| inviato il 29 Aprile 2021 ore 8:19
Secondo me se prendi un 100mm moderno a f2.8 e fai la stessa foto con un 100mm macro nuovo sempre a f2.8 non ci vedi gran differenze Una volta ce le vedevi perché le lenti "da ritratto" erano più soft.. nel senso che avevano la curva degli mtf che crollava nelle zone delle alte frequenze causa tante aberrazioni ottiche poi ti dico anche il discorso dei trattamenti dei riflessi di ottiche vecchie.. erano ben diverse dalle nuove. Alcune ottiche vecchie si sente dire che "aprivano di più le ombre" è un modo elegante per dire che i riflessi delle luci finivano per coprire la poca luce che arrivava dalle zone in ombra della scena io una curva di MTF come la rossa qua sotto non l'ho mai vista su una lente reale
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| inviato il 29 Aprile 2021 ore 8:20
Comunque in ambiente digitale sono caratteristiche che lasciano un poco il tempo che trovano vista la possibilità di anabolizzare a posteriori l'immagine ripresa in precedenza |
| inviato il 29 Aprile 2021 ore 8:27
Le ottiche macro hanno tendenzialmente maggior microcontrasto, per questo dicono che non sono propriamente adatte ai ritratti? Anche questo è un discorso assai relativo dal momento che obiettivi tendenzialmente da ritratto, come per esempio il 135 Art o il 135 GM o il classico 135 APO Sonnar, dispongono di una nitidezza talmente elevata che tagliano la faccia del soggetto, anzi la scarnificano, molto più di quanto non facciano i migliori macro oggi in circolazione! |
| inviato il 29 Aprile 2021 ore 8:29
Domanda: che differenza c'è tra contrasto e microcontrasto? |
| inviato il 29 Aprile 2021 ore 8:34
“ Anche questo è un discorso assai relativo dal momento che obiettivi tendenzialmente da ritratto, come per esempio il 135 Art o il 135 GM o il classico 135 APO Sonnar, dispongono di una nitidezza talmente elevata che tagliano la faccia del soggetto, anzi la scarnificano, molto più di quanto non facciano i migliori macro oggi in circolazione! „ Per questo apprezzo ancora il 135L... |
| inviato il 29 Aprile 2021 ore 8:34
mah... appunto non c'è una definizione unica.. e già qua la confusione microcontrasto dovrebbe indicare il contrasto solo dei dettagli fini ma non finissimi.. Non c'è nessuno però che dia dei valori numerici a questo "micro".. (che so da 20 a 30 cicli/mm oppure da 30 a 40 etc etc) quindi.. parliamo di aria fritta ;) La MTF misura il contrasto al variare della dimensione del dettaglio (in cicli/mm di solito) Quindi tutta, sia dettagli fini sia grandi “ Per questo apprezzo ancora il 135L „ eh te credo è perfetta perché sufficientemente corretta, ma non mostruosamente corretta nei ritratti in ambiente lenti che abbiano un po' di sferica e una bella vignettatura a me son sempre piaciute |
| inviato il 29 Aprile 2021 ore 8:36
“ Non c'è nessuno però che dia dei valori numerici a questo "micro" „ Quindi siamo nel campo delle sensazioni... e di quanto abbiamo pagato un'ottica per poterla giustificare! |
| inviato il 29 Aprile 2021 ore 8:36
Per contrasto si intende la massima differenza di luminosità di una scena , quindi è una caratteristica del soggetto da ritrarre , il microcontrasto è una capacità dell'obiettivo o del supporto su cui registri i dati , credo . |
| inviato il 29 Aprile 2021 ore 8:38
mica per niente Zeiss è esponente di rilevo del "microcontrasto" Poi che facciano delle grandi lenti è assolutamente fuori discussione. le fanno! e ci mancherebbe!! |
| inviato il 29 Aprile 2021 ore 8:38
Microcontrasto e risolvenza sono i due elementi fondamentali per capire quanto una lente è nitida. Sono entrambi misurabili con strumenti la risolvenza si misura contando quante coppie di linee (bianche e nere) per mm riesce a separare la lente. Un tempo si misurava solo quella caratteristica, ad un certo punto però si è capito che la sensazione di nitidezza non dipendeva solo da quante linee/mm si potevano leggere, ma anche da come le si leggevano cioè con quale livello di contrasto (quanto era nera la linea nera e bianca l'altra), questa dote è chiamata microcontrasto ed è importante tanto quanto la risolvenza, forse anche di più. Oggi i grafici MTF che vediamo riportano sostanzialmente solo quel valore ( a determinati livelli di risolvenza, di solito 3 ) Il microcontrasto lo si può esaltare o ridurre, sia in analogico (si aumenta con sviluppi a massima acutanza, o comunque molto diluiti agitando pochissimo la sviluppatrice) sia in digitale attraverso i classici strumenti per esaltare la nitidezza (maschera di contrasto, ecc.). Attenzione però che è comunque un bene avere MTF di partenza buoni, perchè in PP (o con la sviluppatrice in analogico) quando si esalta in microcontrasto e la sensazione di nitidezza qualcosa si perde sempre, nulla è gratis. |
| inviato il 29 Aprile 2021 ore 8:40
Avanzo un'ipotesi: contrasto applicato con algoritmi, Pollastrini diceva X aree tonali (colori? non aree di grigio, bianco/nero?). Ma allora sarebbe una questione digitale... boh |
| inviato il 29 Aprile 2021 ore 8:41
“ Attenzione però che è comunque un bene avere MTF di partenza buoni „ Si ma anche qua stiamo parlando di lenti otticamente corrette. non che enfatizzano una certa zona frequenziale più di altre, come fa un qualsiasi software che aumenta o riduce il microcontrasto una ottica perfetta ha il grafico di MTF come qua sotto Come vedete appena si introducono degli errori di lavorazione la MTF crolla (ma crolla a tutte le frequenze.. e soprattutto in alto ovviamente ossia sui dettagli fini)
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user12181 | inviato il 29 Aprile 2021 ore 8:46
Qui mi pare che stia avvenendo ciò che avveniva quando Socrate chiedeva: "Ti esti?" |
| inviato il 29 Aprile 2021 ore 8:47
“ “ Attenzione però che è comunque un bene avere MTF di partenza buoni ? Si ma anche qua stiamo parlando di lenti otticamente corrette. non che enfatizzano una certa zona frequenziale più di altre, come fa un qualsiasi software che aumenta o riduce il microcontrasto „ Senza entrare troppo nel tecnicismo, se un'ottica ha un ottima risolvenza e microcontrasto di partenza secondo me è un bel vantaggio, perchè ci evita di dopare l'immagine che, inevitabilmente perderà qualcosa (morbidezza nelle transazioni, aumento del rumore o grana in analogico, toni più duri e gessosi, ecc.). |
| inviato il 29 Aprile 2021 ore 8:49
Domanda: chiarezza e microcontrasto sono correlate tra di loro? |
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