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Come funziona la scansione delle pellicole?


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avatarsenior
inviato il 28 Gennaio 2022 ore 15:29

Eccolo qui... meno male che lo avevo salvato:

jpbuffington.com/?p=167

avatarsupporter
inviato il 28 Gennaio 2022 ore 15:37

In realtà lo fa per postare le foto sui social. Ha trovato una vecchia compatta a casa quindi compra un rullino, fa 36 foto, poi va al laboratorio e se le fa scansionare. Però un rullino gli costa 20 euro e la scansione 10. Praticamente gli costa 1 euro a foto.


Allora cade tutto. Anche uno scannerino da 50€ va benissimo per postare immagini che saranno guardate, forse, per un secondo e mezzo, su uno schermo da pochi pollici e poi finiranno nell'oblio social come lacrime nella pioggia. Amen.

avatarsenior
inviato il 28 Gennaio 2022 ore 16:13

E' come la trita questione tra gli LP ed i CD.
Gli LP contengono una informazione "continua" mentre i CD registrano con codice binario. In teoria, ammesso che l'orecchio umano possa cogliere le differenze e non è così, come riproduzione sarebbero meglio gli LP. In teoria. Perché oggi molti sono stampati da files digitali. Poi interviene la qualità di stampa e del vinile, per tacere di tutti i rumori che intervengono dopo qualche ascolto. Chi sta appresso a queste cose non è interessato alla musica, ma la usa come test per il suo impianto HiFi.
Idem per la fotografia: l interesse tecnico nasconde, male, il vuoto di contenuti.
Inoltre oggi rompersi il capo con la pellicola quando il digitale vi ha dato una libertà espressiva immaginabile, è razionalmente incomprensibile.
Poi, se a qualcuno piace usare la pellicola, ovviamente è libero di farlo. Però sia almeno in BN, sviluppato e stampato in proprio.
Se ci si diverte, non serve addurre motivi tecnici per lo più infondati.
La stampa del negativo colore viene fatta in digitale, capisciamme ' ....

avatarsupporter
inviato il 28 Gennaio 2022 ore 16:25

Oggi puoi avere sulle macchine fotografiche digitali l'emulazione dei profili delle pellicole, sia a colori e sia in b/n, quindi esiste un'utenza che ha l'esigenza di avere delle foto che richiamino i vecchi colori o le vecchie tonalità delle pellicole. A mio parere questa utenza, me compreso, si sta indirizzando verso una forma ibrida in cui partendo da una foto a pellicola, si arriva ad una stampa in digitale. I puristi potranno anche storcere la bocca ma ritengo che questa soluzione, se ben gestita, possa soddisfare anche i palati più fini. Del resto la storia della fotografia è piena di queste ibridazioni, non ultima la tecnica ibrida utilizzata da Salgado per produrre le sue stampe.

avatarsenior
inviato il 28 Gennaio 2022 ore 16:52

Ho visto poi alcuni scatti di questo mio amico (ha usato una Agfa).. Però onestamente non sono rimasto stupito, vedremo quando userà quelle a colori cosa viene fuori. Quello che mi ha colpito è l'ottima GD e la tenuta delle alte luci per essere un sìngolo scatto.

avatarsenior
inviato il 28 Gennaio 2022 ore 16:52

Uhm Kwlit... immagino che tu non abbia mai avuto la ventura di assistere a una proiezione di diapositive come DIO COMANDA!

avatarsenior
inviato il 28 Gennaio 2022 ore 17:11

PaoloMclink,
ho ancora un Prado 500 biformato, con diversi obbiettivi e un Prado Universal con il Colorplan.
Il Pradovit autofocus lo rivendetti, come in seguito ho rivenduto il Rollei biottico, che faceva le dissolvenze. Dopo drastiche epurazioni il mio archivio conta ancora più di 6000 diapositive, tutte poi digitalizzate.
Ma era un'altra epoca.
Col senno del poi, ho iniziato col BN e avrei dovuto seguitare su quella strada.

avatarsenior
inviato il 28 Gennaio 2022 ore 17:48

Il Rollei biottico sarebbe il Rollei Twin?

avatarsenior
inviato il 28 Gennaio 2022 ore 18:01

Scusa Mirko: in che senso non sei rimasto stupito?

avatarsenior
inviato il 28 Gennaio 2022 ore 18:13

Adriano la tecnica ibrida non può, e questo è ovvio, che generare un ibrido, che come tutti gli ibridi non è né l'uno né l'altro dei soggetti che l'hanno generato.

Va bene?
Si, indubbiamente... anche perché in certi casi è l'unica strada percorribile.

Ma non illudiamoci, mentendo a noi stessi, che possa essere meglio della "diritta via"...

avatarsenior
inviato il 28 Gennaio 2022 ore 18:43

Paolomcmlx
Credo di sì...costava parecchio. Era l ultima versione. Mi pare di ricordare che le serie precedenti avevano qualche problema.
Ho dimenticato di aver avuto un Kodak Carousel. Non si inceppava mai, con qualsiasi tipo di telaietto.

avatarsenior
inviato il 28 Gennaio 2022 ore 19:08

Non so Paolo vedendo gli scatti di questo mio amico non ci ho visto proprio nulla di speciale. Forse dovrei provare a vedere qualcosa di più alta qualità.

avatarsenior
inviato il 28 Gennaio 2022 ore 20:00

Eh Kwlit in verità un po' tutte le versioni avevano dei problemi.
Il fatto è che quello del Rollei Twin è un progetto tanto ardito quanto delicato... e ciò di riverbera negativamente sul costo, astronomico, sulla meccanica, delicatissima, e sull'affidabilità tout court.

Al contrario gli Ektapro, gli S-AV e prima ancora i Carousel, pur molto sofisticati, sono quasi spartani al confronto, e quindi prevalgono in termini di affidabilità ;-)

avatarsenior
inviato il 28 Gennaio 2022 ore 20:09

Paolomcmlx
Che io ricordi i problemi maggiori li aveva il Rollei biformato. Non ce ne era uno affidabile. Il mio Rollei Twin ha funzionato benissimo per 4 anni, poi l' ho venduto.
Il Pradovit autofocus era quello senza pausa oscura, mi pare il CA 2500

avatarsenior
inviato il 28 Gennaio 2022 ore 21:12

Come sarebbe a dire che non c'era la pausa oscura?
La pausa oscura dovrebbe essere il momento del cambio dia, come avveniva il cambio per far si che quel momento fosse sempre in luce?

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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