| inviato il 14 Maggio 2022 ore 16:02
“ Trovo più immediato selezionare io parametri e messa a fuoco, per abitudine „ Trovo che possa avere un valore aggiunto. Quello dell'imprevedibilità, della possibilità di sbagliare, ad esempio la messa a fuoco. La fotografia vive anche di imprevedibilità. Lo sbaglio alle volte impreziosisce l'immagine e/o ne sottolinea alcuni aspetti di essa |
| inviato il 14 Maggio 2022 ore 16:46
Si, ma lo sbaglio costa, quindi è parecchio meglio cercare di evitarlo |
| inviato il 14 Maggio 2022 ore 17:05
“ Si, ma lo sbaglio costa, quindi è parecchio meglio cercare di evitarlo ;-) „ Si certo. Ma l'imprevedibilità in fotografia è sempre dietro l'angolo. E quando succede che uno sbaglio impreziosisce l'immagine sei quasi prossimo al miracolo |
| inviato il 14 Maggio 2022 ore 17:14
Ah certo... ma questo oltre a essere una botta di culo assurda è un caso più unico che raro |
| inviato il 14 Maggio 2022 ore 17:27
Ciao Nessunego.Anche per me le sensazioni fra pellicola e digitale sono un po' diverse,anche se il gesto sembra lo stesso,pressapoco.A volte ho pensato che con le macchine di oggi ci sia piu' distacco,anche quando l'immagine è costruita passo passo,o forse è per me che non è piu' lo stesso.Ero piu' veloce con la pellicola,andavo su e giu' e via,adesso manca sempre il tempo. Forse la precisione di avere alcuni dati in piu' e quel controllo sull'immagine modifica l'esperienza anche del momento.A forza di foto quella senzazione di avventura,nello scattare,o aspettativa viene meno,oppure è l'attesa di vedere le foto tornati a casi dal viaggio,che non c'è ,oppure molto meno. I primi anni scattavo in digitale a colpo sicuro come se fosse la pellicola senza verificare nulla e ancora oggi ogni tanto mi scordo. Scattavo abbastanza anche con la pellicola,però 15 foto in 10 minuti non è un ritmo così lento.La macchina è' uno strumento scatti le foto poi verifichi al monitor e devono coincidere in qualche modo,è tutto,invece con la pellicola c'è un passaggio in piu'(e forse qualcosa che non si controlla del tutto,forse).E' possibile che ci sia una manualità in piu',una vicinananza con l'abilità dell'artigiano,che deve arrangiarsi anche.Invece dall'altra parte c'è molta tecnologia e tanta catena di montaggio o flusso di lavoro. |
user77830 | inviato il 14 Maggio 2022 ore 18:54
A leggere le esaltazioni dei Sigg. fruitori del digitale, ho l'impressione di vivere in un altro mondo. In sintesi, e tanto per essere chiaro: Quando per fare Fotografia c'era soltanto la Pellicola, le differenze tra i Professionisti, i Fotoamatori evoluti ed i dilettanti della Domenica pomeriggio emergevano potentemente...le differenze erano abissali: Non c'era storia...con la Pellicola soltanto i più bravi creavano ottime Fotografie!!! Da quando, invece, il sensore è apparso, le suddette chiare e limpide differenze di un tempo, quasi non si notavano; oggi, poi, in virtù di una tecnologia sempre più qualitativa e sempre più invasiva e che lascia ben poco spazio al contributo ed alla personalità dell'autore, le differenze si sono affievolite ancor più, sin quasi a sparire. Alla luce di quanto...che spero non vorrete contestare...significa che impressionare Pellicola è molto più impegnativo e molto più complesso rispetto al fare digitale che, peraltro, si maneggia alla stregua di un qualsiasi giuoco per bambini. Chiaro il concetto? |
| inviato il 14 Maggio 2022 ore 18:57
La tecnologia a parità di parametri e attezzatura restituisce sempre lo stesso risultato, che quindi è perfettamente replicabile idealmente all'infinito. Quando introduci variabili manuali, tutto è irripetibile e unico. Con la pellicola quando sviluppi il negativo e quando stampi in camera oscura, stai producendo qualcosa di unico. Potrai magari rifarlo simile, ma mai uguale. È il bello dell'analogico, se non ti serve replicabilità identica. |
| inviato il 14 Maggio 2022 ore 19:11
“ Con la pellicola quando sviluppi il negativo e quando stampi in camera oscura, stai producendo qualcosa di unico. Potrai magari rifarlo simile, ma mai uguale. È il bello dell'analogico, se non ti serve replicabilità identica. „ E quindi? cosa inficia sul risultato creativo finale? La fotografia analogica e quella digitale sono considerate da tutto il mondo culturale allo stesso modo due tecnologie replicabili |
| inviato il 14 Maggio 2022 ore 19:25
Che un dato negativo o una data stampa argentica sono unici come una Monnalisa o un'Ultima cena, lo stesso non si può dire di un file digitale o di una stampa inkjet da esso derivata. |
user14408 | inviato il 14 Maggio 2022 ore 19:35
“ Da quando, invece, il sensore è apparso, le suddette chiare e limpide differenze di un tempo, quasi non si notavano; oggi, poi, in virtù di una tecnologia sempre più qualitativa e sempre più invasiva e che lascia ben poco spazio al contributo ed alla personalità dell'autore, le differenze si sono affievolite ancor più, sin quasi a sparire. „ Massi Nocti, è che da quando è apparso sto sensore il fotografo, il grafico, l esperto di compositing, il pre-stampa, ecc è tutto (con) fuso.mi è capitato di sentire dire "quello è un mostro fa foto incredibili..." Pensavo fosse un fotografo Scopro poi che è un esperto di computer che conosce benissimo un mare di software ma non ha mai preso una macchina in mano e praticamente non sa niente di Fotografia! non conosce manco i nomi dei mostri sacri storici, non ha mai letto niente di Fotografia e infatti i suoi elaborati sono quanto di più perfetto, precisissim,sofisticato...insulso e inutile che io abbia visto. Va così Nocti |
| inviato il 14 Maggio 2022 ore 20:11
Qui secondo me si confonde la destinazione con il viaggio. Se parliamo di percorso, allora la pellicola presenta inequivocabili piaceri di rituali quasi dimenticati. E mi riferisco al piacere di lavorare in camera oscura. Ma riguardo al risultato, non vedo perché denigrare la tecnologia digitale. Come è stato giustamente scritto, è tutto opinabile. |
| inviato il 14 Maggio 2022 ore 20:36
Concordo, nessun voler dire che uno è meglio e l'altro è peggio. Sono diversi. In questo post mi volevo concentrare prettamente sul viaggio. Chiaro che il sapere cosa vai a ottenere con questo viaggio, influenza anche l'esperienza del viaggio stesso. |
user77830 | inviato il 14 Maggio 2022 ore 20:49
Io non ho mai denigrato il digitale, tanto più che lo pratico pure io. Io non sopporto i digitalisti che' sono arroganti... |
| inviato il 14 Maggio 2022 ore 20:53
Beh diciamo che quindi compensi per reazione? |
user77830 | inviato il 14 Maggio 2022 ore 21:02
“ Caro Noctilux, quando si scrive e si pubblica si dovrebbe tenere a freno l'eccesso di entusiasmo. Ci si potrebbe affezionare troppo alle proprie idee/modalità espressive/abitudini consolidate, perdendo occasioni di crescita e cambiamento. Suggerisco a tutti gli entusiasti di fare la prova del contrario. „ Gentile Claudio; L'entusiasmo si manifesta ogni qualvolta ammiro la Velvia impressionata con Leica: è entusiasmo irrefrenabile. Occasioni di crescita? Sono al TOP! Impossibile crescere in qualità; forse potrei migliorare il mio approccio verso la gente in Street...ma tant'è. Cambiamento? Non mi interessa proprio cambiare. Comunque, grazie per l'interessamento. |
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