user25280 | inviato il 10 Maggio 2013 ore 16:20
In verità, ci sono fotografi che utilizzano assistenti per svariati lavori, da quelli più onesti che ti fanno fare il loro assistente mentre loro fanno il servizio e in quel mentre tu impari, a quelli più "approfittatori" che fanno solo la parte che ritengono delicata, poi sbolognano il grosso del servizio all'assistente, che si prende le responsabilità in cambio di pochi soldi e non impara nulla, anzi se sbaglia prende pure del besugo. In ogni caso come privato si può fare ricevuta per prestazione occasionale fino ad un importo di 5000 euro annui, oppure se si ha già un certo giro si passa direttamente alle micro partite iva, che in italia sono state fatte scopiazzandole molto malamente da quelle esistenti in francia e che da noi hanno un fatturato annuo massimo davvero ridicolo. Non sono capaci di fare nulla di buono, nemmeno copiare, ma questa è un'altra storia. |
| inviato il 10 Maggio 2013 ore 16:49
comprendo e condivido il tuo stato d'animo. Ho cominciato a fotografare 30 anni fa per gioco, tempi in cui si poteva scegliere cosa fare da grandi. Alle prime armi nella fotografia consumavo libri di grandi maestri, dove la tecnica e le regole erano la base per una buona foto. Tutto è cambiato, e la fotografia come mestiere è stravolta. Adesso per emergere non basta essere bravi a comporre ecc. servono nuove idee. Quelle le hanno i giovani, che hanno le mani in pasta sui gusti della gente, hanno nuovi stimoli, sanno destreggiarsi con l'informatica, hanno idee fresche. Quindi o si collabora tra generazioni differenti, o saranno anni duri per tutti. |
| inviato il 10 Maggio 2013 ore 17:27
@Fausto: quello che hai detto è ciò che mi aspettavo di sentire fin dalla prima risposta...il problema dell'apprendistato. Non esiste più il professionista che ti prende e ti insegna un mestiere...oggi vogliono neolaureati con minimo 3 anni d'esperienza...!!!!!!!!....che? Ma mi prendi per il c**o? Come faccio ad avere 3 anni d'esperienza se mi sono appena laureato? Insomma vuoi un giovinotto da pagare alla fame. Se ti và di lusso ti prendi 3€ all'ora e se non ti và bene ti dicono: quella è la porta... @Steve: tanti dicono l'Italia è così e cosa, vado all'estero. Io dò sempre ragione a chi mi dice queste parole ma io non voglio (o meglio non vorrei) andarmene dall'Italia perchè un minimo di patriottismo lo sento. Voglio che i miei figli assaporino l'aria che io stesso ho respirato. Quello che mi auguro è che a vent'anni non siano costretti a passare quello che stò passando io e spero che a cinquanta non sia io quello che a sua volta li critica ma che invece crederà in loro e darà loro un aiuto. @Meghisti: sò bene che non è dura solo per noi ventenni ma anzi, è ancora più dura per chi ha lavorato una vita e si vede scivolare tutto dalle dita. Non stò minimizzando la crisi, affatto, penso invece che la crisi, come dice Steve, sia frutto di idee bigotte e di aver campato per anni sul "tutto mi è dovuto". @Galam: stò iniziando il lavoro di fotografo. Stò collaborando con alcuni fotografi in ambito di moda e fotografia sportiva. Qualcosina insomma stò facendo, fortunatamente. Il problema è che c'è veramente poco per fotografi in erba. Capiamoci. Dalle mie parti ci sono alcuni ragazzi che si buttano nel mercato fotografico. Fanno qualche servizio di moda e di matrimoni. Guardi le foto e sono cose oscene. Ora, non stò a criticare il ragazzo che ci prova, anche perchè spesso sono ragazzi che a Natale si sono fatti regalare da 1DIV con obiettivi L L L L L e a maggio fanno foto dopo due mesi che hanno recepito qualcosa da un forum. Ben venga, se ci sono persone che li pagano, però offrono prezzi stracciati distruggendo il mercato perchè? Alcuni perchè hanno voluto fare i furbi altri perchè, come me, non hanno trovato nessuno che li seguisse. Io non voglio fare ciò. Non voglio guadagnare in fretta e furia bei soldoni, voglio imparare, e bene, entrando dalla porta principale e non dallo spioncino rovinando un'arte com'è la fotografia. Insomma, non voglio dipingere la cappella sistina avendo fatto solamente l'imbianchino (ho fatto anche quello ) @Mr.T hai colto nel segno...il problema stà tutto lì... |
| inviato il 10 Maggio 2013 ore 17:50
Pensavo di essere l'unico ad avere questa idea.. Ultimamente sto pensando che se uno deve vivere di lavoro, perche' per campare ormai e' cosi, meglio che sia un lavoro che lo appassioni. Proprio oggi mi hanno detto: "Diventa un bravo artigiano, c'e' bisogno di ragazzi che imparino un mestiere". Dall'alto invece cosa arriva: prospettive di mesi di apprendistato sottopagato (dove forse si puo imparare qualcosa) o contratti di 3 mesi poi avanti il prossimo. E allora si cerca il mestiere facile, quello dove hai le raccomandazioni e il contratto sicuro, ma magari il tuo sogno e' un altro. Io continuo a sognare. E intanto mi faccio il mazzo per trovare la mia strada. |
user25280 | inviato il 10 Maggio 2013 ore 18:01
Luca, anche io ho cercato fino allo spasimo di non andarmene dall'italia, ma arrivi ad un punto che ti costringono, o resti e soccombi o vai e ti costruisci una strada tua, quà ormai è diventata una cosa asfissiante per chiunque e io a 43 anni suonati non ho più voglia di buttare tempo per ideali patriottici, sono tutte menate, l'importante è riuscire a farsi una vita che ci soddisfi. Il discorso apprendistato è una storia triste, oggi come oggi, non solo i fotografi in generale, ma tutte le aziende, cercano laureati, max 25 enni, con comprovata esperienza nel ruolo..............ovvero, voglio le prestazioni della ferrari F12, il confort della Rolls Roice e il prezzo della Dacia Logan...........con queste mentalità del × dalla crisi le aziende non ne escono, poi vanno in tv a piangere perchè le banche non danno soldi, ma comodo fare impresa con i soldi in prestito. In ogni caso ribadisco, tieni duro e non mollare. |
| inviato il 10 Maggio 2013 ore 21:17
Siamo in tanti Mac...alla tv si parla molto dei giovani...purtroppo ad uso propagandistico perchè alla fine si cerca di tenere in ordine i conti delle banche, noi siamo l'ultima ruota del carro. Condivido Steve. Sai in cosa risiede il mio patriottismo? Nel dimostrare che noi siamo diversi. Forse saremo anche peggio, non lo sò. Se sarà così tra trent'anni ascolterò mio figlio che insulta quelli della mia generazione perchè non è stata pronta a ricevere anche lui...nel mentre cerco di imparare al meglio gli errori per non ripeterli. |
| inviato il 11 Maggio 2013 ore 9:02
di sicuro non ti devi rassegnare. Tra vent'anni non avrai la stessa forza di adesso per cambiare le cose. E non è colpa tua se i più "vecchi" non capiscono e non sanno sfruttare le potenzialità dei giovani emergenti. Sono solitamente quelli che hanno tirato avanti decenni facendo sempre e solo il solito tipo di foto. |
| inviato il 11 Maggio 2013 ore 10:51
Luca, sinteticamente capisco il tuo sfogo, ma hai scritto anche un pò di c....te. Vai all'incontro di TauVisual che hai linkato, è l'associazione di categoria più seria che c'è (le altre sono tutte piuttosto... protezionistiche). Per il resto, se sei architetto paesaggista hai già una buona base su cui costruire anche una specializzazione fotografica. I tempi sono difficili. La tecnologia digitale ha moltiplicato i fotografi ma ha stramoltiplicato quelli che "per far due foto me le faccio io". ciao |
| inviato il 12 Maggio 2013 ore 16:35
Ciao Luca, non so se a generare il tuo post ha contribuito anche una discussione che ho aperto personalmente ma... per evitare equivoci... preciso comunque alcune cose. La MIA (parlo per me) critica è all'aggiunta (forzata e superflua, a mio parere) di "Photographer" o "Ph" su foto che fanno schifo alla maggior parte delle persone, tecnicamente sbagliatissime e/o banali, sbilanciate, buie, sfocate, etc etc etc. Quando vedo queste foto (e non sono il solo a reputarle negativamente), non posso non sorridere del fatto che chi l'ha scattata abbia sentito il bisogno (arrivato da dove?) di firmarle non con il suo nome (che sarebbe anche comprensibile) ma definendosi "Photographer" (o, peggio, "Ph", che fa ancora più figo!). Tutto qui. Poi, siamo tutti consapevoli che - si deve imparare - la concorrenza è sempre presente - è vero che spesso chi si affaccia alla fotografia professionale lo fa "in nero" (giocando "sporco" contro i fotografi professionisti che fanno le cose in regola... anche se pure lì bisognerebbe parlarne) - grazie al digitale la curva di apprendimento è diventata ripidissima (ed il sito di Juza dà una bella mano!). ;) Detto ciò, PERSONALMENTE, non critico chi si butta a fare matrimoni dopo un anno che scatta foto amatoriali, ma... ...critico chi lo fa spacciandosi per professionista, firmandosi "Fotografo" o "Photographer" o "Ph" per poi produrre foto che fanno (perdona la mancanza di diplomazia) C@G@RE. Va bene scattar foto che fanno pena, va bene spacciarsi per fotografo, ma... le due cose insieme... non possono non generare una certa ironia/presa in giro, soprattutto se ci si presenta con entrambe le caratteristiche in un'area COMMENTO. Ci tengo a precisare che ho scritto in linea generale: non ho neanche visto se hai postato foto, Mi sono limitato a leggere il tuo post iniziale ed a rispondere. Un saluto! |
| inviato il 12 Maggio 2013 ore 17:33
Bel ragionamento Luca! Io studio architettura e mi sono appassionato alla fotografia e spero di viaggiare molto di più in futuro, di non fare il professionista nello studio appunto. Penso che se riusciamo, in questi tempi di crisi, ad avere idee buone, a tenere duro, ad imparare anche da chi ha già esperienza, potremo poi in futuro vivere più tranquilli. Stare a lamentarsi dei governi e non agire non serve, non nostro caso, giovani in un brutto periodo, dovremmo solo tenere duro e mettere da parte esperienze! |
| inviato il 12 Maggio 2013 ore 19:36
@Richard: lo spunto non l'ho preso dal tuo topic (sono andato a leggerlo) ma da altri topic simili e frasi inerenti su questo ed altri forum. Penso che il discorso intrapreso nel tuo topic sia dedicato soprattutto a fotografi con troppa superbia e poca umiltà. Non lo nascondo, in alcune frasi mi sento rispecchiato poichè anch'io, avendo 25 anni, sono figlio della "moda" fotografica del XI secolo. Non sono nato nell'era della pellicola ma in quella del digitale. Comunque ho iniziato a scattare con una reflex a pellicola legata inevitabilmente alle 24/36 foto. Questo mi ha aiutato. Mi ha aiutato a non buttare via foto, a riflettere prima di scattare, a studiare prima di toccare il pulsante di scatto. Ciò non toglie che io, per forza, abbia fatto i compiti meglio di altri anche perchè, l'essere "fotografo", è anche, e soprattutto, un'indole naturale. Si è degli artisti dopotutto. Certo la tecnica è la base, e con la sola creatività si fà ben poco, però non mi sento di criticare dei miei coetanei perchè tanto il tempo ci penserà per loro se non iniziano a fare dell'autocritica o mettersi sotto a studiare. @tutti. Lo scopo principale del mio post è questo: sono un po' demoralizzato e preoccupato per il mio futuro e quello di altri ragazzi. Nel mio specifico caso sono preoccupato perchè, come ho scritto all'inizio, oramai sono troppo legato sentimentalmente al fare fotografie. L'hobby non mi basta più. Il diventare un professionista mi sembra l'unica strada che vedo di fronte a me...purtroppo questo mi preoccupa. Mi preoccupa chi ti dice di lasciar perdere. Chi ti dice di fare altro perchè è un lavoro senza futuro. Chi ti dice quello e quell'altro. Bene, lo sò che è, e sarà, dura, ma non riesco più a vedere per me una strada alternativa a questa. Ho lasciato un lavoro che oramai facevo da sei anni, ho rinunciato ad andare avanti con un lavoro inerente a quello che ho studiato, tutto questo per dedicarmi alla fotografia. La prospettiva di architetto paesaggista era anche abbastanza rosea, però ho la quasi certezza che non potrà mai darmi le stesse soddisfazioni della fotografia. Sul piano sono due lavori simili, lavori di creatività ed espressione, ma la prospettiva di ore ed ore su una scrivania, sui fogli, e a dover rincorrere un pagamento (dato che un progettista è sempre l'ultimo ad essere pagato) non mi allettano molto. Scelta difficile. Anche perchè non posso permettermi di bruciare quattrini e sulla fotografia stò investendo molto. Obiettivi, corpo macchina, accessori, ecc. C'è qualcuno che ha dovuto fare questa scelta? Se ne pente? Sò che nessuno può sapere al meglio cosa sia giusto per se stesso ma questa è la scelta più difficile che abbia mai dovuto fare fino ad ora...e ne dovrò ancora fare in futuro... |
| inviato il 12 Maggio 2013 ore 19:51
Un'altra postilla. Come potete vedere da questo topic c'è uno scontro generazionale. Chi inizia, chi ha iniziato e chi stà per finire (non me ne vogliate male per l'espressione ) Chi inizia vorrebbe che gli si lasciasse libera creatività perchè non sopporta più questo muro demorilazzante che ci blocca. Noi giovani partiamo dal nulla, soprattutto in questi anni di crisi, per questo sappiamo meglio di altri come uscirne, proprio perchè non abbiamo un trascorso alle spalle. Di quando avevo dieci anni ed i miei potevano "tranquillamente" portarmi in vacanza non ne ho ricordo. La mia realtà di vita adulta è questa. E parto dal non avere nulla, quindi qualcosa è meglio di niente. Qualcosa è una nuova mentalità, nuovi obiettivi, una vita differente. "Nulla" è la mentalità italiana, casa, lavoro, famiglia. La triade per eccellenza certo, ma per molti di noi non è più la priorità. A quelle tre parole se ne sono aggiunte altre, ed eliminate qualcuna. Chi ha iniziato vede un periodo nero con nuovi aspiranti competitori. In tempi di vacche grasse non sarebbe stato un problema, ora sì, perchè essere l'unico nel raggio di 20km non basta più. Oggi devi essere la differenza e molti non hanno nè la voglia nè le capacità per esserlo. Chi sta per finire invece si ritrova, dopo anni di lavoro, a vedersi togliere tutto. Lo sò che non è facile e che noi giovinotti dovremmo dosare le parole e la nostra esuberanza, ma per questo dovete affidarvi a noi, alle nostre idee, ed alla nostra voglia di uscire da questo pantano. Penso sia l'unica soluzione perchè reinventarsi vuole dire mettere un energia difficile da ritrovare...noi l'abbiamo, perchè non nè abbiamo mai avuto bisogno, fino ad ora. |
| inviato il 12 Maggio 2013 ore 20:28
Luca, capisco e condivido il tuo discorso. E' una buona analisi della situazione attuale. |
| inviato il 12 Maggio 2013 ore 21:45
Luca, io non sono più un giovane ma sarò sempre dalla parte dei giovani. E i giovani di oggi saranno uomini maturi migliori di me. Non mollare ed insegui i sogni, lo so che è banale ma è più probabile che ti pentirai delle cose che non hai fatto piuttosto che degli errori che hai commesso. Comprendo la tua voglia di rimanere in Italia ma se avessi la tua età scapperei di corsa!! L'occidente è in lento declino mentre in questo momento l'area di interesse nel mondo si è spostata dalla zona Atlantico alla zona Pacifico-Indiano. Prendi il volo e diventa cittadino del mondo, non solo dell'Italia. ciao! |
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