| inviato il 08 Novembre 2022 ore 15:58
Ma senza dubbio, infatti con tutto che non mi piace la politica Nital non sono andato su altri lidi per non avere problemi. |
| inviato il 08 Novembre 2022 ore 16:29
magari sbaglio, ma prediligo sempre le ottiche originali |
| inviato il 08 Novembre 2022 ore 16:35
“ @Stefano Pelloni. Nel caso di Tamron i Paesi che ho "sentito nominare" sono Francia, Germania, e Slovenia. No UK! „ Io non ho detto che li mandano in Inghilterra, ho detto "ad esempio in Inghilterra". Come avrei potuto anche dire "ad esempio in Australia", il concetto sarebbe stato uguale. “ Pertanto, uno manda a Polyphoto l'obiettivo "problematico" (magari completo di fotocamera ... almeno in certi casi), accompagnato da una lettera, in ITALIANO „ “ Qualcuno traduce (I interpretazione!) la tua lettera in un'altra lingua (bene? Male?), e spedisce il tutto all'estero. „ “ Colà (?), qualcuno traduce il documento di accompagnamento (II interpretazione! „ Rileggendo il tuo post dici che tu mandi a Polyphoto con una lettera in italiano, quelli traducono la tua lettera, e il destinatario la traduce di nuovo. Ci credo che le riparazioni vanno per le lunghe, passano le giornate a tradurre |
| inviato il 08 Novembre 2022 ore 16:42
“ magari sbaglio, ma prediligo sempre le ottiche originali „ se ci piacciono e non costano tanto |
| inviato il 08 Novembre 2022 ore 16:57
Non conosco il Nikon ma ti posso garantire che il Tamron 15-30 f/2.8 stabilizzato ( non il G2) è una ottima lente, poi devi fare i conti con il peso, è enorme, non ci puoi montare i filtri circolari. Col tamron ha un poco più di escursione rispetto al Nikon che alla fine non ti guasta. Ti posso fare un paragone a confronto al Canon 16-35 f/4 USM Is che viste le recensioni ne parlano stra bene, per il mio gusto il Tamron è superiore, provati entrambi. |
| inviato il 08 Novembre 2022 ore 21:46
@Stefano Pelloni. Devo confessarti un mio limite: non riesco a cogliere il senso del tuo intervento! Abbi pazienza! Se io mando a riparare un obiettivo a Polyphoto è possibile che mandi due righe di spiegazione in aramaico, in sanscrito, e/o in Italiano! Tutto è possibile! L'ipotesi "più probabile" resta (statisticamente) l'Italiano, e chi ti scrive ha avuto un'esperienza TRENTENNALE in una multinazionale che aveva come linguaggio comune (incontri, riunioni, lettere, messaggi, e presentazioni) l'Inglese. Sarà un mio limite ma, a me viene di "default", di esprimermi in Italiano (non so tu!)!A questo punto, "immagino" che l'addetto/a Polyphoto spedisca all'estero il mio "trabiccolo" con una nota d'accompagnamento redatta in quale lingua? Italiano? Dubito! Tutto può essere! E se usasse il mandarino? Devo continuare? A dimenticavo: il linguaggio dei segni!!! Ecco la risposta! In ogni caso, questo giro di interlocuzioni (in quale lingua? Il "Latinorum" di Renzo Tramaglino? ) è UNA delle ragioni per le quali ho stigmatizzato l'ipotesi di avere un'assistenza da Polyphoto! Forza la notte è giovane e, magari, riesci ad ipotizzare qualche nuovo motivo per mettere ulteriormente "i puntini sulle i"! L'importante è divertirsi (un pò!)! Ciao. GL |
| inviato il 08 Novembre 2022 ore 22:23
Sì, probabilmente non hai colto il senso, mi sembrava molto semplice, invece non è così. |
| inviato il 08 Novembre 2022 ore 22:27
No! GL |
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