| inviato il 17 Aprile 2013 ore 10:10
la PT mi piace parecchio, a naso mi pare un po' più economica come costi della hahnemuhle. ho comprato i campioni della hahnemuhle tutta le serie glossy e matte . Per ora mi sono divertito con le glossy e a parte la photo rag satin che poco lucida le pr baryta e pr pearl sono molto simili alla PT. la grossa differenza che è notato è nel fatto che le Pr non sono lisce ma ruvide mentre la PT è completamente liscia. le PR sono fogli molto più rigidi sebbene la grammatura sia quasi identica. insomma per ora ho scelto la pr baryta come carta x il colore, mi piace molto ma i test non sono ancora conclusi... |
| inviato il 19 Aprile 2013 ore 11:06
Anche io ero indeciso tra le 2, la pro-10 e indicata per chi fa molto bianco e nero, visto che ha anche 2 cartucce in piu, per il colore e carta glossy e meglio la pro-100, a queste conclusione sono arrivato leggendo in giro su internet, adesso uso una x6500 canon a 5 cartucce quindi questa con 8 cartucce su carta glossy sarà uno spettacolo!!! |
| inviato il 19 Aprile 2013 ore 16:58
sì vi assicuro che è veramente uno spettacolo!!! La Baryta è la mia carta preferita. Meravigliosa! |
| inviato il 21 Aprile 2013 ore 9:53
La pro 10 è una versione economica della Pro 1 e, come quest'ultima, utilizza inks ai pigmenti. La Pro 100, invece, è l'erede della 9000pro e usa inks dye. Usando quindi tecnologie diverse forniscono risultati diversi e sarebbe esatto dire che si integrano a vicenda (tanto che molti stampatori professionali usano stampanti sia dye che a pigmenti per soddisfare le diverse esigenze dei clienti). Gli inks dye originali (non quelli alternativi) hanno di recente visto allungarsi la vita, nel senso che oggi sono più resistenti di un tempo alla luce ed agli inquinanti diffusi nell'aria; per risultati migliori, sotto questo aspetto, è preferibile usare anche carte originali. A parte ciò, gli inks dye sono insuperati quanto a vivacità dei colori su carte lucide ed extralucide. Viceversa gli inks a pigmenti sono molto più resistenti nel tempo e per tale ragioni costituiscono una scelta obbligata per chi vende fotografie; sono anche molto più fedeli nelle sfumature delicate (il loro gamut è sempre maggiore), oltre che insuperati nella resa del B&W; infine soffrono molto meno del cosiddetto metamerismo. Quanto ai costi delle cartucce, quando li valutate, occhio alla capienza delle cartucce (bisogna paragonare, in sostanza, il costo di ciascun ml di ink). Fabio |
| inviato il 23 Aprile 2013 ore 20:15
Faccio lo stampatore Fine Art di professione. Il riassunto di Fabio1 è corretto. Vorrei aggiungere che le Carte Lucide non sono ritenute propriamente Fine Art ed è molto difficile che una Mostra Fotografica professionale usi carte lucide. Le Baritate sono sicuramente il miglior compromesso, in quanto consentono l'uso del Nero Fotografico e non hanno eccessivi riflessi. Ma neppure le Baritate possono fregiarsi dell'omologazione Digigraphie...solo le Matte. Quanto ai pigmenti il costo per ml di una cartuccia di un Plotter Fine Art come il Canon IPF8400 o la Epson 9900 è molto più basso di quello di qualsiasi cartuccia a dyes...la stampante però costa un pochino di più Inoltre pensate che una cartuccia da 700ml costa €250 e ce ne vogliono 11 o 12... La gradualità dei passaggi tonali non è legata al gamut maggiore ma al numero delle cartucce che riduce la necessità di mescolare i colori e riduce il dithering da parte del driver, oltre che alla possibilità di stampare a 16bit dei plotter professionali a pigmenti (non è direttamente legato ai pigmenti, ma solo alcune stampanti a pigmenti lo possono fare) EDIT: anche alcune stampanti A3+ possono stampare a 16bit. La differenza del Gamut pigmenti vs dyes è enorme. Una Epson 9900 su carta lucida raggiunge un Gamut con volume di 1,100,000 unità (metodo Colorsync) contro i 600-650.000 dei dyes. Il punto di nero dei pigmenti arriva a L*=2 vs L=5 dei dyes. Sul B/N la superiorità dei pigmenti è legata soprattutto all'assenza di dominanti che a sua volta dipende dalla ripetibilità delle stampanti a pigmenti che mantengono quindi la validità e precisione dei profili ICC costruiti ad hoc oltre che al maggior numero di grigi disponibili. Infine i profili ICC "canned" cioè quelli disponibili sui siti delle cartiere non sono mai precisi come quelli fatti ad hoc per la vostra stampante e questo è particolarmente vero per le stampanti a dyes, sempre per via della loro maggior variabilità. Per finire: una stampante a dyes è un ottimo inizio, ma col tempo si apprezzano le sottili attrattive dei pigmenti ...e non si torna più indietro |
| inviato il 25 Aprile 2013 ore 18:38
Effettivamente sembra che sia così. Adesso edito il mio post. Grazie. |
| inviato il 25 Aprile 2013 ore 21:26
È una cosa molto importante poter stampare a 16 bit? Grazie della pazienza. |
| inviato il 25 Aprile 2013 ore 22:18
A dir la verità ...è molto, ma molto difficile vedere la differenza! E' soprattutto la soddisfazione psicologica di dire: ho fatto tutto quello che potevo per avere la qualità perfetta! |
| inviato il 27 Aprile 2013 ore 13:58
Peccato ci sia davvero poca informazione sull'argomento. Francamente mi piacerebbe vedere queste 'maggiori sfumature' dei pigmenti rispetto i dye. Nonostante sia un utente 'eticchettato' Junior, stampo da molti anni con inchiostri dye dalle prime Espon a colori con la possibilità nei driver di disabilitare l'intervento software per l'uso dei profili icc e quando Canon non riusciva ancora a fare una stampante domestica che non avesse problemi, hihihih. Quindi capirete che sia un pò scettico ad abbandonare una tecnologia che negli anni mi ha dato tantissime soddisfazioni. Inoltre ritengo che i pigmenti sia una tecnologia ancora troppo costosa e per un utilizzo di nicchia. |
| inviato il 28 Aprile 2013 ore 8:30
Sapete dirmi dove si possono vedere dal vivo esposizioni di stampe di altissima qualità a pigmenti? Esistono mostre fotografiche di questo tipo? |
| inviato il 28 Aprile 2013 ore 10:17
Nel mio laboratorio ne trovi quante ne vuoi. Segui il link del mio sito dal mio profilo. Non lo metto qui per non fare pubblicità |
| inviato il 12 Novembre 2013 ore 20:35
Ma in pratica che differenza di costi c'è a stampare con la pro 10 o la pro 100 (contando il costo/ml)?? Per durata maggiore delle immagini a pigmenti quanto si intende circa?? |
| inviato il 21 Novembre 2013 ore 12:23
Scusate mi inserisco e vi chiedo: ho buttato un occhio ai prezzi, pro 100 siamo sui 480€ e 8 inchiostri 90€ circa, a cui poi va aggiunta la carta. Ma conviene stampare? Capisco la gioia nell'aver completato tutto il percorso dal raw alla stampa, ma mi chiedo a fronte di questi prezzi non conviene rivolgersi ad una stamperia? Sottolineo che non è una provocazione, anzi mi volevo avvicinare alla stampa anche io ma i costi d'entrata ma paiono elevati. Grazie |
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