| inviato il 21 Novembre 2022 ore 21:00
Che "tutto" ciò che è alimentato da qualcosa possa prendere fuoco , non ci piove ma , come giustamente evidenziato e mi pare si sia tutti daccordo , il problema è lo spegnimento ; se una macchina a motore termico prende fuoco, si può ragionevolmente pensare che con un buon estintore se ne abbia ragione , una macchina elettrica , nel malaugurato caso , mette a dura prova una squadra di pompieri con tanto di autopompa , autopompa che non sono tanto sicuro riesca a entrare in qualsiasi garage ! Poi , per carità , non ci si perde certo il sonno (c'è l'assicurazione , no ?) ma è comunque una eventualità non così remota, mi pare . |
| inviato il 21 Novembre 2022 ore 21:14
... infatti ... con questo , mi guardo bene dal voler criticare il progresso : so benissimo che il motore elettrico sotto molti punti di vista e' il miglior motore disponibile al momento , è che come al solito e come accennato prima , la legislazione inerente è , correggetemi se sbaglio , inesistente. Volere o volare, si torna al discorso dei box sotterranei , dove le eventuali operazioni di spegnimento rischiano di essere quanto meno problematiche . Ora , come nel mio caso , sopra il complesso di box ci sono solo dei giardini , ma se sopra c'è un condominio ? |
| inviato il 21 Novembre 2022 ore 21:23
De jure condendo. Si sa, prima i fatti, poi la legge per regolarli. Per le autorimesse sotterranee la legge proibisce il rimessaggio di auto a GPL. Il GPL è un gas più pesante dell'aria quindi ristagna in basso pericolosamente. |
| inviato il 21 Novembre 2022 ore 21:35
Sì ma solo al secondo piano sotterraneo ... |
| inviato il 21 Novembre 2022 ore 23:52
Vero, la legge del '86 è stata derogata nel 2002 con Decreto Ministeriale. Del resto noi siamo il paese della deroga, della surroga, della proroga, ecc. C'è un bel modo di dire ma in questo momento non lo ricordo. |
| inviato il 22 Novembre 2022 ore 1:17
Era (credo) il 1980 e la Ritmo 105 TC di mio cognato prese fuoco, dopo essere stata parcheggiata con la ventola di raffreddamento del radiatore che si era attivata dopo una coda cittadina. Il termostato non diede il consenso per lo spegnimento, il motore elettrico si surriscaldò e la macchina prese fuoco. Aveva qualche mese. Negli anni '90 quando ero direttore tecnico di un'azienda di trasporto un mezzo prese fuoco per le conseguenze derivanti da un guasto al cambio automatico. Cosa avrei dovuto fare ? Non comperare più auto a benzina o gasolio ? Non ho dati precisi e affidabili ma credo che il numero di mezzi (benzina, gasolio, GPL) bruciati sia assai più significativo. Di quelle elettriche se ne parla oggi di più perché sono la "novità". |
| inviato il 22 Novembre 2022 ore 7:27
Teniamo sempre conto però del numero enormenente minore delle macchine elettriche in circolazione e , soprattutto , dell'esistenza delle ibride che assommano, se così si può dire , le problematiche dei due sistemi , termico ed elettrico , la cui percentuale di "infiammabilità " pare concord.e.mente attestarsi sul 3,4% , percentuale non altissima ma significativamente più elevata delle sole auto a motore termico o solo elettriche . Purtroppo , ad oggi , evidentemente il solo motore elettrico non garantisce ancora prestazioni e percorrenze così elevate da permettere di adottarlo come unica motorizzazione e i due sistemi dovranno convivere forse a lungo , con tutte le problematiche relative. |
| inviato il 22 Novembre 2022 ore 8:06
Si, bisogna fare il confronto in termini percentuali e non numerici. Tra l'altro ricordo che nel '76 l'Alfa Romeo per entrare nel mercato del Diesel adattò la Giulia per ricevere il motore Perkins montato sui suoi furgoni. La cosa fu abbastanza disastrosa per vari motivi. Il motore era valido in se ma non adatto ad un automobile. Per errori progettuali diverse si incendiarono. |
| inviato il 23 Novembre 2022 ore 15:26
“ se una macchina a motore termico prende fuoco, si può ragionevolmente pensare che con un buon estintore se ne abbia ragione „ Nei primi anni '90 ho visto prendere fuoco una Honda NSR400, quindi una moto, durante le prove cronometrate di una gara a Varano de Melegari. Essendo prove cronometrate immagino non avesse il pieno di benzina ma soltanto qualche litro di benzina. E comunque i commissari di percorso, gente sicuramente preparata, nonostante siano intervenuti nel giro di pochissimi secondi, non sono riusciti a spegnerla usando sia estintori di grosse dimensioni, non i classici 6kg da casa, sia usando acqua. Un'auto, vuoi per le dimensioni, vuoi per la quantità di carburante che trasporta, credo sia enormemente più difficile da spegnere soprattutto per chi non ha dimestichezza con gli incendi, sia per la scarsissima autonomia che si avrebbe con i classici estintori da casa/garage che si esauriscono nel giro di pochi secondi. |
| inviato il 23 Novembre 2022 ore 15:37
“ credo sia enormemente più difficile da spegnere „ beh il problema e' la quantita' di energia contenuta nel serbatorio/batteria. Quando la benzina entra in contatto con l'ossigeno brucia (se accesa) quando i due componenti della batteria entrano in contatto tra loro, bruciano (anche senza ossigeno). Una batteria e' molto piu' difficile da spegnere che un pieno di benzina... |
| inviato il 23 Novembre 2022 ore 17:21
È lì il punto , purtroppo ... |
| inviato il 23 Novembre 2022 ore 19:41
“ Una batteria e' molto piu' difficile da spegnere che un pieno di benzina... „ Questo non lo metto in dubbio. Metto in dubbio che si possa tenere sotto controllo l'incendio di un auto con un estintore come dice Wolfschanz “ se una macchina a motore termico prende fuoco, si può ragionevolmente pensare che con un buon estintore se ne abbia ragione „ |
| inviato il 23 Novembre 2022 ore 19:49
beh l'incendio nel vano motore lo spegni con un estintore. Lincendi di un'auto a benzina, raramente coinvolge il serbatoio. Quando succede credo siano problemi seri.. Pero' l'incendio di una auto elettrica crea piu' problemi. Primo perche la batteria eroga 800 V quindi un eventuale cortocircuito produce fiamme mica da poco. Le tesla per esempio hanno un punto, subito sotto al montante sinistro, in cui con un attrezzo speciale si puo' sparare una sorta di coltello isolato che trancia i cavi elettrici isolando la batteria. |
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