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Per chi si fotografa?


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avatarsenior
inviato il 11 Febbraio 2022 ore 11:11

Concordo con Vafudhr, se si mostrano le proprie foto ad altri è per comunicare qualcosa, come quando si scrive o quando si parla

avatarsenior
inviato il 11 Febbraio 2022 ore 11:42

è un discorso che merita un approfondimento.
come dice Gaga la fotografia è una rappresentazione della realtà filtrata dal mezzo, dalla post e dalle scelte del fotografo.
La fotografia è un'arte visuale ed è anche un mezzo di comunicazione.
Può dire qualcosa di sensato solo per noi o essere più universale.
Nel momento che la condividi stai parlando a qualcuno, questo qualcuno percepirà la tua fotografia filtrata da quello che ha visto prima, dalla sua cultura e dal suo modo di approcciarsi al mezzo.
Ora magari stai dicendo: guarda che bel tramonto ho visto ieri sera a portofino.
Magari per te è un buon ricordo, eri a cena con una persona importante, la serata è legata a dei ricordi e emozioni.
Chi la guarda non ha lo stesso legame e l'approccio è differente, quindi se pensi a una pubblicazione usare la modalità la fotografia è mia e comunico a me è un errore, la fotografia condivisa sta dicendo qualcosa, magari di te ma stai parlando.
La tua frase può essere solo un bel ghirigoro tipo i delfini attraversano lo specchio dell'infinito nell'infuocato tramonto
Oppure può essere forte e diretta, ma stai comunque dicendo qualcosa al mondo con una pubblicazione e questo ragionamento deve essere alla base della scelta del pubblicare o no e del dove farlo.
Detto questo ogni persona ha un suo vissuto e quindi un modo di percepire lo scatto, prima di tutto devi capire a che target di pubblico ti rivolgi e se quello che dici ha senso ed è capibile a loro

avatarsenior
inviato il 11 Febbraio 2022 ore 11:50

Fotografo per me stesso.
E' una pratica che mi rilassa e mi da gioia.

avatarsenior
inviato il 11 Febbraio 2022 ore 12:17

fotografare è la cosa piu' facile del mondo : basta schiacciare un tasto.

fare buone foto foto è tra le cose piu' difficili del mondo.

Il perche' è una storia lunga : si va dalla mancanza di cultura , alla banalità', a una megalomania che le nostre foto siano sempre belle, al mostrare un momento importante per noi stessi ( un figlio per dire , un tramonto con la donna della nostra vita ecct ) ma assolutamente privo di interesse per altri.

dobbiamo fare delle scelte sia se fotografiamo per noi stessi che per altri e fare i conti con la vanità'.

In ogni modo per me la regola è fotografare meno e pubblicare ancora meno : la condivisione di qualsiasi fotografia deve essere ragionata in qualsiasi palcoscenico.
Purtroppo la realta' parla di mille piattaforme reali e virtuali in cui l'ego del fotografo viene esibito senza nessuna vergogna.

questo è il male.

E' ovvio che si parte sempre col fotografare per noi stessi , ma è anche ovvio che le sirene tentatrici del plauso, del like ci fanno fare scelte sbagliate.

Sul discorso di volere dire qualcosa, di volere allacciare un dialogo col fruitore, penso che sia tutta aria fritta : bisognerebbe distinguere foto buone e non buone , non foto con cui si instaura un dialogo con lo spettatore o nessuna emozione .

per dire ...
questa foto crea un dialogo ? emoziona?





siamo sicuri che quando abbiamo scattato la abbiamo creata per noi stessi?

e questa invece





questa ha un fine? è da mostrare ? quando la mostriamo cosa cerchiamo ... se non gli applausi.
ce ne frega veramente tanto delle critiche?

morale ... siamo sicuri che il fotografo medio non scelga la prima perche' fondamentalmente preferiamo prendere applausi da una foto inutile piuttosto che essere quasi ignorati con la seconda , anche se ha un valore superiore?

a voi le risposte

ps: la seconda foto è del maestro G. Guidi.


avatarsenior
inviato il 11 Febbraio 2022 ore 12:20

fotografo per me e la mia famiglia, per trasmettere emozioni a me e a loro.
Se poi riesco a trasmetterne anche ad estranei, meglio, altrimenti è lo stesso.
Non ho social, Juza a parte, sui quali pubblico....e pure qui, pubblico poco e niente, non per paura delle critiche o altro, anzi, quelle sono sempre ben accette. Non pubblico perchè credo che le foto della mia famiglia, dei miei ricordi, non interessino a nessuno al di fuori di me e dei miei cari, quindi occuperei spazio per nienteMrGreen

Messaggi importanti all'umanità non ne ho da dare, ne penso ne sarei in grado, quindi certi tipi di foto non sono per me.
La foto per le masse non è per me...

Tutti hanno una penna a casa, ma pochi sanno scrivere un libro....
ecco, io sono tra quelli che non sanno scrivere, che si chiami penna, o macchina fotograficaMrGreen

avatarsenior
inviato il 11 Febbraio 2022 ore 12:20

In realtà non è sbagliato, se pubblico per un certo pubblico mi devo rapportare con esso e quindi se lo scopo è l'esposizione instagram una buona fotografia può anche essere quella solo estetica.
Non è che la buona fotografia lo è in assoluto, lo è in un contesto.

avatarjunior
inviato il 11 Febbraio 2022 ore 12:27

...perchè mi pagano vale? MrGreen

avatarsenior
inviato il 11 Febbraio 2022 ore 12:29

assolutamente, anzi è uno dei motivi principali di un professionista.
E fai le foto che servono al cliente pensando all'uso che nè farà non a quello che nè faresti tu

avatarsenior
inviato il 11 Febbraio 2022 ore 12:59

Dico la mia, nulla contro chi dice sempre "io fotografo per me stesso". Ma dico se così fosse penso che tali persone dovrebbero tenersi le foto per loro, nel loro computer o smartphone oppure stampate nei loro album. Una cosa bellissima sia chiaro, quando vuoi accedi alle foto e vivi quei ricordi un po' come avere un diario segreto.
Per 10 anni io ho tenuto un diario, ben 10 diari, uno all'anno. Quando rileggevo le cose scritte a volte sorridevo e a volte ero malinconico. Stessa cosa con le foto.
Un diario segreto non lo pubblichi, o meglio lo puoi pubblicare ma a quel punto non è più segreto, vuoi far sapere alla gente e al pubblico una parte della tua vita, o perchè vuoi scriverci un libro o per mettere in guardia qualcuno dal non fare i tuoi stessi errori ecc..
La stessa cosa, per me, vale con le foto. Se le pubblichi non stai più scattando "soltanto" per te, stai sottoponendo le tue foto al giudizio degli altri e potrai ricevere complimenti o critiche e dovrai fartene una ragione.
Quindi se pubblichi le foto, se le porti ad una mostra e via discorrendo il concetto "io scatto per me" a mio giudizio non ha più senso.
La foto che a te ha scatenato forti emozioni a qualcun altro non suscita un tubo? Devi accettarlo, fa parte della vita.

avatarsenior
inviato il 11 Febbraio 2022 ore 13:50

Intendiamoci. Si fotografa per innumerevoli motivazioni. Forse ogni fotografo ha la sua. Ma necessariamente per dialogare bisogna fare un po' di generalizzazioni.
La fotografia vernacolare, quotidiana, famigliare ha assunto sempre un ruolo importantissimo nella storia della fotografia, e lo avrà ancora. Anzi, esistono filoni di fotografia contemporanea che basano il loro stile sulla fotografia vernacolare. Con la differenza che sono create per essere esposte ad un vasto pubblico piuttosto che fatte vedere solo per i famigliari.
Il voler fotografare per i ricordi famigliari, per le emozioni legate a questi ricordi, è un atto nobile. Ma in questo caso esistono già i tre elementi: il fotografo e i famigliari e le fotografie stesse. E' già quindi cercare una relazione attraverso la fotografia e più sei capace in termini espressivi e più le emozioni saranno elevate tra il fotografo e i famigliari che in questo caso rappresentano il pubblico. Non necessariamente bisogna voler esporre ad un vasto pubblico o avere messaggi importanti per l'umanità.
Comunque sia la fotografia è un'attività espressiva che richiede i tre soggetti (fotografo, fotografia e pubblico) per dare il meglio di se. Chi dice di fotografare per se etesso, ma magari poi pubblica sui forum, si perde il meglio della fotografia

avatarsenior
inviato il 11 Febbraio 2022 ore 14:04

Non è una domanda banale, ma la fotografia nel momento in cui la mostri diventa comunicazione. Ma il "per chi si fotografa" rimane una bella domanda che si può fare per ogni attività creativa.

Io sono un grafico di professione. Faccio grafica per vari clienti. Ovviamente quello che produco mi piace (in genere) ma è incentrato sul cliente, sui suoi gusti e sulle sue esigenze mi pagano per farlo. Cambiando cliente cambio approccio, lo stile è il mio ma mi adeguo al gusto del cliente.

Gioco di ruolo, scrivo le avventure e le conduco (da una vita). Quando scrivo avventure lo faccio perché voglio dire qualcosa e perché quella storia mi piace, ma le scrivo in funzione dei miei giocatori. È indubbiamente più "intimo" rispetto alla grafica più "personale" ma comunque è rivolto ad un "pubblico" in questo caso ai miei giocatori perché so a loro cosa piace giocare.

Poi c'è la fotografia e questa è l'attività creativa più personale che svolgo. Fotografo per me, secondo quello che voglio esprimere senza vincoli esterni e fotografare quello che mi piace. Ma nonostante sia la cosa più personale scatto perché voglio liberamente comunicare qualcosa che sia anche solo lo stato d'animo che ciò che mi circonda mi suscita. Condivido i miei scatti con una cerchia di persone che ha voglia di vedere i miei scatti e di parlarne (sono tutti appassionati di fotografia e tutti fotografano) e sono contento di sapere cosa suscita in loro, cosa loro vedono e di ricevere i loro consigli, ed è altamente istruttivo in ogni ambito avere punti di vista diversi, e fa crescere non solo fotograficamente.
Quei consigli li seguo? a volte si a volte no, ci sono volte che mi fanno notare cose interessanti, altre volte la mia visione arriva, altre volte no, altre volte arriva una visione diversa ma migliore di quello che pensavo MrGreen .

Ma fotografare per sé stesso e basta non so lo trovo di base arido. Anche la semplice foto ricordo, per me dovrebbe sempre essere fatta per comunicare qualcosa e non solo a noi che eravamo presenti nella scena.

avatarsenior
inviato il 11 Febbraio 2022 ore 14:05

Bel post. Mi rivolgo all'autore che "cerca risposte", a te da cosa è scattata la voglia di fotografare? La risposta sta lì. Ti sembra facile fare un ritratto a qualcuno e farglielo piacere a se stesso? Quando faccio una foto, di qualsiasi genere é normale che in primis deve piacere a me, altrimenti non avrebbe senso.

Non parlo di chi come me all'inizio scattava qualsiasi cosa, parlo di quando si acquista consapevolezza

avatarsenior
inviato il 11 Febbraio 2022 ore 14:16

Tante sono le risposte quanti sono gli esseri umani. C'è chi fotografa per sé, chi per lavoro, chi per il piacere della scoperta, chi per il piacere del bello, chi per fare denunce sociali...

Questo pezzo di film si può, a parer mio, estendere anche alla fotografia, alla musica, alla scultura, alla pittura...



Fotografiamo perché gli umani sono pieni di passioni e vogliamo comunicare: tante sono le cose che ci tengono vivi. Comunichiamo con i ricordi, con le emozioni, con l'arte...anche con le foto da cartolina.
Possiamo fare realisimo, impressionismo, documentarismo, oggettivismo, surrealismo... non c'è un limite a quello che vogliamo comunicare.

avatarsenior
inviato il 11 Febbraio 2022 ore 15:45

L'autore del post scrive questo:
“Io fotografo con un intento preciso.
Dalla mia foto voglio rivivere l'emozione che ho provato in quel momento. “
Proposito lecito, ma nel momento in cui le fai vedere e/o le pubblichi, allora quelle emozioni devono più o meno viverle anche chi osserva altrimenti c'è qualcosa che nn va.
Il linguaggio universale della fotografia ha delle regole precise anche se con mille sfumature . Se uno si inventa un vocabolario personale nulla in contrario, ma poi se lo deve tenere in cassetto, perché nel momento di esibirlo gli verrà chiesto se conosce prima l'alfabeto.;-)

avatarsenior
inviato il 11 Febbraio 2022 ore 15:53

Io ho iniziato a fotografare per il motivo più stucchevole del mondo.
Ero innamoratoMrGreen
Trovavo unico il suo sorriso ogni volta che si girava a guardarmi!
Era il suo sorriso per me.
Quel sorriso ha una durata limitata, volevo fissarlo nel tempo, volevo provare a farle vedere come io la vedevo

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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