| inviato il 01 Luglio 2021 ore 12:07
Io non sono certo di come funzioni la messa a fuoco sulle ML delle diverse case, se i sistemi operino con retroazione (loop chiuso) applicata dopo la messa a fuoco, piuttosto che ad anello aperto. |
| inviato il 01 Luglio 2021 ore 12:16
“ Giovanni non dice fermati al punto x perché non ha la sfera di cristallo, dice "fermati" (se parliamo di lettura e non di predittivo). Legge la fase, ed il contrasto, nel punto selezionato, e dice STOP. „ No perchè fa avanti e indietro e poi da la posizione relativa rispetto al punto in cui si è fermato. Non arriva al punto e fa stop qui. Non è possibile per ragioni di ottica, non può sapere qual'è il punto di MAF finché non ha superato il punto di MAF. |
| inviato il 01 Luglio 2021 ore 12:19
Può essere che in nikon hanno passato il menù delle reflex dimenticandosi di togliere questa funzione? |
| inviato il 01 Luglio 2021 ore 12:23
Concordo con Mactwin, la lettura della maf avviene sul piano sensore e quando si raggiunge la maf vuol dire che questa è corretta. Le ottiche Sigma che uso sulle R e sulla M sono rinate. |
| inviato il 01 Luglio 2021 ore 16:52
Su olympus serve anche per le ottiche native micro43 quando lavorano in afc infatti usano il rilevamento a fase. Basta provare nel menù e vedere che starando la regolazione cambia il punto di messa a fuoco. Io ho regolato quasi tutte le ottiche che ho di qualche punto e sono perfette. |
| inviato il 01 Luglio 2021 ore 18:00
“ Da leggere questo blog, parla della funzionalità in modo molto esaustivo. Molto interessante in generale. blog.reikanfocal.com/2018/10/the-new-nikon-z7-investigating-with-reika „ qui è spiegato più nel dettaglio ma nella sostanza è quello che ho scritto io sopra. |
| inviato il 01 Luglio 2021 ore 18:04
Certo, lo segnalavo perchè è molto interessante e l'autore si è dilungato nell'analisi. Ho usato FoCal per parecchio tempo quando avevo la reflex. Con la Canon faceva tutto il software, compresa la regolazione della macchina, tramite collegamento usb! |
user187800 | inviato il 01 Luglio 2021 ore 18:11
Esattamente come pensavo |
| inviato il 01 Luglio 2021 ore 19:58
Quindi in definitiva bisogna tarare le ottiche adattate se si vuole ottenere il massimo |
| inviato il 01 Luglio 2021 ore 20:14
“ Salve... Da qualche mese anche io adopero delle mirrorless... Nikon z6ii per l esattezza. Cazzuliando i vari menu mi appare come per magia la voce che mai avrei voluto vedere (quante giornate buttate a regolare le ottiche su reflex) ovvero REGOLAZIONE AF FINE... E quí mi sorge la domanda.. Ma nelle mirrorless.. Non essendoci lo specchio e quindi essendo esenti da front back focus almeno in teoria... Perché esiste questa voce? Ho pensato subito alle ottiche utilizzate con adattatore.. Magari solo quelle hanno bisogno di microregolazioni essendo appunto usate con un qualcosa che si interpone tra macchina e ottica.. Ma magari qualcuno più informato può darmi le risposte che cerco. A voi... „ I problemi di front e back focus possono avere luogo anche sulle mirrorless, anche se statisticamente sono meno frequenti, rispetto alle reflex. In tal senso Nikon ha fatto bene ad aggiungere tale funzione, visto che può tornare utile: d'altro canto, se non fosse stato così ne avrebbero anche fatto a meno, visto che sviluppare software costa... In termini operativi, la questione è molto più semplice: se non riscontri problemi di sorta, puoi fare a meno della funzione citata. Circa le cause, è opportuno premettere che qualsiasi misura relativa a una proprietà fisica di un oggetto non può essere "perfetta", ma è sempre soggetta a errori. Infatti gli strumenti di misura professionali, anche un semplice distanziometro laser, riportano delle informazioni in merito all'errore dello strumento. Anche l'autofocus è uno strumento di misura, in ultima analisi, e non sfugge di certo a quanto scritto sopra. Inoltre si deve considerare che la fotocamera comanda il funzionamento di un motore elettrico (posizionato nell'ottica o nella fotocamera) che, a sua volta, tramite un sistema meccanico, aziona un gruppo di lenti dell'ottica, che si muove al fine di variare la messa a fuoco: insomma, entrano in gioco molti altri fattori rispetto all'autofocus della fotocamera in sè. Nikon non dichiara quale sia il margine di errore dell'autofocus (ottica+fotocamera intendo) - come non lo fanno nemmeno altri costruttori - per cui non vi sono dei valori di riferimento. In tutto questo l'ottica ha un ruolo determinante: l'allineamento delle lenti e delle parti meccaniche (il tutto non è ovviamente allineato con infinita precisione, ma vi è un certo margine di errore, in genere di qualche centesimo di millimetro), nonché il funzionamento del motore sono tutti elementi critici per l'accuratezza della messa a fuoco. Lato fotocamera, rispetto alle reflex vi è una rogna in meno, visto che non ci si deve preoccupare più dell'allineamento del gruppo specchio e del sensore af separato. Tuttavia è fondamentale che il sensore e la flangia d'innesto siano opportunamente allineati e distanziati: anche qui, vi sono dei margini di errore (qualche centesimo di millimetro, in genere). Infine, molto dipende anche da come sia stato implementato l'autofocus: sulla z6 II è presente un sistema autofocus ibrido (rilevamento di fase + contrasto), ma questo dice poco o nulla circa il suo funzionamento e le sue prestazioni in termini di accuratezza e precisione, in accoppiata alle varie ottiche. Infatti ogni costruttore utilizza algoritmi e protocolli di comunicazione proprietari, ma per questioni di segreto industriale non divulgano informazioni in merito a ciò. Detto in altri termini, solo un progettista conosce nel dettaglio il funzionamento dell'autofocus della z6 II (ma il discorso si applica a qualsiasi altra fotocamera), per cui le "analisi tecniche" che si trovano in rete vanno prese cum grano salis (leggasi spesso, se non quasi sempre, sono errate o incomplete). A volte si trova qualche dettaglio in più nei manuali tecnici (destinati all'assistenza, e quindi non facilmente accessibili), ma anche qui le informazioni sono limitate, trattandosi di documentazione destinata a chi deve riparare le fotocamere, e non ai progettisti... |
| inviato il 01 Luglio 2021 ore 20:32
No Marco, non è detto, quel link riporta delle supposizioni esattamente come fatte qui nel post, se nel libretto non è indicata una operazione legata ad una particolare situazione non penso sia “necessario”. Bisognerebbe intanto vedere se effettivamente si riscontrano problemi di precisione. Non so come funzioni il sistema nikon ma visto che riporta come sistema ibrido: “AF con rilevazione del contrasto/a rilevazione di fase ibrido” La regolazione a mio avviso risulta insensata perché dopo le indicazioni ottenute dalla fase la corretta messa a fuoco viene regolata dal sistema a contrasto (che non può sbagliare). Che si tratti di una possibile taratura sul sistema predittivo sarebbe da verificare. Ma sinceramente trovo quanto meno curioso che nussun possessore dei sistemi abbia riscontrato problemi di f/b focus ed eventualmente risolto con tale impostazione. |
| inviato il 01 Luglio 2021 ore 20:38
Hbd se il sistema utilizza il sistema a contrasto per concludere la messa a fuoco non può esistere nessun f/b focus, non è possibile perché parliamo del contrasto massimo rilevato sul sensore. Dichiarare di averlo e non usarlo mi parrebbe quantomeno curioso. Nessuna ottica nativa su sony (che usa il sistema ibrido) ha mai dato problemi di f/b focus, e tendo a credere che nikon funzioni uguale. Questo a meno di un non utilizzo del sistema a contrasto (magari in alcune configurazioni), e comunque trovo curioso che non sia indicato sul libretto. |
| inviato il 01 Luglio 2021 ore 20:41
Perché Nikon è un po disorientata? |
| inviato il 01 Luglio 2021 ore 21:38
“ Hbd se il sistema utilizza il sistema a contrasto per concludere la messa a fuoco non può esistere nessun f/b focus, non è possibile perché parliamo del contrasto massimo rilevato sul sensore. Dichiarare di averlo e non usarlo mi parrebbe quantomeno curioso. „ Tutto dipende da come è stato implementato l'autofocus, per l'appunto. Sistema ibrido a rilevamento di fase + contrasto dice poco o nulla: la stessa Canon ne ha avute tre varianti diverse, e tra una implementazione e l'altra le logiche di funzionamento sono cambiate in modo sostanziale. Sull'ultima variante, lo hybrid cmos af III, la combinazione tra af a rilevamento di fase e contrasto veniva decisa sulla base delle condizioni di illuminazione, contrasto e dimensione dei soggetti, modello di ottica, apertura impostata. In certi casi lavorava solo a rilevamento di fase, mentre in altri arrivava a lavorare solo a rilevamento di contrasto. Da notare che non tutte le ottiche potrebbero funzionare bene con un sistema af a rilevamento di contrasto, come peraltro accadeva con lo hybrid cmos af, e infatti con certi obiettivi vi erano errori di messa a fuoco sistematici (Canon forniva anche un elenco, all'epoca). hk.canon/en/support/8202588100 Peraltro, anche "autofocus a rilevamento di contrasto" dice poco o nulla, visto che anche qui ogni costruttore utilizza delle implementazioni specifiche (anzi, a volte cambiano tra un modello di fotocamera e l'altro). Tornando al caso di Nikon, diversi utenti - anche di questo forum - hanno avuto la necessità di intervenire sulla regolazione fine af di alcune fotocamere della serie z, anche con le ottiche dedicate. Nulla di drammatico, ma in tali casi la funzione è risultata utile. |
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