produzione", anche se non so quanto il concetto possa reggersi. Omettendo per un attimo l'accezione comune, post-produzione sarebbe un qualsiasi intervento effettuato dopo, un volta che.., un "prodotto" e' stato ottenuto. Esempi: nello stabilire il tempo di esposizione sotto l'ingranditore e nell'effettuare contestualmente delle mascherature non c'e' ancora alcun prodotto (la stampa). Per averlo devo passare la carta nelle bacinelle,..si tratterebbe quindi di "produzione" anziche' di "post-produzione". Altro esempio in digitale: apro un file raw tramite un software con un pre-set di impostazioni in cui tutto, dal contrasto al microcontrasto al profilo colore, e' prestabilito. Anche in questo caso non c'e' alcuna "post-produzione": nel momento in cui il file viene processato non c'e' il prodotto, l'immagine, ma soltanto una serie di numeri binari.. La "post-produzione" non sarebbe quindi, in nessun caso, imprescindibile |
| inviato il 18 Settembre 2023 ore 9:06
“ @Simone Rota Omettendo per un attimo l'accezione comune, post-produzione sarebbe un qualsiasi intervento effettuato dopo, un volta che.., un "prodotto" e' stato ottenuto. „ Avendo sollevato una questio simile anni addietro, potrei ora aspettarmi che la pre<>post inizi già con la scelta della pellicola, continui con il caricamento in macchina effettuato da un mancino e via dicendo. Se si tratta di digitale i parametri in ballo sono ancor maggiori e la pre<>post potrebbe iniziare già al momento della scelta della fotocamera, dell'inserimento della batteria e della scheda di memoria. Questo accade perchè prima viene l'idea, tutto il resto è ..... post. Forse esagero, però un fondo di verità c'è. |
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