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Tony non sei stato tu a definirla trappola di marketing ma qualcun altro. Purtroppo è un fenomeno diffuso su questo forum screditare per partito preso tutto ciò che concerne Leica. Non ho una Monochrom ma nel passaggio da CCD, M246, M10 e M11 c'è stato il cambio di sensore quindi inevitabilmente c'è stata un evoluzione. Poi con la M11 si ha il sensore a risoluzione variabile quindi sicuramente non è un fenomeno di marketing ma una vera e propria evoluzione. E su questo basta ragionarci su per arrivare ad una risposta senza averle provate, se invece chiedi se vale la pena fare un upgrade non so risponderti.
Scusate, dico la mia, spero di non far alterare nessuno. Ho iniziato a “bazzicare” la camera oscura a circa 16 anni (ora ne ho 64) stampando regolarmente su 30x40 negativi 6x6. Ho quasi sempre fatto il bianco e nero. Quando sono passato al digitale ho imparato (imparato è una parola grossa, usando Photoshop, diciamo, ho imparato ad arrivare dove volevo) la conversione in bianco e nero, le varie possibilità di farle. Allora non c' erano le monocrom. Ora, da file a colori, uso, molto frequentemente, un livello di regolazione in bianco e nero, posso regolare la tonalità di grigio di ogni singolo colore, additivo e sottrattivo, indipendentemente dagli altri, anche quelli vicini (es. giallo e rosso o verde e giallo, ecc) e tutti insieme, cosa impossibile con i filtri colorati, sempre usati con la pellicola, ed usabili con le monocrom. Questo è un privilegio che non lascerò mai. Per questo motivo non riesco a capire le monocrom, a meno di non tornare ad usare i filtri colorati che, comunque, non permettono la selettività e precisione del software. Bho! Concludo dicendo che io faccio, generalmente, paesaggi, dove il controllo dei toni è essenziale, ma anche in altri generi (ritratto, street, ecc) lo ritengo importante, più della definizione ecc, ecc. Ultima cosa, tuttora stampo in casa fino all' A2. Buona giornata a tutti.
Proviamo a mettere una foto fatta con una Fuji con profilo Across in B&W e con quello che volete voi, poi scopriamo con che macchina è stata scattata la foto Vediamo quanti ad ingradimento per stampa 30x40 non al 400%, quanti riescono a capire con che macchina è stata fatta la foto
@ Luciano.giuliodori Il tuo parere è rispettabilissimo ed espresso con modi civili e, come tale, non può fare alterare nessuno. Tuttavia ti invito a considerare che il metodo che usi per assegnare ad un dato colore il tono di grigio che più ti aggrada non è scevro da problemi, soprattutto per quanto riguarda il blu e il ciano. Inoltre, come ho già scritto, si raggiungono risultati di tutto rispetto creando selezioni e maschere localizzate idonee a cambiare la luminosità di determinate tonalità di grigio ottenute dal file monocromatico. Oltre a questo devi considerare la superiore nitidezza, la maggiore gamma dinamica, la possibilità di recuperare le ombre estreme in maniera non consentita ad un sensore tradizionale. Ciò non toglie che si possa legittimamente essere più che soddisfatti del BW ottenuto con un sensore tradizionale. Io stesso ho fatto per molti anni il BW in questo modo con soddisfazione ma non posso non sottolineare che col sensore monocromatico si possono raggiungere risultati ancora migliori sotto ogni profilo.
@ Wallyb58 Di prove e confronti ne ho fatte dozzine. Io la differenza la percepisco, anche se può essere più o meno importante a seconda delle luci, delle ombre, dei contrasti della scena ripresa. Devo riconoscere, peraltro, che le differenze si assottigliano se il confronto avviene con una Fuji medio formato come la 100s
Il problema è che - forse - non c'è l'evoluzione della specie per la semplice ragione che non ci può essere, come ci fa notare Luciano.giuliodori.
Luci bruciate, assenza di scelta cromatica in PP che si riverbera sul BN (rectius filtri per il BN), assenza di stabilizzatore, ecc. sono cose con le quali devi convivere con le Monochrom: o la ami o la odi.
Quindi la scelta non è per l'evoluzione della specie, ma per l'evoluzione del proprio ego, che di Leica ne vuole a gogo. Non perchè vanno meglio (al massimo sono diverse, ma non vanno meglio), ma perchè piacciono, pur con tutti i loro difetti.
Forse perchè (almeno a me) fanno tornare bambino, quando le maneggiavo per la prima volta quasi 60 anni fa...
Fabio È sicuramente una questione di gusti Ma ho guardato la tua galleria e fra la foto fatta con la monocrome Leica M11 e il bianco nero Across della Fuji per mio gusto personale preferisco la Fuji e a risoluzione IPad non vedo differenze se non la differenza di costo che c'è fra una Fuji e una Leica c'è uno Zero in più e non trovo tutta la qualità che giustifichi il prezzo
Wallyb58, io non ho la Leica monochrom m11, ma la m10. Precisato un tanto non saprei come darti torto. Se preferisci la resa del profilo Acros fai benissimo a continuare con Fuji ( del resto ottime macchine). Ciao
però è il mio pensiero sincero, condito con una dozzina delle mie Leica dal 1928 ad oggi, di cui 2 Monochrom.
Ciò non toglie che continuerò ad usarle, come sto facendo da quasi 60 anni, ma con lo spirito di chi usa la vecchia auto di famiglia (una Bentley?) a cui è affezionato, ben sapendo che oggi le automobili fanno e danno ben altre cose ...
Ma poiché ho tante altre auto di oggi, oltre alle vecchie Bentley, mi sento di fare il paragone.
E sai qual'è il risultato, caro Paco?
E' che siamo una razza in via di estinzione, ancora qualche anno e le ns. camere digitali faranno la stessa fine delle mie vecchie camere a pellicola, superate in tutto e per tutto da quello che è già ora il killer della fotografia come la intendiamo noi (anche se invero già oggi è postfotografia): lo smartphone ...
La verità, IMHO, è che qui nessuno vuole ammettere che OGGI le foto non le fanno le ns. camere, ma alla fin fine il ns. computer: è quello che serve, altro che la camera! Ovviamente se sai comporre, se sai cogliere l'attimo e tutto il resto.
Quello fa la differenza ed è li che bisognerebbe investire. Poi le foto puoi anche farle con il telefonino, se hai l'estro: non serve altro.
Provare per credere...
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