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Thread estremamente interessante, lo dico davvero, peccato però che come sempre si parli esclusivamente di stampe... la qual cosa mi relega al ruolo di spettatore non partecipante. Peccato...
La stampa ha un ruolo fondamentale, il fine di uno scatto è la stampa finale (il web ha un'altro ruolo). Le dia?... è vero che vengono proiettate ma anche quelle servivano per la stampa (c'era un motivo preciso che si può approndire a parte per chi fosse interessato). Nell'era dell'analogico il fotografo doveva avere una buona padronanza tecnica a differenza di oggi che può essere sicuramente un optional in più (parlo in generale non di un campo specifico). Diciamo che questo discorso riguarda più la foto amatoriale o del professionista autodidatta perché buona parte di chi lavora nel settore viene da scuole qualificate o da una lunga gavetta con professionisti di buon livello è non dal web. Oggi ha senso scattare in analogico?...si , soprattutto se ci si rivolge al mercato delle gallerie d'arte.
Caro Paolo, purtroppo è così in un'epoca di fruizione rapida di una massa di foto condivise velocemente soprattutto sul web. Già io che uso il digitale ma stampo in proprio le mie foto rientro in una nicchia del fenomeno. Chi fotografa con pellicola è anch'egli parte di una ulteriore nicchia, magari più vivace ( visto che si produce poco sul piano degli apparecchi di ripresa e ingrandimento) e chi stampa in camera oscura è addirittura una nicchia in una nicchia. La tua opera non saprei definirla.....una nicchia al cubo? Ma la passione è di per sé stessa la giustificazione per continuare ad andare avanti. Vediamola in positivo: hai a disposizione ancora nel settore dell'usato un mare di prodotti tecnologici maturi e a buon mercato che un tempo non sempre ci si poteva permettere. Certo, nella enorme galassia di chi fa fotografia è molto poco probabile incontrare un altro pianeta simile al tuo. E, infatti, nelle varie discussioni in cui ci si imbatte, ho sempre notato uno scarso interesse verso le tue tematiche perfino da parte di chi scatta ancora con la pellicola, interesse forse limitato solo al mezzo tecnico. Il lato artistico, l'interesse per le dinamiche della multiproiezione invece, spesso sono piuttosto snobbati anche da chi usa ancora fotocamere analogiche. Strano. Se fossi io al tuo posto? Risposta non richiesta: data la mia curiosità, continuerei a fare finchè posso quel che mi piace, ma forse mi divertirei anche a provare qualcosa di diverso, sviluppo del bianconero e, molto probabilmente, mi interesserei anche alla galassia digitale che non riuscirei a ignorare. In fondo, tutto è fotografia
Ovviamente caro Claudio il mio parlare di certe cose è più uno sfizio di bocca, anche una provocazione innocente se vuoi, piuttosto che una reale necessità. Come tu stesso hai appena premesso la proiezione era un argomento residuale già all'epoca in cui la fotografia chimica imperava figurati allora quanti estimatori può avere oggi. Se poi consideri che quanto affermato da Vincenzo è giustissimo, ossia che le diapositive erano utilizzate in ben altri ambiti (editoriali in particolar modo), appare evidente come parlare di un danno/effetto collaterale come la proiezione è per certi versi quasi infantile, però, credetemi sulla parola perché ben difficilmente potrò mostrarvelo, se fotografare significa disegnare con la luce beh... allora è giusto che sappiate pure che la LUCE, in fotografia, la potete apprezzare solo in proiezione!
Hai perfettamente ragione, Paolo; d'altra parte sai bene che ho migliaia di diapositive catalogate per argomento e che, purtroppo, giacciono da anni nei loro caricatori lineari da 50 chiusi in valigette apposite. Altre dia sono ancora contenute nelle classiche scatoline. Le dia io le sviluppavo da me (era divertentissimo, sai che ho sempre avuto la curiosità di esplorare nuovi territori), qualche volta, raramente, le facevo sviluppare in laboratorio e poi le intelaiavo nei classici GEPE, metà bianchi e metà grigi che tu conosci bene. Ne ho ancora tanti inutilizzati. Negli ultimi tempi, prima di darmi decisamente solo al digitale, ne ho anche di dia sia in formato 135 che 6X7 cm, non intelaiate, ma tagliate in striscia e inserite in raccoglitori forati in pergamino messi ordinatamente in copertine ad anelli ( presi da Fotomatica Treviso); questo perchè non le proiettavo più ma ne facevo la scansione da me per stamparle: qualche foto presente su Juza appartiene proprio a quelle diapositive e a quel periodo. Però, a differenza di molti "tuoi colleghi" che scattano con pellicole, pur essendo un membro ...dell'altra sponda (non fraintendiamo), mi è rimasto dentro il fascino delle diapositive e della proiezione e di parlarne. Purtroppo, il mio Rollei non va più e solo per qualche giorno ho avuto uno Zeiss Perkeo funzionante ,appartenuto a mio padre e che poi è andato a mio fratello per ricordo (io ho tenuto la AT1 e la Ikonta 6X9). Ma non è escluso che possa rifare qualche rullino di dia; ecco perchè mi informo sempre. Fino a 10 anni fa utilizzavo ormai solo Fuji Provia 100 F, e Velvia sia 50 che 100. Raramente Kodak quando mi servivano colori più caldi. Ora cosa offre il panorama? Tu che usi? Ma comunque, ti ripeto, mi affascina tutto quello che è inerente alla fotografia e, se si abbattesse uno tsunami sulla fotografia digitale, penso che mi inc....rei, certo, ma riprenderei a fotografare con le pellicole: la fotografia è tutto un mondo fantastico. e , per me, il risultato è quello che conta, sperando che il risultato sia una buona fotografia, indipendentemeente dal mezzo utilizzato per produrla. Per me, poi, c'è anche l'affascinante settore collezionistico: sto attendendo con ansia una splendida Nikon F2 con DP1, del 1971, praticamente nuova e con scatola, perfetta: voglio vedermela tra le mani. Da ragazzo non era alla mia portata: al liceo solo un mio compagno di classe, "figlio di papà" ma simpatico e amico, oggi prof universitario, ne aveva una bellissima....
Eh lo so Claudio, lo so bene quante migliaia di diapositive conservi ancora...
Per quanto riguarda invece il materiale sensibile c'è poco dire, esistono solo le due Velvia, 50 e 100 asa, la Provia 100 F e la Kodak E 100 niente in pratica!
La questione è sempre la stessa. Vuoi fotografare per esprimere un tuo puto di vista, per un tuo senso estetico, per uso ricordi ecc.. allora usa la tecnologia che pensi sia più valida. per farti esprimere. Ma è la tecnologia che deve esere al servizio di quello che vuoi dire. Fotografare per il solo gusto di vedere la grana o un look "vintage", anche questo è un passatempo valido come tanti altri, ma allora prenditi un analogica, goditi quel look e non ci pensare più
Certo Claudio, faccio anche diapositive in B&W, Rollei RPX 25 o, meglio ancora, Rollei Retro 80 S. L'unico problema è il costo: 25 € per la sola inversione presso l'Agenzia Luce, uno dei pochissimi laboratori in Europa in grado di fare una buona inversione della Retro 80 S, cui aggiungere le spedizioni AR e il costo dei telaietti Gepe Metalmask e quello della pellicola chiaramente. Insomma si superano tranquillamente i 40 euro
“ Per quanto riguarda invece il materiale sensibile c'è poco dire, esistono solo le due Velvia, 50 e 100 asa, la Provia 100 F e la Kodak E 100 Triste niente in pratica! „
volendo guardare il bicchiere mezzo pieno si potrebbe dire "poche ma buone"
“ La nostalgia di scattare in analogico, resta intrappolata proprio in questa emozione: è legata ad un processo chimico-fisico che ci rende più consapevoli degli scatti fatti, di toccare le nostre foto, l'emozione di caricare e scaricare il rullino dalla nostra macchina. „
Ma tutto ciò influisce positivamente sulla fase di ripresa e di conseguenza sui risultati ? potrebbe anche influire negativamente se l'uso della pellicola è mosso dal voler inseguire una moda e ci si trova a proprio agio con il digitale. Oppure invece si riesce ad avere la stessa "ispirazione" e la stessa autodisciplina indipendentemente dal mezzo usato ? Ovviamente la domanda è rivolta in generale e la risposta credo non possa essere che soggettiva
user198397
inviato il 13 Dicembre 2021 ore 19:45
@Simone Rota Bello questo argomento:
"Ma tutto ciò influisce positivamente sulla fase di ripresa e di conseguenza sui risultati ? potrebbe anche influire negativamente se l'uso della pellicola è mosso dal voler inseguire una moda e ci si trova a proprio agio con il digitale. Oppure invece si riesce ad avere la stessa "ispirazione" e la stessa autodisciplina indipendentemente dal mezzo usato ? Ovviamente la domanda è rivolta in generale e la risposta credo non possa essere che soggettiva".
Ne parlavo proprio oggi con la mia compagna.
Personalmente in Digitale mi sento più "standardizzato" e meno creativo. Eseguo uno scatto più che crearlo! Mentre con l'analogica mi succede esattamente il contrario (ed è per questo che ultimamente scatto solo a pellicola)...ho tanta creatività, soprattutto scattando in BN e mi sento veramente rilassato e a mio agio quando scatto.
Il mezzo e la tecnologia dovrebbero essere indifferente, in fondo siamo noi dietro all'obiettivo a pensare lo scatto, ma con il Digitale sono fermo mentalmente su fotografie standardizzate e ampiamente viste e riviste, purtroppo!
SIMONE ROTA: per me non cambia niente, l'ho sempre dichiarato. Competenze diverse, soprattutto per la post e per la stampa digitale rispetto a sviluppo e stampa come facevo in camera oscura, ma mi relaziono con i soggetti da fotografare esattamente allo stesso modo
Paolo Gentili: parli di tanta creatività con la pellicola, soprattutto nel bianconero e di sentirti meno standardizzato ( tue parole). Mi spieghi? Sviluppi i tuoi negativi? Usi pellicole e sviluppi diversi per ottenere immagini particolari? Diluizioni del rivelatore pensate al momento della foto, in funzione del risultato? Scatti insomma in funzione di quanto vai a fare in c.o.? E poi stampi da te con ingranditore? Usi carte diverse, fai provini, utilizzi mascherare e bruciature selettive che ti consentono di creare atmosfere che hai pensato in ripresa? Ritocchi a mano le stampe? Dimmi come si esplica questa creatività. Dovresti fare almeno qualcosa pari a quanto fai normalmente in postproduzione con le tue foto digitali,che, per inciso, sono buone foto secondo me. Modificandole e adeguabdole con la tua creatività alle tue sensazioni, utilizzando la post per far coincidere lo scatto a quanto hai provato.Altrimenti la tua creatività non capisco in cosa consista. O con le pellicole ci sono regolazioni in ripresa, modifiche che seguono il tuo pensiero e che in 30 anni di analogico io non ho mai visto? . Se non sviluppi e stampi a mio parere hai in ventaglio meno ampio di possibilità per esprimerti. E, in ogni caso, lo faresti solo in un settore, il bianconero, in quanto nel colore la tua creatività la esplicheresti con grississime difficoltà. Non ci sono tanti che stampano il colore. Non penso che tu lo faccia. Allora, non è una riduzione di possibilità per creare?Mi piacerebbe capire, anche se, lo ribadisco, se uno si sente psicologicamente e per ragioni personali e inspiegabili a suo agio con un sistema, niente da dire. È un divertimento e ognuno lo fa a modo suo. Io se dentro la reflex ho una pellicola o un sensore guardo il mondo allo stesso modo. Ma se so bene cosa farò DOPO allora sì che posso liberare la mia ( purtroppo poca) creatività immaginando cosa voglio
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