| inviato il 21 Marzo 2023 ore 12:11
“ la carta costicchia (ultimo pacco di ilford baritata 9,5x12 pollici 2 euro a foglio, ma una onesta politenata 8x10 siamo sull'euro o poco più) e non bisogna aver paura di buttarne via tanta. (sotto 8x10 di solito non vale la pena stampare per vari motivi) „ alla faccia che costi la carta!! da paura direi che è inpercorribile per me. io carta onesta A4 originale epson/canon inkjet spendo 30 euro/100 fogli. cioè 30 cent a foglio A4 in tutta onesta ad un euro a foglio per me è impercorribile visto anche le nuove generazioni di ecotank/megatank che ormai hanno anche risolto i problemi di costo degli inchiostri avevo calcolato con la mia epson3800 a pigmenti, che le mie stampe a4 (pieno foglio senza margini) inclusa carta standard di marca (niente di esotico) e inchiostro costavano circa 1euro/a4 e circa 2euro/a3 e poi con i miei costi dopo la prima post produzione su 3 fogli stampo tutti i provini 3x5 circa e ho già la mia prima mini prova di stampa di tutto il rullo. in 2 minuti |
| inviato il 21 Marzo 2023 ore 12:29
Tykos - Carlo parlava di stampe a colori, non di Black & White E li di soldi ce ne vogliono davvero tanti. Senza contare che per stampe di qualità ci vuole, oltre alla carta di qualità, un'ottica "al di sopra di ogni sospetto"... e un Rodagon o, peggio, un Componon Apo non è che lo trovi in discarica. E neppure nell'usato! |
| inviato il 21 Marzo 2023 ore 12:33
Poi ovviamente ci possiamo accontentare, ma a questo punto il digitale vince facile! Anzi: facilissimo... |
| inviato il 21 Marzo 2023 ore 12:35
E questa deriva mi infastidisce non poco... |
| inviato il 21 Marzo 2023 ore 12:45
in realtà la carta colori costa meno di quella bn, la chimica probabilmente qualcosina in più, se non si ingrandisce troppo magari ce la si cava anche senza un apo, ma io senza la sviluppatrice non mi alzerei dal divano. |
| inviato il 21 Marzo 2023 ore 16:43
Si Tykos, certamente, te la cavicchi pure con un Rodagon o un Componon non Apo, soprattutto se ti limiti nelle dimensioni delle stampe al solito 20x30 o 30x40. Ma a prescindere dal fatto che PER ME al di sotto del 30x45 una stampa non esiste, pure il 30x45, alla fine, è un modestissimo 12 X... qualcosa cioè di RIDICOLO rispetto alle potenzialità di certe pellicole. O quantomeno è un sotto-utilizzo... per non dire uno spreco! Io poi sono abituato - MALE purtroppo ma proprio per una questione di spazio - a proiettare a 50 X quindi, onestamente, che me ne devo fare di una stampa 30x45... ma foss'anche 40x60? |
| inviato il 21 Marzo 2023 ore 16:46
Senza considerare che l'obiettivo da proiezione più "scarso" che utilizzo è il Doctarlux 90/2,5 HQ MC |
| inviato il 21 Marzo 2023 ore 16:48
sì ma non sa nemmeno cos'è un ingranditore, perché deve stampare da subito un murale da appendere in autostrada? io col 9.5x12 vado da dio, è un ottimo compromesso tra costi, comodità di trattamento, spazio richiesto, archiviazione (che cosa se ne fa la gente di tutte quelle stampe da sei metri io non lo so, probabilmente è solo per imitare i tizi di youtube). |
| inviato il 21 Marzo 2023 ore 19:03
Ma infatti caro Tykos io proietto per due motivi: il primo è per potermi visionare le mie fotografie in un formato che sia sufficientemente grande da consentirmi di apprezzarle al meglio senza, per questo, essere costretto a spendere delle cifre iperboliche in stampe enormi che poi non saprei neppure dove riporre. E il secondo motivo è che, grazie alla Rivoluzione Digitale, da vent'anni ho coronato quello che era il mio sogno da ragazzo: ossia quello di poter finalmente proiettare in dissolvenza incrociata. |
| inviato il 22 Marzo 2023 ore 10:12
“ La Velvia 100 in effetti è una diapositiva, che non ti consiglio per via della esagerata dominante rossa, mentre la Kodak Portra 160 è un negativo colore, particolarmente adatto peraltro a lavori di ritratto, moda e beauty. La prima ha una risoluzione di 80 e/o 160 lp/mm - misurata rispettivamente sulle mire a contrasto 1,6:1: e 1000:1 - mentre la seconda dovrebbe attestarsi intorno a 60 e 120 lp/mm. La Velvia 100 vanta un RMS 8, una grana quindi inferiore alla Velvia 50 (RMS 9), per la Portra 160 però non so indicarti l'Indice di Granularità Diffusa. „ Buon giorno Paolo, approfitto ancora della tua esperienza quando usare pellicola negativa e quando positiva? per un amica ho scannerizzato una portra 160 e sono rimasto veramente ben impressionato da colori e risoluzione. aveva scattato con una eos300 e un canon 50stm nuovo nuovo... mi è piaciuto anche come reggeva il controluce l'altra pellicola colori con cui ho avuto a che fare è la kodak gold che non mi dispiace per niente. a me è sembrata molto gialla. quella che è totalmente una porcheria è la famigerata kodakcolor 200... ne ho scattati una decina di rulli ma è inguardabile. non è passabile manco per delle prove. manco per farci lomo e roba artistica varia |
| inviato il 22 Marzo 2023 ore 11:21
“ Ma a prescindere dal fatto che PER ME al di sotto del 30x45 una stampa non esiste, pure il 30x45, alla fine, è un modestissimo 12 X... qualcosa cioè di RIDICOLO rispetto alle potenzialità di certe pellicole. „ Ciao Paolo, ciao a tutti, fai bene a sottolineare il 'per me'. Sicuramente la proiezione di diapositive permette ed ha un 'senso' farlo in grande, ma per la stampa le dimensioni hanno in valore molto diverso. Tu sei abituato alla diaproiezione, io e gli altri rincojjoniti che armeggiano in camera oscura (Tykos, ti ooffendi se includo anche te?) ragionano su altre scale.... Non è solo per una questione di costi e difficoltà tecniche che non si stampa enorme. Ci sono altri buoni motivi, come la fruizione (se stampi oltre 50x60cm e non appendi è difficile maneggiare una stampa e apprezzarla ad una certa distanza). Dissento anche sul fatto che stampando 'piccolo' non si sfrutti le potenzialità della pellicola e sia uno spreco. Pensa a personaggi come Adams e Weston: sebbene il loro lavoro possa non essere apprezzato artisticamente, tecnicamente è difficile non dargli credito; ebbene questi signori stampavano prevalentemente a contatto negativi 8''x10'', 20x 25 cm insomma. A Brescia qualche mese fa ho avuto modo di vedere le stampe argentiche dl Adams [EDIT: Weston] (ce n'erano addiruttura alcune 6x9!!!) e ti assicuro che pur avendolo piccolo lo sapeva usare molto bene..... |
| inviato il 22 Marzo 2023 ore 11:26
Beh Carlo sostanzialmente una pellicola si sceglie in base alle proprie esigenze, o a quello che si vuole ottenere. Sostanzialmente però la pellicola positiva è nata, negli anni '30, per rispondere alle esigenze dell'Editoria, e solo successivamente si è ritagliata uno spazio - LIMITATISSIMO - nell'uso fotoamatoriale. Per un amatore la diapositiva aveva senso se la fruizione primaria era la proiezione, e a questo riguardo è bene ricordare che fino all'introduzione del Cibachrome, negli anni '80, le diapositive non si potevano stampare in maniera diretta ma solo dopo averne ricavato, con una riproduzione, un negativo... con la conseguente, e grossa, perdita di qualità. Per tutto il resto, cioè per le esigenze del 99% dei fotoamatori, la soluzione ideale era il negativo che permetteva di avere una grande quantità di fotografie stampate, di buona qualità e anche relativamente economiche, da conservare per sé oppure da condividere con gli amici... le classiche foto-ricordo insomma. E oggi, in sostanza, valgono le medesime motivazioni di ieri. |
| inviato il 22 Marzo 2023 ore 11:52
Teo - non metto in dubbio né le motivazioni né gli intenti di un Ansel Adams, anche se non ne condivido l'intento perfezionistico/idealista non ho difficoltà alcuna a riconoscerne la grandezza nella Storia della Fotografia, soprattutto in quella Paesaggistica. Purtuttavia va fatta una precisazione: e cioé che con i mezzi assai limitati, parlo delle emulsioni disponibili negli anni '30, era difficile immaginare una fotografia iper dettagliata, come la voleva AA, senza dover ricorrere al Medio Formato... fosse anche per stampare solo un 30x40! Già a cavallo fra gli anni '60 e '70 però le emulsioni fotografiche avevano fatto passi avanti talmente grandi che, per esempio, già nei primissimi anni '70 era ormai evidente quanto fosse inutile continuare a fare i matrimoni col Medio Formato visto che ormai una stampa 10X, ossia molto più di quanto necessario a illustrare un servizio matrimoniale, si poteva realizzare già col Formato Leica. Ed è per questo che affermo che i formati maggiori sono sostanzialmente inutili dal momento che a tutt'OGGI una pellicola di qualità, per quanto anch'essa ferma alla fine degli anni '80, consente ingrandimenti nell'ordine dei 40X senza una perdita di qualità che risulti realmente avvertibile anche solo solo osservandoli dalla metà della distanza di osservazione canonica. |
| inviato il 22 Marzo 2023 ore 12:03
“ Beh Carlo sostanzialmente una pellicola si sceglie in base alle proprie esigenze, o a quello che si vuole ottenere. Sostanzialmente però la pellicola positiva è nata, negli anni '30, per rispondere alle esigenze dell'Editoria, e solo successivamente si è ritagliata uno spazio - LIMITATISSIMO - nell'uso fotoamatoriale. Per un amatore la diapositiva aveva senso se la fruizione primaria era la proiezione, e a questo riguardo è bene ricordare che fino all'introduzione del Cibachrome, negli anni '80, le diapositive non si potevano stampare in maniera diretta ma solo dopo averne ricavato, con una riproduzione, un negativo... con la conseguente, e grossa, perdita di qualità. Per tutto il resto, cioè per le esigenze del 99% dei fotoamatori, la soluzione ideale era il negativo che permetteva di avere una grande quantità di fotografie stampate, di buona qualità e anche relativamente economiche, da conservare per sé oppure da condividere con gli amici... le classiche foto-ricordo insomma. E oggi, in sostanza, valgono le medesime motivazioni di ieri. „ grazie Paolo! considerando il processo ibrido non vedo un vantaggio nel positivo anzi da quello che leggo capisco che il negativo preserva una maggiore gamma dinamica me lo confermate? |
| inviato il 22 Marzo 2023 ore 12:05
Per gli stessi motivi ritengo oggi ancora più inutile il medio formato digitale, potendo ingrandire "a piacimento" immagini scattate in 24x36 così come in aps-c o m43. |
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