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Sul tema, questa è una celeberrima scena cinematografica che illustra benissimo l'effetto di spostare il punto di ripresa (per cambiare prospettiva) cambiando allo stesso tempo la focale (per mantenere la stessa inquadratura):
[Il software del forum si ostina a voler includere il video nel messaggio, invece del solo link, eliminando il timestamp; fate copia e incolla togliendo il trattino basso iniziale]
_https://youtu.be/GnpZN2HQ3OQ&t=135s
Riguardo agli effetti prospettici reali, cioè la diversa geometria dell'immagine dovuta al punto di ripresa, e quelli apparenti, dovuti alla distanza da cui si osserva l'immagine (il motivo per cui si dice che l'obiettivo normale "vede come l'occhio" e spesso si riconosce se una foto è ripresa con un grandangolo o un tele), la descrizione migliore che io conosca si può trovare su "View Camera Technique" di Leslie Stroebel.
“ Sul tema, questa è una celeberrima scena cinematografica che illustra benissimo l'effetto di spostare il punto di ripresa (per cambiare prospettiva) cambiando allo stesso tempo la focale (per mantenere la stessa inquadratura): „
"Esempi reali di compressione dei piani causa focale"
Non esistono.
Cambiando la focale, per esempio allungandola, e mentendo inalterata la dimensione geometrica dell'immagine finita, fai solo un crop ottico, riduci l'angolo di vista, ma non cambi la prospettiva.
Se scatti con un grandangolo e poi fai lo stesso crop sull'immagine che hai scattato e la riporti al formato di prima, a parte il decadimento qualitativo dell'immagine per il maggior rapporto d'ingrandimento, le due immagini come prospettiva saranno identiche.
Sembra che il tele comprima i piani, ma non lo fa, presenta solo l'immagine che vede.
In effetti è solo la distanza del soggetto la cosa importante per la compressione dei piani: anche ad occhio nudo due oggetti molto lontani, distanti dal punto di osservazione in modo diverso, uno più vicino ed uno più lontano, ma vicini tra loro come azimut, possono sembrare alla stessa distanza dal punto di osservazione.
Nel deserto si prendono fischi per fiaschi alla stragrande come stima delle distanze, fatta ad occhio nudo, ma anche col binocolo ( = tele) se i bersagli sono molto lontani, ma con azimut basso, proprio perché anche il binocolo non cambia nulla sulla prospettiva che vedi ad occhio nudo.
Quando uso il grandangolo prestatomi e sono, per esempio, tra due colonne, vedo i bordi del mondo che mi circonda, per esempio la faccia della colonna (a pianta quadrata, ipotizziamo) che è rivolta verso di me.
Non riesco a comprendere come ottenere la stessa cosa con focali diverse usando solo la distanza.
Ho capito che la compressione la ottengo facendo un crop (con conseguente riduzione della QI, quindi non è la stessa cosa), ma la... decompressione può essere indipendente dall'uso di una focale più ridotta?
“ Non riesco a comprendere come ottenere la stessa cosa con focali diverse usando solo la distanza. „
Come ha già risposto Diebu, non puoi. Se cambi la distanza, cioè cambi il punto di ripresa, cambia la prospettiva. L'unico modo per ottenere la stessa cosa con focali diverse è mantenere lo stesso punto di ripresa e 1) usare una focale più corta e poi ritagliare o 2) usare una focale più lunga e unire più scatti come descritto prima.
“ Ho capito che la compressione la ottengo facendo un crop „
Questa mi era sfuggita. Se non ci si chiarisce su cosa intendi per "compressione" ci si confonde. Quando cambi il punto di ripresa, nella fattispecie allontanandoti, si ha una "compressione" nel senso che cambia fisicamente la geometria dell'immagine. Quando invece ritagli, e quindi ovviamente la geometria dell'immagine rimane invariata, si può avere un'apparente percezione di "compressione" dovuta al fatto di osservare l'immagine più da vicino rispetto alla distanza "corretta". Se l'inglese non è un ostacolo, ti consiglio di consultare "View Camera Technique" su archive.org (poco importa che non si usi una fotocamera a corpi mobili, i concetti sono quelli e lì sono spiegati molto bene), p. 118 e seguenti. Oppure mandami un MP.
Con focali così corte vedi poco. Fai due foto uguali: la prima da 2 metri di distanza con la focale 50 mm, la seconda da 8 metri di distanza e con un 200 mm... poi ne riparliamo.
“ Queste miei due scatti per me sono un esempio di compressione dei piani dovuto alla focale, specialmente lo scatto in B&W. „
Quello a colori forse si presta di più ad essere usato come esempio: la "compressione" intesa come le dimensioni relative della barchetta e del traghetto è dovuta solo al punto di ripresa e sarebbero esattamente le stesse se la foto fosse ripresa dallo stesso punto con qualsiasi altra focale; la sensazione di "compressione" che si ha avendo stretto su quel soggetto con un tele (o, stessa cosa, se si fosse usata una focale più corta e poi ritagliato) è invece dovuta al fatto che si osserva la foto da una distanza incongrua con l'angolo molto stretto con cui è stata ripresa.
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