| inviato il 23 Ottobre 2022 ore 23:41
Grazie innanzitutto per gli interventi e gli spunti di riflessione. Dunque, mi sembra che la maggioranza fino ad ora si sia espressa nel giudicare l'uso della massima apertura come non necessario, nella maggior parte delle situazioni, se non anche dannoso per il risultato finale. Dall'altro lato “del campo”, vedo che ci sono utenti che amano usare le ottiche a tutta apertura, per lo sfocato che restituiscono, affidando intrinsecamente all'ottica buona parte dell'effetto finale della foto. Interessante la considerazione sulla scelta delle ottiche ultraluminose per la migliore qualità costruttiva, è un aspetto a cui non avevo pensato. Ultima riflessione, mi sembra di capire che molti fotografi, che fotografano per lavoro, preferiscano usare le ottiche relativamente chiuse, compatibilmente alla luce disponibile, per avere una buona profondità di campo sul soggetto. Su questo punto mi interesserebbe molto avere dei parei dei matrimonialisti. | 
| inviato il 24 Ottobre 2022 ore 1:00
Boh al di là che tutti i pareri son validi a me piace il mood che qualche volta riesco a ottenere scattando a tutta apertura con ottica ultraluminosa: www.juzaphoto.com/galleria.php?t=4363080&srt=data&show2=1&l=it Poi sarà che son gusti, sarà che usare la scarsa PDC è un metodo da gente capace solo di aprire il diaframma ma io mi diverto così | 
| inviato il 24 Ottobre 2022 ore 2:05
A me piaciono molto i grandangolari luminosi. Mi piace quel contrasto tra un angolo di campo elevato, che permette di raggruppare molti elementi della scena, con l'isolamento, che il diaframma a TA dà, tramite la sfuocatura. Il 24mm f/1.4 è tra i miei desideri inrealizzabili. Mi accontento. Anche a f/2.8, avicinandomi un po' al soggetto, riesco a generare quel minimo di sfuocato che mi permette di raggiungere l'effetto voluto. www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=4231310 Degli ultraluminosi amo la capacità di dare, in certe circostanze, una sensazione di profondità tridimensionale: www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=292719 | 
| inviato il 24 Ottobre 2022 ore 6:52
"Cosa ne pensate dell'uso delle ottiche ultraluminose quasi sempre a tutta apertura?" Che vanno usate, come tutto, con cognizione di causa e buonsenso. Io vedo moltissime foto con lo sfocato profondo che sono insulse ed hanno solo uno "stupido" e non "magico" sfocato. La gente della strada, incolta di fotografia, è attratta dalla sfocato, che mette in risalto il soggetto, perchè di sfocati profondi ne ha visti pochini, o nessuno, soprattutto oggi coi telefonini, che scattano con tutto a fuoco, ed allora ingolla tutto quello che ha dello sfocato profondo, anche se sono foto veramente insulse. I fotografi da quattro soldi poi rifilano alla gente dei ritratti fatti con tele lunghi e molto luminosi usati a tutta apertura, ma alla fine le foto sono tutte uguali, quando ne hai visti due o tre li hai visti tutti, e di ben poco valore compositivo ed artistico. | 
| inviato il 24 Ottobre 2022 ore 22:48
Quanto hai ragione. Io non sono nessuno per dirlo, ma vedo sempre più una standardizzazione degli scatti. Molte fotografie sono una conseguenza dello strumento usato e non, come logica vorrebbe, il contrario. Io stesso mi faccio prendere a volte dalla tecnologia fine a se stessa. Ma la verità è che la Fotografia rappresenta uno dei più importanti mezzi di comunicazione della storia. E quindi, qualcosa bisogna comunicarlo. Una bella ragazza con un occhio a fuoco ed uno no, cosa racconta? | 
| inviato il 25 Ottobre 2022 ore 6:16
Per rimediare fai 3x8 piegamenti sulle gambe con un 70-200 f/2.8 sulle spalle Leggasi SQUAT! | 
| inviato il 25 Ottobre 2022 ore 6:29
Gli obiettivi ultraluminosi hanno cominciato a essere adoperati, dai reporters europei, durante la guerra in Corea per superare i limiti imposti dalla scarsa sensibilità delle pellicole dell'epoca. Quindi erano la logica conseguenza nei confronti di una effettiva esigenza legata a ben precise condizioni operative. Per me è sempre stato così e sarà sempre così visto che le mie macchine hanno la sensibilità bloccata a 50 ASA. Poi va da sé che uno adoperi gli obiettivi ultraluminosi per cercare di caratterizzare in qualche modo le proprie fotografie... ma se si ricorre a certi artifici onestamente si è un poco scarsi come fotografi. In definitiva per me, oggi, le ottiche ultraluminose sono semplicemente inutili. | 
| inviato il 25 Ottobre 2022 ore 7:15
Esagerato. | 
| inviato il 25 Ottobre 2022 ore 20:17
Se scatti al volo qualche scena li usi a tutta apertura quando non te ne frega niente di come sarà la foto. Per scatti "ragionati" a tutta apertura fanno quello che altri non fanno. La differenza più importante comunque a mio avviso non la fa l'apertura ma la lunghezza focale. | 
| inviato il 25 Ottobre 2022 ore 20:20
Ottica spalancata a TA:
 | 
| inviato il 26 Ottobre 2022 ore 6:29
Proprio il suo reale campo di utilizzo... | 
| inviato il 26 Ottobre 2022 ore 8:17
Mah secondo me dipende sempre da ciò che si deve fare. Personalmente nel ritratto non mi piace tanto l'effetto "figurina appiccicata su uno sfondo sfocato" che le ottiche ultraluminose danno. Fanno eccezione i primi piani, dove l'immagine è in gran parte occupata dal soggetto della foto e di conseguenza lo sfondo passa quasi in sordina. Per figure intere o piani americani preferisco sempre chiudere un pò per avere un pelo di profondità di campo. Se poi la luce è poca, il discorso è diverso: preferisco tenermi giù con gli iso e mantenere aperture più ampie. Quindi per me la risposta è in base alle situazioni: di sera f/2; in luce diurna o blue hour f/2.8 o f/4 | 
user12181 | inviato il 26 Ottobre 2022 ore 9:02
Ci stavo pensando ieri. Scattavo sempre a diaframmi chiusi e ora mi trovo spesso a tutta apertura, ma gli obiettivi che porto arrivano F/2,8 e F/2. Ieri cercavo di fotografare con il 100 mm un sorbo con luce posteriore, difficile dare ordine al caos, per diminuire il disturbo di rami a foglie che si frapponevano ho provato tutto aperto, però ho messo a fuoco su diversi frutti messi in diagonale su piani vicini, pensando a uno stack, dubito però che ne venga fuori qualcosa di apprezzabile. Aperture ancora maggiori non so se avrebbero migliorato le cose, avrebbero forse reso più complesso lo stack. Sicuramente continuerò a usare abbastanza spesso diaframmi aperti nei close-up di piante con il 100 e il 25, entrambi a F/2,8, soprattutto per avere immagini meno caotiche. Il 25 anche perché a tutta apertura ha una bella vignettatura e colori pastello, pur rimanendo molto risolvente al centro, il 100 perché con sfondo entro un metro e spesso a pochi centimetri il soggetto a TA risalta maggiormente, F/5,6 e la focale non bastano files.nikonclub.it/uploads/ori/202210/792ad757f4a7a145575e4484e597483b (probabilmente un mirtillo sofferente per la siccità, controllerò meglio l'ipotesi di determinazione il prossimo anno) e poi per neutralizzare un po' erba e rami che si frappongono, tanto più che in fase di scatto non raramente mi sfuggono. Però con il 100 (elmarit) c'è un fatto, a F/2 8 devo rifocheggiare, ha un certo focus shift e si vede ovviamente scalando a F/2,8. Noto che sono OT, si parlava di ritratti e ultraluminosi. | 
| inviato il 27 Ottobre 2022 ore 11:04
Macro scattate ad f/2.8? Dopo il gatto a TA, io comincerei a pormi alcune domande… | 
| inviato il 27 Ottobre 2022 ore 12:52
Beh ci sono situazioni in cui è pressoché inevitabile riprendere dei close-up a TA... o quasi. Nella mia galleria ne ho un paio, e anche se di norma cerco di chiudere almeno a f4, f 5,6 è quasi sempre il massimo, alle volte l'apertura massima è l'unica opzione. |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 253000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.  |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |