| inviato il 10 Dicembre 2023 ore 2:46
Ottima scelta .. non te ne pentirai. Io ho da qualche anno l' EF50L 1.2 e anch'io me ne sono innamorato su R. Inizialmente quando l'acquistai, facendo i soliti test per verificarne la qualità, ero rimasto quasi male per tutti i difetti che avevo trovato; Fortunatamente gli diedi una chance portandolo con me in viaggio e al ritorno riguardando le foto rimasi basito dalla bellezza, soprattutto dei ritratti ambientati. Probabilmente sono proprio i difetti che avevo constatato nei test a dare alle foto un tocco vintage che si fa apprezzare di più rispetto alle foto moderne; quello che spesso viene scambiato per tridimensionalità forse è la distorsione unita alla vignettatura e alla bellissima progressione dello sfocato piano dopo piano…. I moderni sono più nitidi su tutto il frame ma danno un effetto figurina appicciata che non mi convince. Certo non è tutto oro quello che luccica, i difetti ci sono: in controluce a TA viene fuori AC; Alla minima distanza di fuoco a TA si nota un po' astigmatismo; e come dicevo distorce e vignetta. Ma tutto è risolvibile con un click. Io di solito tolgo solo l'ac. Ho diversi obiettivi moderni ma nessuno lo batte nel ritratto ambientato.. motivo per cui è rimasto tra i miei preferiti di sempre! |
| inviato il 10 Dicembre 2023 ore 15:02
@Daniele. Quando lo provai la prima volta (ma avevo ROBUSTE esperienze sulla sua "mamma" FD, che ho tuttora!) lo definii un obiettivo oltremodo specialistico: il ritratto (dolce, morbido ... femminile, insomma)! "Il talpone"! Appunto! Per tutto il resto sono d'accordo con il mio stimatISSIMO amico Paolo! Di fronte a lui, per uso generico, il "miserabile" 50ino/1.8 STM (ma anche il 50/1.4, ed il 50/2.5 macro -soprattutto!-) fanno un figurONE! Non parliamo neanche del Tamron 45/1.8 STABILIZZATO (oltre tutto!) e, men che meno del top (secondo me, parlando di FF, reflex, A/F) Sigma ART 50/1.4. Sul perchè, e per come, delle sue prestazioni (per taluno commoventi, dotate di carattere, dotate di personalità, liriche poetiche, vaporose, che non fotografano MA RACCONTANO, ecc.; per altri ... "cesso epocale") non mi esprimo, non essendo un matematico con esperienze di progettazione ottica. La mia "impressione" (da prendere con le molle, eh!) è che il busillis stia nella correzione (+ o -) dell'aberrazione sferica, unita nel caso del vetro in questione, al mancato utilizzo del sistema di M/F "floating". E mi vengono alla mente dichiarazioni (anni '70) di matematici Leitz e Zeiss i quali affermavano che, raggiunti "certi" livelli di risolvenza, decidevano di NON spingersi oltre, onde ottimizzare "altri parametri" (non meglio precisati!). Per quel che mi capita di constatare, quando si spinge la risolvenza (a TA, ed ai bordi) lo stacco dei piani diventa più brusco; quando sussistono certe limitazioni nella risolvenza a TA ed ai bordi, lo sfuocato si manifesta più gradualmente, dando così un'ILLUSIONE di maggior plasticità/tridimensionalità all'immagine -pur sempre BIDIMENSIONALE!-. Tutto qui! E' la sempiterna ricerca di un punto di equilibrio tra, due caratteristiche che, di per sè stesse, confliggono tra loro. Punto di equilibrio che ognuno di noi colloca dove più gli aggrada (io sono sfigatISSIMO: a me piacciono ambedue le caratteristiche, ed il mio caravanserraglio di scimmie esulta/ha esultato negli anni fino ad ora!)! Ciao. GL |
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