user198779 | inviato il 15 Marzo 2023 ore 12:28
Ho dei grossi dubbi già con la transizione auto da termico a elettrico sulla fattibilità entro il 2035 , che a confronto di questa è un gioco da ragazzi. Comunque il topic verrà chiuso perché si parla di politica. Stesso argomento da me aperto poco tempo fa chiuso dal capo. |
| inviato il 15 Marzo 2023 ore 14:07
Troverei più appropriato mettere un costo alle emissioni di CO2 dell'immobile, a carico del proprietario, come già si fa in tantissimi settori. Questo serve a portare dentro l'analisi economica i costi esterni legati alle emissioni, che altrimenti rimarrebbero fuori così che chi inquina di più se ne sbatte. Poi si lascia che il mercato faccia il suo lavoro. |
| inviato il 15 Marzo 2023 ore 14:14
“ Troverei più appropriato mettere un costo alle emissioni di CO2 dell'immobile, a carico del proprietario, come già si fa in tantissimi settori. „ non vedo molta logica... Sono povero, vivo in una casa in classe Z, pago un botto di riscaldamento e in più vengo mazziato perchè produco più CO2? stessa cosa si può applicare all'auto...mica mi tengo una euro2/3/4 perchè mi piace... |
| inviato il 15 Marzo 2023 ore 14:38
In questo modo il valore delle case dei cittadini si abbatte. Male per il cittadino, che si trova depauperato, ma buono per chi acquista all'ingrosso. E' lo stesso discorso di coloro che promuovono il concetto di denaro a scadenza, o quello del denaro con potere di acquisto decrescente per farlo spendere prima. La UE si aspetta, forse, che i cittadini (gli italiani sono tra i più colpiti) mettano mano al proprio patrimonio di risparmi (patrimonio mobile) e lo buttino nell'edilizia per salvare l'altra parte del patrimonio (quella immobile). Questo è un modo indiretto di tenere "attiva" l'economia. |
| inviato il 15 Marzo 2023 ore 14:45
Si ma io mi son rotto il ca**o di dar soldi agli edili... |
| inviato il 15 Marzo 2023 ore 15:16
"Chi non si adegua non potrà vendere, ristrutturare o affittare l'immobile." La solita bufala della UE, come quella dello stop alla vendita dei motori termici nel 2035, finisce tutto nel nulla. Se chiudi la vendita di auto a motore termico nel 2035, fai milioni di disoccupati, ci sarebbero rivoluzioni, e per questa delle case ci vorrebbero milioni di miliardi per adeguarle alla normativa, soldi che nessuno ha. La UE era partita bene, poi ha dato vacca, alla stragrande, cerebrolesi e corrotti. |
| inviato il 15 Marzo 2023 ore 15:20
“ Speriamo finisca in un niente di fatto e non mi rompano i co*lioni che spero fra qualche anno di vendere. „ Vuoi comprare la R1? |
| inviato il 15 Marzo 2023 ore 15:41
Sentivo giusto ieri che per poter fare l'adeguamento ai nuovi requisiti energetici per le case in Italia il costo stimato sarebbe l'intero PIL. I casi sono due o a Bruxelles fanno ampio uso di allucinogeni oppure preparano la svendita a 4 soldi del patrimonio italiano. |
| inviato il 15 Marzo 2023 ore 15:43
Luca “ non vedo molta logica... Sono povero, vivo in una casa in classe Z, pago un botto di riscaldamento e in più vengo mazziato perchè produco più CO2? stessa cosa si può applicare all'auto...mica mi tengo una euro2/3/4 perchè mi piace... „ Ma chi ha detto che la casa di proprietá sia la mossa migliore che si possa fare? In molti paesi non fanno questa scelta. |
| inviato il 15 Marzo 2023 ore 15:48
“ I casi sono due o a Bruxelles fanno ampio uso di allucinogeni oppure preparano la svendita a 4 soldi del patrimonio italiano. „ ma di che? Chi se lo compra? Tanto le case che già hanno valore nei centri storici etc mica sono incluse o troveranno il modo di toglierle da questa beffa. |
| inviato il 15 Marzo 2023 ore 16:26
Mio modesto parere : dal punto di vista strettamente economico e parlando del nostro Paese , ritengo che la casa di proprietà sia ancora la scelta più conveniente . Con quello che costa oggi la vita e parlando di affitti medi mensili sui 500 € a cui aggiungere le spese e per poi alla fine non essere proprietari di nulla , credo convenga pur sempre sobbarcarsi un mutuo e , alla fin fine , pur considerando le spese di condominio , il ritorno economico sia comunque vantaggioso . |
| inviato il 15 Marzo 2023 ore 16:32
Circa il 50% degli immobili in Italia (e non siamo quelli messi peggio in Europa), escluse le deroghe a edifici sotto vincolo paesaggistico o storico, sarebbero da ristrutturare o almeno richiede azioni per fare un salto di “due classi” nella efficienza energetica. . È' plausibile pensare che ci saranno delle deroghe e delle condizioni specifiche in base ai casi La cosa allarmante è il deprezzamento del bene al valore teorico del mutuo se ancora in corso e la sua gestibilita in caso di ipoteca della banca o dello stato se uno ha debiti, in quei casi il bene, sempre in teoria, vale di meno e/o diventa scomodo da gestire per il creditore. Mi preoccupo di più dei contraccolpi diretti ai mutui in corso (che oltre a questo, se variabili oggi sono il 25/30% più cari del 2022) e a chi ha problemi, piuttosto che a chi pensa solo al problema della spesa futura per ristrutturare. |
| inviato il 15 Marzo 2023 ore 16:37
c'è una bomba che combe sulla nostra testa che nessuno ha idea..... le avvisaglie ci sono tutte, poi "loro" intanto legiferano il cuneo in quel posto lo riceveremo noi |
| inviato il 15 Marzo 2023 ore 16:52
Il problema grosso saranno i condomini. Se rimane la maggioranza semplice, come per il superbonus, si può essere trascinati in operazioni di efficientamento energetico, questa volta a pagamento, in maniera davvero molto semplice anche sulla prima casa. Non credo che molti, oggi, abbiano il grano da sborsare per l'operazione. C'è il rischio serio di rimetterci anche la casa dove si abita. |
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