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AAA cercasi consigli stampa analogica


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user249402
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inviato il 18 Agosto 2023 ore 23:41

Lorenzo, una cosa che proprio non mi piace è aver ragione ad ogni costo, un'errore l'ho fatto, la luce rossa va bene per qualsiasi tipo di carta, essendo anni che stampo al buio l'avevo scordato.
In ogni caso, c'è un sito, che ho smesso di frequentare da anni, perché confonde il fine con i mezzi, ma tecnicamente assolutamente di riferimento, analogica.it, dove puoi chiedere e trovare tutte le risposte del caso, se ti diranno che la luce rossa va per le carte a gradazione fissa e la giallo verde per quelle variabili, non avrò nessun problema a scusarmi e darti ragione.

avatarsenior
inviato il 19 Agosto 2023 ore 7:33

Sono iscritto ad Analogica.it da tanto tempo e sono andato (anche) lì a rileggermi qualche discussione che tratta l'argomento... E a dire il vero, ripensandoci, ho usato entrambi i tipi di luce senza avere problemi (ambra a casa di un amico e rossa nel mio bagnetto) stampando carte multigrado.... quindi penso che il posizionamento e la sua intensità siano cruciali.
Ma è anche vero che tiro fuori il foglio solo quando lo metto sotto l'ingranditore, non sono abituato a perdere tempo con la carta fuori dalla busta.... Magari mi ha salvato quello.

user249402
avatar
inviato il 19 Agosto 2023 ore 9:31

Sono iscritto ad Analogica.it da tanto tempo


Siamo ex colleghiMrGreen

Ho parlato con un amico, molto più tecnico di me, e mi ha ricordato che le carte fotografiche, tutte sia a gradazione che multicontrast, sono ortocromatiche, pertanto insensibili alla luce rossa, le carte a gradazione hanno una bassissima sensibilità anche per la luce giallo verde ed ambra, le multicontrast vengono velate in maniera molto pesante dalla luce gialloverde, molto meno da quella ambra.
In ogni caso, vale anche per la luce rossa, è meglio operare come fai tu, riducendo al minimo l'esposizione dei fogli alla luce di sicurezza.

avatarjunior
inviato il 19 Agosto 2023 ore 11:18

Le motivazioni vanno oltre il diletto, il piano sarebbe di rendere questo progetto parte integrante dell'offerta del mio studio, che dispone di una stanzetta senza finestre e con attacchi dell'acqua, perfetta per lo scopo (permanentemente).
Ora è tutto più chiaro, rimane solo trovare un ingranditore che faccia al caso mio, oltretutto noto che la maggior parte di quelli in vendita è senza timer integrato: devo averlo per forza o posso spegere manualmente la lampada? In caso lo acquistassi separatamente, ogni timer si adatta ad ogni ingranditore?

avatarsenior
inviato il 19 Agosto 2023 ore 11:59

Mah, il mio timer e penso tutti gli altri, praticamente è solo un interruttore... è montato tra la lampada dell'ingranditore e la presa della corrente...
Si può fare anche a mano (accendi-spegni con un interruttore sul cavo) ma dovresti contare i secondi oppure avere un timer che ti mostri il passare del tempo (ma che non veli le carte)... e se conti non hai costanza nell'esposizione.

user249402
avatar
inviato il 19 Agosto 2023 ore 12:51

Il timer è l'ultimo dei problemi, io uso da anni un vecchio cronografo ex sovietico, uno slava rattrappante enorme, mostra i decimi di secondo, lo vedo benissimo alla fioca luce dell'ingranditore, uso un interruttore a pedale per avere le mani libere.


avatarjunior
inviato il 19 Agosto 2023 ore 13:04

www.subito.it/fotografia/ingranditore-durst-d659-fuoco-automatico-con-
secondo voi questo può andare o è troppo datato?

user249402
avatar
inviato il 19 Agosto 2023 ore 14:19

Non è troppo datato, è ... preistorico, e costoso. MrGreen
Per iniziare, ma anche per continuare, un Meopta opemus 5 o 6 vanno benissimo, sono economici e ben realizzati, e permettono di usare teste multigrade e colore, anche se non è proprio semplicissimo trovarle. Ci metti un obbiettivo di qualità, uno di quelli che finisce in on per intenderci, Componon, Meogon, Rodagon... e sei a cavallo.

user249402
avatar
inviato il 19 Agosto 2023 ore 15:18

Le motivazioni vanno oltre il diletto, il piano sarebbe di rendere questo progetto parte integrante dell'offerta del mio studio,


Sono stato a lungo indeciso se esprimere un parere su questo tuo piano. Prendi tutto quello che segue, non per consigli o suggerimenti, ma solo per pensieri espressi ad alta voce.
Trasformare la propria passione in lavoro è un po il sogno di tutti, ma bisogna valutare, attentamente, ogni aspetto del progetto .
Sviluppare e stampare per se stessi, anche quando si hanno elevate aspettative, è molto diverso da sviluppare e stampare per gli altri, siamo in un epoca in cui la "foto" è principalmente un'immagine di cui fruire rapidamente, e altrettanto rapidamente dimenticare, chi si affida ad un laboratorio esterno, per la lavorazione del bn analogico, vuole il contrario, sa che deve aspettare per vedere i risultati, e vuole che i risultati siano di alto livello e molto vicini all'essere eterni.
Lorenzo, e altri che praticano la CO, sanno che il bn analogico è assolutamente diverso da quello digitale, è un processo lungo, fatto di di errori non reversibili ( non c'è il tasto annulla) , spreco di materiali, costoso..., è diverso anche il modo di fruirne, la foto analogica è qualcosa che non solo vedi, ma tocchi ed annusi, il supporto fa parte dell'immagine. Per arrivare a risultati, buoni non ottimi od eccellenti, ci vogliono anni di apprendistato e tanta voglia di ottenerli. Se si decide di essere professionalmente in campo analogico, si deve fare solo quello, non si può scattare in digitale di giorno e sviluppare e stampare di notte, si otterranno risultati mediocri, ad esser buoni, sia in digitale che in analogico.
Ottenere un 30x40 di buon livello, partendo da un negativo, esposto bene e sviluppato altrettanto bene, tra provini e varie, richiede almeno 1 ora, se il negativo, come succede nel 90% dei casi, non è correttamente esposto, i tempi si allungano. Se si vuole che il 30x40 sia di ottimo livello i tempi per ottenerlo diventano biblici, mascherature, bruciature, sbianca e rinforzi locali...
Io raramente mi rivolgo ad esterni, solo per stampe molto grandi, oltre il 30x40, e , quando lo faccio, voglio che i risultati siano, almeno, ottimi, e
non mi rivolgerei mai ad uno studio che pratica la "bigamia".

Finito il pensiero parlante MrGreen

avatarjunior
inviato il 19 Agosto 2023 ore 16:33

Pensiero parlante decisamente apprezzato e, data la mia età, sicuramente utile.
La fotografia ha cambiato la direzione della mia vita e mai mi sarei immaginato di renderla il mio lavoro fino a qualche anno fa. Di certo, prima di provare non si può mai dire, e per stabilire se anche la stampa analogica farà parte della mia offerta professionale, occorrerà molto tempo. Chissà se un giorno deciderò di abbandonare le CF per dedicarmi solo alla pellicola. Per ora inizierò a stampare per me e per i miei colleghi.
Ho dato un occhiata a vari ingranditori meopta, come faccio a sapere se permettono di usare teste multigrade e colore?
Ad esempio, questo sembra avere le carte in regola
www.subito.it/fotografia/ingranditore-meopta-varese-380893570.htm

avatarsenior
inviato il 19 Agosto 2023 ore 17:21

Colore?
Ti infili in un ginepraio.
Difficoltà sviluppo/stampa BN = 1
Difficoltà sviluppo/stampa Colore = 10

Edit :
Esitono teste BN e teste Colore... quelle BN se usate con carta multigrado devo avere il cassetto portafiltri (i filtri servono a dosare il contrasto)
Se non c'è il cassetto portafiltri dovrai usare la carte a contrasto fisso (hanno un numero che indica l'indice di contrasto... ad esempio la carta 3 ha più contrasto della carta 2)

avatarjunior
inviato il 19 Agosto 2023 ore 17:23

Il colore è al di fuori persino delle mie fantasie, però credo che i filtri multigrade siano fondamentali

avatarsenior
inviato il 19 Agosto 2023 ore 17:30

Ho aggiunto info alla mia risposta di sopra

user249402
avatar
inviato il 19 Agosto 2023 ore 17:35

Riguardo il colore, la penso come Lorenzo, e poi hai risultati migliori, a costi inferiori, col digitale, chi afferma il contrario o mente o dice bugie.

Gli ingranditori Meopta opemus 5, 6 e 7 permettono l'uso di teste sia multigrade, che colore.
I filtri multigrade si possono usare su qualsiasi ingranditore, vi è un cassetto apposito, e danno ottimi risultati, il "problema" è che vanno al massimo di mezzo grado in mezzo grado, certo si può usare la tecnica split, ma è una complicazione di una complicazione, le teste multigrade e colore permettono la variazione continua del contrasto.

P.S.
Sono certo che tu lo sappia già, ma rimembrare male non fa, con le teste colore ci si stampa, benissimo, il bn


avatarsenior
inviato il 19 Agosto 2023 ore 18:33

Ad esempio, questo sembra avere le carte in regola
www.subito.it/fotografia/ingranditore-meopta-varese-380893570.htm
******
Opemus 5 puo' stampare fino al 6x6. Quella e' una testa a condensatori, mi pare presente il cassetto portafiltri. Da verificare/approndire l'ottica, quella in foto e' un 50mm. Per il 24x36mm va bene, per il 6x6 non so, di solito si usa un 75-80mm. La flangia di attacco dell'ottica potrebbe essere un 39mm o un 24mm (meno diffuso). Anche il portanegativi bisognerebbe vedere se ha i suoi vetrini.
L'opemus 5 ha anche una testa colore che puo' essere montata sulla stessa struttura (nel tuo caso x stampare non il colore ma il b/n con luce diffusa, sfruttando i filtri incorporati x regolare il contrasto). Presa a parte pero' questa testa costera' almeno altrettanto. A livello di costi quindi meglio decidere prima con che tipo di luce operare: condensata o diffusa.
Ad ogni modo il meopta e' ben costruito e gode di buona fama

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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