| inviato il 07 Ottobre 2021 ore 13:39
"Perchè non uso filtri" Nemmeno io, in digitale li uso solo raramente e solo in caso di pericolo ottico reale (nebbia salina, vento forte con sabbia, folla, esalazioni corrosive, etc). Mentre a pellicola li usavo moltissimo, correggevo anche la temperatura di colore delle diapositive, cosa inusuale per i fotoamatori a quel tempo. |
user207929 | inviato il 07 Ottobre 2021 ore 14:05
Vorrei integrare con un aneddoto, anche se immagino che mi attirerò qualche insulto. Primi anni 90' ad un corso di fotografia per principianti, tenuto da un caro amico. Io assoldato come schiacciatore del comando a filo del proiettore di diapositive e quindi 'innocente' uditore della lezione. Domanda ingenua, ma a bruciapelo di un corsista: -Ma quali filtri si usano per fare queste fotografie?-. Risposta del docente: -Nelle immagini che avete visto non è stato usato alcun filtro. Io non uso più filtri dal 1984, ormai-. Incalzante il corsista: -e come mai???-. -Perché in seguito ho imparato a fotografare-. Fu la risposta secca del docente. Ok, adesso via agli insulti… |
| inviato il 07 Ottobre 2021 ore 14:12
Non ho mai, n 40 anni di fotografia, usato un filtro a protezione permanente e non mi è mai successo nulla. Spero in altri 40 anni. Sempre innestato il paraluce e, come dice Juza, immediatamente metto il copriobbiettivo. Meno " roba" ci metto davanti alla lente anteriore e sicuramente meno abbasso la qualità dell'obbiettivo; poi che non si veda facilmente la differenza può essere ma mi secca comunque sapere che sto facendo qualcosa che i progettisti non hanno previsto e che sicuramente criticherebbero. |
| inviato il 07 Ottobre 2021 ore 14:32
Juza Avevo letto il tuo modo di lavorare tanto tempo fa e ti avevo preso ad esempio, infatti anche io uso solo il pola per quando ci sono superfici vetrate e nd1000 per evitare di unire centinaia di scatti per l'effetto mare setoso e nuvole strisciate ..e mi trovo bene così. |
| inviato il 07 Ottobre 2021 ore 14:38
I progettisti di Sony evidentemente la pensano diversamente e producono filtri per i propri obiettivi: www.sony.it/electronics/obiettivi/t/accessori/filtri Poi ognuno fa quello che vuole. L'importante è non fare disinformazione tirando in ballo "progettisti" e "ingegneri". |
| inviato il 07 Ottobre 2021 ore 15:38
Non sara che sei un fan Sony e loro costruiscono filtri che avranno la verità in tasca, chi scriveva quei libri erano Americani e loro con il digitale sono partiti prima noi e magari qualcosa ne capivano, poi è logico capire che se il progetto prevede 15 lenti, da nessuna parte vi è scritto che devi aggiungere un vetro davanti, poi se a te ti garba fai tutto ciò che credi. saluti. |
| inviato il 07 Ottobre 2021 ore 15:58
Io mi trovo in una via di mezzo, valuto la scena, in genere se ho il sole nell'inquadratura cerco di limitare al minimo l'utilizzo dei filtri, per evitare riflessi. Ma se posso utilizzo sempre i gnd se servono, anche perchè un pò mi secca dover unire poi in PS vari scatti, però in certe situazioni è quasi impossibile non fare doppie expo per avere risultati decenti. |
| inviato il 07 Ottobre 2021 ore 16:07
Vittoriodj, con le cazzate che volano nei corsi di fotografia ci sono da scriverci libri, il docente ha risposto bene. Ma nell'analogico più di adesso si usavano i filtri più disparati per temperature colore, effetti stella, filtri graduati ecc. ecc. Ora con Photoshop ti puoi permettere di fare tutto in post. I filtri come protezione della lente frontale sono una manna dal cielo. Se non era per loro a quest'ora per tre volte avrei buttato soldi per riparare i vetri per piccoli incidenti. Senza contare tutte le volte che mi sono capitati quelli usati da valutare con lenti frontali sudice e graffiate. |
| inviato il 07 Ottobre 2021 ore 16:17
“ erchè il filtro ha per forza di cose una transizione "fissa" „ dipende dal filtro, da quanti stop copre, se è un hard o soft e dalle sue dimensioni... e da che ampiezza focale deve coprire... e soprattutto dalla qualità del filtro e può avere varie applicazioni, non solo nel paesaggio “ Dissento da chi dice che i filtri di qualità siano "vetracci" o che peggiorino la qualità ottica, con quello che costano e con i trattamenti che hanno. „ generalmente sono quelli che comprano filtri cinesi a 5€ "per giocare" e pensano che siano tutti uguali indipendentemente dal prezzo:) “ No, anzi, quelli li considero i peggiori ;-) rischi di ridurre la nitidezza e creare riflessi... „ Juza non ti facevo da questo tipo di affermazioni "da ultras", se prendi quelli buoni, che non costano 10€, neanche ti accorgi della loro presenza e anzi spesso riducono aberrazioni e riflessi.... poi ora fanno i protector che fanno solo quello di mestiere e sono ancora meglio degli uv |
| inviato il 07 Ottobre 2021 ore 16:31
Anch'io uso spesso e volentieri pola e ND (64 e 1000); questo per il digitale. Su pellicola 120 non posso fare a meno di filtro rosso per il BN. Gli UV et similia non li uso nemmeno io (più per pigrizia che per una ricerca della resa perfetta, che tra l'altro nemmeno cerco). Circa la qualità, cerco un compromesso tra qualità e prezzo. |
| inviato il 07 Ottobre 2021 ore 16:36
ND è necessario per girare con otturatore a 180 gradi. Polarizzatore sull'acqua fa miracoli. Nel cielo non mi piace. |
| inviato il 07 Ottobre 2021 ore 16:40
Anche io lo preferisco sull'acqua rispetto al cielo, però siccome di solito mi ritrovo a fotografare paesaggi Marini col 16mm su ff non riesco mai a polarizzare tutto il mare in modo uniforme, se scelgo il primo piano poi allontanandosi piano piano schiarisce e diminuisce. Come fare per polarizzarlo tutto? |
| inviato il 07 Ottobre 2021 ore 16:51
Solo inquadrando porzioni minori di cielo e/o focali più lunghe |
user225138 | inviato il 07 Ottobre 2021 ore 16:59
Juza, per coerenza non dovresti censurare chi non usa filtri nei suoi interventi qui sul forum...   |
| inviato il 07 Ottobre 2021 ore 17:01
Spezzo una piccola lancia in favore dei filtri protettivi neutri, o anche, volendo, UV. Fotografando sport outdoor in ogni condizione capita spesso di "beccare" gocce d'acqua, schizzi di fango, spolverate o piccole scariche di sassi (ad esempio dall'accelerazione in uscita dalla curva di una macchina da rally sullo sterrato, ma anche di una moto o di una MTB). Avere un vetro, anche non eccelso, che puoi pulire al volo senza tante cerimonie e poi cambiare quando si rovina davanti alle lenti vere, bè ... è un ottimo compromesso per salvaguardare l'attrezzatura. |
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