| inviato il 04 Giugno 2021 ore 18:46
Lavoro in un'azienda che, occupandosi di elettronica, è nel pieno di questa problematica, che però affligge tutto il mondo, non solo l'Europa. La Cina sta facendo numeri spaventosi, ma Stati Uniti e tanti altri non se la passano meglio di noi, anzi... Certo che sentire colossi come Henkel dire "non ho la più pallida idea di quando posso dartelo" o consegne di chip spostate a Giugno 2022 fa effetto! |
| inviato il 04 Giugno 2021 ore 20:06
it.motor1.com/news/505906/crisi-chip-auto-senza-optional/ Questo articolo parla di automotive ma è chiaro che il problema è per tutti, la cosa che trovo più raccapricciante è questa... "l'incendio che ha distrutto a marzo 2021 una linea produttiva di Renesas Electronics non ha fatto altro che aggravare le difficoltà pregresse. Il colosso giapponese dell'elettronica, assieme a NXP e Infineon Technologies, produce quasi il 40% dei semiconduttori destinati alle auto di tutto il mondo." Della serie piove sul bagnato! Tutto ciò perché il chip da 3 euro se prodotto in Europa costa 10 e quindi tutti in Asia! |
| inviato il 04 Giugno 2021 ore 20:14
Concordo. Certe produzioni primarie vanno assolutamente localizzate! |
| inviato il 04 Giugno 2021 ore 21:32
“ Essere meno numerosi. „ Un orsetto al signore là in fondo che ha centrato il cuore del problema. Il pianeta, che è, per quanto grande, un sistema chiuso, NON PUO' sostenere 8 MILIARDI di persone. Semplicemente, non può. Neppure sette. Neppure sei. Se tutti si comportassero con estrema attenzione, forse due o tre. Ricordo che attualmente, ogni anno consumiamo il doppio delle risorse che potremmo consumare per "stare in pareggio". Dove le prendiamo? Le rubiamo ai vostri discendenti (i vostri perché io ho evitato). |
| inviato il 04 Giugno 2021 ore 21:42
Quindi usiamo le gemme dell'infinito e schiocchiamo le dita? Oppure vietiamo di fare figli? |
| inviato il 04 Giugno 2021 ore 22:20
La seconda che hai scritto. (anche perché non conosco la prima, che immagino sia una citazione) Tu l'hai sparata, ma se sei abbastanza giovane farai in tempo a vedere quando il controllo obbligatorio sulle nascite diverrà una procedura normale a livello mondiale. |
| inviato il 04 Giugno 2021 ore 22:45
“ Della serie piove sul bagnato! Tutto ciò perché il chip da 3 euro se prodotto in Europa costa 10 e quindi tutti in Asia! „ E dopo decenni di delocalizzazione è lunga ripartire... Ma è necessario. Il problema però non è solo di stipendi, è logistico... Oltre la metà delle materie prime dell'elettronica mondiale si estraggono da miniere in Cina.... Non puoi far a meno di loro in ogni caso. Son decenni che si parla di alternative al silicio, ma al momento sono rimasti solo prototipi belli solo per fare un articoletto di giornale. “ Ragazzi il problema e' che mettere su una fabbrica di chip aggiuntiva e' costosissimo e richiede tempi lunghi. Il problema è quindi quasi strutturale e di medio lungo periodo. „ L'Unione Europea sta già lavorando da anni (almeno 4-5) alla indipendenza tecnologica da Asia e USA. Stiamo sviluppando CPU Risc-V per non dover dipendere da ARM/Intel/AMD/ecc ecc, almeno nei settori chiave. Ma tra progettazione e messa in piedi della produzione ci vogliono ancora diversi anni. www.european-processor-initiative.eu/ Prima del 2023 difficilmente vedremo i processori europei in azione. E chissà quando ci vedremo girare Phostoshop sopra |
| inviato il 04 Giugno 2021 ore 22:54
seguo |
| inviato il 04 Giugno 2021 ore 23:21
LS83 non sapevo di questi processori europei!! |
| inviato il 04 Giugno 2021 ore 23:41
“ LS83 non sapevo di questi processori europei!! „ Dopotutto ogni blocco economico si sta attrezzando alla prossima guerra mondiale. E avere i propri processori è vitale. Le armi non si producono per fare da fermacarte. Prima o poi vengono usate. |
| inviato il 05 Giugno 2021 ore 0:25
E speriamo proprio di no |
| inviato il 05 Giugno 2021 ore 1:07
Vorreste dire che toccherà tenersi l'auto per più tempo anziché cambiarla costringendoci a fare una manutenzione regolare per mantenerla efficiente ? Che toccherà riciclare le parti usate di quelle incidentate ? Che nei telefoni, nelle fotocamere, nelle TV e in tutti i prodotti tecnologici c'è il serio rischio di non vedere più i nuovi modelli ogni anno ? e pure molti meno modelli a catalogo ? Che non potrò più avere uno scooterino con sistema keyless ? Toccherà tenere quello con la chiave ? Che le macchine elettriche rischiano di dover essere prodotte senza tutti i gadget ma solamente con l'indispensabile ? Niente più display touch che comanda tutto e ritornerebbero gli antiestetici bottoni e comandi ? Che potrebbero sparire i Velox costringendoci a ridurre le prestazioni dei mezzi ? Che le fabbriche sarebbero costrette a mettere dei robot solo per i lavori pericolosi o troppo faticosi e ad aumentare la forza lavoro ? Ditemi dove devo firmare |
| inviato il 05 Giugno 2021 ore 1:26
Sicuramente per il futuro sarà importante riciclare meglio e di più, tornare a fare meno imballaggi. Pensare un'agricoltura + efficiente, incentivare i consumi a km 0, smettere di delocalizzare e tenere in europa le tecnologie e le produzioni dei settori strategici, far ritornare e mantenere attivi in Italia i settori manifatturieri classici. Siamo arrivati al punto che è difficile acquistare e farsi consegnare pure una bicicletta . . . . abbiamo chiuso molte produzioni locali e ora non ne abbiamo disponibilità . . tutto si fa in cina . . . ! che palle. Un eccesso di globalizzazione porta in momenti critici grossi squilibri che si pagano a caro prezzo. E poi chissà un giorno la cina non sarà poi cosi tanto competitiva, il costo del lavoro dovrà pur aumentare anche per loro e nel frattempo l'europa si sarà stabilizzata? |
| inviato il 05 Giugno 2021 ore 3:08
Il rimedio è il peggiore dei mali…. Le risorse non sono infinite e noi siamo troppi: o ne usiamo molto meno (ma allontaniamo il problema) o diminuiamo. Diminuire con il controllo delle nascite non si può… perché aumenterebbero le persone anziane (o meglio le persone in pensione ovverossia che non lavorano) che gravano su chi lavora in rapporto a chi lavora (infatti in Cina hanno tolto la legge del figlio unico per INCREMENTARE le nascite). |
| inviato il 05 Giugno 2021 ore 7:48
C'è anche un grossisimo problema di trasporti Un container da 20' dalla cina che l'anno scorso costava 1500 USD oggi costa 7000 USD Il prezzo aumenta mediamente di 800 USD al mese. Per di più non si trovano navi disponibili per il trasporto. Ora la merce resta ferma 1 mese prima di poter essere imbarcata e la situazione peggiora ogni mese. Il problema è iniziato durante il 2020 perché l'export dall'europa e dagli USA verso la Cina è stato praticamente azzerato dato che: 1. la produzione in EU ed USA è stata ammazzata dal lockdown 2. la Cina ha messo nuovi dazi e vincoli sull'importazione di beni Il risultato è che in Europa ci sono milioni di container che devono tornare vuoti in Cina Quindi occorre mandare navi con container vuoti in Cina dove non ci sono più container disponibili per il trasporto in Europa ed USA. Ovviamente il costo della nave che torna in Cina con i container vuoti viene ribaltato su chi paga la tratta inversa. In più la Cina ha ridotto per legge le produzioni di materiali con processi inquinanti ovvero 1. acciaio, ghisa, leghe di ottone e rame, piombo 2. plastiche 3. batterie 4. componenti che utilizzano terre rare (chip prima di tutto) Tutto ciò mette un grosso punto interrogativo sulla ripresa e sull'attuazione de recovery plan Con i materiali raddoppiati e la produzione in EU ridotta mini termini come anche gli stock con cosa costruiremo ponti, autostrade ospedali ecc. ecc...? Tutto costerà 2/3 volte più del previsto Quindi a parità di stanziamenti si avranno la metà delle opere realizzate E il programma di decarbonizzazione dove va a finire? Auto elettriche, pannelli solari e altre cose del genere diventeranno costossissime. A meno che ci mettiamo noi a produrre quello che serve con conseguente sicuro sforamento di ogni obbiettivo di riduzione della CO2 e grossi problemi di inquinamento ambientali (la produzione di batterie è fortemente inquinante) E comunque non è cosa che si può fare dall'oggi al domani. Pensate all'Ilva ad esempio che sta andando a chiudere proprio ora che il prezzo dell'acciaio va alle stelle. Purtroppo tutti i paesi occidentali in questi anni hanno ottenuto gli obbiettivi di riduzione CO2 delocalizzando l'inquinamento in Cina ed India. L'auto elettrica è l'emblema di questa strategia. Inquina moltissimo alla fonte dove i componenti come le batterie, i chip, acciaio e plastiche vengono prodotti e inquina poco dove viene utilizzata La stessa cosa i pannelli solari. Producono energia a zero CO2 dove utilizzati ma per produrli si emette tanta CO2. Ma siccome i cristalli dei pannelli sono fatti in Cina abbiamo fatto finta che il problema non esistesse. Temo che ora stiamo pagando il conto di questa scelta miope. Proprio ora mentre sto scrivendo queste cose c'è un giornalista sulla La7 che dice che vista la situazione "l'unica soluzione credibile è pensare al nucleare" Nell'altro 3ad sull'auto elettrica ho detto che a questo si sarebbe arrivati... tant'è ci hanno messo poco. Tra l'altro scopro anche che c'è penuria di pomodori per fare le conserve... Guarda caso quel pomodoro arrivava tutto dalla Cina. E manca pure l'alluminio per fare le lattine per le bevande. |
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