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Il futuro della mobilità sarà elettrico? Ma a che prezzo?


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user225138
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inviato il 17 Ottobre 2021 ore 23:04

Questo perché il maggiore rendimento di una caldaia a condensazione avviene a temperature dell'acqua di circa 37-40 C°. Cosa possibile solo con il riscaldamento a pavimento in un fabbricato ben isolato.


Dipende. Ovviamente, per chi è fuori casa per la maggior parte della giornata ha poco senso, perché per lui è necessario riscaldare rapidamente la casa al mattino, tra la sveglia e l'uscita da casa, e alla sera, al rientro: quindi sono necessarie temperature elevate di esercizio. Ma per chi (come il sottoscritto) lavora da casa e ha il riscaldamento acceso dalle 6:00 alle 22:00, con temperature tra i 40° e i 42°, il risparmio è sensibile (l'ho rilevato io in termini di consumi di gas, oltre che sull'importo delle bollette).

avatarsenior
inviato il 17 Ottobre 2021 ore 23:50

Infatti l'impianto di una caldaia a condensazione non si spegne mai.
Nel caso di spegnimento per alcune ore il combustibile consumato per riportare l'ambiente in temperatura è pari o superiore a quello consumato per mantenere costante nello stesso periodo di tempo la temperatura dell'ambiente.
Un impianto a pavimento non si deve mai spegnere perché essendo a bassa temperatura impiegherebbe un sacco di tempo a vincere le inerzie termiche.




avatarsenior
inviato il 18 Ottobre 2021 ore 7:35

Leggo che ci sono interpretazioni di vario genere sulla prospettiva del nostro, inteso dell'umanità, futuro.
Intanto vorrei apportare la mia esperienza diretta sul riscaldamento a pavimento e sulla caldaia a condensazione.
In casa il riscaldamento viene acceso alle 7 e spento attorno alle 22.00.
La temperatura dell'ambiente di abbassa, durante la notte, di 1 grado in quanto l'inerzia termica della struttura è tale da mantenere il calore.
La fonte di calore è la legna che raccolgo in campagna da alberi piantati allo scopo, integrata da pannelli solari che danno acqua calda sanitaria da marzo a ottobre in maniera totalmente sufficiente a coprire le necessità di una famiglia di tre persone. La caldaia a gas entrerà in funzione forse un mese all'anno. Non sono in grado di quantificare il risparmio dal momento che non ho mai fatto una annata intera col metano.
Sul discorso filosofico se è prima l'energia e dopo l'uomo o viceversa, sono poco preparato per disquisire. Dico solo che l'energia, come le altre risorse intese come materie prime, non è infinita, l'umanità si sta ampliando oltre misura e questo prima o poi raggiungerà il limite della capacità del mondo di contenere tutti. Marte, o la luna, al momento, non offrono nulla di aiuto.

avatarsupporter
inviato il 18 Ottobre 2021 ore 9:43

tra pochi anni i nodi verranno al pettine, UE ha fissato al 2035 di vietare la circolazione di motori a combustione, a parte gli imbecillli burocrati UE, nessuno sano di mente crede a quella data, già il 2050 sarebbe troppo vicina

se il proposito e tutte le auto elettriche tra 15 anni, bisogna iniziare ora, non domani, adesso, con la costruzione di centrali atomiche per compensare l'enorme fabbisogno di energia elettrica che ciò comporterà, e chi pensa sia fattibile con pale eoliche e pannelli solari…lasciamo perdere

bellamente per compiacere un'adolescente Eeeek!!! UE di punto in bianco, decide di rinunciare al settore economico più importante per il vecchio continente, l'automotive a combustione è stato ed é ancora il motore trainante dell'economia europea, nell'elettrico siamo dopo asiatici e americani in tutto, componenti elettrici e batterie

quindi di nostra iniziativa UE, senza che nessuno nel mondo gli imponesse un casso, decide che il nostro futuro sarà di essere economicamente marginali nel mondo e più poveri, per la felicità di americani cinesi e Jap coreani che prenderanno le nostre quote di mercato automobilistico

avatarsenior
inviato il 18 Ottobre 2021 ore 9:56

Il problema è sempre lo stesso, identico da tanto tempo.
L'aumento incontrollato della popolazione.
Più aumenta la popolazione, più risorse (di tutti i tipi) sono necessarie.
L'unica "decrescita" che può permettere un futuro al genere umano è la decrescita demografica.
Alternative non esistono.
Tutto ciò che viene spacciato come "soluzione" non farà altro che peggiorare il problema.

user12181
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inviato il 18 Ottobre 2021 ore 10:10

Jacopini, non ti preoccupare, ci sono i freni repressivi malthusiani, sono ancora perfettamente validi, uno sta operando proprio in questi ultimissimi anni. La variante indiana non a caso porta quel nome, madre natura ci aveva visto bene... Hanno funzionato a regime ridotto, si tratta solo di regolarli opportunamente, forse un sistema automatico in grado di azionarli in modo intelligente...

avatarsenior
inviato il 18 Ottobre 2021 ore 10:15

Tutto il nostro sistema è troppo basato sugli spostamenti continui delle persone, o stai fermo oppure accetti le conseguenze, fermare i veicoli a combustione ora equivale a condannare alla morte tutti perché troppo dipendenti dal movimento, se poi mi costringi a comperare l'auto elettrica per salvare l'industria e mi raddoppi il traffico aereo e navale allora vai con le solite barzellette.

user225138
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inviato il 18 Ottobre 2021 ore 13:39

fermare i veicoli a combustione ora equivale a condannare alla morte tutti perché troppo dipendenti dal movimento


Potremmo iniziare a consentire di lavorare da casa a tutti quelli la cui presenza in ufficio non è strettamente indispensabile.

Molti anni fa già Negroponte invitava a muovere i bit e non gli atomi, ma non vogliamo proprio dargli retta.

L'aumento incontrollato della popolazione.


In tutti i continenti tranne l'Africa la curva di crescita sta rallentando, e nel giro di 50 anni la popolazione si ridurrà. Probabilmente anche l'Africa seguirà lo stesso sviluppo, con una ventina di anni di ritardo.

Nel frattempo, bisogna ridurre i consumi energetici. Comprare meno, muoversi meno, muoversi in modo più efficiente (treno invece di aereo, mezzi pubblici invece di mezzi privati).

avatarsenior
inviato il 18 Ottobre 2021 ore 14:33

In tutti i continenti tranne l'Africa la curva di crescita sta rallentando, e nel giro di 50 anni la popolazione si ridurrà. Probabilmente anche l'Africa seguirà lo stesso sviluppo, con una ventina di anni di ritardo.


Io abito a pochi km ad ovest di Ferrara.
Ad est, circa 60km, c'è il mare Adriatico.
Nel 2050 è previsto che il mare Adriatico arrivi ad ovest di Ferrara.
(tutti territori molto bassi sul livello del mare, ex paludi bonificate nel '900)

Riassunto: tra 50 anni sarà TARDI.
Tra 50 anni chi ci sarà (non io) avrà già dovuto confrontarsi con cambiamenti così rapidi da essere inaffrontabili.
Vivremo migrazioni interne, perché le case andranno sott'acqua.

avatarsenior
inviato il 18 Ottobre 2021 ore 14:34

Veramente tutti gli studi demografici dicono che sicuramente arriveremo a 9 miliardi.
Poi c'è chi dice che aumenteremo poco e chi diminuiremo poco. Come le previsioni del tempo più si guarda lontano e meno certezze si hanno.
In ogni caso questo pianeta questi numeri non li regge. Nemmeno quelli attuali, nemmeno quelli di 10 anni fa

avatarsenior
inviato il 18 Ottobre 2021 ore 15:05

Agli inizi degli anni '90 sono stato diverse volte in Africa.
All'epoca gli abitanti del Kenya erano circa 22 milioni.
Adesso sono circa 54 milioni.
Tutto questo in 30 anni.

Confuso



avatarsenior
inviato il 18 Ottobre 2021 ore 15:09

Potremmo iniziare a consentire di lavorare da casa a tutti quelli la cui presenza in ufficio non è strettamente indispensabile.

Molti anni fa già Negroponte invitava a muovere i bit e non gli atomi, ma non vogliamo proprio dargli retta.


Il fatto è che l'unica soluzione per un cambiamento su spostamenti e trasporti sarebbe una formattazione full per il fatto che strade, città, infrastrutture, industrie, turismo, istruzione, agricoltura son tutti stati ideati, progettati e realizzati tutti con lo stesso scopo e cioè convenienza e guadagno,

esistono ora delle piccole variazioni chiamiamole "eco" ma sono una minoranza e oltretutto realizzabili e dipendenti dal sistema standard attuale.

Pale eoliche, pannelli solari, mezzi elettrici e ibridi non sono manco lontanamente autosufficienti per la loro realizzazione e purtroppo per molti la loro comparsa spesso si rivela solamente ricerca di introito approfittando di una sorta di "credulità" di chi spera nell'essere determinante nel cambiamento di vita sulla terra,

...terra che nessuno potrà cambiarne il corso, quello è con l'uomo o senza.;-)

avatarsenior
inviato il 18 Ottobre 2021 ore 15:13

La diagnosi è facile : troppi abitanti
La cura è molto difficile, quasi impossibile.

user225138
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inviato il 18 Ottobre 2021 ore 15:13

Riassunto: tra 50 anni sarà TARDI.

Può essere, ma non è nemmeno pensabile di arrestare la natalità globale per decreto.

Vivremo migrazioni interne, perché le case andranno sott'acqua.

Vivo a 400m SLM, sto preparando i sacchetti di sabbia da mettere alle finestre.;-)

Scherzi a parte, condivido le tue preoccupazioni, anche perché ho una figlia di sette anni. Tuttavia, bisogna cercare soluzioni attuabili, sia tecnicamente sia politicamente, altrimenti finiamo solo per disegnare scenari impossibili.

@SaroGrey: sono perfettamente conscio del fatto che - per esempio - gli aranci crescono in Sicilia ma gran parte dei consumatori sono nelle città medie e grandi del centro-nord. Ma ci sono molti spostamenti delle persone che potrebbero essere evitati, in primis quelli degli impiegati che ogni mattina vanno in ufficio per poi stare seduti davanti ad un computer per l'intero orario di lavoro. Non basta? Certamente. Ma è un inizio importante, anche dal punto di vista culturale.

Un altro tema è quello dell'e-commerce. Io non ho idea di quale sia l'impatto netto, ovvero se consumi più energia portare a casa del cliente il prodotto che ha comprato, oppure rifornire i negozi di una pluralità di prodotti che verranno venduti solo in parte, e per recarsi nei quali i clienti consumano a loro volta energia. Insomma, l'e-commerce ha un'impronta energetica positiva o negativa?

avatarsenior
inviato il 18 Ottobre 2021 ore 15:15

L'eco-credo è uno spunto di riflessione interessante.




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