| inviato il 16 Aprile 2022 ore 12:51
Espongo a occhio senza esposimetro |
| inviato il 16 Aprile 2022 ore 13:07
In studio o in esterna con più flash o faretti, diffusori e pannelli riflettenti, usiamo l' esposimetro, anche per regolare potenza o distanza per avere le ombre e le luci dalle differenti sorgenti come le si vuole.. Si può fare in pp? Si ma se si può me lo risparmio. Per tutto il resto esposimetro spot in camera... |
| inviato il 16 Aprile 2022 ore 13:16
P.s. Ad occhio non son capace, ma ricordandomi tutte le fotocamere per famiglie economiche o usa e getta, un solo tempo un solo diaframma un solo iso.... Beh forse paolo ha ragione |
| inviato il 16 Aprile 2022 ore 13:44
Per foto posate con flash esposimetro in luce incidente |
| inviato il 16 Aprile 2022 ore 13:58
Si Valerio dovresti informarti su come funzionano gli esposimetri (sia esterni che interni alla fotocamera), su come sono calibrati (e là interviene anche il cartoncino grigio medio al 18% di riflessione della luce) e i diversi sistemi di misura che sono 2 : misura della luce riflessa (con i derivati : spot, ponderata centrale, media, a matrice, ecc...) e misura della luce incidente (quella che colpisce il soggetto senza tenere conto delle sue capacità di riflessione)...sembra complicato ma in realtà è molto semplice è si trova in qualsiasi libro d'iniziazione alla fotografia e sicuramente anche su diversi tutorial sul web. Ti faccio una spiegazione grosso modo tanto per farti pazientare in attesa che t'informi meglio. Gli esposimetri per la luce riflessa (quelli delle fotocamere ma anche quelli esterni) sono calibrati per ottenere una luminosità d'esposizione uguale al grigio medio al 18% che è stata scelta perché valida per la maggior parte delle situazioni, ma se fotografi un foglio bianco o uno nero nella foto verranno tutti e 2 dello stesso grigio, perche nel primo caso l'esposimetro interpreterà il bianco del foglio come un'illuminazione superiore a quella reale e viceversa come una luce più debole nel caso del foglio nero (visto che lui valuta la luce su una riflessione a 18% cioè il grigio medio), vedi per esempio le foto fatte sulla la neve che vengono sempre più scure di quello che erano realmente e le foto di soggetti scuri che vengono sempre più chiare,, da cui l'importanza per le scene che si scartano dal valore del grigio medio di correggere l'esposizione per rapporto a quello che ti indica l'esposimetro (correttore d'esposizione, uso in modo manuale) o della misura della luce incidente. La misura della luce incidente (presente solo sugli esposimetri esterni ma accessibile con gli esposimetri delle fotocamere facendo la misura sul cartoncino grigio 18%) invece misurano la luce che colpisce il soggetto indipendentemente dalla sua capacità di riflessione e quindi misurando la luce incidente se fotografi un foglio nero sulla foto sarà nero e viceversa un foglio bianco sarà bianco, da questo punto di vista è più esatta e non necessita di ulteriori correzioni ma naturalmente anche questo sistema ha i suoi limiti che non mi dilungo a spiegarti, già con quello che ti ho detto ti puoi orientare e andare a cercare sui libri e sul web. |
| inviato il 16 Aprile 2022 ore 14:12
Dipende dalle varie situazioni. Gli esposimetri delle fotocamere normalmente sono a misurazione della luce riflessa mentre gli esposimetri esterni misurano entrambi i tipi di luce. Quindi dipende dal tipo di foto che devi fare. Questa foto ad esempio è stata scattata con pellicola diapositiva e esposimetro a luce incidente. www.juzaphoto.com/galleria.php?t=3406714&srt=data&show2=2&l=it |
| inviato il 16 Aprile 2022 ore 14:34
... eppure c' qualcuno che definisce un "incidente"/generatrice di "incidenti" la misurazione a luce incidente! Mah! GL |
| inviato il 16 Aprile 2022 ore 14:42
Se vuoi sperimentare un po invece di precipitati a comprare un cartoncino grigio 18% o un'esposimetro per luce incidente già puoi provare a fare la misura con la fotocamera su un foglio bianco posto davanti al soggetto e di sovra-esporre di 2 diaframmi e 1/2 rispetto a quello che ti indica l'esposimetro (la differenza fra la riflessione del grigio 18% e il bianco assoluto è di 2 diaframmi e 2/3, meglio lasciare un po di margine di sicurezza) e otterrai la stesso risultato che facendo la misura sul cartoncino 18% o con un'esposimetro a misura della luce incidente (che poi i 2 sono la stessa cosa)...e così già potrai farti un'idea della divergenza fra i 2 tipi di misura secondo il soggetto e capire di quanto dovrai compensare l'esposizione secondo la luminosità del soggetto, cosi poi con l'esperienza lo potrai fare a occhio....spero di non avertene detto troppo e di non averti ancora più confuso le idee |
| inviato il 16 Aprile 2022 ore 15:07
“ ... eppure c' qualcuno che definisce un "incidente"/generatrice di "incidenti" la misurazione a luce incidente! Mah! GL „ Dipende se l'esposimetro in modalità luce incidente sai usarlo oppure no. In sintesi mentre per misurare la luce riflessa si punta l'esposimetro verso il soggetto principale, per misurare la luce incidente si punta l'esposimetro in direzione della fonte di luce che illumina il soggetto. |
| inviato il 16 Aprile 2022 ore 15:10
E in corrispondenza dell'oggetto, dato che l'intensità luminosa varia in proporzione al quadrato della distanza dalla fonte di luce |
| inviato il 16 Aprile 2022 ore 15:27
"Dipende se l'esposimetro in modalità luce incidente sai usarlo oppure no. In sintesi mentre per misurare la luce riflessa si punta l'esposimetro verso il soggetto principale, per misurare la luce incidente si punta l'esposimetro in direzione della fonte di luce che illumina il soggetto." E da qui derivano gli incidenti che danno il nome a questo tipo di lettura. La luce incidente è quella che incide sul soggetto e ci si dovrà mettere al posto di questo e puntare l'esposimetro, dotato dell'apposita semicupola, verso la macchina fotografica. È l'ABC della lettura esposimetrica. Calcisticamente, prima di discutere di schemi d'attacco o di difesa, impariamo a stoppare il pallone. |
| inviato il 16 Aprile 2022 ore 15:28
“ E in corrispondenza dell'oggetto, dato che l'intensità luminosa varia in proporzione al quadrato della distanza dalla fonte di luce „ Verissimo in luce artificiale. Ininfluente sotto la luce diretta del sole. |
| inviato il 16 Aprile 2022 ore 15:28
Giusto per completezza. Il valore della luce incidente non è influenzato dalla quantità di luce che illumina il soggetto essendo sempre la stessa sia per i soggetti di colore scuro che per quelli di colore chiaro. Viceversa la misurazione della luce riflessa sarà sempre influenzata dal colore del soggetto. Di conseguenza misurando in luce riflessa un soggetto di colore blu rischiamo concretamente di farlo apparire nella foto di colore celeste anziché blu perché l'esposimetro a luce riflessa fornirà dei valori diversi. |
| inviato il 16 Aprile 2022 ore 15:43
“ un solo tempo un solo diaframma un solo iso.... Beh forse paolo ha ragione „ Anche no, facevano sempre le stesse foto con la flashata, e mezze le buttavi. |
| inviato il 16 Aprile 2022 ore 15:50
Si scrive tanto ma prove mai ? È facile anche senza esposimetro esterno. Si fa una foto con l'esposimetro della macchina settato in Matrix, perché con lo spot a 'sti livelli si sbaglia di sicuro, poi si fa la lettura a luce incidente mettendo un bicchiere di carta bianca sull'obbiettivo . Il bicchiere non va poggiato sull'obbiettivo a mo' di soprammobile ma l'obbiettivo va infilato dentro il bicchiere. Ci si posiziona secondo le proprie credenze e si leggono i dati che andranno riportati sulla macchina, questa volta settata in manuale. E si scatta, dopo aver tolto il bicchiere..sembrerebbe ovvio, ma hai visto mai... Rispetto a "prima" i risultati sono immediatamente visibili e possono confermare o meno le nostre teorie. |
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