| inviato il 01 Aprile 2023 ore 16:30
il verso è dato dal versore vettore/norma, nei campi sferici si indica perché è utile (es. Gravitazionale che è [-GMm/r^3] *r(vettore), mentre senza verso è -GMm/r^2), invece non si indica nei campi dove è ovvio, tipo quelli di attrito viscoso dove la forza è sempre opposta al vettore spostamento ma in 3a superiore non gli puoi spiegare ste cose, gli mancano i fondamentali di tutto, dagli la definizione e buona lì |
| inviato il 01 Aprile 2023 ore 16:53
Wikipedia è micidiale. Se tu per vettore intendi "una freccetta nello spazio" devi definirla con due vettori: [x0, y0, z0] e [x1, y1, z1] , dove il primo è la posizione dell'inizio della freccetta e il secondo la fine. Per ognuno dei due puoi calcolare la distanza da [0, 0, 0] con Pitagora. Si tratta di intendersi sui termini: un vettore di ordine N è un insieme di N grandezze; la freccetta nello spazio si può usare per spiegare ma in realtà è descritta compiutamente da due vettori di ordine 3. Se scambi questi due vettori inverti la freccetta. Se ne togli uno non sai più dove inizia o dove finisce la freccetta. |
| inviato il 02 Aprile 2023 ore 14:14
“ Per tutto il mondo e non soltanto per gli italiani la definizione di vettore si fonda su modulo (valore assoluto), direzione e verso. „ non è quello che ho trovato io...il "verso" lo trovi solo nella definizione italiana. forse la differenza è proprio nella definizione di "direzione" che, in italiano, può significare sia quella data da un segmento orientato, sia la retta su cui poggia. |
| inviato il 02 Aprile 2023 ore 19:50
"Direction" in inglese è il verso in italiano. Basta pensare che anche su google maps le indicazioni di un percorso sono "directions". Pure in italiano si chiede "in che direzione devo andare?", e la risposta non è data da una retta, ma da un verso ("dritto di là" oppure "deve tornare indietro"). Nella letteratura inglese, il vettore viene definito da una "magnitude" e da una "direction", ossia da un segmento nello spazio e dal verso di questo segmento (che determina da che lato mettere la freccia). Il verso trasforma il semplice segmento in un cosiddetto segmento orientato, ossia un vettore. Le parole di una lingua straniera che somigliano alle nostre, ma hanno significato diverso, sono le trappole peggiori. |
| inviato il 03 Aprile 2023 ore 8:38
si, credo che la questione sia tutta li: in italiano, non basta dire "direzione", perchè in italiano la direzione è sostanzialmente la retta e non sempre comprende anche il verso. Mentre in inglese, "direction" comprende sempre anche il verso. Infatti, ho trovato anche un'altra definizione che rende più chiara la differenza dovuta alla lingua: attrito. In italiano, mediamente, è definito come "forza ecc ecc avente direzione uguale alla velocità e verso opposto" mentre in inglese è "force ecc ecc opposite direction" . Questo perchè appunto in italiano non basta dire "direzione opposta", perchè potrebbe non avere significato a seconda di come si intenda "direzione". Mentre in inglese, direction comprende già i due concetti di "direzione" e "verso" italiani.ù |
| inviato il 03 Aprile 2023 ore 12:57
Anche in francese si fa distinzione tra modulo (norme), direzione (direction) e verso (sens), per i vettori definiti come oggetto geometrico. Alla fine le definizioni sono equivalenti, anche nei testi in inglese che parlano solo di "direction" e "magnitude", dato che nella definizione di "direction" è inclusa l'informazione relativa al verso del vettore. Facendo un discorso più generale, non è infrequente che nella letteratura matematica vi siano delle differenti notazioni o nomenclature (in base all'articolo o libro che si legge), per denotare le medesimi oggetti o proprietà. Questo può accadere per diverse ragioni, ma non è nulla di problematico, con il caveat che le definizioni siano ben poste, e che la notazione venga utilizzata in modo consistente. Aggiungo anche che, visto che faccio il referee da oltre 15 anni, per diverse riviste scientifiche, a volte negli articoli vi sono dei leggeri abusi di notazione, deliberatamente introdotti al fine di non appesantire troppo la notazione. Tuttavia, se vengono forniti i necessari chiarimenti, così da non creare ambiguità o dubbi nella lettura dell'articolo, tali abusi sono accettabili. |
| inviato il 03 Aprile 2023 ore 14:22
si, infatti io comunque non ho mai fatto caso a questa "anomalia", se non appunto recentemente perchè mi sono trovato a ragionarci sopra per dare una risposta specifica. |
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