| inviato il 05 Gennaio 2022 ore 13:21
Ah, non ho fatto caso all'ora... pensavo fosse una risposta di stamattina. Ok, per tutto il resto tu hai detto la tua e io ho detto la mia... (evito volutamente di ribattere alle foto "scappa e fuggi", la coda sarebbe lunga e poco interessante per gli altri) Spero solo che i nostri contributi servano a diradare un po' la nebbia a chi si avvicina alla fotografia tradizionale (odio il termine "analogica") Ad maiora... |
| inviato il 05 Gennaio 2022 ore 13:47
“ Spero solo che i nostri contributi servano a diradare un po' la nebbia a chi si avvicina alla fotografia tradizionale (odio il termine "analogica") „ Spero anche io che diversi punti di vista, pur con molti punti di contatto, contribuiscano a rendere più chiara, soprattutto a chi ha iniziato con il digitale, la fotografia argentica, sì io amo, vezzosamente, chiamarla argentica. |
| inviato il 05 Gennaio 2022 ore 14:31
Se io la chiamo "fotografia chimica" va bene uguale? |
| inviato il 05 Gennaio 2022 ore 15:09
“ Se io la chiamo "fotografia chimica" va bene uguale? „ Mmmmmhhh mica lo so! Vabbe' giusto perché sei tu!  |
| inviato il 05 Gennaio 2022 ore 18:29
Qualcuno propone: fotografia argentica.. vabbè.. Cmq recentemente ho fatto un rullo 120 su Portra 400 sviluppato da Ars Imago; dal suddetto ho poi selezionato 4 ingrandimenti 20x20 tradizionali, manuali da ingranditore (mi hanno garantito che non scannerizzano..) costano ognuno una mezza fortuna, vediamo un pò che esce.. è una prova.. vi tengo aggiornati, nel caso di porcata mi ritiro un' altra volta in buon ordine sul bn.. Poi una curiosità: ma all' "epoca d' oro" come si faceva ad ottenere stampe da un positivo? cioè dalle dia.. (non parliamo di positivi 'sto periodo...) |
| inviato il 05 Gennaio 2022 ore 19:38
“ Qualcuno propone: fotografia argentica.. vabbè.. Poi una curiosità: ma all' "epoca d' oro" come si faceva ad ottenere stampe da un positivo? cioè dalle dia.. (non parliamo di positivi 'sto periodo...) „ Se in vece di fare battute sulla fotografia argentica, locuzione ampiamente usata con riferimento al settore della fotografia predigitale (https://www.flickr.com/groups/34716377@N00/discuss/72157632789597422/ qui un esempio), ti fossi soffermato a leggere avresti visto che parlavo di Cibachrome, comunque torniamo alla domanda: "come si faceva ad ottenere stampe da un positivo?" semplicemente stampando su una carta "diapositiva" in pratica una carta sottoposta allo stesso processo di inversione cui sono sottoposte le diapositive (ovviamente semplifico molto)se eri bravo stampavi in casa utilizzando Cibachrome (ma esistevano carte di altre case) e gli appositi chimici Ilford utilizzando un Drum particolare per garantire l'agitazione continua dei liquidi e una bacinella con termostato per garantire la costanza della temperatura. Non era facile ma era divertente e ancora oggi, dopo circa 15 traslochi e quasi quarant'anni conservo ancora delle stampe ancora perfette... |
| inviato il 05 Gennaio 2022 ore 20:12
Ho upgradato da poco il mio scanner Epson V600 con un Epson V850, altra categoria di macchina. Con il software Silver Fast 8 fornito insieme allo scanner hoi scansionato un vecchio negativo a colori sviluppato di recente, dopo 18 anni ( quasi mission impossible ), direi che è riuscito a tirare fuori delle immagini intellegibili in modo quasi miracoloso . I prossimi giorni l'utilizzero con negativi a colori e B/N ripresi in questi giorni per vedere la qualità che ne esce fuori. Prossimamente l'utilizzero anche con diapositive, sono proprio curioso di vedere come regge la scansione di un formato 35mm inciso di recente. A proposito il software Silver Fast ha una funzione, da quello che ho capito, basata sulla scansione ad infrarosso, che elimina gran parte dei pelucchi e della polvere presente sulla pellicola. |
| inviato il 05 Gennaio 2022 ore 20:12
Anch'io conservo dei Cibachrome di quasi quarant'anni in condizioni perfette. Ma diciamo che una delle caratteristiche che rendevano affascinante il Cibachrome è proprio la sua sostanziale indifferenza allo scorrere del tempo. |
| inviato il 05 Gennaio 2022 ore 22:31
“ Ma diciamo che una delle caratteristiche che rendevano affascinante il Cibachrome è proprio la sua sostanziale indifferenza allo scorrere del tempo. „ Ma anche la bellezza dei colori e la sua lucentezza... rimpiango ancora le emozioni che poteva dare se ben stampato. Paolo temo che non vedremo mai più qualcosa di simile siamo stati fortunati a conoscerlo |
| inviato il 05 Gennaio 2022 ore 22:43
“ Ho upgradato da poco il mio scanner Epson V600 con un Epson V850, altra categoria di macchina. „ Complimenti Adriano, bel colpo! Ogni tanto ci faccio un pensierino ad uno scanner del genere... ma la cifra è importante... Edit : “ A proposito il software Silver Fast ha una funzione, da quello che ho capito, basata sulla scansione ad infrarosso, che elimina gran parte dei pelucchi e della polvere presente sulla pellicola. „ A dire il vero anche il Digital ICE che aveva il V600 lavorava con lo stesso principio Solo che SilverFast sembra sia veramente "più avanti"... già solo poterlo usare con il V850 è un plus non indifferente. |
| inviato il 06 Gennaio 2022 ore 8:36
Ma anche la bellezza dei colori e la sua lucentezza... rimpiango ancora le emozioni che poteva dare se ben stampato. Paolo temo che non vedremo mai più qualcosa di simile siamo stati fortunati a conoscerlo Eh, certo... e che ne parliamo a fare! Per fortuna caro Mario fra 20x30, 30x45 e 50x75 di Cibachrome ne conservo un buon centinaio, e come hai giustamente sottolineato tu è sempre un piacere fermarsi ad ammirare delle stampe del genere, e siamo stati fortunati noi che una cosa del genere abbiamo avuto la ventura di conoscerla |
| inviato il 06 Gennaio 2022 ore 16:01
Molto belle le vostre discussioni, fanno capire che la fotografia non è solo la fase dello scatto e basta, ma continua con tutti i processi a seguire: sviluppo, stampa ecc ecc. Molto affascinante il fatto e l'idea di poter realizzare una foto da zero con le proprie mani. Nonostante sia giovane rimpiango molto questo processo, concedetemi il termine, analogico. Ora lasciando la battaglia Dia, BN o Negativi, ho capito che tutte e tre hanno in comune il discorso della basa qualità di stampa in laboratorio: da quel poco che ricordo, anni fa, quando ancora si usavano le compattine a pellicola, terminato il rullo lo si prendeva e lo si portava dal fotografo sotto casa a stampare. La qualità non era per niente male! Premesso ciò, per ora che uno non si volesse o non potesse attrezzarsi per la stampa a casa e per ottenere due negativi ancora caricati in macchina decenti, non potrebbe prima richiedere i provini e poi da lì scegliere quali foto stampare? |
| inviato il 06 Gennaio 2022 ore 17:15
“ Ora lasciando la battaglia Dia, BN o Negativi, ho capito che tutte e tre hanno in comune il discorso della basa qualità di stampa in laboratorio: „ No la bassa qualità non è data d al laboratorio ma dalla qualità del singolo laboratorio, per capirci gente come Capa; Bresson; Doisneau; Salgado; McCurry e via dicendo non stampavno certamente da soli ma davano indicazioni precise al laboratorio sia su sviluppo che sulla stampa (quest'ultima in seguito ai provini) un'idea del sistema te la puoi fare vedendo questo film I sogni segreti di Walter Mitty “ da quel poco che ricordo, anni fa, quando ancora si usavano le compattine a pellicola, terminato il rullo lo si prendeva e lo si portava dal fotografo sotto casa a stampare. La qualità non era per niente male! „ Nella quasi totalità dei casi non era male... faceva proprio schifo e molto dipendeva da quanto tempo il negoziante aveva cambiato gli acidi e quante foto ci aveva sviluppato ma c'erano dei laboratori seri decisamente professionali, ricordo a Roma Autenticoor, che lavoravano alla grande anche seguendo le richieste specifiche del fotografo “ Premesso ciò, per ora che uno non si volesse o non potesse attrezzarsi per la stampa a casa e per ottenere due negativi ancora caricati in macchina decenti, non potrebbe prima richiedere i provini e poi da lì scegliere quali foto stampare? „ Certamente puoi |
| inviato il 07 Gennaio 2022 ore 14:05
“ Nella quasi totalità dei casi non era male... faceva proprio schifo e molto dipendeva da quanto tempo il negoziante aveva cambiato gli acidi e quante foto ci aveva sviluppato ma c'erano dei laboratori seri decisamente professionali „ AHAHAHAHAHAHAHAH allora mi ricordavo male! Va bene dai, ringrazio a tutti per i consiglio, per adesso mi concentro sulla parte fondamentale che è scattare, poi in seguito credo che mi organizzerò almeno per lo sviluppo perchè mi intriga questa cosa di fare tutto a mano a da soli |
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