| inviato il 02 Ottobre 2021 ore 8:14
A parte che per l'attrezzatura basta andare sul profilo e spuntare la voce "mostra corredo - NO" così si ha a disposizione lo stesso il corredo per completare i dati sulle foto ma l'autore del topic non è un iscritto con nome e cognome ma con un Nick. Non so quanto sia valido ai fini legali dunque. Per il resto in bocca al lupo,la via più breve e comoda, nonché indolore mi sembra riappacificarti con la tua ex |
user225138 | inviato il 02 Ottobre 2021 ore 8:35
Io ho alle spalle un divorzio dopo vent'anni di relazione, preceduto da numerosi tradimenti da parte mia, deciso tutto sommato in modo civile e "amichevole" (ma non c'erano figli del mezzo), e una crisi lunga e dolorosa con la mia attuale compagna, dovuta in gran parte a tensioni esogene, che abbiamo risolto mettendoci davvero a nudo l'uno nei confronti dell'altro. Nel primo caso il rapporto si era esaurito, finendo per essere più un'associazione che una coppia, per cui è morto di morte naturale. Nulla avrebbe potuto salvarlo, ma è anche morto serenamente. Nel secondo caso, una serie di tensioni che non riguardavano direttamente né me né lei (in aggiunta alla nascita di nostra figlia) ci ha portato a chiuderci e a diventare aggressivi. Ci siamo detti cose cattivissime, minacciati, ignorati. Ma ci siamo sempre amati, ed è stato proprio un episodio "estremo" (non fisicamente violento, sia ben chiaro, ma psicologicamente pesantissimo) ci ha fatto capire che stavamo naufragando, sia come coppia sia come individui. Come talvolta scade quando si tocca il fondo, siamo riusciti a darci una spinta e tornare a galla. Questo ha richiesto vagonate di sincerità, fino alle lacrime. Confessare paure, rancori, rimpianti. Oggi capitano ancora litigi e piccole ripicche, ma durano dieci minuti. Una volta che hai imparato a gestire i momenti di tensione, diventa automatico disinnescare quelle che una volta sarebbero state bombe atomiche. Ciò che mi ha fatto resistere, nei momenti più bui, è stato il fatto che guardando il suo viso, anche nei litigi più aspri, pensavo sempre "ma perché questa str*nza la amo così tanto? Se solo riuscissi a odiarla, sarebbe così semplice, e invece vorrei al tempo stesso prenderla a schiaffi e correre a farci l'amore". In bocca al lupo. |
| inviato il 02 Ottobre 2021 ore 8:38
sti giovani, un po' di litigi non reggono lo stress e vanno subito in crisi, siete delle pappemolli due lauree in campo educativo e nemmeno sai quello che sa il contadino, una donna che ha partorito e allatta un bambino di pochi mesi é fortemente stressata, gli sbalzi di umore dono frequenti e violenti, i motivi sono molti, ormoni, senso di inadeguatezza al ruolo di madre, paura di non saper gestire la quotidianità, non avere tempo per prendersi cura di se, dormire poco… la lista é lunga se vuoi lasciarla sappi che la responsabilità é solo la tua immaturità, sei tu quello che non era pronto ad avere figli, perché alla prima vera difficolta scappi |
| inviato il 02 Ottobre 2021 ore 10:09
Preciso una cosa che è stata riportata,: io non ho tutta quella attrezzatura, è materiale che ho avuto/usato nel.tempo lavorando per un breve periodo anche nel campo. Ho una a6500, un 11-20 Tamron, 24-70 F4 e un 70-350mm. Niente più. Sull'ultimo commento non mi esprimo, è già triste di suo. Preciso che ci sono sentimenti da entrambe le parti, ma sono altre le cose per cui si fa difficoltà, anche prima della nascita del bambino ci sono state situazioni pesanti e ripetute e la gravidanza è arrivata proprio nel momento del distacco, salvo poi cercare di essere responsabile avvicinandomi nuovamente pur vivendo dopo un mese le stesse situazioni di sempre. Non è semplice spiegare il background, ma di base ci sono incompatibilità caratteriali un po' difficili da superare. Ad ogni modo ho affrontato la situazione con lei, cercando intanto di farla stare serena e la cosa sembra funzionare. Ne approfitto per cercare di portare avanti un percorso comune anche per il futuro, così da stabilire una mediazione che vada esclusivamente a tutelare gli interessi del bambino. Il fatto che nella realtà il padre sia relegato a trascorrere un giorno a settimana con il figlio dimostra quanto siamo indietro come.paese. Ma del resto già su questioni come LGBT ed eutanasia lo si è visto. |
user225138 | inviato il 02 Ottobre 2021 ore 10:22
“ la gravidanza è arrivata proprio nel momento del distacco „ “ ci sono incompatibilità caratteriali un po' difficili da superare „ Scusa, ma mi viene spontaneo un pensiero: perché mettere al mondo un figlio se il rapporto è traballante? Se il 90 nel nickname è il tuo anno di nascita, siete un po' grandicelli per pensare ad un "incidente di percorso". “ Il fatto che nella realtà il padre sia relegato a trascorrere un giorno a settimana con il figlio „ Da uomini dobbiamo accettare che il legame tra bambino/a e madre sia più profondo di quello che possiamo sviluppare noi con i nostri figli. Ci sono ovviamente eccezioni, e c'è l'enorme problema dei figli utilizzati come arma di ricatto nelle separazioni, o peggio del genitore che fomenta i figli contro l'altro, magari per vendicarsi di una separazione subita e non voluta. Si tratta però di una minoranza dei casi, che come accade spesso diventano mediaticamente più rilevanti e finiscono per essere percepiti come più frequenti di quanto non sia. Personalmente, non conosco alcun padre che sia stato privato dei suoi diritti o sia stato emarginato dalla vita dei propri figli. E nel periodo in cui vivevo a Milano conoscevo più persone separate che ancora in coppia. “ ho affrontato la situazione con lei, cercando intanto di farla stare serena e la cosa sembra funzionare „ Ottimo, un passo per volta, senza fretta e senza aspettative. Se possibile, prova a non alimentare le idee di separazione per un po', ti aiuterà ad essere concentrato sul far funzionare il rapporto. Prefigurarsi una "fuga" (lo scrivo da virgolette di proposito) è il modo migliore per convincersi che sia l'unica soluzione. |
| inviato il 02 Ottobre 2021 ore 11:48
Viviamo nella società del consumismo e dell'usa e getta e questo vale non solo per le cose ma anche per le persone . Se ho capito bene Andre9s non ha intenzione di passare la vita con questa donna e si preoccupa di come continuare ad avere un rapporto col figlio pur non riuscendo ad occuparsene materialmente e detestando la madre...Credo che l'avere un figlio comporti dei sacrifici anche da un punto di vista di rinunce e di rivalutazione di un rapporto, con una persona con la quale possiamo anche avere dei conflitti ma che alla fine, è la donna con la quale abbiamo deciso di avere un figlio. Prima di gettare tutto all'aria ,sono del parere che occorra fare ogni tentativo rinunciando al principio del "la mia felicità e il mio orgoglio viengono per prima di tutto". Con la nascita di un figlio è la sua felicità che viene per prima e l'orgoglio viene prima del crollo. |
user225138 | inviato il 02 Ottobre 2021 ore 12:13
“ Credo che l'avere un figlio comporti dei sacrifici anche da un punto di vista di rinunce e di rivalutazione di un rapporto, con una persona con la quale possiamo anche avere dei conflitti ma che alla fine, è la donna con la quale abbiamo deciso di avere un figlio. „ Non potrei essere più in disaccordo. Sono cresciuto in una famiglia nella quale il mantra quotidiano era "i figli richiedono sacrifici " e questo mi ha convinto a non averne, fino alla tenera età di cinquant'anni. I figli devono essere una gioia, se quello che lascio da parte per dedicare tempo e attenzioni a loro lo percepisco come una "rinuncia", allora ho fatto un grande errore nel metterli al mondo. Non parliamo poi dei rapporti che rimangono in piedi "per il bene dei figli": un bambino, e ancor più un adolescente, percepisce chiaramente la continua tensione tra i genitori, o anche l'indifferenza tra due persone che non sono più una coppia ma solo una srl il cui scopo sociale è "crescere i figli". Come diamine si può trasmettere felicità ad un figlio se non si è felici, se la coppia e la famiglia sono una gabbia? Molto meglio una separazione, una nuova vita per ciascuno dei genitori, e una nuova vita anche per i figli. Questo non toglie che convivere sia un continuo negoziare ed adattarsi, e che l'amore è solo un presupposto della convivenza, che è soggetta ad una manutenzione continua. |
user203495 | inviato il 02 Ottobre 2021 ore 13:12
@Agnostico Parole che condivido. Certo,la realtà poi ha tante sfaccettature. |
| inviato il 02 Ottobre 2021 ore 13:28
Anch'io concordo con Agnostico, ho trovato i suoi consigli molto appropriati. |
| inviato il 02 Ottobre 2021 ore 19:10
I figli richiedono un sacrificio ma se questo viene dal cuore porta gioia. Non si può pretendere di avere un figlio e di non rinunciare a qualcosa e quindi fare un sacrificio. La parola sacrificio viene recepita nella società moderna egoista ,con una eccezione negativa ma fare dei sacrifici per qualcosa per cui vale la pena farne, alla fine porta grande gioia, soddisfazione e da un senso a quello che facciamo. Viceversa essere egoisti e non volere mai rinunciare a nulla per gli altri, alla fine non paga e si finisce con avere dei rimpianti e col sentire di aver vissuto una vita senza significato. Molti mettono al mondo dei figli inconsapevoli di quello che questo comporti e per questo nascono difficoltà e incomprensioni all'interno della coppia ad esempio quando ci si rende conto dei limiti e delle spese che un figlio comporta. Molto meglio una separazione, una nuova vita per ciascuno dei genitori, e una nuova vita anche per i figli. Molto meglio una famiglia felice in cui marito e moglie pur con i relativi difetti, cercano di portare avanti un rapporto non sempre facile. Anche le battaglie legali spesso infinite, non credo possano essere una cosa allegra e gioiosa per nessuno. I figli hanno già una nuova vita quando nascono. Il divorzio va ben valutato da tanti punti di vista, non è e non deve essere un passo scontato e intrapreso con facilità, come unica possibilità. Rimane il fatto che un figlio è una responsabilità anche economica che non va demandata o messa al di sotto di quelle che sono le ambizioni che avevamo prima di fare questa scelta. |
| inviato il 02 Ottobre 2021 ore 19:22
"i figli richiedono sacrifici " e questo mi ha convinto a non averne, Non ne hai avuti fin a quando non ti sei sentito pronto a dei sacrifici ed essendo pronto non ti sono pesati e non li hai vissuti come una rinuncia: mi sembra che tu abbia fatto una scelta saggia dovuto ad un insegnamento saggio. Non parliamo poi dei rapporti che rimangono in piedi "per il bene dei figli" Perchè non parlarne? Io conosco una coppia che è rimasta insieme per questo motivo e in modo intelligente sono riusciti superato un duro periodo, a volersi più bene di prima e ad invecchiare insieme. Viceversa conosco anche tante coppie separate infelici e con figli con grandi problemi Certo ogni caso è a se ma non esiste una regola precisa e il divorzio non sempre è la soluzione giusta. |
user203495 | inviato il 02 Ottobre 2021 ore 20:39
Siamo di fronte ad una persona che sta attraversando un momento difficile della sua esistenza. Capisco lo sfogo e comprendo lo stato d'animo.Auguro a te,alla tua compagna e al bambino di non risentirne troppo. Auguri e sursum corda |
user225138 | inviato il 02 Ottobre 2021 ore 20:49
Maila, dissento profondamente dalla tua visione della genitorialità e della coppia. Credo sia il risultato di convinzioni morali dalle quali dissento in modo ancora più radicale (cfr. Il mio nickname). Non credo sia produttivo continuare a leggerti. Addio. |
| inviato il 02 Ottobre 2021 ore 22:26
Credo sia il risultato di convinzioni morali Credo sia il risultato di tuoi pregiudizi e prenconcetti. Me ne farò una ragione....sono una persona molto comprensiva. |
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