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profondità di campo


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avatarjunior
inviato il 23 Gennaio 2016 ore 18:04

è cosi a livello teorico, da quel che ne so, e nel video viene ben spiegato, ci sono anche alcuni libri che ne parlano,se ne ho ben interpretato le spiegazioni ovviamente, comunque non possiedo quelle due macchine,non posso fare tale prova. Nel caso delle 2 7d la differenza delle dimensioni del pixel, non renderebbe percettibile tale differenza. Potrei solo aggiungere che su un sensore aps-c canon 22,5 x 15mm ho scattato delle foto con una 550d (2008) e con una 3300 nikon sempre aps c che ha dimensioni lievementi superiori al canon, ma numero di pixel maggiore 24 a 18 del cannon,(quindi presuppongo pixel piu' piccoli ), nonostante abbia tecniche costruttive piu moderne, a me visivamente pare, che nelle stesse condizioni di luminosita' a parita' di iso presenti piu rumore la 3300. Ora questo per dire che se il sensore è quello, anche se le tecniche costruttive migliorano, non so se sia il caso di aggiungere sempre piu pixel. Non mi meraviglierei se lal dof dell 7d mark2 fosse minore, anche se a livello impercettibile della 7d. Parliamo di una differenza di due nanometri per px quindi non credo che dalle prove si evinca, ma teoricamente dovrebbe essere cosi

avatarsenior
inviato il 23 Gennaio 2016 ore 18:43

Vabbé dai, se vuoi andare avanti a discutere del nulla fai pure, io lascio ;-)
Inoltre stai mischiando profondità di campo con resa iso, profondità di campo con densità del sensore...saluti! ;-)

avatarjunior
inviato il 23 Gennaio 2016 ore 18:50

scusa ti sembra corretto, se uno esprime un concetto teorico e ci spende un po di righe, dire che stia parlando del nulla? mah... beh se facessi confusione tra le due cose, sarei proprio un × ;) non ti saluto a questo punto lascia pure figurati

user46920
avatar
inviato il 25 Gennaio 2016 ore 12:22

chi ha ragione: I o L ?

per un semplice cavillo di forma, ha ragione Lui ;-) in quanto la definizione stessa di PdC è una ed univoca, dalla quale non si può "tergiversare".

Se la conosci, riconoscerai l'errore, altrimenti continuerai a litigarti la ragione come questi qua ...

avatarjunior
inviato il 26 Gennaio 2016 ore 0:07

Che sia univoca non c'e' dubbio... Ma forse non tutti la conoscono cosi a fondo, quindi se ti va di illuminarci...

avatarsenior
inviato il 26 Gennaio 2016 ore 1:12

temo che la definizione di PdC sia molto meno univoca di quanto si possa credere.
ecco quella di wiki:
In fotografia, la profondità di campo rappresenta la zona in cui gli oggetti nell'immagine appaiono ancora nitidi e sufficientemente focalizzati, nonostante il piano a fuoco sia uno soltanto. Spesso viene abbreviata con l'acronimo PdC (o DoF dall'inglese Depth of Field) ed è nota anche come profondità di campo nitido.
Non notate nulla di strano?
io si.
Prima faccio notare la cosa meno rilevante seppur lo sia.
il piano di fuoco è un piano parallelo al sensore |--|-- e non un campo che si estende nella direzione fotocamera<--->infinito, quindi, il fatto che si apprezzi la "zona in cui gli oggetti nell'immagine appaiono ancora nitidi", è solo una convenzione.
Se si ingrandisse l'immagine in modo notevole, si scoprirebbe che quella zona in cui gli oggetti dell'immagine appaiono ancora nitidi, nitidi non sarebbero +. (es. una porzione di terreno che sembrava nitida nell'estensione di 140cm risulterebbe nitida solo per 60cm)
viceversa, se si rimpicciolisse l'immagine, apprezzeremmo come nitida un'area maggiore, poichè a causa del rimpicciolimento anche i cdc rimpicciolirebbero abbastanza da non dirsi più confusi. MrGreen (es. una porzione di terreno che sembrava nitida nell'estensione di 140cm risulterebbe nitida per 3m).
ma questa era la nota meno rilevante.
La più rilevante invece è che nella definizione NON si fa alcun riferimento se le nostre considerazioni al variare della focale devono partire dal piano sensore oppure dal punto di MaF, che varia a parità di area/soggetto inquadrato.
(è evidente che se vogliamo riprendere una farfalla con un 18mm o con un 300, per farla stare alle stesse dimensioni nel fotogramma dovremo spostare il nostro culetto e la fotocamera di parecchio).
Hai voglia di sostenere che secondo alcuni deve partire dal piano sensore.
questo nella definizione non è acclarato, e non è sufficiente che tutti i DOF calculator che si trovino on line partano sempre dal piano sensore per fare i loro calcoli. Nella definizione la questione non è riportata.

Per cui la diatriba secondo cui alcuni sostengono che la pdc varia al variare della focale e di altri che sostengono che non varia.
I primi partono dalla considerazione del sensore fermo, (fotocamera fissa) e fanno tutte le loro considerazioni variando le focali. (es. paesaggisti).
I secondi partono dalla considerazione della distanza di MaF che cambia per far rientrare il soggetto nel fotogramma con lo stesso taglio al variare della focale (fotocamera mobile) e notano che la focale è indifferente a parità di diaframma relativo. (es. macroisti, ritrattisti) considerazione tanto più valevole in macrofotografia.

il problema è che con un tele gli oggetti sfocati appaiono ugualmente sfocati ma più ingranditi, da cui la considerazione che, nonostante appaiano ugualmente sfocati, poichè sono più grandi portano con sè un cdc di dimensioni maggiori, da cui la constatazione che un tele sfoca di più e la sua pdc sarebbe minore.

per tale motivo mi sto occupando dei Dischi di confusione e non dei cerchi di confusione, intendendo per DdC quelli che generano su dimensioni reali degli oggetti e non sulla stampa.

user46920
avatar
inviato il 26 Gennaio 2016 ore 1:37

Che sia univoca non c'e' dubbio... Ma forse non tutti la conoscono cosi a fondo, quindi se ti va di illuminarci...


Stavo solo rispondendo a Sergiozh ... non sono mica un lampione ;-)

avatarsenior
inviato il 26 Gennaio 2016 ore 17:55

per tale motivo mi sto occupando dei Dischi di confusione e non dei cerchi di confusione, intendendo per DdC quelli che generano su dimensioni reali degli oggetti e non sulla stampa

Ooo, certo che la tua è diventata una fissa!
non l'hai capito ancora che se non dai una definizione fisica (dell'ottica, semmai con relativa formula) di quello che insisti a chiamare Disco di Confusione nessuno ti potrà dare una mano o non ti potrà capire.
.... e il tutto non è una critica! perché come minimo avresti dovuto fare un disegnino, anche a mano libera, di quello che tu intendi per DdC.
Scusami se insisto!

avatarsenior
inviato il 26 Gennaio 2016 ore 19:55

adesso hai anche il disegnino
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=1667049&show=15

user46920
avatar
inviato il 26 Gennaio 2016 ore 21:15

La PdC è solo un effetto ottico. Se ingradisci l'immagine, l'apparenza di sfocato aumenta, mentre se rimpicciolisci l'immagine, l'apparenza di sfocato diminuisce e gli oggetti che prima parevano sfocati, ora paiono a fuoco.

;-) Non è difficile da capire, Mario: 2+2 = 4 ;-);-);-)

La questione della dritta che le focali più corte hanno maggiore pdc, deriva esclusivamente dal fatto che l'ingrandimento della lente cambia in base alla focale e quindi dallo stesso punto di ripresa, cambia anche il valore della PdC, che è poi quello che succede usando un formato inferiore per creare la stessa inquadratura: ovvero si è obbligati ad utilizzare una focale più corta e quindi a parità di diaframma, aumenta la PdC dello stesso fattore di crop ...

avatarsenior
inviato il 27 Gennaio 2016 ore 0:38

La PdC è solo un effetto ottico

io direi che la PdC è anche un effetto ottico. Si passa dal "poco sfocato" al "totalmente sfocato", di un oggetto totalmente sfocato anche se fai una stampa microscopica non riuscirai mai a dire che l'oggetto è a fuoco.

avatarsenior
inviato il 27 Gennaio 2016 ore 3:18

io direi che la PdC è anche un effetto ottico. Si passa dal "poco sfocato" al "totalmente sfocato", di un oggetto totalmente sfocato anche se fai una stampa microscopica non riuscirai mai a dire che l'oggetto è a fuoco.

Io direi che è SOLO un effetto ottico perchè tutto quello che si trova al di fuori dal piano di fuoco è SEMPRE fuori fuoco, a qualsiasi focale, con qualsiasi sensore di qualsiasi dimensione. Il concetto di profondità di campo stesso è basato su percezioni più o meno amplificate legate a distanza focale, apertura di diaframma, dimensioni del sensore e dimensioni dei pixel.
Qualche post sopra qualcuno ha detto che la profondità di campo è influenzata anche dalla dimensione dei pixel, è stato preso a pernacchie ma non ha detto affatto una caxxata.
TUTTO e ripeto TUTTO ciò che si trova al di fuori del piano di fuoco è in piccola o grande misura sfocato, SEMPRE, ma quando il nostro sensore è in grado con la sua risoluzione di notare e registrare tale differenza? Quando l'entità della differenza è maggiore della dimensione di un singolo pixel (che la deve registrare), è lo stesso motivo per cui con sensori più densi è più facile incappare nel micromosso, perchè anche variazioni minime possono venire registrate.
Se ipoteticamente avessimo una lente capace di risoluzione infinita ed un sensore da 100 miliardi di megapixel potremmo scattare una foto con un FF e obiettivo 12mm chiuso ad f16 mettendo a fuoco a 70metri esatti e trovare del fuori fuoco 1mm più in là.

Andando ad esempi masticabili.
Questo è un mio scatto recente



Come vedete l'occhio a sinistra è a fuoco, quello a destra lievemente sfocato


Questa è la stessa immagine a 500px




Riuscite a vedere lo sfocato in questa? No, perchè non c'è abbastanza risoluzione e zoomando la perdita di nitidezza è tale da non far più distinguere il fuoco dal fuori fuoco.
Quello che ho fatto è stato solo ridimensionare l'immagine, quindi mantenendo dimensioni del sensore, lunghezza focale e apertura di diaframma ho cambiato la percezione di profondità di campo aumentando la grandezza dei pixel.
Spero di essere stato chiaro.


avatarsenior
inviato il 27 Gennaio 2016 ore 8:16

È sempre una questione di definizioni!
allora definiamo il significato di " effetto ottico " e di "Messa a Fuoco "

avatarsenior
inviato il 27 Gennaio 2016 ore 12:46

TUTTO ciò che si trova al di fuori del piano di fuoco è in piccola o grande misura sfocato, SEMPRE

è proprio così. nei dof calulator si intende ancora dentro la pdc ciò che non supera gli 0,03mm nel FF come cdc, ma è una convenzione, che decade se la fotografia "tiene" (ultraMpx) per essere ingrandita a poster.

user46920
avatar
inviato il 27 Gennaio 2016 ore 16:41

Qualche post sopra qualcuno ha detto che la profondità di campo è influenzata anche dalla dimensione dei pixel, è stato preso a pernacchie ma non ha detto affatto una caxxata.
TUTTO e ripeto TUTTO ciò che si trova al di fuori del piano di fuoco è in piccola o grande misura sfocato, SEMPRE, ma quando il nostro sensore è in grado con la sua risoluzione di notare e registrare tale differenza?

i limiti della PdC sono tra la dimensione accettata del CdC e quella del pixel o del fotosito del sensore. Tra questi due valori limite si può decidere la PdC come la desideriamo. Non so se è chiaro per tutti.
Il limite "standardizzato" del CdC corrisponde solo ad un valore convenzionale estrapolato dai test condotti con varie persone qualche anno fa e naturalmente è un limite "blando", che può anche essere modificato per renderlo ancora più blando, accettando come a fuoco dei cerchi o dei dischi di confusione più grandi (cerchi e dischi sono la stessa cosa), per cui questo limite è possibile oltrepassarlo a discrezione del produttore delle opere.
Mentre il limite del pixel, beh quello non è oltrepassabile in nessun modo ... nemmeno a testate, mi pare ovvio ;-)

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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