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Paco, ma tu che stampi.... fidati.... con la carte giusta e un summicron escono fuori robe MOLTO interessanti che con qualsiasi FuFu difficilmente riesci a eguagliare. Poi magari non ti trovi con il sistema Leica M e fine della storia.
Interessante thread come al solito, ho seguito per anni, ormai anni e anni fa, su Fred miranda i post dell'utente Denoir che usava m9 e o era suggestione o cosa, ma puntualmente finivo là su quel thread per cercare nelle foto "quella resa" (incrocio le dita ma si arriverà al confronto ripetitivo tra chi vede, non vede e non vuole vedere)
ok è stata fatta con una 6d ma quello che conta è la luce riflessa di una finestar che ha donato l'effetto 3d poteva essere fatta anche con un apsc del 2008
Carlmon sono stato in viaggio con un amico con una 6D per 10 gg nel Sud della Tunisia, stesse foto, stessa luce e risultati molto diversi in termini di resa cromatica e tridimensionalità ... detto da lui stesso
“ A me questi discorsi sembrano sempre "cazzate", sopratutto quando sono fatti da youtuber che parlano 30 minuti e fanno vedere 3 foto. „
Perfettamente d'accordo. Forse serve un bravo dottore, perchè la tridimensionalità in un'immagine bidimensionale non c'è e non ci può essere. Ci possono essere solo variazioni di grado di sfocatura.
Vedo che però hai come avatar una A7, una bella full frame prestante.
Se fosse come dici tu, non ti basterebbe una piccola e comoda RX100? Tanto il 90% lo fai in PP ;-) “
Ho una A7rII presa in offerta per poterci montare i miei vintage, sostituisce una D800. Ho anche una Nikon Coolpix 340 che uso abbastanza spesso proprio perché comodissima.
Proprio perché le differenze tra una ff da 42mp e una compatta da 12 sono visibili ma non eclatanti ( mentre tra D800 e A7rII sono praticamente inesistenti) ho espresso la mia opinione
Ciao Paco, non so se hai visto già questo video nel caso mi scuso. E' un po' lungo ma molto interessante, Karbe tra le altre mille cose parla proprio del Leica look.
Ti consiglio se hai voglia di guardarlo tutto, perchè è un discorso che spazia in tutta la filiera di progettazione/produzione delle lenti Leica ed il discorso su che cosa crea quel look salta fuori di tanto in tanto.
PS: sullo stesso canale c'è anche un video simile completamente dedicato alle lenti per la SL
@Bergat:
“ Perfettamente d'accordo. Forse serve un bravo dottore, perchè la tridimensionalità in un'immagine bidimensionale non c'è e non ci può essere. Ci possono essere solo variazioni di grado di sfocatura. „
Non è solo lo sfocato, dipende da mille altre cose tra cui il modo in cui il microcontrasto viene restituito e di quanto velocemente o lentamente cala mentre ci si allontana dal piano di fuoco (concetti spiegati migliaia di volte dal buon Karbe di cui sopra, che forse qualcosa di ottica ne capisce).
“ Forse serve un bravo dottore, perchè la tridimensionalità in un'immagine bidimensionale non c'è e non ci può essere. Ci possono essere solo variazioni di grado di sfocatura. „
@Bergat infatti se leggi i miei interventi parlo di sensazione di tridimensionalità e comunque non ci sono solo i gradi di sfocatura, sarebbe riduttivo, c'è lo stacco dei colori dato ad esempio dalle linee per mm come si diceva ai tempi della pellicola o risolvenza come si dice oggi, c'è la definizione e la capacità di riprodurre i particolari in maniera netta e non sfumata sui bordi minuti, c'è una sensazione di profondità dei piani e tanto altro che messo insieme da un'impressione di tridimensionalità e di qualche particolare che sembra saltar fuori dalla stampa ... ho notato che questo si nota più in stampa (con una buona stampa fine art) che a monitor ... forse più che un bravo dottore serve provare e magari un buon oculista
Non lego la resa leica allo spessore filtro protettivo, quello basta prenderlo in conto al momento della progettazione della lente. C'è sicuramente una perdita di qualità di immagine a mettere un filtro di spessore diverso da quello previsto. La resa leica era evidente sulle dia, quando ne mischiavo di scattate con altri marchi. Perché parlo di dia? Perché le si proiettava su di un telo di 1.5-2m di diagonale, perché la dinamica esagerata di una dia mette a nudo ogni perdita di contrasto o di velo, perché la foto non era passata nel processo di stampa, che inevitabilmente appiattisce le differenze (dimensioni ridotte, scarsa dinamica della carta, illuminazione e ottica dell'ingranditore o ancora peggio dello scanner). Se fosse una questione di spessore del filtro le nikon ai su z (1.1mm) andrebbero come le leica degli anni 70-80 su m240/sl (0.9 e 1.qualcosa mm) ... ma non c'è nulla di più lontano come resa. Mi chiedo come vadano i leica m su nikon z, mai potuto provare e ho avuto informazioni discordanti.
Cosa le rendeva diverse: il contrasto (non il microcontrasto) sempre brillante, la transizione dolce dello sfocato sempre morbido, una buona incisione delle immagini (almeno al centro), il flare quando presente non era mai devastante.
Quando la differenza diventava importante: scatti su focali "normali", diciamo tra i 28 e i 90mm, con diaframmi aperti e il soggetto relativamente largo nel campo, con lo sfondo che è leggermente sfocato, diciamo nella zona di transizione. In quelle condizioni i leica hanno sempre reso mirabilmente, poche altre ottiche sul piccolo formato (il 135) sono mai riuscite a rendere così bene. Le ottiche per formati superiori sono quasi sempre state pensate per avere un immagine gradevole nella sua globalità, quelle per piccolo formato erano progettate spesso per la massima luminosità e la massima nitidezza al prezzo più basso possibile. Un 80 2.8 per hassy cm costava più di 10 volte un 50 1.8 per 135 (nikon, pentax, canon o altro). Inoltre le ottiche per reflex erano luminose anche per semplificare la messa a fuoco. Mettere a fuoco con una reflex a f/2.8 con un 50/1.4 era molto più facile che con un 50/2. La resa a tutta apertura interessava molto di meno, perché a tutta apertura si scattava molto raramente (con il film era complicato scendere sotto il 1/1000s per difetto di reciprocità, quindi o si andava di nd e si comprometteva il contrasto , o di giorno a 100 asa sotto i 5.6 non si scattava mai, ragione per cui se volevi poca pdc andavi di medioformato/grandikilolire). Leica ha sempre e comunque curato la resa a ta, anche se ci si scattava poco.
In digitale dove si sono si è aggiunto il problema del vetro protettivo, con ottiche che spesso erano progettate per il film. Poi negli ultimi 10-15 anni è arrivata l'ossessione per la nitidezza negli angoli estremi a tutta apertura. questo ha portato a progettare le ottiche più per la nitidezza che per la resa globale. Infatti per me le migliori ottiche per reflex canon sono state quelle della generazione del 35/1.4L mk1, dei 50 e 85 1.2, il 24-70 2.8 L mk1, i vari 135/2 e 200/2.8. Molto belli anche alcuni sigma ex, tipo 28/1.8, 50/1.4, 85/1.4... ma avevano ben altri problemi, purtroppo. Dopo per me canon (e sigma e penso anche nikon ma conosco meno) hanno fatto di più grosso e di meno gradevole. Ripeto il per me.
Leica, come se fosse il vaticano, non si è mossa molto dalle sue convinzioni, anche costretta dal sistema M che intrinsecamente limita la taglia delle ottiche. Banalmente se sono troppo grosse coprono il telemetro e diventano inutili. In più essendo quella con il tiraggio più corto si è trovata a dovere limitare di più lo spessore del filtro protettivo. Per questo i vecchi leica hanno ancora una bella resa sulle m, più di quanto i canon rendano sulle R. Un esempio è il 50 1.4 canon, appena decente ai bordi e come sfocato su film, brutto su 1ds3, orrendo su 5d4. Sarei curioso di comparae la resa delle vecchie lenti su film e su di una z6 o di una sl1 o una m240. Prima o poi i soldi li metterò. Non adesso perché ho poco tempo per scattare.
Queste sono per me le tante ragioni e la mia visione della resa "leica". La mia speranza è che sulle nuove ottiche si torni a curare lo sfocato con soggetto lontano. Ho l'impressione che sigma abbia cambiato rotta, rimettendo aberrazione sferica sulle lenti. I 35 dg dn, il 45, il 65 mi sembrano andare in questa direzione, il massimo della dolcezza dello sfocato l'hanno con il soggetto più lontano. Anche sony si è messa a curare di più lo sfocato, penso agli ultimi gm che sono più dolci, anche se danno il meglio di loro su soggetti vicini, tipici delle recensioni online.
Bias cognitivo di chi deve giustificare l'esorbitante prezzo pagato per l'attrezzatura Leica? Fintanto che nessuno fa un test comparato il dubbio rimane. Discussione che ritengo interessante e che seguo sin dall'inizio.
Secondo me non è assolutamente una presa in giro, è proprio quella roba lì, ma secondo il mio modesto parere la ottieni solo con quella roba lì. Quel risultato che ti affascina tanto lo ottieni , e questo si è capito da tutte le discussioni che ci sono state in questi ultimi giorni, grazie ad obiettivi con pochi vetri ma di altissima qualità, stack sottilissimo e microlenti, è l'insieme di tutto questo che ti porta a quel risultato (tralasciando forse sistemi estremi , dorsi digitali e compagnia cantando). Io forse fossi in te mi chiederei perché stai ancora cercando qualcosa di alternativo che ti possa portare a quel risultato. Forse perché quel risultato è fantastico, ma è già lì, senza troppo studio, senza rischio, senza ingegno, senza avventura?
Paco68 io sono passato da 5 mesi a Leica e questa organicità nelle foto le ritrovo tutta. Certo sensore e lente fanno la loro parte ma luce e PDC contribuiscono notevolmente. Ti linko 1 foto che secondo me riflette questa caratteristica e magari mi dici se parliamo di questo.
“ @Bergat infatti se leggi i miei interventi parlo di sensazione di tridimensionalità e comunque non ci sono solo i gradi di sfocatura, sarebbe riduttivo, c'è lo stacco dei colori dato ad esempio dalle linee per mm come si diceva ai tempi della pellicola o risolvenza come si dice oggi, c'è la definizione e la capacità di riprodurre i particolari in maniera netta e non sfumata sui bordi minuti, c'è una sensazione di profondità dei piani e tanto altro che messo insieme da un'impressione di tridimensionalità e di qualche particolare che sembra saltar fuori dalla stampa ... ho notato che questo si nota più in stampa 8con una buona stampa fine art) che a monitor ... forse più che un bravo dottore serve provare e magari un buon oculista „
Su questo sono pienamente d'accordo,.... e macchine e ottiche fanno certamente differenze di resa, non ultimo una stampa fine art
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