| inviato il 09 Gennaio 2023 ore 8:40
Poi c'è il problema dell'autocoscienza. Possiamo programmare un computer persino a rispondere "a tono" alle nostre domande e a sostenere un dialogo una volta che gli venga dato un input su cui discutere, ma potrebbe quel computer "sentire l'esigenza" di fare o dire qualcosa autonomamente e indipendentemente dalle condizioni al contorno, solo perché "gli passa per la mente"? |
| inviato il 09 Gennaio 2023 ore 9:51
l'idea che la mente emozionale al pari del corpo umano sia replicabile da una macchina sta un po eclissandosi anche tra gli addetti ai lavori, vedo almeno che in passato si era molto piu convinti ed entusiasti fosse possibile le macchine possono essere piu intelligenti a livello di calcolo, ma le emozioni non possiamo insegnarle perche non sappiamo nemmeno come scaturiscano e agiscano, ma anche lo sapessimo, come puo una macchina provare i sensi di colpa, l'angoscia o il pudore, e la paura gli facciamo batte il cip io non sono credente, quindi l'idea di anima non mi appartiene, possiamo programmare una Ai che verso noi sia servizzievole, adulatrice, accodiscendete, ma che provi dei sentimenti per noi mi sembra impossibile, non sappiamo nemmeno cosa sia l'amore |
| inviato il 09 Gennaio 2023 ore 11:09
guarda che TUTTE quelle cose che chiami "senzazioni" o sensi di colpa ecc derivano dalla nostra programmazione, non sono innati. Sono l'effetto di connessioni neurali che vengono create da esperienze vissute e, infatti, sono diverse da cultura a cultura. Il funzionamento del cervello è molto più meccanico di quanto si possa normalmente ritenere...ci sono studi di psicologia che evidenziano correlazioni molto ripetitive tra stimoli e risposta del cervello. Quasi veramente a livello di programma eseguito da un pc. Se ti pungo il dito, l'istinto è togliere il dito. NESSUNO è in grado di sottrarsi. Al massimo, qualsuno può allenarsi a controllare questo istinto, ma non a toglierlo. E cosa sono, gli istinti, se non una risposta fissa e costante ad un impulso? Anche l'amore e altri istinti simili, sono risposte programmate. Questo, ovviamente, senza entrare nel filosofico della autoconsapevolezza e cose simili. E senza considerare l'altro aspetto "secondario", ossia di cosa sia esattamente la "vita". Perchè comunque tra un circuito elettronico e un essere vivente, anche un semplice monocellulare, esiste una differenza fondamentale: il circuito elettrico posso spegnerlo e poi riaccenderlo. Un essere vivente, una volta ucciso è morto per sempre. Ad oggi, infatti e se non erro, non è ancora stato possibile creare la vita dall'inerte. Al massimo, si riesce a duplicarla, facendo dividere a piacimento delle cellule, ma già viventi. Accendere, per così dire, la vita, ad oggi non credo siamo riusciti. |
| inviato il 09 Gennaio 2023 ore 11:16
Infatti questo è l'altro aspetto che rende la vita "irripetibile". E sono già due: - chi ha programmato il programmatore, o in alternativa, come ha fatto il primo essere vivente a realizzare hardware e software di se stesso - perché non possiamo spegnerci e riaccenderci come un computer |
| inviato il 09 Gennaio 2023 ore 12:06
“ - chi ha programmato il programmatore, o in alternativa, come ha fatto il primo essere vivente a realizzare hardware e software di se stesso „ beh, i primi esseri viventi non è che avessero ste gran software per arrivare al nostro "software" ci sono voluti milioni di anni..ora non riesco più a ritrovare link decenti, ma nell'ambito delle AI a reti neuronali, l'autoapprendimento e l'auto modifica (riprogrammazione/evoluzione) sono già stati sperimentati. |
user198779 | inviato il 09 Gennaio 2023 ore 12:30
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user198779 | inviato il 09 Gennaio 2023 ore 12:38
Forum in codice binario immagine sopra. Con questo sistema ci vogliono numeri di calcolo inconcepibili solo da pensare per fare il salto da un'azione meccanicistica ad una senziente. Allora che cos'è che ci rende così speciali noi e gli altri esseri viventi. |
user198779 | inviato il 09 Gennaio 2023 ore 12:43
Anche il più "primitivo" essere vivente ha varcato quella soglia che per il momento ad una IA è preclusa. |
| inviato il 09 Gennaio 2023 ore 12:58
Angor ho capito cosa ci divide, per me le emozioni non sono istinti |
| inviato il 09 Gennaio 2023 ore 13:02
“ beh, i primi esseri viventi non è che avessero ste gran software „ Certamente, però possedevano già un sistema in grado di farli relazionare con l'ambiente; se lo sono autocostruito dal nulla o qualcuno li aveva programmati? E si torna comunque al punto di partenza. Nella prima ipotesi, quali condizioni ambientali occorrerebbero perché la più semplice delle macchine si autocostruisse e si autoprogrammasse, sia pure col più semplice dei software, senza alcun aiuto? Nella seconda ipotesi, chi ha programmato il programmatore, e chi ha fatto la stessa cosa col programmatore del programmatore... è evidente che, prima o poi, ricadremmo nel dover considerare la prima ipotesi o, in alternativa, l'esistenza di un Dio imperscrutabile, onnipotente, ma soprattutto eterno (per la necessità di escludere che anche lui abbia avuto un programmatore). |
| inviato il 09 Gennaio 2023 ore 13:25
“ Con questo sistema ci vogliono numeri di calcolo inconcepibili solo da pensare per fare il salto da un'azione meccanicistica ad una senziente. „ il fatto è che le nostre azioni "senzienti", sono comunque derivate da un'elaborazione per così dire analitica. 1-0 quella è la logica di funzionamento dei processori, che è diversa da quella del software. infatti, esistono le reti neurali. L'unica differenza rispetto al nostro cervello è il numero. Non la tipologia. Una macchina a reti neurali è semplicemente meno "intelligente" di un cervello, ma gli schemi di lavoro sono gli stessi. Diversamente dai programmi a codice, gli algoritmi a reti neurali possono, infatti apprendere dagli input...le scelte che fanno, non sono 0-1...sono approssimate e possono persino sbagliare. “ per me le emozioni non sono istinti „ però sono "fisiche", derivano dal funzionamento del cervello...infatti, ci sono persone con determinate lesioni che perdono la capacità di provare sia le comuni emozioni, sia gli istinti così come altre sensazioni. E alcune di queste emozioni sono anche facilmente inducibili tramite la chimica. Non sono scollegate dalla fisica del cervello |
| inviato il 09 Gennaio 2023 ore 16:48
Viviamo comunque in un "corpo" con esigenze chimico-fisiche per le sue normali funzionalità ed è logico che anche i meccanismi del cervello, o quelli simil-neurali delle piante, rispettino le medesime esigenze. A proposito dei meccanismi delle piante, ricordo un vecchio articolo, ma all'epoca ero un ragazzo ai primi anni delle superiori e ora non saprei più dove battere la testa per recuperarlo, dove scaturiva l'evidente stupore, anche un po' imbarazzato, di alcuni ricercatori americani nell'aver constatato che la sola probabilità che si verificasse una situazione sgradevole, in quel caso avvicinavano una fiamma alle foglie (un po' come il bambino che si scotta le dita sulle candeline del compleanno), provocava un notevole aumento dell'attività elettrica all'interno della pianta, fino all'improvvisa cessazione di quell'attività - simile ad uno svenimento o al coma - quando la fiamma si faceva troppo vicina. L'imbarazzo era evidentemente dovuto al fatto di aver ottenuto la prova che anche nelle piante esiste un'attività paragonabile a quella del cervello animale, ma all'epoca un'idea del genere veniva rifiutata sdegnosamente perché le piante non hanno, per l'appunto, un cervello (orrore!!! ). |
| inviato il 09 Gennaio 2023 ore 17:32
si, infatti si dibatte da tempo sulla capacità degli organismi viventi di "soffrire", pur se privi dell'apparato nervoso in grado di rilevare e "codificare" questa sofferenza...ad esempio appunto le piante oppure i crostacei (questa è anche la scusa morale per cuocerli vivi, per inciso). |
| inviato il 09 Gennaio 2023 ore 20:04
Il primo ebook "Silicio" per qualche mese lo scontarono a 4€. Il secondo l'ho preso a prezzo pieno. Il primo è di grande interesse per uno come Maltsev che di mestiere disegna microcircuiti. Qui su Juza dovrebbe interessare anche agli estimatori dei Foveon. Faggin è stato presidente della Foveon quando era ancora un ditta californiana. Poi spiega anche come hanno massacato Logitech coi touchpad Synaptics. |
| inviato il 09 Gennaio 2023 ore 20:13
“ Perché le macchine non potranno mai sostituirci completamente „ Quando vedevo il comandante Kirk comunicare con il suo "cellulare" con l'astronave Enterprise pensavo la stessa cosa. Ma poi ...... |
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