RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

Avvistamenti di animali alle Pale di San Martino


  1. Forum
  2. »
  3. Viaggi, Natura, Escursioni ed Eventi
  4. » Avvistamenti di animali alle Pale di San Martino





avatarsenior
inviato il 14 Agosto 2021 ore 8:54

Vittorio, grazie della precisazione.
Non intendevo essere scortese, solo riportare la mia piccola esperienza. Ci vado abbastanza, soprattutto d'inverno di giovedì sera: dormo in auto così sono pronto all'alba del venerdi. In genere soprattutto in Valmenera e la mia sensazione era quella descritta, che cioè se ne vedano meno perché occupano un territorio più esteso. Sapevo di una coppia di lupi tra Cansiglio e Alpago.

Del Trentino ho frequentato soprattutto le Pale di S. Martino, ed effettivamente nei miei giri non ho fatto molti incontri.

user207929
avatar
inviato il 14 Agosto 2021 ore 12:28

Mauro Vianello Lucifer - A titolo di informazione ti aggiorno scrivendoti che i lupi in Cansiglio risultavano essere nove nell'inverno 2019/2020, ma dovrebbero essersi aggiunti gli esemplari nati successivamente, che probabilmente andranno a spostarsi in areali limitrofi, in seguito. Ci sono svariate segnalazioni di attività dei lupi anche nella pedemontana trevigiano/pordenonese. Non solo, ma svariate sono anche le segnalazioni della presenza dello sciacallo dorato, tanto in Cansiglio che nella pedemontana. Questi predatori finalmente concorreranno al controllo dell'eccessiva proliferazione degli ungulati, cinghiali compresi, oltre alla loro selezione migliorandone lo standard.
Vorrà dire che negli anni a venire fotograferemo meno cervi e magari di più i loro predatori. Personalmente un po' ci conto, di riuscire a fotografare il lupo.

avatarsenior
inviato il 14 Agosto 2021 ore 13:06

Grazie Vittorio, sapevo di avvistamenti in Friuli dello Sciacallo Dorato e forse di un esemplare incerto nel bellunese. In Friuli anche il Cane Procionide, mah... Assieme allo Sciacallo mi sembra ben alloctono, non è detto che si dimostri un bene.
La presenza del Lupo mi sembra un'ottima notizia, non mi aspettavo fossero così tanti (9 non son pochi, considerando i numeri italiani).
Cinghiali in Cansiglio non ne ho mai sentito parlare, nella pedemontana mi sembra più facile. Ma non sono informato come te.

avatarsenior
inviato il 14 Agosto 2021 ore 13:24

Bellunese, parte bassa dove abito io, precisamente Feltrino, altitudine 225 m cervi a volontà , qualche daino, volpi e cinghiali , lupi sempre più spesso, attratti da pecore, asini e selvatico che trovano senza difficoltà, in calo i caprioli soppiantati dai cervi. Mattina presto e sera notte, sempre all' erta in auto, non attraversano sulle strisce pedonali (i cervi) ma ti sfasciano la macchina!

avatarsenior
inviato il 14 Agosto 2021 ore 13:27

Questi predatori finalmente concorreranno al controllo dell'eccessiva proliferazione degli ungulati, cinghiali compresi, oltre alla loro selezione migliorandone lo standard.


Se risultasse che la carne di cinghiale fosse la loro preferita sarebbe una presenza non solo buona ma eccellente con un servizio utile a tutti, in primis ai restanti ungulati,

.....però in certe zone stanno curvando l'attenzione sulla attività zootecnica di montagna dove gli elementi che la costituiscono corrono ancora meno, sono "tonti" e sono situati in posti relativamente comodi e spesso raggruppati,

purtroppo alle volte l'unica soluzione valida consiste che questa attività zootecnica debba cambiare radicalmente e si veda costretta proprio a togliersi da li continuando in siti ristretti, vicini agli abitati e confinata in pochissimi spazi.

Sul livello di selezione apportata sui restanti ungulati ho i miei dubbi, ( non li ho solo io ma ben tanti altri ), la enorme abilità di predazione del lupo non trova alcuna differenza tra tra un giovane cervo che corre a due chilometri all'ora in meno rispetto ad un altro, la sua tecnica di branco, velocità e durata sull'inseguimento avvalorata dal fatto che i nostri ungulati non hanno nessuna conoscenza e prevenzione per questo tipo di predatore lo fa vincitore sempre su qualsiasi individuo,

se come già ben notato in alcune zone è arrivata subito lampante all'occhio la presenza di tante femmine di camoscio senza piccolo......questo a livello pratico e reale non è selezione ma riduzione ai minimi termini dell'incremento annuo, azione che se troppo continuativa porta al risultato che i vecchi muoiono e i giovani pure.Triste

user207929
avatar
inviato il 14 Agosto 2021 ore 13:31

Un profilo facebook di Fototrappolaggio ha ben documentato il numero dei lupi, ma basta fare il giro dell'anello attorno la piana per rimanere impressionati dal numero di tracce che si riscontrano, sopratutto nei periodi dopo le piogge. Un lupo è stato filmato anche nel comune di Cison di Valmarino (probabilmente un individuo del branco del Col Visentin). Qualche cacciatore vorrebbe affermare la presenza dei cani procioni anche in provincia di Treviso, ma non ci sono vere e proprie prove, attualmente.
La presenza dello sciacallo è stata dimostrata in Cansiglio e anche in pedemontana, da riprese con fototrappole e dal rinvenimento della carcassa di un individuo investito da un auto. Un'altro esemplare dovrebbe essere stato investito addirittura a Portogruaro.
In effetti non ho riscontri dei cinghiali in Cansiglio e mi riferivo a quelli dell'area pedemontana. Caprioli, Cervi ma sopratutto i cinghiali sono presenti in gran numero in Valsana e in tutta l'area pedemontana pordenonese. Ma i cinghiali sono un vero problema, ormai.

avatarsenior
inviato il 14 Agosto 2021 ore 15:06

I cinghiali sono prede difficili anche per i lupi, ma il loro contributo lo danno.
L'adozione di cani da pastore tipo maremmano è un buon rimedio per la predazione delle greggi.
Sciacallo avevo pensato di averne visto uno in Valmenera, ma era mattino presto e l'ho visto già in fuga, quindi da dietro: pensato che probabilmente era un cane di taglia media, più grosso di una volpe e più piccolo di un lupo.

avatarsenior
inviato il 14 Agosto 2021 ore 15:58

Nelle zone collinari, pedemontane e boschive i genere quello che con il lupo sarà il primo a farne le spese sarà sicuramente il capriolo dove i certe zone già compromesso per l'arrivo in massa dei cervi e cinghiali, poco adatto alla corsa lunga cede molto presto, negli anni 80 qualche corsa la faceva quando era permesso il cane segugio per la sua caccia ma non era certo la stessa cosa, il segugio già ai primi sentori iniziava a guaire e quindi il capriolo era già "avvisato" e quindi aveva il vantaggio di partire presto, poi era ben noto che molti individui avevano ben imparato come levarsi di torno un solo cane al seguito, lento, rumoroso e per niente aggressivo ( non era suo intento uccidere ), dopo pochi minuti di seguito molti caprioli invertivano il senso di marcia e dopo poco furbescamente deviavano, il cane tirava dritto e se non esperto perdeva la giusta direzione andando avanti e indietro mentre la preda si allontanava fuori tiro, cosa che non succede certo con i lupi, in gruppo e silenziosi e disposti in ben altra maniera l'espediente non funziona.

Per le greggi la difesa è più semplice però da noi sono stati predati asini, vitelli, cavalli Pony e capre, animali con altre abitudini di pascolo e difendibili in minore misura.

user207929
avatar
inviato il 14 Agosto 2021 ore 17:15

@Mauro Vianello Lucifer - non è improbabile scambiare cani per lupi, talvolta. A me è successo anche il contrario, sulla Sila in Calabria, non mi resi subito conto di trovarmi di fronte a dei lupi pensando fossero cani. Ma all'epoca i lupi erano veramente molto rari.

@SaroGrey - io sono fermamente convinto che i lupi, come qualsiasi altro predatore, siano necessari all'equilibrio ecologico. Senza i predatori le prede danneggiano il territorio e quindi se stesse. Vedi i danni che hanno fatto i cervi in Cansiglio o i problemi che ha avuto la popolazione di caprioli dell'altopiano di Asiago, in passato, a causa della loro eccessiva densità. I predatori non riusciranno mai ad eguagliare le prede, poiché in scarsità di queste non riescono a sopravvivere e riprodursi. In effetti quando gli ungulati erano pochi, il lupo in Italia era quasi scomparso. Quando invece negli ultimi decenni gli ungulati sono aumentati a dismisura è finalmente tornato anche il lupo. È interessante notare che la popolazione di lupi che sta aumentando e anche emigrando in Svizzera e Francia è proprio quella relativa al ceppo italiano, mentre nell'estremo nord-est ci sono anche i lupi del ceppo europeo arrivati dall'est. Ci sono molti preconcetti in relazione al lupo, da sempre, in tutto il mondo e quindi anche in Italia. Seppure trattasi di specie e ambienti completamente diversi credo che la lettura del libro di Mowat - 'Mai gridare al Lupo' possa essere illuminante sul tema.

avatarsenior
inviato il 14 Agosto 2021 ore 17:41

@Vittorio
A questo punto è inevitabile che io lanci una vera bombaCool

@SaroGrey - io sono fermamente convinto che i lupi, come qualsiasi altro predatore, siano necessari all'equilibrio ecologico. Senza i predatori le prede danneggiano il territorio e quindi se stesse. Vedi i danni che hanno fatto i cervi in Cansiglio o i problemi che ha avuto la popolazione di caprioli dell'altopiano di Asiago, in passato, a causa della loro eccessiva densità. I predatori non riusciranno mai ad eguagliare le prede, poiché in scarsità di queste non riescono a sopravvivere e riprodursi. In effetti quando gli ungulati erano pochi, il lupo in Italia era quasi scomparso. Quando invece negli ultimi decenni gli ungulati sono aumentati a dismisura è finalmente tornato anche il lupo. È interessante notare che la popolazione di lupi che sta aumentando e anche


Ma allora dopo questo che hai scritto, che non è una balla ma corrisponde alla verità, i cacciatori tanto "cattivi e distruttori" così tanto da indurre a raccogliere firme per un referendum in questi anni hanno fatto male il loro compito, e cioè hanno permesso l'aumento a dismisura di alcune razze di ungulati,

Come la mettiamo?;-)

user207929
avatar
inviato il 14 Agosto 2021 ore 18:02

Senti Saro, ho 62 anni, sono un appassionato naturalista da sempre e non sono mai stato un cacciatore in vita mia. Ma mi sono fatto l'idea che la caccia centri pochissimo con la rarefazione delle specie. Arrivo a dire che la caccia di selezione ad oggi potrebbe addirittura ritenersi necessaria per salvaguardare l'equilibrio naturale, vedi il problema dei cinghiali. Capisco le ragioni etiche di chi è contro la caccia, ma tali ragioni arrivano a essere in contraddizione con la necessità dell'uomo di dare una mano alla natura, in certi casi. Mi attirerò le ire di più di qualcuno, ma voglio anche fare un piccolo esempio. Negli anni settanta i boschi erano pieni di reti da uccellagione, chi li frequentava come me lo sa bene. Era una vera e propria strage, fatta da gente comune, non da cacciatori e con lo scopo di integrare i propri magri guadagni o portare a casa una cena gratuita. Eppure non si verificava il costante calo di alcune specie di uccelli che si riscontra oggi, che di reti, roccoli abusivi e quant'altro di simile non se ne trovano più. Secondo me questa evidenza la dice lunga nel tema.

Aggiungo: l'abnorme crescita del numero dei cervi in Cansiglio, con i conseguenti danni all'ecologia del luogo, è dovuta proprio al fatto che da tempo immemorabile la caccia vi è vietata. Sarebbe stato meglio coordinare una caccia di selezione e l'ambiente non ne avrebbe risentito così tanto. Adesso ci penseranno i lupi, però.

avatarsenior
inviato il 14 Agosto 2021 ore 20:32

Allora Vittorio siamo coscritti, 59 immagino, so bene cosa erano roccoli, ( azione oltremodo concessa e legiferata ) lacci fatti con crine di cavallo maschio, archetti, tagliole, reti, vischio sulle aste e sull'acqua, tutte cose che se anche al giorno d'oggi ci fossero le nuvole di uccelli di una volta sarebbero ugualmente assurde e manco da ipotizzare alla lontana e qui credo sia opinione comune, la sorte toccata al Cansiglio non è rara ma grande sbaglio sviluppato in tante parti in special modo su aree adibite a parco perenne ( vedi alcune valli interne allo Stelvio ) ma poi il peggio è che timidi tentativi proposti in anni passati per arginare il problema con prelievi mirati sono stati attaccati su tutti i fronti da "animalisti" con esperienza e conoscenza sotto lo zero assoluto, cartelli e proteste portati alle istituzioni locali fatti tanto per gridare con il risultato poi di portare a conoscenza di tutti la loro enorme ignoranza, d'altro canto se difendi dal divano non serve andare avanti a spiegare.........

Quello che voglio dire è che ora una possibile e anche assai logica presenza di predatori deve essere gestita altrettanto bene per non diventare una sola sostituzione di problema, in aree altamente urbanizzate sia che adibite a turismo che opera in sinergia con la zootecnia alpina i benefici e conservazione dell'ambiente di questo ne deve tener conto cercando di distribuire in misura equa gli spazi, non bisogna dire ora via tutti o arrangiatevi tanto a noi non ci tocca minimamente.

Adesso ci penseranno i lupi, però.

Letta così categoricamente non è il massimo, finiti i cervi non deve nascere qualche cosa di ben peggiore......

avatarjunior
inviato il 14 Agosto 2021 ore 20:56

Grazie Sarogrey, tengo presente le zone che hai indicato e approfondirò senz'altro.

Mi fa piacere che da una domanda senza troppe pretese siano scaturiti parecchi interventi di appassionati di natura in cui ognuno ha riportato le sue esperienze/conoscenze che immagino possano interessare tutti i sensibili all'argomento

avatarsenior
inviato il 14 Agosto 2021 ore 22:13

Mi fa piacere che da una domanda senza troppe pretese siano scaturiti parecchi interventi di appassionati di natura in cui ognuno ha riportato le sue esperienze/conoscenze che immagino possano interessare tutti i sensibili all'argomento


E' solamente una passione antica del girare per boschi e vallate, guardi in aria o per terra e anche se i posti che già conosci c'è sempre del nuovo, io avendoli molto vicini basta veramente poco tempo per andarci e anche se vicini a strade e abitati noto con piacere che sono ancora ben visitati da un gran numero di specie, molti amici miei fanno tanto foto trappolaggio e poi mi mostrano, un gran movimento non c'è che dire e spero tanto non cambi.

user207929
avatar
inviato il 14 Agosto 2021 ore 23:47

Letta così categoricamente non è il massimo, finiti i cervi non deve nascere qualche cosa di ben peggiore......


Non è esattamente così Saro, i cervi non finiscono, finiscono prima i lupi. È una questione legata al concetto di catena alimentare, una sorta di legge naturale se vuoi. Quando il numero di predatori e prede si avvicina sono i predatori a capitolare per primi. In effetti, nel nostro caso specifico, prima le prede si sono riappropriate del territorio (i cervi nel nostro caso) e solo adesso e dopo molti anni stanno tornando i predatori, che hanno rischiato maggiormente l'estinzione (i lupi nel nostro caso). Il problema non è solo legato al rapporto di due singole specie, ma a tutte le specie vegetali e animali che risentono di questi squilibri. Ed è proprio in questo caso che l'uomo dovrebbe intervenire, tenendo sotto controllo le specie che diventano invasive e cercando di favorire le specie che presentano un maggior declino. Anche con la caccia quando serve.
Dagli anni cinquanta in poi è iniziato il declino dello sfruttamento eccessivo da parte dell'uomo degli ambienti naturali, sopratutto relativamente all'agricoltura di sussistenza. Tra gli anni 50 e i 60 è iniziato un costante continuo abbandono delle attività agricole e di pastorizia delle aree marginali, cioè quelle tipicamente di montagna, e la natura ha cominciato a riappropriarsi dei propri spazi. Il malgaro che aveva le capre nei pascoli alti, l'orto e i campi a quote più basse, che tagliava i boschi per produrre il carbone e che catturava animali selvatici per integrare la dieta e/o per proteggere il proprio gregge era il vero problema delle nostre montagne e minava gli equilibri ecologici di aree così delicate. Adesso i problemi sono altri in montagna, forse più invasivi, per certi aspetti, ma certamente meno distribuiti rispetto al passato. Per fare un esempio gli impianti di risalita hanno un impatto drammatico nelle aree dove si trovano, ma per fortuna sono localizzati e causano un danno si elevato, ma esclusivamente nei luoghi dove si trovavano e in quelli immediatamente limitrofi. Il comprensorio sciistico del Civetta, ad esempio, ha causato l'estinzione di alcuni endemismi vegetali presenti in quota, poiché l'acqua del fondo valle, sparata per preparare le piste, pur avendo un inquinamento modesto ha causato tali effetti. Tutti gli altri gruppi montuosi attorno al gruppo del Civetta hanno invece goduto di un sensibile recupero dell'equilibrio ecologico, poiché ormai quasi abbandonate dalla maggior parte delle attività umane. C'è una relazione diretta tra la presenza dell'uomo e la qualità degli ambienti naturali in effetti. I cacciatori influiscono senza dubbio, ma non nel modo significativo che qualcuno vorrebbe attribuirgli.
Animalisti talebani, ecologisti del piffero (non quelli seri) e protezionisti a qualsiasi costo dovrebbero acculturarsi un po' di più per capire quali siano gli strumenti veramente efficaci per salvaguardare la natura, secondo me.

Aggiungo: ma sono d'accordo con tutto il resto che hai scritto e ti confermo che sono del 59

Che cosa ne pensi di questo argomento?


Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 243000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.






Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)


 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me