JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).
Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.
Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:
Io ricordo semplicemente vecchie antiche regole: profondità di campo ( che è una convenzione in base al circolo di confusione)si estende ,un terzo davanti e due terzi duetro il soggetto (piano di fuoco che a rigore è uno solo) Punto.
Per me in alcuni casi dipende anche dal tipo di paesaggio; per esempio: immaginate un paesaggio con molti alberi in autunno al tramonto. Piuttosto che vedere perfettamente i dettagli delle singole foglie a 50 m di distanza (si fa per dire) personalmente preferirei un effetto più "soft" sulle foglie, allora uno scatto con un f/5.6 piuttosto che f/11 non mi pare sbagliato. Diverso é se fotografo una montagna rocciosa parzialmente innevata e voglio che si vedano i dettagli della roccia....allora chiudo f.
Al di lá dei discorsi sulla profonditá di campo e nitidezza assoluta, scattare a f/16 per poi vedere applicare filtri tipo "mistico" / destrutturante in post produzione non ha molto senso.
HikeJake perdonami non si comprende il tuo ragionamento. Perché f/5,6 dovrebbe dare un effetto più soft sul fogliame? Spesso un diaframma intermedio da, al contrario, grande nitidezza a volte maggiore di un diaframma chiuso che potrebbe iniziare a dare diffrazione. Inoltre, rispetto a f/ 11 f/5,6 permetterebbe di utilizzare un tempo più rapido congelando meglio eventuali piccoli movimenti dovuti al vento. Quindi il ragionamento sarebbe inverso. Se parli di poca profondità di campo e quindi di particolari fuori fuoco per me questo non è mai un effetto soft ma semplicemente un....fuori fuoco! O un errore di messa a fuoco. Molto diverso Altro discorso quello di volere deliberatamente in un paesaggio una messa a fuoco selettiva su un soggetto sfuocando il resto per far concentrare l'attenzione su un particolare. Ma parliamo di una cosa completamente diversa e che, comunque, è l'abc dell'uso del diaframma Scattare, poi, a f 16 non serve a dare nitidezza assoluta ( perché spesso c'è già un po' di diffrazione) ma serve per cercare di avere tutto a fuoco o più a fuoco possibile: la nitidezza la recuperi in postproduzione..cosa centrano quei filtri?
Piuttosto, se vuoi avere sfumate le foglie, può essere un'idea un tempo di esposizione lungo: siccome un po' di vento c'è quasi sempre avrai un effetto sfumato dal loro movimento. Ovviamente però l'effetto potrebbe essere buono per il fogliame lontano, mentre per quello vicino, dove si osservano le singole foglie, potrebbe anche essere sgradevole.
Infatti, implicitamente è quello che dicevo io. Ma siamo ai fondamentali, mi sembra strano che si intendesse questo. Forse si parlava di qualcosa d'altro che non si è capito...
Che cosa ne pensi di questo argomento?
Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 254000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.