| inviato il 30 Agosto 2022 ore 10:08
Poi leggi gli Exif e... Ah, no... |
| inviato il 30 Agosto 2022 ore 11:28
Ciao, uno degli innegabili vantaggi del digitale rispetto alla pellicola è l'estensione della sensibilità ISO a valori elevatissimi, con capacità di mantenere comunque una buona qualità del file. Mia personale impressione: se hai appena iniziato ad usare la pellicola e già vuoi spingere le emulsioni a sensibilità paragonabili al sensore digitale rischi una delusione che ti farà passare presto la voglia. Come ti hanno già detto anche le pellicole con ISO nominale 3200 in realtà hanno sensibilità nettamente inferiori (la delta 3200 intorno a 800 -1000iso) e resituiscono una grana che può anche non piacere. Tra le tante cose che ho imparato usando la pellicola una molto utile - secondo me - è capire quando è meglio fermarsi e NON scattare, se le condizioni non lo permettono. Corollario di questo è imparare ad usare il flash. O scattare lo stesso, consapevole però che il risultato finale non può essere quello desiderato. |
| inviato il 30 Agosto 2022 ore 11:48
Infatti, ho smesso subito di scattare a pellicola da 3200 iso le serate con gli amici. Una delusione cocente... Neri che più neri non si può... Meglio una 400+flash |
| inviato il 30 Agosto 2022 ore 13:40
La utilizzerei di giorno, magari in street, nulla di che, affiancando la reflex digitale, magari con doppi scatti per poi vedere le differenze, il discorso iso era per comprendere qualcosa in piu. Poi se il 70% di scatti saranno black….. ci sta |
| inviato il 30 Agosto 2022 ore 13:47
ma perché di giorno 3200 iso? parliamo del giorno a svalbard a dicembre? Una 400 iso (perché "equivalenti???) è più che sufficiente. Esporre a iso alti non è una magia che risolve i problemi, è che semplicemente stai sottoesponendo e magari anche un po' sovrasviluppando per avere almeno una parvenza di bianchi. Hai grana enorme e negativi "brutti", è un compromesso se proprio non si può fare altro. Se vuoi fare del bianco nero e devi portare a un laboratorio tanto vale usare una xp2, che va sviluppata in c-41 come il colore, ha zero grana, latitudine altissima e ottimi risultati (svilupparla in c41 almeno sai che il risultato è quello, se non usano dei chimici da buttare, mentre col bianco nero tradizionale un laboratorio non te la farà mai da sola, quindi userà lo sviluppo che ha disponibile con un tempo medio per fare andar bene la tua pellicola e le altre che avrà in tank/macchina assieme alla tua). |
| inviato il 30 Agosto 2022 ore 13:55
“ Da quello che ho capito in analogico la latitudine di posa è il contrario di quanto ci si aspetti in digitale, quindi ci sono pellicole che hanno una latitudine di posa più ampia salendo di iso. „ uh? la latitudine di posa è esattamente la stessa roba che si intende per un sensore, d'altronde la terminologia è stata inventata 100 anni fa e poi riutilizzata: la differenza tra il minimo e il massimo valore di luce registrabile dal supporto [più o meno] . La latitudine non c'entra nulla con la sensibilità, ci sono 400 iso con più latitudine di molte 100 e il contrario. |
| inviato il 30 Agosto 2022 ore 13:56
“ SZe si vuole la massima definizione è bene usare una kodak b/n 25 ASA Technical pan sviluppata con sviluppi appositi finegranulanti (esempio POTA) „ eh certo, consiglio ottimo se solo fossimo nel 2003... |
| inviato il 30 Agosto 2022 ore 14:11
Tutte gli ISO indicati dal produttore non corrispondono alla sensibilità effettiva, per esempio la FP4 la scatto a 64 iso per avere un negativo stampabile in CO. Come ti é stato detto una Ilford 3200 iso (in realtà indice di esposizione e non sensibilità effettiva) la devi usare a 1.000 iso. A riprova Lorenzio1910 scattando a 3200 iso ha ottenuto neri "chiusi" ovvero un negativo sottoesposto. |
| inviato il 30 Agosto 2022 ore 15:15
@ Tykos non ho mai detto 3200 di giorno, era semplicemente una disamina sulle differenze dei rullini Poi mi parlate di chimica e sviluppo, perdonate, ma mi sembra che stiate uscendo dal seminario, ora io comprendo che alcuni di voi abbiano sviluppato per anni a casa con enorme soddisfazione e risultati, ma non io, quindi avendo tempo 0 al momento preferisco sviluppare come facevo ai tempi della pellicola, ovvero consegna al negozio....non so nulla di chimica e diversità dei prodotti....ho visto dei tutorial, interessanti ma allo stato attuale ho tempo 0 da dedicare a questa attività. Ogni tanto vi perdete, da una domanda semplice, anche banale e confusionaria, partite per la tangente  |
| inviato il 30 Agosto 2022 ore 15:42
io mica dicevo di fartelo te, dicevo: - occhio alle bianco nero tradizionali perché c'è una moltitudine di sviluppi e combinazioni, diverse da pellicola a pellicola e in base al risultato, quindi un laboratorio te la butterà assieme alle altre, probabilmente diverse, e userà un tempo un po' buono per tutto e per niente. Tipo buttare nella stessa pentola di acqua della pasta di semola bella tosta, dei tagliolini all'uovo, dei ravioli ripieni, un po' di farina da polenta. - la xp2 ha sviluppo c41 (cioè è cromogena, cioè funziona allo stesso modo delle pellicole colore ma restituendo immagini bianco nero) quindi può essere buttata assieme alle altre colore, il cui processo è unico e immutato qualunque sia la sensibilità e la marca. Il risultato è più certo, a meno di non avere un lab orrendo con chimica scaduta, e peraltro quella pellicola da' ottimi risultati. Non mi sono perso, ma tu chiedevi info sulla xp2 e parlavi di far sviluppare la hp5+ in laboratorio, ti ho detto due cose base base. Infine: “ non ho mai detto 3200 di giorno „ forse ho letto male ma: “ La utilizzerei di giorno, magari in street, „ quindi perdonami ma sono un po' confuso. |
| inviato il 30 Agosto 2022 ore 15:50
dicevo in generale, spesso c'è la tendenza non solo in questo forum a chi chiede un consiglio su argomenti di cui conosce poco o nulla, a dare risposte del tipo '.....o campioni o niente....' (cit) Comprendo, e forse oggi ancor più di ieri, che lo sviluppo potrebbe non essere ottimale anche se affidato ad un negozio, e forse oggi per assurdo è più facile trovare negozi specializzati nello sviluppo rispetto a ieri....ecco spiegato l'interesse per siti on line, anche perché dalle mie parti 0 possibilità di svilupparli....ma tra la prima soluzione generalista ad affrontare per la prima volta lo sviluppo dovendo anche investire ce ne passa, al momento quello che mi interessa è vedere come si comporta la macchina, la pellicola e ....l'anello debole di tutta la catena, ovvero il sottoscritto Al momento ho preso delle hp5+ e per costo e, per facile reperibilità, vediamo cosa viene fuori se dei fogli bianchi o delle tovagliette nere |
| inviato il 30 Agosto 2022 ore 16:29
'Ogni tanto vi perdete, da una domanda semplice, anche banale e confusionaria, partite per la tangente MrGreen MrGreenMrGreen' Mah, Certamente tutto può essere reso molto semplice. A quel punto è pure superfluo chiedere suggerimenti. Specie se poi ci si indispettisce se qualcuno si prende il tempo, la pazienza e la briga di dare consigli sperando di fare cosa gradita. Non mi sembra che siano stati espressi concetti estremamente difficili da comprendere. Si tratta dei concetti di minima per affrontare la pellicola, e forse poco più. Se il minimo per te è già troppo difficile basta saperlo e smettiamo di perdere tempo, no? |
| inviato il 30 Agosto 2022 ore 16:35
Certe cose non si possono proprio sentire. Il pulsante dello stop-down integrato in ogni obiettivo ZUIKO: a detta del recensore una genialata degna di Maitani, perché toglie un pulsante dal corpo macchina e quindi ne semplifica la costruzione. PECCATO PERÒ CHE COSÌ COMPLICA LA COSTRUZIONE DEGLI OBIETTIVI! Senza considerare che se hai un corpo macchina con tre obiettivi con la stupidata del pulsante stop-down integrato nel corpo macchina hai un SOLO pulsante che però comanda tre obiettivi, mentre con la presunta genialata di Maitani togli UNA complicazione e ne aggiungi TRE! Ma ci vuole proprio l'accetta... |
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