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“ Beh, se parliamo di capolavori misconosciuti non possiamo tralasciare il Concerto op 6 n°2 di Nicoletto Strambelloni: „
In qualche modo il motivo è uno dei più conosciuti dagli italiani, dato che mi sembra proprio che sia stato copiato di sana pianta, e non solo qualche nota, sono ben 20 secondi (da 0:20 a 0:40).
Anche il nome del compositore e quello dell'artista che l'ha reso celebre sono praticamente identici, per non parlare del tempo (che appare a 0:33 e che non esiste fra i tempi canonici) ed il titolo della canzone.
C'è qualcosa di strano sotto.
Che burlone l'autore del canale You Tube, sei tu Miopiartistica?
“ Che burlone l'autore del canale You Tube, sei tu Miopiartistica? „
No... anche se è una faccenda da burloni c'è però dietro del lavoro, e non pochissimo, anche se non sembra.
In ogni caso la faccenda ci dice una cosa interessante: la musica leggera contemporanea è molto più vicina alla musica classica precedente al '900 di quanto non lo sia alla musica "seria" contemporanea. Il che porterebbe ad interessanti riflessioni, anche un po' demoralizzanti, ma non è qui il luogo.
“ No... anche se è una faccenda da burloni c'è però dietro del lavoro, e non pochissimo, anche se non sembra. „
L'ho scritto in senso positivo, ho apprezzato il lavoro anche perchè in un primo momento ci ero cascato, pensavo veramente che fosse un caso di plagio (ce ne sono tanti).
Diciamo anche che la musica "colta" del novecento un po' per volta si è persa per strada il suo pubblico, per molti motivi, e si è addentrata in strade che la maggior parte delle persone faticano a seguire.
Discorso ampissimo. Comunque riassumendo il pubblico ha ragione dal momento in cui la musica colta ha voluto essere sempre più di nicchia e snob,abbandonando sempre di più l'utilizzo di motivi e temi in favore di elucubrazioni che eccitavano i compositori e basta Un po' come quell'arte contemporanea priva di senso,che assomiglia a superca-zzole e che riuniscono quelli che fanno finta di cap-irla e di apprezzarla perchè fa appartenere ad una certa elite Ps. Per musica contemporanea intendo la musica del novecento (non proprio gli inizi ovviamente) e bisogna anche precisare che alcuni compositori non sono caduti per fortuna in questo "delirio"
“ la musica colta ha voluto essere sempre più di nicchia e snob,abbandonando sempre di più l'utilizzo di motivi e temi in favore di elucubrazioni che eccitavano i compositori e basta „
Beh, non c'è solo quello. Un compositore ebreo come Schoenberg difficilmente avrebbe potuto scrivere musica piacevole e paciosa... volendo mettere nella musica quel che sentiva per davvero nel profondo ha percorso strade difficili, ma che altro avrebbe potuto fare? Il novecento è stato un secolo doloroso, e i musicisti e gli artisti in genere lo hanno testimoniato. E ovviamente le espressioni di dolore non hanno incontrato molto il favore del pubblico creatosi nel dopoguerra, che del dolore non ne vuol più sapere, anzi cerca (e non solo nella musica) degli anestetici, e ne trova in quantità. Avanti così, ma i nodi verranno al pettine, anzi, ci stanno già arrivando.
Beethoven ha espresso le difficoltà,i sentimenti e le contraddizioni del suo tempo usando una musica complessa ma tutto sommato comprensibile a molti (ma non a tutti quelli del suo tempo). Così come lo hanno fatto altri dopo di lui,anche nel '900. Affermare(è quello che io capisco dal tuo discorso ma se sbaglio correggimi) che per esprimere dolore bisogna ricorrere a formule incomprensibili e contorte non mi trova per nulla d'accordo con te. Molti compositori del '900 hanno inseguito un percorso e una sperimentazione che si allontavana sempre di più dal gusto musicale popolare,sia con uno scopo sperimentale ma anche per una forma di spocchia e alcuni si sono arrogati il diritto di istruire la gente credendosi in qualche modo superiori,anche se questa china inziò,come penso tu saprai,dalla metà dell'800 dopo Beetohoven,con Mendelssohn e soci,in antitesi invece a Listz che era più propenso ad assencondare il gusto popolare.
“ E ovviamente le espressioni di dolore non hanno incontrato molto il favore del pubblico creatosi nel dopoguerra, che del dolore non ne vuol più sapere, anzi cerca (e non solo nella musica) degli anestetici, e ne trova in quantità. Avanti così, ma i nodi verranno al pettine, anzi, ci stanno già arrivando. „
Non hanno incontrato il favore del pubblico anche per come hanno composto determinate cose,lo sai bene. Se usi un linguaggio che nemmeno chi ha fatto 10 anni di conservatorio lo capisce se non glielo spieghi,cosa ti aspetti dalla gente comune?
Non saprei, è una cosa alla quale ho pensato spesso... un linguaggio difficile è difficile da seguire dal punto di vista di come costruisce l'opera, ma poi c'è una superficie che impatta comunque sull'ascoltatore: quanti di quelli che apprezzano Bach sanno davvero come è fatta una fuga? Quanti di quelli che apprezzano Beethoven sanno cos'è la forma-sonata e come funziona? E' un po' come quando si parla di arte astratta e arte figurativa, e c'è chi dice, ecco quel quadro lo capisco perchè c'è un cane, c'è un cavallo, e invece Pollock non lo capisco. Finchè capisci che non c'è niente da capire: l'opera d'arte interagisce con te o non interagisce con e tu con lei, non conta la complessità del linguaggio, conta qualcos'altro che ancora non ho ben capito. D'altra parte se questo qualcos'altro fosse facile da capire saremmo tutti grandi artisti. Certo che se un'opera d'arte dice qualcosa che non vuoi sentirti dire ecco il meccanismo di difesa: "è troppo difficile, non capisco", quando quel che dovresti fare non è cercare di capire ma semplicemente lasciarti invadere dalla pura sensazione. Capire magari si capisce dopo o magari non si capisce mai.
Ma guarda,anche io ci ho pensato e mi sono dato una risposta,che coincide alla fine con quello che è successo nella storia della musica. Piccola premessa: sono d'accordo con te,un'opera d'arte,che sia musica o arte figurativa,può essere apprezzata a più livelli: più superficiale,"di pancia" e più approfondito Le stesse sinfonie di Beethoven ,soprattutto le ultime,non erano spesso capite a fondo dal pubblico comune,eppure piacevano ( il secondo movimento della settima poi veniva suonato spessissimo da solo in molte occasioni proprio perchè molto accattivante) Anzi a volte era il pubblico stesso che dava significati ai quali nemmeno Beethoven aveva mai pensato. Bach era complesso ma semplice nello stesso momento
Come dicevo prima penso che il distacco tra la musica "colta" e i gusti popolari sia dovuta dal progressivo abbandono di 1) semplicità 2) temi e motivi
Come saprai dalla metà dell'800,dopo le sinfonie di Beethoven,le persone iniziarono un po' a stancarsi della musica complessa e permeata da significati letterari,nazionalistici ecc. Iniziarono a tornare (perchè ai tempi di Mozart era cosi) a volere una musica più semplice e di intrattenimento e iniziarono anche ad interessarsi ai virtuosi che davano spettacolo. Nello stesso momento i compositori erano in crisi,perchè dopo Beethoven molti pensavano che non ci fosse più nulla da dire a livello sinfonico,e le imitazioni al tempo erano viste come il peggio del peggio dei mali. Liszt,insieme ad altri, pensava che bisognasse assecondare i gusti delle persone, Mendelssohn,Brahms invece pensavano,in maniera secondo me arrogante,che fosse dovere del compositore istruire,diciamo a "muso duro",le persone. Rimasero quindi proiettati verso una musica sempre più complessa e quindi di nicchia. Ci fu quindi un distacco,ed è da lì che iniziò il declino della musica "colta",differentemente da quello che erroneamente pensano quasi tutti. E infatti Liszt compose un sacco di poemi sinfonici e altre opere piuttosto accattivanti,Brahms si mise invece a comporre cose piuttosto complesse,a scomporre i motivi facendo perdere quell'immediatezza d'ascolto e comunque quella capacità di lettura rispetto ad opere precedenti. Un mondo che si separa in due,dal quale inizia il declino. Secondo me è tutto qua,la perdita di elementi chiave che fanno arrivare la musica a tutti,senza che per forza venga capita fino in fondo. E poi diciamocelo,noi siamo figli del nostro tempo, è più fisiologico per persone del nostro tempo ascoltare del Jazz o del Blues piuttosto che la musica barocca. E lo dico da musicista classico
“ Come saprai dalla metà dell'800,dopo le sinfonie di Beethoven,le persone iniziarono un po' a stancarsi della musica complessa e permeata da significati letterari,nazionalistici ecc. Iniziarono a tornare (perchè ai tempi di Mozart era cosi) a volere una musica più semplice e di intrattenimento e iniziarono anche ad interessarsi ai virtuosi che davano spettacolo. „
In realtà è successo che si è creato "il pubblico": fino al settecento chi ascoltava la musica colta ci capiva parecchio e spesso gli ascoltatori erano essi stessi buoni musicisti, dilettanti ma di buon livello. La parola stessa "pubblico" non esisteva, esistevano degli ascoltatori. Dall'ottocento in poi la platea degli ascoltatori si allarga ma non è che i nuovi arrivati ci capiscano molto, della musica cosiddetta "colta". Allora inizia il fenomeno dei virtuosi, si fanno i concerti nelle grandi sale, i compositori vanno alla ricerca dell'effetto "wow". Insomma si crea la dicotomia che poi si aggraverà sempre più: da una parte la musica di successo, semplice e d'effetto e dall'altra la ricerca dei compositori, che prosegue staccandosi dal grande pubblico, che non è in grado di seguire questi nuovi sviluppi. Il jazz ha in definitiva preso il posto della musica classica. La vera "musica colta" che il pubblico segue oggi sono jazz e derivati. Non saprei dire se un musicista come Chick Corea sarà ricordato in futuro come un jazzista o come un compositore classico del tardo novecento.
“ fino al settecento chi ascoltava la musica colta ci capiva parecchio e spesso gli ascoltatori erano essi stessi buoni musicisti, dilettanti ma di buon livello. La parola stessa "pubblico" non esisteva, esistevano degli ascoltatori „
Aspetta,nel '700 la musica veniva fruita anche dalle persone comuni. In quel caso la musica era vista come di consumo e dalla vita breve (ad esempio le opere di Mozart vennero catalogate molto tempo dopo). Le varie opere,overture,le sinfonie ecc erano per il popolo,che si recava a teatro,il quale era un posto che veniva vissuto in maniera diversa da oggi,la gente portava pure da mangiare e cucinava dentro. La musica colta,quella di cui parli te,quella destinata ai nobili o all'alta borghesia,era la musica da camera.
“ Dall'ottocento in poi la platea degli ascoltatori si allarga ma non è che i nuovi arrivati ci capiscano molto, della musica cosiddetta "colta" „
E' vero,ma è anche vero che i compositori avevano la bravura di veicolare e far arrivare certi messaggi anche ad un pubblico poco formato. Era palese anche ai più tonti il messaggio presente nell'eroica,perchè era lampante,chiaro,esplicito.
“ dall'altra la ricerca dei compositori, che prosegue staccandosi dal grande pubblico, che non è in grado di seguire questi nuovi sviluppi. „
Io la vedo dalla parte opposta: sono stati i compositori a volersi staccare dal pubblico e questo li ha resi ai suoi occhi snob. Il pubblico è sempre stato e sempre sarà ignorante. Non si può pensare che tutti abbiano una cultura o una formazione musicale (al giorno d'oggi ancora meno,figuriamoci). A proseguire per la loro china,inutilmente cervellotica ed ermetica e incomprensibile non hanno fatto altro che mettere anni luce di distanza. E sono straconvinto che coloro che fanno finta di capire certa musica in realtà non ci capisce nulla. Sfido io chi va a sentire qualcosa di Berio o Schoenberg se prima si analizza e studia la partitura,perchè è solo cosi che si può capire davvero qualcosa con un certo tipo di musica. Ma quindi che facciamo? musica per chi ha fatto anni di analisi?( a me non piace nemmeno se l'analizzo,figuriamoci. Tra l'altro anche io sono in difficoltà a capire certe cose)
“ Non saprei dire se un musicista come Chick Corea sarà ricordato in futuro come un jazzista o come un compositore classico del tardo novecento. „
Penso la prima
Ps. Morricone viene ricordato per la musica da film e non per la musica che lui definiva "assoluta",cioè la musica colta. Eppure era piuttosto bravo anche in quello. Perchè? perchè era più semplice
Ps 2. I musical sono la naturale e giusta evoluzione delle opere liriche,evoluzione che la musica classica non ha voluto fare
user206375
inviato il 17 Settembre 2023 ore 19:53
Concordo con Sadko, che poi un tempo la musica era musica, nel momento che è stato usato il termine "classica" è avvenuto il distacco, e si è iniziato ad assistere ai concerti come mummie. La musica classica contiente molta comicità ma non si ride mai. Bisogna restare sempre immobili e seriosi. E lo stesso è avvenuto con il jazz, con la bossa, il flamenco. Da musica da ballo a spettacolo di mummie.
Ma se evitate i soliti posti "classici" noterete che la musica classica è ancora sana e vegeta. Di recente sono stato a diversi concerti e sono rimasto sorpreso.
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