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Qualche ragguaglio su Leica a telemetro


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avatarsenior
inviato il 07 Gennaio 2023 ore 18:16

Una buona giornata a tutti voi. Di recente ho seguito tutta la discussione "Leica arrivando da Canon". Ho cercato di isolare gli interventi più interessanti.
Mi piacerebbe sapere come descrivereste la vostra esperienza d'uso con una Leica a telemetro. Mi interessa in particolare il parere di chi la macchina la possiede e la usa. Com'è scattare con il telemetro, come vi trovate? Riuscite ad essere veloci se una scena lo richiede? Perché si dice che per chi non ha la vista perfetta il telemetro può essere un problema? Il telemetro può stararsi (e se dovesse succedere come me ne accorgo e come lo sistemo)? Inoltre è vero che la minima distanza di messa a fuoco è di circa 70 cm? Se è vero mi spieghereste il perché? Per me che ho nei 28 mm la mia focale preferita servono dei mirini aggiuntivi? Io le macchine cerco di tenerle bene però non sono oggetti da vetrina, devono seguirmi ovunque inclusa la moto: una Leica a telemetro è un oggetto delicato o può combattere le sue battaglie in tranquillità? Ci sono di sicuro altre domande che mi verranno in mente, ma al momento sono queste. Se vi va di rispondere ve ne sarei grato.


Il mio pensiero lo trovi qui assieme anche ad altri pareri autorevoli più del mio:
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=1764323&show=8

ovviamente, essendo considerazioni del 2016, vanno un po' "ricalibrate" alla luce dei nuovi modelli ma la "sostanza" non cambia.

avatarsenior
inviato il 07 Gennaio 2023 ore 18:29

Ma, in passato chi ha prodotto macchine a pellicola con il telemetro? Parlo di 35 mm


Praticamente tutti !!! La migliore telemetro prima e poco dopo la II^ guerra mondiale fu la Contax II (e successive versioni). Ma anche Canon e Nikon produssero ottime fotocamere a telemetro. Anche tutti i produttori dell'ex blocco di Varsavia produssero cloni Leica (Fed e Zorki) e Contax (Kiev e Lomo). Un sacco di case tedesche e giapponesi... pure i cinesi !!! Insomma ... negli anni 50/60/70/80 tutti produssero fotocamere a telemetro.

avatarsenior
inviato il 07 Gennaio 2023 ore 18:39

Correggimi se sbaglio, Schyter: cercare Canon, Contax e Nikon a telemetro per provare a vedere come ci si trova col telemetro, non è che sia molto economico! MrGreen;-)

avatarsenior
inviato il 07 Gennaio 2023 ore 19:07

Correggimi se sbaglio, Schyter: cercare Canon, Contax e Nikon a telemetro per provare a vedere come ci si trova col telemetro, non è che sia molto economico!


Sono così sensibile che per non urtare la sensibilità altrui, mi sono autocensurato dal proporre come alternativa economica, per un approccio al telemetro, Kiev, Zorki, Fed ... MrGreen

avatarsenior
inviato il 07 Gennaio 2023 ore 19:12

Troppo buono! MrGreenMrGreen

avatarsenior
inviato il 08 Gennaio 2023 ore 0:21

Salve,

Come s'è accennato, in 35mm. a pellicola, c'è solo l'imbarazzo della scelta, tra tutto ciò che è stato prodotto tra il 1925 ed il 2000.

Volendo restare in budgets convenienti, le sovietiche sono imbattibili quanto a rapporto qualità/prezzo, ottiche comprese. Una Kiev-4A fabbricata tra il 1968 ed il 1969 puo diventare la telemetro di una vita, e corredandola -oltre al suo 50/2- con 35/85/135,si può restare al di sotto dei 150/180 Euro

avatarsenior
inviato il 08 Gennaio 2023 ore 0:33

Tra le altre caratteristiche di precisione, c'è la base telemetrica, che è la distanza tra la piccolissima finestrella e il mirino. Più è ampia, più è preciso. PS: il telemetro ha una bella precisione fino a 50mm di focale. Con il 90mm Summicron f2, a TA distanza ravvicinata, il fuoco sulle ciglia/occhi lo prendi se sei fortunato 3 foto su 10...

avatarsenior
inviato il 08 Gennaio 2023 ore 0:58

il telemetro ha il suo fascino, una storia importante e tutto sommato è fruibile con alcuni limiti, che possono diventare importanti in base al tipo di fotografia che si fa.

Per contro è ancora ben performante in alcune situazioni.
Certamente non spenderei una montagna di soldi per una fotocamera a telemetro nuova ...

avatarsenior
inviato il 08 Gennaio 2023 ore 8:08

Curiosamente -e come cambia la "percezione" col tempo!- la messa a fuoco a telemetro era la più consigliata da chi e per chi avesse la vista debole o comunque portasse gli occhiali. Cosa questa normalmente e più volte ribadita anche nei manuali basici e nelle riviste di fotografia, diffusissimi ancora a tutti gli anni '90.

Certo, tutto ciò finché l'autofocus non è diventato diffusissimo, naturalmente, con il perfezionamento che vediamo oggidì.

Ma nei sistemi di messa a fuoco manuale, riconosco che l'immagine sdoppiata dei telemetri classici è quanto mai semplice, per mettere bene a fuoco, senza patemi d'animo, rispetto allo schermo smerigliato d'una reflex, dal tenebroso mirino d'una Kine-Exakta, al già progredito "stigmometro" di Rectaflex o al "telemetro di Dodin" (questo, poi diffuso in quasi tutte le reflex moderne), fino agli splendidi (per reflex, appunto) vetrini di messa a fuoco di Contarex (soprattutto quello con "telemetro ad immagine spezzata" obliquo), di Rolleiflex SL35e, di Nikon (per F2 ed F3) e di Praktica (serie "B"). Giusto per qualche esempio tra le reflex.

Ribadisco, nella messa a fuoco manuale, il telemetro è rilassante, immediato, semplice. Oltre al fatto che le fotocamere con messa a fuoco a telemetro, sono giocoforza più compatte delle reflex e pure più silenziose, non essendovi il ribaltamento dello specchio, per quanto ammortizzato esso possa essere.

Leggo da più parti, oggidì, cose come "ho voglia di telemetro, ma non so come affrontarlo"; oppure "porto gli occhiali, quindi ho paura che il telemetro mi sia inutile"; e via via impaurendoci, su un sistema di messa a fuoco manuale, intrinsecamente semplice e naturalmente efficace.

E, volendo portare la mia esperienza personale, io ho 64 anni, fotografo da quando ne avevo 10-11, a 16 ho cominciato a portare gli occhiali, che a 21-22 erano già piuttosto "spessi". Eppure, non avevo ed ancora oggi non ho difficoltà alcuna a saper mettere a fuoco con le Contax-I e Contax-II che furono di mio nonno e con le quali imparai a fotografare sotto la sua guida ed appunto tra i 15/16 anni, col decadere della mia vista, fu proprio mio nonno a dirmi che con la vista debole e quindi con gli occhiali, la macchina a telemetro sarebbe stata la più indicata... e per quello, coi soldini che poteva avere in tasca un adolescente del 1975, mi comprai la più "simil-Contax-II" che trovai, ovvero quella Kiev-4A che ancor oggi, quasi 48 anni dopo, mi dà ancora grandi soddisfazioni, nonostante nel mio zaino vi sia naturalmente anche la Reflex (a pellicola o digitale) ed a telemetro anchele Contax pre- e postbelliche "di famiglia"... e qualcun'altra, aggiuntasi nel corso degli anni.

Leica: e torniamo al punto. Specie nella serie M ha un mirino splendido, fra le telemetro "classiche" ad ottiche intercambiabili, paragonabile solo a quello della Sovietica "Leningrad", quanto a luminosità ed efficacia.

Alla fine poi, uno sceglie a seconda della propria personale disposizione: io, quindi, sono rimasto fedele al telemetro del sistema Contax/Kiev, per la sua precisione ed efficacia. Altri, sceglieranno altrimenti e questo non implica che tale scelta imponga costi spaventosi, specie se restiamo nella ripresa su pellicola.

E non va dimenticato che una macchina a telemetro con il corredo 35 (o 28)/50/135, sta in un piccolo tascapane e con esso si può davvero fare tutto, o quasi.

avatarsupporter
inviato il 08 Gennaio 2023 ore 8:49

Inoltre è vero che la minima distanza di messa a fuoco è di circa 70 cm? Se è vero mi spieghereste il perché?


Buongiorno Tommaso si la distanza minima di messa a fuoco è di 70cm, e tutto il parco ottiche presente sul mercato è ottimizzato per quella distanza e ottiche precedenti agli anni 90 addirittura 1 metro, come diceva Pocico. Il perché è dato dall'errore di parallasse, che si genera per il fatto che il mirino è spostato e non in asse con l'obiettivo, a 70cm questo errore diventa molto contenuto, al di sotto diventerebbe difficile correggerlo, fa eccezione la nuova M11 accoppiata con il nuovo Summilux 35mm che mette a fuoco a 35mm, ma se monti il penultimo Summilux mette a fuoco a 70cm e il Summilux precedente a 1mt.
Detto questo mi associo a ciò che hanno detto in precedenza “il sistema M o lo ami o lo odi”, ma i suoi limiti definiscono il tuo stile fotografico. La maf manuale non è un problema per alcuni generi fotografici per altri è indispensabile. In quasi 2 anni di utilizzo di Leica M10, per i generi di fotografia che pratico, steet, ritratti e qualche paesaggio, sono diventata molto veloce nella maf tanto da non sentire il peso della mancanza dell'AF. Uso prevalentemente il 28mm e il 50mm (Voigtlander f1,2) e ho messo a fuoco di sera a f1,2 senza problemi.
Te la consiglio? NO! Perché se non scaturisce da te la voglia di avere un approccio diverso alla fotografia, al primo limite rivendi Leica e torni alla tua comoda e tuttofare Sony, io per evitare questo, perché ero fortemente determinante, ho rivenduto subito tutto il mio corredo Nikon…oggi ho trovato l'esperienza più piacevole di fotografare, perché per me il piacere sta nel modo in cui raggiungo un risultato e non nel risultato stesso.

avatarsenior
inviato il 08 Gennaio 2023 ore 9:53

@Riccardo concordo in toto, ma qui c'è un'insattezza
“fa eccezione la nuova M11 accoppiata con il nuovo Summilux 35mm che mette a fuoco a 35 cm”

Intanto a 35 cm è il Summicron Apo ed nuovo Summilux a 45 cm, ma questo è il meno, il fatto è perché solo la nuova M11? Anche tutte le altre M, il fatto è che sotto i 70 cm si scoppia dal telemetro e devi mettere a fuoco con il LV o Visioflex quindi ben sfruttabili dalla 240 in poi … io ho Apo 35 su M10P

“ ma se monti il penultimo Summilux mette a fuoco a 70cm e il Summilux precedente a 1mt.”

Anche questo è sbagliato, il Summilux 35 FLE mette a fuoco a 70 cm, ho avuto a lungo questo obiettivo

avatarsenior
inviato il 08 Gennaio 2023 ore 10:17

Posso confermare, che il telemetro delle Leica m, se ben tarato (compreso l'obiettivo) è tutt'altro che impreciso! Ho una Leica M11 e il problema, casomai, è il micromosso, avendo il sensore, di 61 mpx. Tuttavia, lo scatto meccanico è davvero silenzioso e vellutato. Comunque si può ricorrere all'elettronico, io non ho notato problemi. Uso quasi esclusivamente la Leica m11 e una Sigma Dp0 Quattro e non trovo limitazioni di sorta. Anche con la M10 era lo stesso, mi sono trovato benissimo. Ovvio che, anche Leica m, ha dei limiti, si tratta di valutare, bene, se il prodotto potrà soddisfare le nostre aspettative. Si il nuovo Summilux 35 FLE ha una costruzione di camma che focheggia a 40 ma la messa a fuoco, come per le precedenti Leica M avviene tramite Visioflex (EVF) o live view.

avatarjunior
inviato il 08 Gennaio 2023 ore 10:52

Ho avuto la m6, pagata anni fa 800 € perfetta in un negozio, ci ho fatto una decina di rullini e l'ho recentemente rivenduta a 2100 € perché con l'analogico preferisco il BN MF oppure le mie vecchie Pentax.
Ho avuto una m8 presa da noc ma non è scattato nessun feeling, corpo troppo spesso e rumore di scatto eccessivo, non mi sentirei di consigliarla.
Ho deciso di fare una pazzia per motivi miei affettivi/personali e ho preso una m10 -p “demo”, pagata un'esagerazione ma sempre molto meno del nuovo, la considero “definitiva” (la m11 non la prenderei mai, troppi 61 mp su una telemetro imho) la uso con un 28 f2 Voigt, un 50 lux asph ed un 90 macro elmar f4.
Porto gli occhiali, con il 90 in effetti mettere a fuoco non è così immediato, fino a 50 mm invece personalmente non ho problemi. Spesso scatto senza mettere a fuoco stimando in anticipo la distanza (molti esempi nella mia galleria Cappadocia).
Come ti hanno detto il vantaggio principale è avere un sistema di alta qualità estremamente compatto. Utilizzo “analogico” (io la uso in priorità diaframmi, auto iso ed entro nel menù nei rari casi in cui voglio sovra/sotto esporre) assieme al piacere di avere un “oggetto particolare” fanno il resto.
Ricapitolando, per me Leica M sono solo le analogiche e la m10 nelle sue diverse versioni

avatarsupporter
inviato il 08 Gennaio 2023 ore 10:58

Anche questo è sbagliato, il Summilux 35 FLE mette a fuoco a 70 cm, ho avuto a lungo questo obiettivo


Si Ivan scusa l'imprecisione non consideravo il FLE ma il Summilux 35mm quello prodotto dal 1960 in poi.

avatarsenior
inviato il 08 Gennaio 2023 ore 14:10

@Roccardo dopo il Summilux Pre Asph è arrivato il biasferico, poi l'Asph, dopo ancora FLE ed infine l'ultimo nato … (per altro tranne l'ultimo ex il bi che è più per collezionisti che altro, li ho avuti tutti) … quindi forse meglio dire il primo … solo per la precisione di chi legge

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