| inviato il 29 Dicembre 2021 ore 14:29
“ Mah, fotocamera ed ottica sono l'ultimo problema di quella immagine, personalmente vedo tanta approssimazione, dalla scelta del soggetto, (che manca) all'esposizione, all'inquadratura... scattata con una M6 e summilux non cambierebbe di una virgola. „ La Leica avrebbe consentito di gestire al meglio l'esposizione. Il problema delle ME è nel controllo dell'esposizione, M molto scomodo con i due pulsantini, la pessima qualità dell'ottica ha certamente contribuito al pessimo risultato. Non valuto la composizione in quanto credo non sia argomento di discussione e non credo sia stata richiesta dall'interessato. |
| inviato il 29 Dicembre 2021 ore 15:12
Ma sono solo io a notare una mancanza di nitidezza impressionante? Lo scatto sembra mossa/fuori fuoco. Per il colore ci vuole anche una buona luce, non ci si può aspettare dalla pellicola miracoli (e neanche dal digitale). |
| inviato il 29 Dicembre 2021 ore 15:36
Ma dai, non diciamo cose fuorvianti: negli anni '70 si scattavano solo foto pessime con la Pentax ME e si ottenevano risultati come quello indicato? Non è possibile nemmeno solo pensarlo. Era una reflex decente, aveva un esposimetro buono, va bene sempre. Mia moglie faceva ottime foto con una Zenit TTL. Ma nella fotografia a pellicola non è possibile saltare ogni regola, nello stesso modo della fotografia digitale. Innanzitutto la ripresa e le sue regole vanno rispettate sempre (con qualunque cosa ci sia dentro la reflex, pellicola o sensore digitale): qui la composizione è pessima e non si può dare un parere: un pezzetto di chioma che fa capolino in alto a sinistra, 1/4 di albero spuntato dal nulla a destra, un'ombra in basso a sinistra. Poi non c'è un vero soggetto, qualcosa che apra l'immagine o un punto di interesse preciso. E poi, il cielo sfondato, biancastro, vuoto. Probabilmente, ancora, la pellicola è stata maltrattata da un laboratorio qualunque sotto casa. La pellicola va onorata con un trattamento serio, magari meglio fatto da sè. Comunque non fatta da un qualunque minilab; perdiamo tempo a imparare a fare una buona post,a informarci, a seguire tutorial e poi, invece, le pellicole le affidiamo a chiunque? La scansione con mezzi di fortuna uccide la fotografia analogica (ho varie volte detto che per un certo periodo ho fatto la scansione di diapositive in medioformato con la mia Mamiya 7 , una 6X7, con il modello di punta degli scanner piani della Epson e avevo risultati buoni ma inferiori a quelli ottenibili con la mia D800, figuriamoci con la scansione fatta con questi metodi). E poi la nitidezza....Insomma, non si può fare qualcosa di decente maltrattando così ogni singolo aspetto, ogni anello che dalla ripresa porta al risultato finale...nè più nè meno che in digitale. Anche la fotografia in pellicola va fatta per bene. Usa tranquillamente la tua ME, fai una bella foto, accuratamente scattata, vai in un laboratorio serio e fatti stampare per bene una foto per valutarla. Oppure scatta delle dia e guardale criticamente molto ingrandite e, se vuoi farle vedere su Juza o su altre piattaforme, usa strumenti adatti per la scansione: la pellicola va rispettata e la fotografia analogica, così come quella digitale, va fatta per bene. Non basta mettere il rullino dentro e pensare che basti questo per divertirsi |
| inviato il 29 Dicembre 2021 ore 16:53
“ Usa tranquillamente la tua ME, fai una bella foto, accuratamente scattata „ infatti, però non fidarti ciecamente dell'esposimetro, perché i valori sono medi e vanno valutati e corretti, inoltre considera che la pellicola negativa a colori ha una latitudine di posa di circa 4 stop, quindi se calcoli l'esposizione per le ombre, poi il cielo viene bianchissimo e lo stesso vale per qualsiasi scena dove c'è una differenza di più di 4-5 stop tra la zona più chiara e quella più scura, o un forte contrasto in generale. Oltre a questo ci sono le dominanti, ogni pellicola è tarata per un tipo di luce e ci sono situazioni ambientali che condizionano i colori, anche solo una giornata assolata, quindi usando la pellicola dovresti attrezzarti con qualche filtro. Per ovviare alla scarsa latitudine di posa puoi provare i filtri digradanti, magari facendo qualche prova con una digitale. Inoltre, sempre perchè la coperta è corta, conta anche la composizione: se c'è una zona molto chiara o molto scura si può escludere dalla scena o usare i contrasti per creare un motivo grafico, si deve valutare cosa valorizzare e a cosa rinunciare. Contenendo il più possibile i contrasti e quindi stando dentro la latitudine di posa, i colori e la luce dovrebbero essere quantomeno corretti. Aggiungo che un grande nemico della nitidezza e dei colori è il flare, che affligge soprattutto le ottiche non eccellenti, quindi il paraluce è sempre d'obbligo e al netto di esigenze creative, vale la solita regola del "sole alle spalle". |
| inviato il 29 Dicembre 2021 ore 17:12
In ordine di importanza, per avere una buona foto anapogica da condividere in digitale sui forum: 1 fotocamera funzionante 2 dare un soggetto e un significato alla foto 3 giusti parametri di scatto 4 scanner adatto 5 obiettivo buono 6 pellicola adatta Nella foto vista, mancano i punti 2, 4 e 5. |
| inviato il 29 Dicembre 2021 ore 17:14
la tua foto effettivamente è di qualità scarsa. I fattori che influenzano il risultato sono: - pellicola usata - obiettivo usato - parametri di scatto (tempo, diaframma, messa a fuoco ecc.) - qualità della stampa - qualità della scansione - postproduzione finale Di questi parametri, per la verità dal primo all'ultimo tutti apparentemente insoddisfacenti, direi che quello che più ha contribuito a determinare un risultato negativo è la scansione... una scansione da 10x15 o 13x18 per giunta mal postprodotta affossa qualsiasi voglia di qualità. La prossima volta: - prendi una pellicola di qualità superiore - usa un obiettivo più nitido, ad esempio un 50mm o un 28 fisso (quelli pentax sono ottimi) - imposta la fotocamera per la massima nitidezza, evitando il micromosso, usando i diaframmi giusti, esponendo correttamente e mettendo a fuoco con estrema precisione - scansiona direttamente da negativo, o almeno da una stampa pro di dimensioni maggiori. - regola correttamente i parametri di scansione e postproduci il file ottenuto per avere dei valori di luminosità, contrasto e saturazione visivamente accettabili. |
| inviato il 29 Dicembre 2021 ore 18:28
“ ...inoltre considera che la pellicola negativa a colori ha una latitudine di posa di circa 4 stop, quindi se calcoli l'esposizione per le ombre, poi il cielo viene bianchissimo e lo stesso vale per qualsiasi scena dove c'è una differenza di più di 4-5 stop tra la zona più chiara e quella più scura, o un forte contrasto in generale. „ Stai confondendo e mischiando "latitudine di posa" e "gamna dinamica"; da quello cge scrivi credo tu voglia riferirti alla gamna dinamica che, in un negativo colore, è ben superiore a 4 - 5 stop (quella tipicamente è la gamma dinamica delle diaposituve) e di solito si attesta mediamente su valori intorno ai 10 - 12 stop almeno . Differentemente dalle diapositive però bisogna stare attenti a non sottoesporre le ombre, poi le luci nella naggior parte dei casi ricadranno all'interno della gamma dinamica. |
| inviato il 29 Dicembre 2021 ore 18:31
Ciao Lynn95, puoi farci vedere qualche altro scatto di quel rullino? Potrebbero fornire altri utili indizi su possibili problemi nella catena, dall'esposizione alla scansione finale. In 34 pose ce ne sarà sicuramente qualcuna esposta e messa a fuoco correttamente, se anche quelle non sono soddisfacenti il problema sarà altrove. Concordo su molti dei commenti sopra, tranne quello sulla povertà del soggetto. Mi sembra poco rilevante perché - correggimi se sbaglio - la tua perplessità è sulla qualità tecnica dell'immagine,non quella artistica. I primi rullini in assoluto che ho scattato erano a colori. Li ho mandati a sviluppare e stampare ad un laboratorio ed i risultati mi hanno tanto impressionato, in senso negativo, che ho quasi deciso di abbandonare la pellicola. Il problema era la scarsissima qualità del procedimento usato (chimici esausti probabilmente, automazione quindi mancanza di controllo dell'esposizione del singolo fotogramma etc .) Ecco,io penso che il problema principale nel tuo caso sia lo stesso di quello in cui sono incappato io agli inizi. Non sono del tutto d'accordo ( vado in maniera impopolare controcorrente) sui discorsi fatti sul materiale utilizzato. La macchina conta poco, a meno di enormi tare nei tempi di scatto, la pellicola anche se non di prima fascia va più che bene, mentre l'obiettivo secondo me potrebbe contare: un 50ino dell'epoca (Pentax incluso) le suona a praticamente qualsiasi zoom pari età. Se puoi cerca un laboratorio 'serio' per i prossimi rullini, vedrai che il risultato sarà differente. Non posso non concordare con chi ti ha suggerito di entrare nel mondo a pellicola con il bianco e nero pensando almeno di sviluppare da te. Più semplice a farlo che a spiegarlo e qualità e controllo interamente nelle tue mani Ciao |
| inviato il 29 Dicembre 2021 ore 18:55
@Lynn95 molti di coloro che hanno risposto tra cui il sottoscritto hanno iniziato a fotografare con la pellicola e successivamente hanno usato il digitale. Chi come nel tuo caso fa il percorso inverso ha un compito comunque fattibilissimo ma piu' difficile. Questo perche' parti gia' da un sistema in grado di darti un risultato accettabile nelle piu diverse condizioni di luce. Con la pellicola, negativo colore, ammesso che quanto sopra sia possibile, non lo e' di certo se i vari passaggi della catena sono fuori dalle tue possibilita' di intervento. Un primo passo e' quindi quello di scegliere condizioni favorevoli. Mi permetto di prendere esempi dalla tua galleria. Questa foto, un controluce in pieno giorno, se la fai a pellicola darebbe un cielo completamente bruciato www.juzaphoto.com/galleria.php?t=4052794&l=it Quest'altra potrebbe dare un buon risultato anche a pellicola www.juzaphoto.com/galleria.php?t=4051141&srt=data&show2=1&l=it Quest'altra ancora anche, ma con l'accortezza di puntare l'obiettivo verso il cielo "infuocato" dal sole al tramonto, prendere i valori di esposizione in manuale e ricomporre l'inquadratura www.juzaphoto.com/galleria.php?t=4052058&srt=data&show2=1&l=it |
| inviato il 29 Dicembre 2021 ore 18:57
Bah, la ME pur con un Tokina davanti è in grado di restituire foto più che dignitose. Il problema non è lì. A me sembra di non vedere nessun dettaglio in quella foto. E se la scansione non viene fatta bene manco con la migliore macchina e obiettivo si riuscirebbe ad ottenere un buon risultato. La definizione e i colori sono rimasti nel negativo! |
| inviato il 29 Dicembre 2021 ore 19:01
"Questa foto, un controluce in pieno giorno, se la fai a pellicola darebbe un cielo completamente bruciato" Sicuro? Da quando in qua le digitali hanno più gamma dinamica dei negativi? |
| inviato il 29 Dicembre 2021 ore 19:04
In un processo automatizzato fatto male non sfrutti le potenzialita'. Quindi perche' non partire da condizioni facili, almeno all' inizio |
| inviato il 29 Dicembre 2021 ore 19:44
“ Ma dai, non diciamo cose fuorvianti: negli anni '70 si scattavano solo foto pessime con la Pentax ME e si ottenevano risultati come quello indicato? Non è possibile nemmeno solo pensarlo. „ L'ho avuta insieme alla MX, due mondi diversissimi, sì ci si facevano belle foto ma era un casino da usare, ottima come punta e scatta ma per foto ragionate e studiate era complicatina, poi dopo averla conosciuta benissimo sì ci facevo ottime foto ma rimane una punta e scatta |
| inviato il 29 Dicembre 2021 ore 19:45
“ Nella foto vista, mancano i punti 2, 4 e 5. „ Anche il 6 |
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