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Rigenerazione (re-cell) batterie Nikon en-el4


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avatarsenior
inviato il 28 Maggio 2022 ore 19:41

... capisco ...

avatarjunior
inviato il 29 Maggio 2022 ore 10:21

Sempre per fare un confronto con la batteria rigenerata, ho provato ad eseguire un altro timelapse con la EN-EL3 "nuova" che ho, e credo che quest'ultima abbia un problema: dopo circa 400 scatti ancora in dica il 100%! www.juzaphoto.com/galleria.php?t=4255181&l=it Eeeek!!!
é vero che gli accumulatori al litio non soffrono di autoscarica, molto limitata ma comunque presente, già mi faceva un po' strano che dopo più di una settimana dalla ricarica il valore fosse ancora 100% tondo tondo, ora che il valore è rimasto invariato nonostante i circa 400 scatti, sono sicuro che un problema c'è!
...Riflessione: leggendo qua e la, mi sembrano piuttosto diffuse alcune problematiche e dubbi sulla corretta interpretazione dello stato ci carica con le EN-EL3, a questo punto capisco sia la scelta di Nikon di cambiare formato di batteria per il futuro, sia la scelta di Fujifilm, che ai tempi della S5 Pro, fece incazzare non poca gente creando la "gemella diversa" NP150.

avatarsenior
inviato il 29 Maggio 2022 ore 17:29

400 scatti... mai vista un'autonomia simile. Qui siamo nel campo della fantascienza. MrGreen
Confermo max 100, con Duracell nuova.

avatarsenior
inviato il 29 Maggio 2022 ore 18:02

Per un eventuale rimpiazzo delle batterie interne alla batteria Nikon EN-EL15b che batterie suggerireste?

Sono un trafficone sin dall'adolescenza e mi piace un sacco farmi le cose da me!

avatarjunior
inviato il 29 Maggio 2022 ore 20:00

@Alessandro .
Per un eventuale rimpiazzo delle batterie interne alla batteria Nikon EN-EL15b che batterie suggerireste?

Sono un trafficone sin dall'adolescenza e mi piace un sacco farmi le cose da me!


Di EN-EL15 ne ho una farlocca che non funziona, devo cercarla e sinceramente spero di non averla buttata, se la trovo, la apro e ti faccio sapere, ma c'è una considerazione economica da da fare, batterie non originali ma "buonine" che sostituiscano la EN-EL4, costano almeno 30-32€ a pezzo, poco tempo fa ho preso su Amazon una coppia di batterie compatibili formato EN-EL15B tra l' altro con maggiore amperaggio delle originali, vanno bene e le ho pagate entrambe 32€ con tutto il caricabatterie!
Ergo, tutto il mio appoggio e la mia stima se vuoi farlo per spassarti con gli smanettamenti, ma dal lato economico, considerando che 2 celle (di non so ancora quale formato) sicuramente meno diffuse delle 18650 non costeranno meno di 5-6€ l'una, economicamente potrebbe non valerne la pena.
Aggiungo inoltre che se la batteria da rigenerare è arrivata al massimo dell' usura, l' indicatore resta sempre quello anche con le celle nuove, e sulla reale autonomia sto ancora cercando confronti diretti tra una EN-EL4 originale nuova e la mia rigenerata.
I 1100 scatti ottenuti, sono oggettivamente un buon risultato, ma li ho ottenuti in condizioni poco gravose, ancor meno gravose degli standard Nikon con i quali la casa promette qualcosa come 4300 scatti!
In sostanza, se economicamente non conviene, e tecnicamente migliora ma non ripristina il 100% della capacità, con una EN-EL15 rigenerata potresti spendere soldi e starci comunque stretto di autonomia.

@Jacopo: è oggettivo che i tuoi 100 siano più gravosi dei miei 400 e oltre (oggi altre 50 foto normali, con messa a fuoco, visualizzazione e varie), ma di questi, 400 sono comunque senza messa a fuoco, e con 10 secondi di visualizzazione a fine ripresa, ma ti consiglierei comunque di fare qualche indagine in tal senso.
Passi che la batteria ha autonomia limitata, se a te basta quella, bene per tutti, ma se la batteria avesse una qualche anomalia che col tempo può darti problemi alla macchina allora diventa tutto più grave!
La batteria EN-EL15 farlocca di cui parlavo prima, sulla D800 mi fa scherzi brutti brutti (li ho già descritti da qualche parte, ma non ricordo dove, se qui o altrove Sorry ), messa direttamente in macchina funziona e la macchina fa foto, anche se con autonomia limitata e indicazione di carica instabile, messa da sola nell' impugnatura la macchina fa uno scatto la non registra immagine, fotogramma bianco, scritta ERR su display e macchina in blocco, e se sul corpo è presente una batteria buona mentre quella farlocca è nell' impugnatura, scatta e continua a scattare, niente messaggio di errore e niente blocco, ma registra immagini che appaiono come una porzione orizzontale di qualche mm con tutto il resto bianco!
Che ne so...
Ste batteria hanno troppa elettronica e ragionano troppo, e come succede alle persone, se cominciano a ragionare troppo male, diventano pericolose!MrGreen
Viva le vecchie stilo!:-P

avatarsenior
inviato il 29 Maggio 2022 ore 21:02

".. le ho pagate entrambe 32€ con tutto il caricabatterie!"

Sì, ne ho comprate un paio anche io, ti ringrazio dell'informazione, e purtroppo ho buttato via due batterie Nikon EL - EN 15 vecchie di 10 anni che non si caricavano più: se avessi letto questa discussione prima, non l'avrei fatto.

Non ne faccio una questione economica, fortunatamente non ho di quei problemi, il fatto è che a me piace molto trafficare con l'elettronica ed ho molto tempo libero, adesso sono in pensione, e dunque ero curioso di provare un accrocco, e poi ho tutto, saldatore, tester, etc. per fare il lavoro.

Io avrei trovato questa per inserirla in una EN-EL15:

https://www.amazon.it/BATTERIA-RICARICABILE-1300mAh-LAMELLE-SALDARE/dp

ce ne andrebbero due in serie, ma ha capacità piccola, solo 1300 mAh, mentre ce ne vorrebbero un paio da 2000.

Comunque continuo a rufolare sul web e se trovo qualcosa a capacità più alta, lo posto qui

avatarsenior
inviato il 29 Maggio 2022 ore 22:00

Non avevo mai visto le el-en15: sono della generazione dopo quelle che uso sulle D200\300\700....
Sulla durata effettivamente non mi ero mai posto il problema, 100 scatti per me sono comunque tanti dato che ne faccio al massimo 10\15 per sessione; l'unico fastidio concreto e' rappresentato solo dalla D200: quella consuma piu' che D700 e D300 messe assieme e spesso cambio pila a meta' dei lavori, specie se passo molto tempo a guardare gli scatti effettuati al monitor posteriore.
Ho una EN3e che non si carica piu': mi avete incuriosito, quasi quasi la apro e vedo come sono fatte dentro....

avatarjunior
inviato il 29 Maggio 2022 ore 22:05

Credo che anche per queste valga la regola non scritta che vuole che quelle con terminali a linguetta abbiano minore capacità.
In Amazzonia c'è qualcosa, ma per questo genere di articoli, la Baia offre più scelta!
Cercando in rete, anche le 18650 con terminale a linguetta avevano capacità inferiore.
Io ho usato quelle con terminali piatti e ci ho saldato su.
Non è facile come saldare le lamelle, ma si fa senza problemi, basta un saldatore di media potenza (30w) con punta non troppo sottile, stagno buono, e un po' di sveltezza!
Le batterie litio soffrono il caldo, e possono reagire male, quindi meglio sbrigarsi, lavorando alternativamente sulle varie batterie facendo ogni volta raffreddare per bene la saldatura precedente, evitando quindi di saldare in rapida sequenza entrambi i poli della stessa batteria.
Ovviamente la cosa ideale sarebbe lo spottino da saldatira, ma per quanto non costi granchè, ci vogliono almeno 50 batterie per ripagarselo!

...Se poi accetti di pagare un prezzo sproporzionato rispetto al lavoro...
www.ebay.it/itm/265185151266?hash=item3dbe444922:g:oBAAAOSwTF1gfsv3
qui hai sia la capacità che le lamelle, ma una coppia di celle spedite, costa più di 2 batterie nuove!

avatarsenior
inviato il 29 Maggio 2022 ore 22:09

Nel frattempo ho guardato qualche teardown sul tubo: la circuiteria delle en 4 e' decisamente piu' sofisticata delle en 3 ....

avatarjunior
inviato il 29 Maggio 2022 ore 22:24

Di suo la EL4 ha 3 accumulatori in serie-parallelo, mentre nella EL3 sono semplicemente 2 in serie.
La grossa differenza sta nella gestione della ricarica e del bilanciamento tra le celle, la circuiteria della 4 consente al caricabatterie di monitorare le singole celle e se necessario bilanciarle agendo singolarmente su di esse (la famosa calibrazione), cosa impossibile sulle EL3 o EL15 che siano.

avatarjunior
inviato il 30 Maggio 2022 ore 21:43

Allora, mi sono fatto una cultura web dalla quale ho appreso che una EN-EL4 originale e buona sforna senza difficoltà oltre 2000 scatti e c'è chi parla di 3000 e anche oltre.
Ho trovato più riscontri su D3 piuttosto che D700, ma non credo che tra le 2 la musica sia tanto diversa.
Io per ora ho superato i 1000, risultato non pessimo in assoluto, ma sicuramente non degno di celle nuove di zecca, che tra l' altro sono anche di capacità nominale ben superiore alle originali.
Inoltre, ho constatato che la batteria è giunta a carica completa in meno di un'ora, un tempo decisamente inferiore alla media e perfino inferiore a quanto indicato da manuale.
Ne deduco che l' elettronica ci metta lo zampino, e che il cervello della batteria, in combutta con quello del caricatore, agiscano facendo si che le celle lavorino entro un intervallo di tensione o corrente molto ristretto, che di suo avrebbe anche ragioni tecniche oltre che commerciali, stressare una batteria litio usurata può essere dannoso o addirittura pericoloso!
...ma io so che le celle non sono usurate... quindi il prossimo passo è capire se si può ingannare l'elettronica in qualche modo!
Come disse Prof: ...domani, conquisteremo il mondo...:-P

avatarjunior
inviato il 30 Maggio 2022 ore 23:35

ciao a tutti

leggo il forum da molti anni, ed ho sempre trovato informazioni utili dalle quali apprendere non solo sul tema della fotografia.
Fino ad ora non ho mai partecipato a delle discussioni, ma oggi leggendo questo topic ho ritenuto utile dare il mio punto di vista.
I pacchi batteria sono dei "prodotti elettronici" a tutti gli effetti, scambiarli per semplici erogatori di energia è pericoloso.
La progettazione di un pacco batteria richiede mesi di tempo, investimenti cospicui in denaro e competenze molto specifiche.
L'elevato costo dei pacchi batteria "originali" si può dividere in almeno 3 fattori, ma c'è ne sono molti di più, una parte copre i costi di materiali di qualità come le celle utilizzate (non vi dovede stupire se un pacco batteria di terze parti dua 2 anni invece che 10 come quello originale) in parte tende a coprire costi di sviluppo, in parte è fonte di cospicui guadagni per i costruttori. (concordo che spesso il rincaro è davvero eccessivo)

Cosa c'è allora di contestabile nel tentativo di voler "risparmiare" qualche soldo operando nel "fai da te" della rigenerazione?

Potei dirvi... tutto...!

La sostituzione delle celle é di per sé una operazione pericolosa, la sostituzione con celle non originali, ovvero quelle usate nel progetto del pacco batteria, lo è ancor di più.

I pacchi batteria con celle al Litio ione o Litio polimero, sono molto pericolose ed il pacco batteria è progettato per assicurare che non accadano problemi, anzi in generale il pacco batteria è progettato per essere sicuro congiuntamente al dispositivo che lo ulilizzera, caricabatteria o macchina fotografica, nel senso che a volte ci sono più circuiti di sicurezza (sono ridondanti..) divisi tra pacco ed utilizzatore e progettati per funzionare assieme o uno in sostituzione dell'altro.

Una cella al litio ione ha un datasheet di diverse pagine, che ne descrive le caratteristiche, per cui la sola tensione nominale è capacità nominale non sono minimamente sufficienti a descriverne il funzionamento, tantomeno ad assicurare che possano essere sostituite in luogo delle originali.

Per dare una idea di quali attività si svolgono quando capita di dover sostituire delle celle (perché magari vanno fuori produzione) in un pacco batteria lasciando invariata la sua funzionalità e sicurezza nei confronti dell'utilizzatore, sappiate che in generale occorre un progetto di diversi mesi che parte dalla selezione e delle celle candidate, dal test delle stesse in varie condizioni (perché il datasheet di varie pagine già disponibile... non è sufficiente a descriverne il comportamento) fino a volte alla necessità di farsi costruire delle celle custom (chimica specifica.. i grossi brand posso farlo) per l'applicazione specifica.

Perché il pacco batteria non si comporta come prima quando vengono sostituite le celle?

Perché è progettato per altre celle con caratteristiche diverse, ma non solo, è "tarato" in produzione sulle celle che avete sostituito.
Quando si produce un pacco batteria con più celle al suo interno, i pacchi di qualità sono fatti selezionando le celle "gemelle" ovvero con determinate caratteristiche il più simili possibile così da garantire che abbiano lo stesso rendimento ed una ciclo di vita simile, poi per sfruttarle al massimo.
All'interno della elettronica del pacco batteria (in un chip chiamato fuel gage) vengono registrati i parametri generali di questa famiglia di celle ed a volte anche alcuni specifici delle singole celle che sono state assemblate in quel pacco.

Il circuito elettronico interno al pacco batteria, è uno dei pezzi fondamentali (ma non il solo, tutte le parti meccaniche incluso il tipo di plastica usato fino al suo spessore.. sono progettato per la sicurezza) per garantire la sicurezza del pacco batteria e può funzionare adeguatamente solo con celle per il quale è stato progettato.


Per risparmiare è molto meglio acquistare pacchi batteria di terze parti, possibilmente da brand consolidati evitando siti sconosciuti, senza referenze e quando il prezzo è davvero troppo basso, una batteria da qualche euro oltre a non essere di qualità, potrebbe anche essere pericolosa.

Se avete letto fin qui, vi ringrazio, e mi scuso se sono stato prolisso ma ho cercato di condensare il minimo sindacale, si potrebbe scrivere per ore ed ore sull'argomento.

Infine mi presento dicendo che per lavoro mi occupo di elettronica alimentata a batteria da oltre 22 anni, conosco molto bene l'argomento e considero la sicurezza un valore assoluto.

Cordiali saluti

avatarjunior
inviato il 31 Maggio 2022 ore 6:09

Hai tutte le ragioni, il tuo commento è più che giustificato e non fa una piega.
So che servirebbe una progettazione "di fino", ma sono cose non alla portata di tutti ovviamente, la sfida è proprio quella di tentare un ripristino fai da te, senza rischiare ovviamente che accadano episodi come quello di ieri nella scuola di Milano!
Tecnicamente non sono andato per niente a fondo, è vero, mi sono limitato ad un semplice monitoraggio della temperatura con datalogger durante il ciclo di scarica e carica, ottenendo un dato solo parziale (quindi non pubblicato) perchè ho appurato che nella fase di calibrazione sarebbe più opportuno tenere d'occhio la temperatura del carcabatterie piuttosto che della batteria, (e a tal proposito la superficie delle celle non ha mai neppure raggiunto i 40°C, pur essendoci andata vicina), effettivamente sono stato un piuttosto incosciente a lasciare la batteria in carica per la prima volta in mia assenza, la speranza era che in caso di problemi il caricatore interrompesse il processo.
Ad ogni modo baso la mia esperienza su interventi simili avvenuti con successo già in passato, ho avuto tra le mani pacchi batterie gemelli, con dentro celle diverse tra i 2 esemplari, naturalmente celle con specifiche leggermente diverse, sicuramente la casa madre aveva "tarato" diversamente le elettroniche di controllo nei 2 casi, ma di fatto in quei casi l' intervento riuscì senza riserve.
Lo scopo di questa mia discussione, è appunto la condivisione dei risultati di un intervento "improvviasto" in economia, e la valutazione dei pro e contro.
In rete si trovano vari video di lavori simili, che affrontano in maniera anche piuttosto dettagliata le operazioni da eseguire, ma che non scendono nel dettaglio dei risultati.
Il mio intento è quello di condividere proprio questi ultimi, per capire se vale la pena o no imbarcarsi nell' impresa con tutti i rischi che ne derivano.
Parlando di batterie di terze parti, leggendo in giro mi sembra che di gente che rimane delusa da batterie pur comunque note e "garantite" ce n'è parecchia, anche li il fattore C mi sembra determinante, e spiacevoli episodi (alcuni anche pericolosi) me ne sono capitati anche a me personalmente.
Tu giustamente vesti i panni di chi progetta e ragioni come se chi lo fa, lo facesse sempre nel migliore dei modi, ma purtroppo non è sempre così, e la diversa, incostante e discutibile riuscita di alcuni prodotti lo testimonia.
Pertanto, ho ritenuto costruttivo fare un tentativo e verificare l' esito di un intervento fai da te.

avatarsenior
inviato il 31 Maggio 2022 ore 7:07

@Dimpaoldan: interessantissimo ! Hai qualche informazione sui caricabatterie e sul perche' quelli vecchi sembrano meno selettivi sulle ricariche di altri piu' nuovi ?
Ecco le mie ricerche in merito www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=3434715

avatarjunior
inviato il 31 Maggio 2022 ore 18:47

ciao a tutti

rispondo in ordine, prima ad Alex NC.
Non ho esaminato tutto quello che hai riportato qui sul forum ne i video che hai condiviso, ma posso dirti che la temperatura delle celle durante la fase di carica è solo una dei parametri da terrene sotto controllo (monitorare la la temperatura del carica batteria mi lascia molto perplesso.. un oggetto ben progettato non ha di questi problemi.)
Ogni cella al litio ione ha i suoi parametri per essere caricata in sicurezza, una temperatura sulla cella di 40 gradi è potenzialmente già troppo alta, in media le celle standard si caricano fino a 35 gradi, quelle migliori fino a 45 alcune speciali anche fino a 60, ma ognuna di queste ha vari range di tensione e corrente che può accettare alle diverse temperature e dunque ogni pacco batteria è sua elettronica di controllo sono progettati per rispettare queste condizioni.
Veniamo ora ad un punto fondamentale.. costruire un prototipo che sembra funzionare, non garantisce nulla in termini di sicurezza. Il fatto che lo si veda funzionare, anche per molti cicli di carica e scarica, non è un segnale che tutto sia sotto controllo.
I processi di degrado della chimica interna alle celle sono anche molto lenti, a volte determinano un deterioramento delle prestazioni (minore capacità o corrente erogata) a volte degenerando in malfunzionamenti più gravi come il "venting" che è un sistema di sicurezza interno alle celle (non al pacco) ovviamente in quelle di qualità, che previene le esplosioni.. attenzione quando si parla di esplosioni si intende nel vero senso del termine, dunque un fenomeno di venting non è da sottovalutare e se osservato dal vivo a seconda delle condizioni in cui capita, è sostanzialmente una esplosione di gas che prende fuoco a contatto con l'aria. Poi le cose peggiorano quando il pacco è costituito da più celle perché il calore generato dalla prima cella che fa venting può danneggiare ed anche far esplodere le altre.
Non continuo nelle dissertazioni tecniche su quali parametri siano quelli fondamentali per assicurare un pacco rigenerato, perché ogni raccomandazione sarebbe insufficiente.
A volte quando prendo un aereo penso che qualcuno a bordo possa avere un accrocco del genere (pacco rigenerato), il rischio di farsi male è di fare male al prossimo (oltre i rischi penali a girare con simili oggetti) non è da prendere sotto gamba.

Veniamo ora a Jacopo ed al tema dei carica batteria:
quelli più nuovi hanno tanti motivi per non funzionare con batterie più vecchie o quasi esauste, ne cito solo uno sempre perché mi sta a cuore.. la sicurezza.
I nuovi pacchi batteria spesso sono progettati in modo tale da rendersi inutilizzabili quando la tensione interna delle celle scende sotto una soglia critica, generalmente ci sono due soglie, la prima scollega le celle dai contatti di batteria, ma l'elettronica resta collegata e con un opportuno carica batteria è possibile recuperarla, se invece si scende sotto la seconda soglia, viene inibito ogni tipo di recupero. I pacchi batteria più vecchi potrebbe non avere questo doppio sistema ed allora un carica batteria nuovo che si accorge di ciò, evita di caricare una batteria che sarebbe meglio finisse nel cestino del riciclo. È solo un delle ipotesi... c'è ne sono tante altre.
Allora ci si chiede se i caricabatteria di qualche anno fa non sono sicuri.. la risposta è che sono sicuri per quella che era la conoscenza e la normativa all'ecopa in cui sono stati prodotti, il recente uso massivo di prodotti a batteria ha richiesto di migliorare ed incrementare i sistemi di sicurezza.
Infine come mai con tutti questi sistemi di protezione, anche i grandi marchi che producono smartphone a volte hanno problemi?
Semplicemente per un discorso statistico, la sicurezza assoluta non esiste e i prodotti costruiti dall'uomo sono imperfetti.
Nella costruzione degli aerei la ridondanza almeno tripla è obbligatoria, sulle batterie pian piano si stanno aumentando i sistemi di controllo per evitare gli incidenti.

Cordiali saluti

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