| inviato il 05 Luglio 2023 ore 11:09
Il problema degli adattatori senza contatti elettrici è che a distanza di tempo non si trovano gli f/ in EXIF, perdendo Lv e Bv. |
| inviato il 05 Luglio 2023 ore 12:52
Alvar Mayor“ In un mondo ideale esisterebbe una "baionetta standard" e tutti i produttori di fotocamere ed ottiche si adeguerebbero e tutti i componenti sarebbero intercambiabili. „ Quel mondo ideale mi dà l'idea di una dittatura, nella quale ogni innovazione o modifica alle fotocamere sarebbe una eresia, perché non compatibile con tutte le ottiche standardizzate prodotte da tutte le industrie con lo stesso identico attacco. Un esempio: se negli anni 70 fosse entrata in vigore una "legge" del genere non ci sarebbero stati obiettivi autofocus, e poi niente stabilizzatori, e così via, perché incompatibili con l' "attacco obbligatorio" per legge. Se una regola del genere diventasse obbligatoria in qualsiasi campo industriale, e per ogni aspetto tecnico, tutto si fermerebbe e nessuno potrebbe migliorare i prodotti. Un mondo Amish? |
| inviato il 05 Luglio 2023 ore 15:12
Ma proprio no. Se tu compri una bicicletta da corsa, le ruote sono tutte da 28" ... è una dittatura questa? No, è un enorme vantaggio: io posso comprare le Campagnolo Bora Ultra e metterle sulla mia Specialized Roubaix. E tutti i produttori di ruote seguono le stesse misure, ognuno mettendo in campo le proprie migliori tecnologie. Di più, sapendo che c'è uno standard, e che c'è competizione, tutti cercano di fare ruote migliori. Altro che "mondo Amish". Ovviamente è UN esempio, ma tutto il mondo degli standard funziona così. In fotografia i filtri a lastra da 100mm sono tutti da 100mm ... e tu puoi mettere nel tuo holder Haida i filtri Nisi ... è una dittatura? E' un "mondo Amish"? |
| inviato il 05 Luglio 2023 ore 17:54
Forse ho usato un paragone esagerato, ma l'attacco di un obiettivo non è solo un diametro nel quale far stare una ruota fissata nelle staffe. L'attacco di un obiettivo negli anni '70 conteneva poca o nessuna (nel caso di tante fotocamere manuali) elettronica. Oggi ogni marca ha i suoi brevetti per comandare diversi tipi di motori AF, diaframmi, stabilizzatori. E ogni marca vuole/deve distinguersi dalle altre per attirare clienti, con le sue novità brevettate. Faccio un esempio di tanti anni fa (cercherò di essere breve), che riguarda una "interfaccia standard" per database di aziende ceramiche, il progetto "Mistral" al quale ho collaborato. Primissimi anni '90, i primordi di Internet, pochissime aziende avevano pagine web personalizzate, ma c'era la necessità/desiderio di comunicare velocemente con i clienti trasmettendo cataloghi e listini prezzi aggiornati in tempo reale, e soprattutto le foto delle piastrelle. Un tecnico informatico inventò un portale che avrebbe dovuto facilitare tutto questo, e molto velocemente tramite schede ISDN, che allora erano una novità. Costosissima. L'idea era buona, ma l'interfaccia era troppo tecnica, tutte schermate grigie, con pagine uniformate per tutti e nessuna possibilità di personalizzarle, né tecnicamente, tenendo conto di diverse esigenze produttive, né graficamente. Una interfaccia che faceva pensare alle casacche uguali per tutti della Cina maoista Me se anche fosse stata più gradevole, l'impatto sarebbe stato lo stesso. Alla presentazione ufficiale, presso la sede dell'associazione degli industriali, la velocità di comunicazione tramite ISDN fece un gran bell'effetto, ma tutte le critiche furono espresse sul fatto che ogni diversa ditta avrebbe voluto apparire diversa dalle altre. Lì invece la più importante di tutte, con stabilimenti in diverse regioni d'Italia e del mondo, sarebbe apparsa come la più piccola con sede in un capannoncino. Delle centinaia di ceramiche della zona di Sassuolo, solo due o tre aderirono al progetto, e poi si ritirarono in breve tempo. Il progetto Mistral, costato moltissimo come ideazione, progettazione, pubblicizzazione... fallì in partenza. E a mio parere perché nessuno poteva "fare di testa sua" per apparire diverso dagli altri. E poi sicuramente perché in poco tempo Internet, e la possibilità per ognuno di personalizzare la propria comunicazione aziendale, avrebbe spazzato via tutti questi progetti che si basavano su altri standard. |
| inviato il 05 Luglio 2023 ore 21:51
“ Oggi ogni marca ha i suoi brevetti per comandare diversi tipi di motori AF, diaframmi, stabilizzatori. E ogni marca vuole/deve distinguersi dalle altre per attirare clienti, con le sue novità brevettate. „ No. Non hai proprio capito. Ogni marchio vorrebbe che sulle sue fotocamere si potessero montare SOLO i suoi obiettivi e nessun altro. E non certo per "distinguersi", ma per riuscire a portare a casa PIU' SOLDI. Fanno tutto il possibile sempre e solo per i soldi. Gli obiettivi Nikon sono equivalenti agli obiettivi Canon e agli obiettivi Sony e Sigma e Tamron ecc. Non ci sono reali differenze percepibili (al di là del fan....cazzismo). Uno vale l'altro. Unico VERO vantaggio degli "originali" è la piena compatibilità. Niente altro. Se la compatibilità fosse "obbligatoria" sarebbero IDENTICI. |
| inviato il 24 Dicembre 2023 ore 10:04
Buongiorno, riesumo questa discussione in quanto, dopo mesi dall'effettuazione dell'ordine, sono finalmente in possesso del Techart TZM-02. Riporto le mie prime considerazioni espresse in un messaggio privato a Andy68, per chi possa essere interessato a questo adattatore per Mirrorless Nikon Z che permette di utilizzare in autofocus obiettivi Leica M e tramite ulteriore adattatore (nel mio caso da Leica M a Nikon F) molti obiettivi di altri costruttori, rendendoli autofocus. Riporto il messaggio: Ho provato l'adattatore con 7/8 vecchi manuali focus Nikon per i quali ho dovuto acquistare anche un adattatore per passare da attacco Leica M a Nikon F. Ho utilizzato la Z7II. Comincio col dire che il tutto mi è costato 520 euro (Techart 485 + L/F 85 - sconto 50). Cifra non indifferente. Come va': anticipo che sono soddisfatto dell'acquisto; è ben lontano dall'infallibilità e non "rarissimamente" va aiutato con un po' di manual focus preliminare in quanto, come scriveva alcuni giorni addietro in un 3D qui su Juza un utente (Lomography ndr) che lo possiede, "a volte si impunta" e ora ho capito cosa intendeva. Non credo sia una attrezzatura che possa essere utilizzata in ambito professionale insomma, ma per un utilizzo dilettantistico come il mio, reputo sia molto divertente e in grado di consentire l'utilizzo di obiettivi manual focus anche su "soggetti animati" che, senza l'aiuto di un sistema AF, muovendosi (anche di poco e lentamente), spesso non ti lasciano quei 2/3 secondi indispensabili (almeno per me) per effettuare la perfetta messa a fuoco del volto. Con le attuali risoluzioni e con i sistemi di visualizzazione delle immagini di cui disponiamo, una messa a fuoco imperfetta spesso rende lo scatto ad alto rischio cestino o bisognoso di ritocchi con i vari Topaz, ecc. Il Techart invece quando ci azzecca è molto preciso e sufficientemente veloce per gestire i "soggetti animati" prima citati; funziona tranquillamente anche l'Eye-AF. Per cercare di spiegarmi meglio provo a buttar giù due numeri molto spannometrici: su 10 scatti, secondo me, 6 li azzecca al volo, 2 li azzecca dopo qualche tentativo, 2 si impunta e va' incoraggiato con un po' di pre manual focus. Un elemento determinante in funzione della resa è la buona illuminazione del soggetto, in quanto con poca luce a disposizione in numeri buttati lì prima cambiano radicalmente in peggio. In ogni caso non credo che sia immaginabile un utilizzo per attività sportive o foto a uccelli in volo, ma mi pare inutile evidenziarlo. Per paesaggi e foto di architettura con le mirrorless è sufficiente anche un adattatore senza AF in quanto con 2/3 secondi a disposizione e l'ingrandimento al 200% il risultato è garantito. Dati Exif: nonostante io indichi alla fotocamera che obiettivo senza CPU stia utilizzando, vengono registrati valori per me inconcepibili per quanto riguarda la lunghezza focale (e non capisco perché visto glie l'ho detto io che obiettivo sto utilizzando, ma forse il problema sta nel movimento avanti/indietro del AF, chissà ...), mentre rispetto alla chiusura del diaframma, se ci si ricorda di impostare il valore sul display simile alla regolazione meccanica sull'obiettivo, il dato registrato ci archivia la giusta informazione. Il problema è che mi sarò ricordato si e no nel 50% dei casi di correlare i dati, quindi buonanotte. Tempo di scatto e altre info, tutto ok. Ho sempre scattato esponendo in modalità M e Auto ISO. Gli obiettivi utilizzati hanno focali dai 28mm ai 200mm e la resa mi pare sia stata la stessa. Ho solo fatto attenzione a non far gravare il peso delle ottiche più lunghe sull'adattatore in quanto, anche se è tutto metallo e con peso non indifferente, ero un po' in soggezione. Bisogna anche abituarsi ad impugnare in modo adeguato fotocamera e obiettivo visto che l'AF si basa sul movimento avanti/indietro di qualche millimetro del sistema e, impugnando in modo non adeguato si rischia di opporre resistenza al movimento con possibilità di mal funzionamento. Spero di non aver dimenticato nulla di fondamentale; ribadisco di essere molto soddisfatto dell'acquisto nonostante il costo, secondo me, piuttosto alto. Spero solo che non si rompa a breve. Utilizzandolo direttamente con obiettivi Leica, non dovendo aggiungere il secondo adattatore, potrebbe significare un funzionamento migliore. Certo bisogna essere amati degli "accrocchi" e delle "contaminazioni", perché, se si amano le cose "perfettine" e infallibili dalla nascita, credo sia il caso di lasciar tranquillamente perdere. Questo è ciò che posso dire dopo una mezza giornata di utilizzo. Buone Feste |
| inviato il 24 Dicembre 2023 ore 10:39
E "ne sei soddisfatto": hai scritto questo e poi una infinita lista di problemi e difetti, oltre al prezzo spropositato ... contento tu. |
| inviato il 24 Dicembre 2023 ore 11:47
Tu non mi sembri tanto soddisfatto, invece. Scontento tu …. |
| inviato il 24 Dicembre 2023 ore 15:32
“ Dati Exif: nonostante io indichi alla fotocamera che obiettivo senza CPU stia utilizzando, vengono registrati valori per me inconcepibili per quanto riguarda la lunghezza focale (e non capisco perché visto glie l'ho detto io che obiettivo sto utilizzando, ma forse il problema sta nel movimento avanti/indietro del AF, chissà ...), mentre rispetto alla chiusura del diaframma, se ci si ricorda di impostare il valore sul display simile alla regolazione meccanica sull'obiettivo, il dato registrato ci archivia la giusta informazione. „ @Klaudiom: per avere negli exif la focale giusta dell'obiettivo (o quasi giusta - poi spiego), devi impostare il diaframma DELLA MACCHINA secondo la tabella dell'Operator Manual dell'adattatore. Se ad es. imposti f/1.8, negli exif troverai un 50mm...se sposti il diaframma della macchina all'apertura reale che imposti sull'obiettivo di volta in volta a seconda degli scatti, questo trascriverà sugli exif la lunghezza focale corrispondente a quell'apertura in macchina, ogni volta diversa, secondo tabella. Ovviamente, come contraltare, se imposti la lunghezza giusta dell'obiettivo come sopra, poi negli exif avrai sempre f/1.8...(nel caso del 50mm), anche quando scatti a f/5.6. Anche le lunghezze focali sono di numero "finito". Esistono solo gli step di diaframma e le lunghezze focali tipici della Leica. Non troverai, per intenderci, un 100mm, ma un 90mm. Se vuoi attaccare un 100mm della, poniamo, TTArtisan, devi accontentarti di settarlo come un 90mm, inserendo f/1.1, oppure come un 135 inserendo f/1.0. La focale che scrivi nella Nikon Z quando imposti "obiettivo senza CPU" non finisce negli exif, è l'adattatore che comanda. insomma, qualche compromesso è necessario, poi uno è liberissimo di volerlo comprare/usare o no. I rischi evidenziati nel thread qui sopra sono reali (soprattutto quelli relativi all'obsolescenza per mancanza di aggiornamenti FW che seguano quelli delle fotocamere) |
| inviato il 24 Dicembre 2023 ore 15:54
“ Tu non mi sembri tanto soddisfatto, invece. Scontento tu …. „ Guarda, i 520 Euro che hai buttato nel cesso erano tuoi, quindi a me importasega. Detto questo, se non riesci a renderti conto per TU hai scritto una valanga di difetti di questa soluzione, beh, di nuovo, importasega. Goditela. E la prossima volta che cambi auto, prova a prenderne una con le ruote quadrate, e poi lamentati che funziona male. |
| inviato il 24 Dicembre 2023 ore 15:59
Seguo e appena possibile intervengo ... avendo l'aggeggio in questione... Ps. Per le feste lo userò al chiuso per bene ... vediamo come si comporta.. |
| inviato il 24 Dicembre 2023 ore 16:56
Mi pare una discussione che se letta e scritta con un poco di buona senso può essere utile ma che è anche molto semplice. Scattare con un obbiettivo manuale con adattatore per la MAF automatica si può fare: certamente si e questa foto lo dimostra (Voigtlander 50 1.2)
 Si possono ottenere risultati migliori con un obiettivo che mette a fuoco in maniera automatica (es. Nikon 50 1.2): certamente si, perchè la MAF sarà più veloce e precisa e il numero della foto sfocate per errore proporzionalmente molto minore. Ovviamente più la focale dell'obbiettivo usato con l'adattatore è bassa, più il diaframma è chiuso, più l'illuminazione è ottimale tanto maggior sarà la precisione della MAf; utilizzarlo con efficacia con un tele obiettivo richiede occhio, mano e fortuna e bisogna aspettarsi di gettar via la maggior parte degli scatti fatti, quindi è utilizzabile se si può scattare molte volte al medesimo soggetto e non per occasioni uniche. In queste situazione, avere i dati exif precisi è un piacevole lusso, ma non una dato indispensabile; portarsi un obbiettivo molto più leggero di un altro in certe situazioni è invece quasi indispensabile. |
| inviato il 24 Dicembre 2023 ore 17:15
anche io uso adattatori... E con grande soddisfazione, però adattatori con contatti elettrici per non perdere alcun automatismo infatti monto ottiche "nikon mount" su fujifilm X-H1 e Panasonic G9 con grande soddisfazione: autofocus reattivo e veloce e antivibrazione sempre presente (anche doppio ) |
| inviato il 24 Dicembre 2023 ore 23:45
Peccato che poi se un adattatore funziona grazie ad un firmware, se poi il produttore aggiorna il proprio firmware ed il produttore dell'adattatore non l'aggiorna, tutto il castello crolla. Ed iniziano sui forum messaggi contro il produttore della fotocamera che aggiornando il proprio firmware non ha reso piu' utilizzabile l'adattatore di terze parti (che in realtà sarebbe lui a doverlo fare, perche' altrimenti nessuno piu' svilupperebbe nulla e correggerebbe difetti). Io non sono un professionista. Per una vita ho usato un solo marchio perche' cosi' potevo riutilizzare i vecchi obiettivi. Ora alcuni obiettivi posso utilizzarli grazie all'adattatore. Non essendo un professionista, non avendo corredi multimarca, al giorno d'oggi quel poco che compro lo compro della stessa marca della fotocamera e mi tolgo un sacco di rogne. Capisco perfettamente le esigenze dei professionisti e di coloro che hanno in casa obiettivi di marche diverse ed hanno l'esigenza di poterli utilizzare per una infinità di motivi. Capisco un po' meno coloro che partendo dal nulla partano dal presupposto di poter montare con enne adattatori qualsiasi obiettivo e vogliano adattarlo. Cioe' se li hai gia' in casa ben vengano gli adattatori, se parti da zero, pensaci prima cosa ti serve e decidi di conseguenza su che marchio stare. (qualunque esso sia). Poi ci puo' stare quello specifico obiettivo che ha quella particolare caratteristica a cui non posso rinunciare, non dico di no, ma secondo me sono casi particolari e specifici. Per quanto riguarda invece il discorso dell'attacco unico standardizzato significherebbe bloccare qualsiasi sviluppo futuro alle fotocamere, agli obiettivi e ai sistemi autofocus. Ai tempi c'era l'obiettivo a vite che andava bene su moltissimi corpi. Ci volevano diversi secondo per smontarlo e montarlo (rispetto alle piu' pratiche baionette). E anche il discorso delle ruote da bicicletta e delle automobili non ha senso. Infatti non sono per nulla standard. Le biciclette da corsa hanno un tipo di mozzo e di sgancio rapido, il cerchione deve avere certe caratteristiche se i freni sono a pattini oppure a disco, le mountain bike possono avere il perno passante oppure no. Le ruote delle automobili possono avere 4 fori oppure 5 fori, ogni dimensione di ruota e di pneumatico deve essere omologato e scritto nel libretto. E anche per quanto riguarda la standardizzazione delle prese, abbiamo le Shuko, le inglesi, le americane, le cinesi, quelle con due poli e la massa esterna, quelle con tre poli, quelle con i poli piu' grandi, quelle piu' sottili.ù Ogni volta che qualcuno ha deciso centralmente di omologare qualcosa e' sempre nato un mostro, mi viene sempre in mente la presa Scart per i televisori ed i videoregistratori. Fu inventata a tavolino, presa peggiore di quella come scomodità, come precarietà di contatto non poteva essere inventata. Standardizzassero con quel criterio pure gli attacchi degli obiettivi sarebbe la fine. Spero proprio non lo facciano mai. |
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