RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

Quesiti su carri armati pesanti della 2a g.m.


  1. Forum
  2. »
  3. Tema Libero
  4. » Quesiti su carri armati pesanti della 2a g.m.





avatarjunior
inviato il 11 Giugno 2021 ore 11:18

Da quanto appreso da articoli specifici, il Panzer VIII Maus fu prodotto in un numero maggiore di due. A parte ciò, avendo anch'io delle perplessità in merito alla partecipazione di tale carro ad azioni belliche, nel mio precedente scritto ho scritto appositamente la seguente frase: "...... Se le fonti citate dall'articolo corrispondessero alla realtà, ......".

avatarjunior
inviato il 11 Giugno 2021 ore 12:45

Comunque si ricade sempre lì, una serie di prototipi per carri superpesanti, che avrebbero avuto chissà quanti problemi di costruzione, invece di investire tutto nel mettere a posto che so, il Tiger.
E poi, quanti cacciacarri evoluti si facevano con un PzVIII?

La grande vulnerabilità di questi supercarri era anche il treno di addetti, officina, ricambi ecc. che si portavano dietro, se una bomba diretta non faceva nulla al carro i camion con i ricambi facevano invece rapidamente una brutta fine... e poco importa se il Tiger è fermo per un colpo diretto o perché manca il cuscinetto giusto.

avatarjunior
inviato il 11 Giugno 2021 ore 12:52

Visto che tutti sembrano potenzialmente interessati a questi argomenti, mi permetto di inserire un link
www.operationbarbarossa.net/ww2-myths/
Dei vari argomenti, il primo (il T34) è quello che collega gli articoli a questo post, ma un po' tutto direi val la pena di essere letto. Non sono in grado di valutare la correttezza di tutte le conclusioni, ma sicuramente almeno le voci T34, Siberiani ed effetto degli attacchi aerei contro i carri li ho visti corroborati da altre letture. L'apertura degli archivi Sovietici ha cambiato di molto la narrativa della guerra sul fronte russo.

avatarsupporter
inviato il 11 Giugno 2021 ore 13:09

Grazie Catafratto (nickname sicuramente adeguato all'argomento !;-) ) purtroppo è in inglese : me la cavicchio ma fatico un po' ... mi permetto invece di segnalare , su YouTube , i filmati di Vlad Spara Storia : è un esperto sull'argomento e i suoi tutorial , che spaziano dalle armi corte individuali ai corazzati (questi principalmente sino alla II G. M.) sono esaustivi e , per gli appassionati , molto interessanti.
Un altro canale è RedC0met.den , anch'esso particolarmente approfondito : al momento , c'è un suo tutorial sullo Stug III , uno tra i migliori cannoni d'assalto della II G. M.

avatarjunior
inviato il 11 Giugno 2021 ore 14:30

Comunque si ricade sempre lì, una serie di prototipi per carri superpesanti, che avrebbero avuto chissà quanti problemi di costruzione, invece di investire tutto nel mettere a posto che so, il Tiger.
E poi, quanti cacciacarri evoluti si facevano con un PzVIII?

La grande vulnerabilità di questi supercarri era anche il treno di addetti, officina, ricambi ecc. che si portavano dietro, se una bomba diretta non faceva nulla al carro i camion con i ricambi facevano invece rapidamente una brutta fine... e poco importa se il Tiger è fermo per un colpo diretto o perché manca il cuscinetto giusto.


Bisogna fare alcune considerazioni riguardo ai contesti in cui gli sviluppi dei progetti di piattaforme militari si attuano.
Ne parlo con cognizione di causa perchè conosco il settore per questioni lavorative.

Per spiegare prendiamo ad esempio il nuovo autoblindo centauro II per l'EI.
La fase 1 del progetto è stata approvata nel 2016 e il contratto per le prime 10 unità è stato firmato nel 2018 .
3/5 anni in tempi di pace sono inaccettabili in tempo di guerra.

Una piattaforma parte sulla base di requisiti prefissati generati dal contesto operativo in cui la piattaforma dovrà operare. Il modello di partenza e configurato in modo da accogliere le dotazioni : armamento , sicurezza attiva e passiva, comunicazioni etc.

E' quindi un progetto complesso che richiede sperimentazioni , collaudi e qualifiche che coinvolgono varie tecnologie
e che devono lavorare in sinergia. Mutatis mutandis fatte le debite proporzioni storiche le condizioni di oggi sono paragonabili a quelle del passato.

Quando c'è il tempo, salvo intoppi, si riesce ad arrivare alla fine del programma con un risultato ottimale rispetto ai requisiti. Ciò non significa che siamo all'ottimo in assoluto, perchè se chi a fissato i requisiti ha toppato nelle previsioni tattico /strategiche c'è il rischio di ritrovarsi con un bel gran soprammobile o quasi. ( Ho visto morire progetti che erano in piedi da almeno 5 anni ).


Quando invece si opera in emergenza, come è evidentemente nel caso caso di un conflitto, si è costretti a inseguire.
In questo caso le scelte progettuali sono essenziali. I Russi sono stati molto più svegli e hanno tirato fuori il meglio dalla bassa tecnologia che avevano.
Il Tiger era si per l'epoca un ottimo carro ma i suoi problemi di autonomia, complessità costruttiva, ottima conscenza del pilota della macchina per evitare danni ( a volte i tedeschi tendono a complicarsi la vita ancora oggi ) ne hanno mostrato i limiti.

Inoltre i tedeschi erano malati di gigantismo e vi era la convinzione che si dovessero costruire mezzi sempre più grandi per cui hanno continuato a progettare carri nuovi, immaginati come invincibili, invece di ottimizzare il disponibile. Il Grande Gustav è l'emblema di questa politica rivelatasi fallimentare. Questo ha sottratto sempre più risorse, cosa aggravata dalla progressiva mancanza delle materie prime.






avatarsenior
inviato il 11 Giugno 2021 ore 16:23

la prima cosa avrebbe dovuto essere lasciar perdere l'Inghilterra e gli USA...

avatarsupporter
inviato il 11 Giugno 2021 ore 17:38

Non posso che sottoscrivere in toto l'analisi accurata di Castell : già oggi , con l'attuale tecnologia , progettazione , sviluppo e realizzazione di un mezzo militare richiede anni e comunque , anche a produzione avviata , i mezzi sono soggetti a modifiche e perfezionamenti .
Cosa che avveniva anche allora ma in condizioni generali enormemente più difficili .
Non posso che convenire anche sullo spreco di risorse ed energie nell'inseguire progetti chiaramente velleitari se non francamente utopistici , invece di perseguire l'affinamento e la semplificazione di quanto già disponibile .
Vi furono ovviamente eccezioni , specialmente in ambito aereonautico : l'inesausta ricerca di soluzioni innovative e vincenti , ad esempio , gettò le basi del moderno aereo a reazione con il Messerschmitt Me 262 , il primo aereo a reazione a essere usato in combattimento , giunto ovviamente troppo tardi per avere un qualche peso sull'andamento della guerra , per non parlare poi delle famigerate V1 e V2 che , ovviamente al netto del loro tragico compito , gettarono le basi della scienza astronautica ... ma questa è un'altra storia e magari un altro (possibile) thread .

avatarjunior
inviato il 29 Giugno 2021 ore 11:18

Per terminare questa interessante discussione, in merito al Tigre ll cito un articolo tratto da "Altervista" (http://antoniobassetti.altervista.org/seconda-guerra-mondiale/germania/carri-pesanti/panzer-vi-tiger-ii-sd-kfz-182/?doing_wp_cron=1624955390.0618240833282470703125)

PROBLEMI TECNICI DEL TIGRE II
Il Tigre ll, nonostante l'apparenza impressionante, si rivelò operativamente una macchina fragile. I primi due Tigre ll catturati dai russi furono mandati a Kubinka per prove di valutazione e comparative. Già durante il trasferimento, avvenuto per quanto possibile con i mezzi autonomi dei due carri, si evidenziarono numerose falle tecniche e progettuali. Infatti, una ruota motrice si ruppe dopo 86 Km. di marcia, il sistema di raffreddamento si dimostrò inadeguato con temperature superiori ai 30°, causando continui blocchi del motore e del cambio per surriscaldamento, gli elementi dei cingoli si rompevano costantemente a causa del colossale peso del veicolo, soprattutto in fase di sterzata. Il sistema di pretensionamento dei cingoli non era perfettamente a punto e la tensione andava riaggiustata ogni 10-15 Km. di marcia. Oltre alla scarsa affidabilità, la prova sul campo dimostrò anche che il motore era molto più assetato di quanto dichiarato dalle specifiche tecniche. Con 860 lt. di carburante furono percorsi 90 km. di strada bianca, quando il manuale tecnico del carro indicava, nelle stesse condizioni, un consumo di 700 lt. La velocità massima effettiva del carro risultò essere non superiore ai 30 Km./h su strada in buone condizioni, o circa 14 Km./h. su strada bianca. Su terreno aperto il Tigre ll evidenziò addirittura prestazioni da carro della prima guerra mondiale, con punte di velocità al massimo di 6-7 Km./h. La velocità massima dichiarata dal manuale (41,5 km./h.) non fu raggiunta in alcuna circostanza. In compenso, il pezzo da 88 mm KmK 43 montato sul carro si rivelò un'arma anticarro eccezionale, con penetrazione e precisione all'altezza del più grosso 122 mm. D-25 russo. In merito a quest'ultimo, un proiettile sparato da 400 mt. contro uno dei Tigre ll catturati lo passò da parte a parte. Inoltre, alcuni dei carri Tigre ll prodotti non riuscirono ad esser trasportati sul fronte a causa della loro mole, in quanto le numerose galleria ferroviarie presenti in Germania od altrove non erano sufficientemente grandi per far passare tutto il carro armato.



avatarjunior
inviato il 22 Agosto 2024 ore 12:29

Trovato un interessante articolo in merito all'argomento in questione, lo riporto qui di seguito:

"Il confronto tra il Tiger I ed il Tiger II (noto anche come "King Tiger") tiene conto di diversi fattori, tra cui la corazzatura, la potenza di fuoco, la mobilità e le prestazioni complessive sul campo di battaglia.

Tigre I

Corazza: il Tiger I aveva una spessa corazza frontale (fino a 100 mm) e lati inclinati, che fornivano una buona protezione contro la maggior parte delle armi anticarro alleate dell'epoca.
Potenza di fuoco: armato con il cannone KwK 36 da 88 mm, il Tiger I era in grado di attaccare e distruggere la maggior parte dei carri armati nemici a lunga distanza.
Mobilità: con un peso di circa 54 tonnellate, aveva una velocità massima di circa 38 km/h (24 mph) su strada, ma il suo peso ne comprometteva la mobilità su terreni accidentati.

Tigre II (Re Tigre)

Corazza: il Tiger II aveva una corazzatura ancora più spessa (fino a 150 mm nella parte anteriore) e un'inclinazione migliorata, che lo rendeva uno dei carri armati più pesantemente corazzati della seconda guerra mondiale. Era progettato per resistere ai colpi della maggior parte delle armi alleate.
Potenza di fuoco: il Tiger II era equipaggiato con il più potente cannone KwK 43 da 88 mm, dotato di migliori capacità di penetrazione rispetto al cannone del Tiger I, consentendogli di ingaggiare efficacemente i carri armati alleati a distanze maggiori.
Mobilità: nonostante la sua impressionante corazza e potenza di fuoco, il Tiger II pesava circa 68 tonnellate, il che ne riduceva significativamente la mobilità e lo rendeva meno affidabile. La sua velocità massima era di circa 38 km/h (24 mph), ma era spesso ostacolata da problemi meccanici dovuti al peso.

Conclusioni

Prestazioni complessive: il Tiger II era superiore in termini di corazza e potenza di fuoco, il che lo rendeva più formidabile contro gli Alleati. Tuttavia, il suo peso e i problemi di affidabilità meccanica spesso ne limitavano l'efficacia sul campo di battaglia.
Praticità: il Tiger I, pur essendo meno potente, era più affidabile e più facile da produrre e manutenere, il che consentiva di schierare un numero maggiore di esemplari sul campo di battaglia.
In sintesi, mentre il Tiger II era tecnicamente un carro armato migliore in termini di specifiche, il Tiger I aveva vantaggi in termini di affidabilità e produzione che lo rendevano più efficace in certi contesti durante la guerra. La scelta di quale fosse "migliore" dipende dai criteri specifici utilizzati per la valutazione."

avatarsenior
inviato il 23 Agosto 2024 ore 0:05

Cercare di stabilire quale sia stato il miglior carro armato della Seconda Guerra Mondiale è ancora più difficile che cercare di capire quale sia stato il miglior caccia dello stesso conflitto.
Comunque uno che della conduzione di grandi formazioni di mezzi corazzati aveva una certa esperienza, mi riferisco al Col. Joachim Peiper, chiamava il Tigre I "il furgone dei traslochi", il che la dice lunga sulla considerazione che aveva di quello che comunemente viene definito il miglior carro armato della II Guerra Mondiale.
E che dire: a ben vedere non so se gli si può dare torto!
I tre maggiori carri tedeschi della guerra, ossia: il Panther, il Tiger I e il Tiger II, condividevano il motore, la trasmissione, le sospensioni, il treno di rotolamente e anche le ruote... ovvio che l'efficienza di un'unica meccanica adoperata su carri da 45, 56 e 68 tonnellate finiva per avere tre consistenze diverse a seconda della stazza del mezzo su cui quella meccanica veniva montata e adoperata!
Lo stesso dicasi per la corazzatura: quella del Tiger era più spessa di quella del Panther, quest'ultima però era inclinata e anche eccellentemente sagomata per cui alla fine il Panther era, nel complesso, protetto forse anche meglio del Tiger I.
Il Tiger I montava il leggendaro 88/56, il "terrore dei corazzati alleati", ma il 75/70 del Panther sparava si proiettili più leggeri, ma li sparava pure a oltre 1000 metri al secondo... il che significa che a 1000 metri avevano una penetrazione uguale, 137 e 140 mm rispettivamente, il 75 però era molto più efficace a 1500 e 2000 metri di distanza.
Il Tiger II Königstiger aveva la corazzatura più spessa e la stessa era sagomata +/- come quella del Panther, quindi era di gran lunga il più protetto dei tre, montava quello che nel complesso è stato di gran lunga il miglior pezzo anticarro della Seconda GM, ossia il leggendario PaK 43 da 88/71, ed è vero che su terreni accuratamente scelti e che presentavano un campo libero fino a 3500/4000 metri di distanza era letale per tutti: in alcune occasioni diverse dei Tigre II distrussero un T-34/85 a 3500/3700 metri di distanza e uno Stalin II a 2300/2400 metri di distanza... ma se doveva muoversi anche solo al 50% della potenza erano note assai dolenti a causa, appunto, dei vari problemi di natura meccanica.

Per cui ditemi: secondo voi quale è stato il migliore dei tre?
Michael Wittman per esempio avrebbe scelto il Tiger I, allo stesso modo in cui Otto Carius avrebbe quasi certamente fatto lo stesso, ma Ernst Barkmann non si sarebbe schiodato dal suo Panther... e allora ditemi: in conclusione qualcuno di voi si sente in grado di contraddire a cuor leggero uno di questi tre leggendari carristi?

avatarjunior
inviato il 23 Agosto 2024 ore 1:19

In merito alle strutture con lati inclinati del Panther e del Tiger II, i progettisti tedeschi presero spunto dal T-34 russo. Purtroppo, a causa della fretta dovuta a ragioni intuibili, le progettazioni e le costruzioni di questi due carri armati non furono curate a dovere, tant'è che entrambi i mezzi - in special modo il Tiger II - presentarono diversi difetti, anche rilevanti. Infatti, fu notevole il numero di Panther ed ancor più di Tiger II che furono abbandonati dagli equipaggi sui campi di battaglia a causa di guasti che li avevano resi inutilizzabili. Per quanto possibile, tali carri armati furono poi recuperati per essere riparati e riutilizzati. Nonostante ciò, fra tutti i carri armati in dotazione all'esercito tedesco, molti carristi preferirono il Panther a causa dell'efficace mix che vi era fra velocità, protezione e potenza di fuoco.

avatarsenior
inviato il 23 Agosto 2024 ore 13:58

Comunque sia alla fine, come nel caso dei caccia, quello che faceva davvero la differenza era un mix fra scelte progettuali ben chiare: i carristi tedeschi disponevano di molto spazio all'interno del mezzo, al contrario dei sovietici, che consentiva loro di operare meglio, innanzitutto, di avere una maggiore disponibilità di proiettili di pronto uso, e soprattutto di sistemi di puntamento di alta precisione che consentivano ai propri carristi di impegnare il bersaglio a quasi quattro chilometri di distanza, laddove gli anglo-americani si limitavano a circa un miglio, mentre i sovietici non vedevano oltre 5/600 metri!
Scelte progettuali che facevano il paio con un materiale umano altrettanto eccellente, chiaramente... perché potevi anche puntare un mezzo nemico a una distanza di quattro chilometri Eeeek!!! ma poi dovevi anche essere capace di centrarlo a più o meno la stessa distanza!

avatarsupporter
inviato il 23 Agosto 2024 ore 20:34

Credo comunque che paradossalmente fu proprio il fatto di essere concettualmente e per progettazione carri troppo avveniristici , troppo avanti sui tempi a determinare i problemi e l'inaffidabilita' di molti carri tedeschi .
Segnatamente , i materiali e i motori disponibili all'epoca non erano semplicemente all'altezza dei mezzi che dovevano supportare e questo al netto dei problemi di approvvigionamento di materie prime degli ultimi anni di guerra .
I carri tedeschi ancora perfettamente conservati che periodicamente partecipano alle sfilate storiche ci danno l'idea dell'imponenza di questi mezzi , dimensionalmente e per tonnellaggio simili ai carri odierni ma che per l'epoca, appunto , erano troppo in anticipo sui tempi .

avatarsenior
inviato il 23 Agosto 2024 ore 22:01

A onore del vero non erano troppo in anticipo sui tempi, più prosaicamente non avevano motori dalla potenza sufficiente alla bisogna.

avatarsenior
inviato il 23 Agosto 2024 ore 22:18

Parliamoci chiaramente: per muovere bene un mezzo di 68 tonnellate quale era il Königstiger o, peggio, di 70 tonnellate come lo Jagdtiger ci vogliono 1500 hp... il Maybach HL 230 ne aveva 700 laddove, ripeto, il minimo sindacale ne avrebbe chiesti 1000 o 1100... ne dobbiamo ancora parlare?

Che cosa ne pensi di questo argomento?


Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 251000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.






Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)


 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me