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si, infatti recuperano il calore. resta il dubbio della resa totale...come dicevo, sempre meglio che perderla, ma significa che viene a calare l'energia effettivamente resa disponibile dagli impianti non programmabili (eolico e fotovoltaico).
considera che l'efficienza di un impianto di pompaggio idroelettrico è vicina al 70%...ed è un rendimento molto molto alto, perchè le turbine idrauliche e le pompe idrauliche, lavorando su un fluido incomprimibile, hanno un rendimento molto maggiore rispetto a quelle a gas e le perdite per attrito sono minimizzate nelle condotte forzate.
“ "Hanno la peculiarità di immagazzinare energia attraverso il biossido di carbonio, gas ideale a questo scopo potendo essere conservato allo stato liquido a pressione e temperatura ambientali ." Se per "ambientali" intendono realizzabili sulla Terra, ok...se intendono veramente 20°C e 1bar dubito fortemente anche di tutto il resto dell'articolo. „
Non me ne intendo, ma in azienda abbiamo gli estintori a co2. Non è la stessa cosa?
Io mi accontenterei anche del 50% di efficenza. Se applicata alle eccedenze di produzione è energia a gratis e per parecchi anni. Altro che batterie al litio!
Il vantaggio maggiore è che è subito realizzabile (cioè in brevissimo tempo), e si avrà tutto il tempo per le nuove tecnologie, dalle celle ad idrogeno alla fusione nucleare, passando per le innovazioni delle attuali batterie.
user198779
inviato il 27 Ottobre 2022 ore 13:01
Troppo bello per essere vero, vero lo sarà senz'altro. Bisogna vedere se è interessante per il mercato una soluzione quasi a gratis verrà osteggiata a priori.
non è a gratis. A detta del Manager, i costi di realizzazione sono la metà rispetto alle batterie, la durata (dice 30 anni) è più che doppia, e l'efficenza è del 75%. Su quest'ultima affermazione ho i miei dubbi anche io!
se fosse realmente fattibile, risolverebbe anche un altro problema della trazione a batteria e che, al momento, nessuno considera. Infatti, si pensa sempre alla distribuzione dell'energia, ma si sottovaluta la potenza.
Per la carica massiva di auto in posti dove, per territorio e discontinuità della richiesta, non sempre c'è possibilità di creare l'infrastruttura con la potenza necessaria. E nemmeno ci sarà mai in futuro.
In particolare, mi sto riferendo alle località turistiche, ad esempio comprensori sciistici, ma anche località di mare. Si parla di località dove normalmente vivono, magari 1000 persone che diventano 30000 durante certi momenti dell'anno. O come appunto i comprensori sciistici: durante i fine settimana, potrebbero esserci anche 10000 auto, quasi tutte provenienti dalle città e quindi nell'ipotesi del 100% elettrico, avrebbero bisogno tutte di ricarica. E anche ad essere buoni, facendo "solo" 10kW a macchina, sono decine di MW che dovrebbero essere trasportati, trasformati e distribuiti nei vari parcheggi...praticamente un elettrodotto dedicato, con tanto di centrale di trasformazione in media e quindi cabine di media tensione. Costi assurdi impensabili pensando ad un utilizzo poi limitato a pochi giorni.
Un impianto di accumulo come questo potrebbe "caricarsi" con un assorbimento di potenza relativamente modesto, per poi rilasciarla durante l'uso. Certo, è da vedere le dimensioni...per caricare 10000 auto con almeno 40kWh ciascuna, servono almeno 400MWh..non sono pochi.
Hai ragione. Però non è che caricano tutte le 10.000 auto insieme, per qui anche un impianto "modesto" potrebbe essere utile. Tutto sto problema di ricarica delle elettriche a livello globale non lo vedo, ma localmente e soprattutto in Italia dove la distribuzione è oggettivamente difficile , servono per forza sistemi di stoccaggio. Globalmente, se tutti i mezzi di trasporto fossero elettrici la percentuale di energia necessaria sarebbe del 10% circa. Però andrebbe sottratta quella necessaria per raffinare la benzina. Insomma non è un problema di energia, ma di distribuzione locale.
Fa piacere vedere queste iniziative, speriamo che abbiano successo.
Detto questo i numeri non li mostrano, ovviamente. Penso che il confronto con le batterie litio sia improprio per via della capacità in questione che è notevole, anche se effettivamente non ci sono molte alternative a parte gli invasi a pompaggio idroelettrici, che però non sono flessibili come questo a livello di installazione (lo puoi costruire in pianura)
Credo che a livello di investimento e di costi operativi un sistema simile diventi vantaggioso rispetto alle batterie litio solo a fronte di capacità monstre.
Insomma, mi sembra che la value proposition della tecnologia non stia tanto nell'efficienza complessiva, che nonostante i tutti i recuperi non sarà granché, ma nella attuale mancanza di alternative capaci di installare grandissime capacità di stoccaggio dove servono.
Il linea di principio la vedo una tecnologia abilitante per affrontare il crescente problema del bilanciamento della rete all'aumentare della quota di fonti rinnovabili che verranno via via collegate.
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