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Lo stile può portare alla monotonia?


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avatarsenior
inviato il 12 Maggio 2021 ore 9:54

Se ti fissi si...lo stile è la propria visione, se ti soffermi a vedere sempre allo stesso modo rischi di perdere la capacità di meravigliarti...e quindi di saper vedere sempre con nuovi occhi.

Viaggiare, vivere esperienze può aiutare a sapersi evolvere continuamente, senza cambiare lo stile di base, semplicemente affinandolo e rendendendolo sempre più unico.

avatarsenior
inviato il 12 Maggio 2021 ore 10:08

io non ho stile manco nel vestirmi, figuriamoci in fotografia :D
Mi segno e vi leggo volentieri...non penso avrò mai uno stile, perchè non ho un talento in questo campo...mi limito a "copiare" quello che altri fanno e che incontra il mio gusto

avatarsenior
inviato il 12 Maggio 2021 ore 10:09

Secondo me lo "stile" è il risultato del modo di vedere e di lavorare ognuno, della sua evoluzione nel tempo.
Se invece diventa lo scopo, allora a mio avviso si è persa di vista la sostanza, i soggetti, i messaggi, le emozioni, per focalizzarsi sulla "forma", l'apparenza, la "buccia".

Mia opinione, ovviamente... ;-)

avatarsenior
inviato il 12 Maggio 2021 ore 10:34

Secondo me lo "stile" è il risultato del modo di vedere e di lavorare ognuno, della sua evoluzione nel tempo.
Se invece diventa lo scopo, allora a mio avviso si è persa di vista la sostanza, i soggetti, i messaggi, le emozioni, per focalizzarsi sulla "forma", l'apparenza, la "buccia".


quoto

avatarjunior
inviato il 12 Maggio 2021 ore 10:53

Allora, se ci racconta qualcosa di davvero interessante, anche se le sue foto si assomigliano tutte un po' la cosa non è fastidiosa


In realtà più che fastidio è un iniziare a guardare gli scatti con meno attenzione perchè contengono un qualcosa di già visto.

Come già detto la cosa è sicuramente più forte sulla fotografia "mediocre" ma in parte lo avverto anche per i grandi.

Provoca noia ?
Per me no . Anzi , lo trovo rassicurante .


Provo a riformulare la domanda in modo diverso, sfogliando molti libri di immagini di uno stesso fotografo, alle ultime che osservi, dedichi la stessa attenzione delle prime, o le osservi in modo sommario poiché hai la sensazione del già visto?

Sicuramente sono il primo a mettersi in discussione, nel senso che mi rendo conto che in fondo non è così, ma potrebbe essere dovuto dal troppo tempo passato ad osservare fotografie e sicuramente come dite in tanti, alla mole di monnezza che si vede in giro.

avatarjunior
inviato il 12 Maggio 2021 ore 11:02

Da questa mia considerazione ovviamente mi si pone un'altra domanda:

E' così importante dare un'impronta comune ai propri lavori o è preferibile interrompere questa linea con nuove sperimentazioni?


avatarsenior
inviato il 12 Maggio 2021 ore 11:21

E' così importante dare un'impronta comune ai propri lavori o è preferibile interrompere questa linea con nuove sperimentazioni?


Ogni singolo lavoro penso debba avere una sua coerenza. Mentre legarsi vita natural durante a un certo modo di fotografare lo trovo stupido. A meno che quel modo di fotografare non diventi una professione redditizia. Senza scomodare i grandi, un buon fotografo di matrimonio, se il suo modo di fotografare piace alla clientela ha indubbiamente un suo stile, e non si vede perché dovrebbe cambiarlo fintanto che funziona.

avatarsenior
inviato il 12 Maggio 2021 ore 11:26

ma cambiando o mostrando di poter fare anche un matrimonio in un modo diverso potresti attirare anche più clienti che diversamente non ti filerebbero

avatarsenior
inviato il 12 Maggio 2021 ore 11:30

Sono le nuove sperimentazioni che mantengono viva la propria "arte" e che fanno evolvere il proprio modo di fotografare e per finire il proprio stile, quello vero.
Fossilizzarsi su qualcosa che piace e ha successo è buona cosa solo per il borsellino, ma per il resto no.

avatarsenior
inviato il 12 Maggio 2021 ore 11:36

ma cambiando o mostrando di poter fare anche un matrimonio in un modo diverso potresti attirare anche più clienti che diversamente non ti filerebbero


O magari perdere quelli a cui piace la "vecchia maniera", e questo è il motivo per cui in queste cose di solito le innovazioni si introducono gradualmente e si vede come vanno.
Mentre un fotoamatore è più libero: se io provo a fare foto in un certo modo, diverso dal mio solito ma che mi convince di più, e però queste foto poi non piacciono a nessuno, in fondo, chissenefrega...

avatarsenior
inviato il 12 Maggio 2021 ore 11:49

io intendevo, che puoi mantenere quello che attualmente ai tuoi clienti piace, ma puoi provare anche a fare cose diverse per ampliare il bacino di clienti...
Un amatore? quello scatta per se stesso, la sua famiglia e basta, che gli frega di stile, se piace, ecc ecc...basta ci sia il ricordoSorriso

avatarsenior
inviato il 12 Maggio 2021 ore 12:41

Un amatore? quello scatta per se stesso, la sua famiglia e basta, che gli frega di stile, se piace, ecc ecc...basta ci sia il ricordo


Direi proprio di no. O meglio non del tutto.
Molti amatori usano la fotografia come mezzo espressivo, al pari della pittura o altre forme di espressione.

E comunque anche molti professionisti dividono la vita fotografica in due parti.
L'una per la committenza e la pagnotta e l'atra per il proprio diletto espressivo.

In linea generale ritengo lo stile una conseguenza della nostra visione della vita e/o del nostro vissuto.
Mi vengono in mente ad esempio le foto di A. D'Agata

avatarsenior
inviato il 12 Maggio 2021 ore 12:53

. E' così importante dare un'impronta comune ai propri lavori o è preferibile interrompere questa linea con nuove sperimentazioni?


Le sperimentazioni iniziano quando ti mettono in mano la prima camera .
Si passa dal bn al colore , dai grandangoli ai tele , dai ritratti ai panorami ecct.

Il passo successivo è arrivare al più presto a una consapevolezza di ciò che amiamo fotografare.
E da la in avanti scremare il più possibile fino ad avere una sola macchina , una sola focale , un solo genere per avere si uno stile , ma soprattutto per evitare di fare pasticci.

Uscire ogni tanto da questo percorso può essere divertente come si diverte Valentino Rossi quando fa i rally , o quando un cantante rock canta un lento , ma la linea di stile deve rimanere la strada maestra .

Il vero dramma è quando uno non ha cultura e nonostante molti gli spieghino che il suo lavoro risenta di pp fantasiose e tagli surreali (perche' molti vedono la sperimentazione in queste due cose ) lui ti risponde che “ a me piace così “.
E qui il discorso di stile va completamente a farsi benedire .

avatarsenior
inviato il 12 Maggio 2021 ore 13:45

Molti amatori usano la fotografia come mezzo espressivo, al pari della pittura o altre forme di espressione.


ma certo Arco, ma l'amatore alla fine rende conto solo a se stesso...
Se gli altri lo apprezzano o meno...cambia poco, l'importante è che abbia senso/sia bella/terapeutica o quello che vuoi, per l'amatore stesso

avatarsenior
inviato il 12 Maggio 2021 ore 14:25

Il passo successivo è arrivare al più presto a una consapevolezza di ciò che amiamo fotografare.
E da la in avanti scremare il più possibile fino ad avere una sola macchina , una sola focale , un solo genere per avere si uno stile , ma soprattutto per evitare di fare pasticci.

Personalmente non sono d'accordo, alcuni generi posso essere complementari, ad esempio paesaggi e macro.
Henri Cartier Bresson, ha fatto anche foto di paesaggi, quindi non fotografava un solo genere fotografico.
Inoltre non per forza si deve usare una sola focale: lo vedo come un po' limitante. E' come per il pittore usare un solo pennello, per uno scultore usare un solo scalpello, per un musicista suonare solo uno strumento (ed invece esistono grandi polistrumentisti)...
Vedi Roger Taylor, per citarne uno: it.wikipedia.org/wiki/Roger_Taylor_(batterista_1949)

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