| inviato il 06 Aprile 2021 ore 17:39
Tu e io andiamo insieme in un posto qualunque, nello stesso momento ci posizioniamo fianco a fianco e guardiamo nello stesso momento nella stessa direzione: tu e io vediamo due cose diverse. Perchè tu sei tu e io sono io e il modo di osservare è personale. Dipende da ciò che siamo, come siamo fatti, dalla nostra esperienza e dalla nostra sensibilità. Dopo avere osservato ci salutiamo e andiamo a raccontare la scena che abbiamo osservato ad una stessa persona, prima tu e poi io (o viceversa), senza dirgli che eravamo insieme nello stesso posto e momento e guardavamo la stessa scena. Quanto scommetti che gli racconteremo due cose così diverse che avrà l'impressione che abbiamo osservato scene diverse in momenti diversi? La "PP" è dentro di noi, il resto sono solo strumenti a supporto della nostra espressività, che senso mai può avere limitarli e classificarli per purezza o nobiltà? Pensi davvero che ci sia qualche mezzo o tecnica più nobile delle altre in grado di catturare la realtà in quanto tale? |
| inviato il 06 Aprile 2021 ore 17:44
@Stock85 “ La fotografia nasce molto prima dello scatto. Viene fuori dalle nostre profondità, affiora dal pozzo dell'intimità di ciascuno di noi. Il momento che abbiamo avvertito, che abbiamo 'sentito', lo imprimiamo in uno scatto che successivamente deve essere sviluppato per non demandare ogni compito ad un'intelligenza artificiale. „ Mi sono espresso male in quel caso, il concetto "nasce la foto" presuppone sicuramente l'esperienza e l'occhio nella ricerca del soggetto, della luce, delle condizioni e degli elementi che compongono la foto, l'ho dato per sottinteso purtroppo (con premesse ad ogni frase sarebbe interminabile un post). Ovvio che non implicava solo il fare "click" il mio concetto, anzi proprio questi elementi caratterizzano la foto da subito ancora prima di eventuale post-produzione che in troppi casi ne maschera le lacune. |
| inviato il 06 Aprile 2021 ore 17:53
“ La "PP" è dentro di noi, il resto sono solo strumenti a supporto della nostra espressività, che senso mai può avere limitarli e classificarli per purezza o nobiltà? Pensi davvero che ci sia qualche mezzo o tecnica più nobile delle altre in grado di catturare la realtà in quanto tale? „ No, ho appunto sottolineato che non è per ghettizzare nulla o classificare in modo migliore o dispregiativo. Sono per l'innovazione, non vediamolo come un ragionamento retrogrado il mio. Lo smartphone fa le stesse cose di un computer ma si chiama smartphone, idem il tablet ma ci sono diversi modi e mezzi per fare la stessa cosa con il loro nome e le loro peculiarità. Uno che disegna opere fantastiche al PC e le stampa in 3D lo chiamiamo scultore allora? Rispetto a quello che lo fa con il marmo. Quello il punto, ci sono cose che si sono evolute e trasformate, perchè non definirle, chiamarle con il loro nome e aggiornarsi in tal senso ma senza motivi specifici. Come Fotografia Analogica e Fotografia digitale, l'idea è la stessa ma cambiano le pratiche e i modi in alcuni passaggi, poi dalla prima Fotografia digitale a volte si va oltre e non è chiaro più quello che è il "Limite" di questo, limite per definizione non per divieto. Perchè non definire immagine e arte digitale un lavoro che ha abbondonato la maggior parte degli elementi dello scatto? Tutto qui. Cambiano mezzi e possibilità, tutto si espande fino a che qualcosa con si interseca però poi con altri settori, da qui definire i "canoni" ma non per disprezzare. Il problema è che la foto ultra pompata viene vista come una foto migliore ai più quando magari la realtà sarebbe un'altra, il mondo della fotografia è grande e per questo è bene fare chiarezza.. ecco chiarezza, tutto qui. Ogni genere ha le sue peculiarità e modi operativi (vedi Astro e stack di foto per necessità di luce), però nel paesaggio abbiamo l'esempio più lampante di quando si supera il limite forse, poi ci sono altri esempi separati. Se faccio foto in fasi diverse della giornata e le incollo, incollo il cielo preso da internet cominciamo ad uscire dalla fotografia poi, qui il desiderio di trovarne i limiti di queste definizioni. Se tolgo elementi, faccio fotomontaggi.. non dico che la fotografia rappresenta unicamente la realtà, a volte però si varcano certi confini, dico solo "chiamiamo le cose per nome" e basta. (come io potrei essere definito ora un ignorante rompiballe ora, e per certi versi potrei anche capirlo.. ma non posso concepire certe fotografie totalmente manipolate definite come tali, ci sono cose oggettive. Foto belle, foto brutte e quelle che non lo sono proprio. Se io quindi sono un rompiballe smettiamo altrettanto di chiamare certe cose "Fotografie", semplice il concetto anche se stupido no? ) |
| inviato il 06 Aprile 2021 ore 18:23
Guarda, sinceramente secondo me di confini ne abbiamo ancora fin troppi, personalmente non sento la necessità di introdurne altri e in special modo nel mondo dell'arte e dell'espressione. Se uno scultore dipinge la sua opera che fai, lo chiami pitto-scultore? O sculto-pittore? Io penso che la classificazione foto/immagine sia buona per addestrare un classificatore o una IA, se vuoi insegnargli a riconoscere l'una o l'altra. Ma va bene ad un corso di IA per le applicazioni di riconoscimento. Oltre a quel contesto, tale classificazione, per me, non solo è inutile, è controproducente. |
| inviato il 06 Aprile 2021 ore 18:28
“ Guarda, sinceramente secondo me di confini ne abbiamo ancora fin troppi, personalmente non sento la necessità di introdurne altri e in special modo nel mondo dell'arte e dell'espressione. Se uno scultore dipinge la sua opera che fai, lo chiami pitto-scultore? O sculto-pittore? Io penso che la classificazione foto/immagine sia buona per addestrare un classificatore o una IA, se vuoi insegnargli a riconoscere l'una o l'altra. Ma va bene ad un corso di IA per le applicazioni di riconoscimento. Oltre a quel contesto, tale classificazione, per me, non solo è inutile, è controproducente. „ Si l'arte è vasta e senza confini ma questo può aprire le porte a nuovi settori così come nuove "arti" per l'appunto, definire non per limitare ma per prendere coscienza di quegli elementi che compongono una nuova possibile strada. Ostinarsi a chiamare fotografia un risultato che ha ben poco di preso poi dalla fotografia in sè è ostinarsi a chiamare qualcosa non con il suo nome, chiamiamola "arte digitale" in alcuni casi e andiamo avanti per l'appunto, qual'è il problema? Potrebbe avere ancora meno confini e paletti questo perchè non si lega al concetto puro di fotografia. Invece si mischia tutto, si vende qualcosa per quello che non è.. forse questo è peggio. Non a caso capisco le lamentele di chi sente definire bravo "fotografo" uno che ha manipolato tutto al pc pure esagerando e non a quello che invece ha fatto le cose come dio comanda ma meno "appariscenti", distinguere per conoscere meglio. (e far conoscere meglio agli altri) E' anche nella natura dell'uomo se ricordo bene etichettare e classificare ogni cosa, con tutti i pro e contro del caso ovviamente. (soprattutto quando questo porta, come la storia insegna, a creare discriminazione.. ma siamo lontani dal mio punto iniziale ovviamente) |
| inviato il 06 Aprile 2021 ore 18:35
È un tema complesso e ogni affermazione categorica non può avere ragione di esistere.... Se ne è parlato tantissimo, e una delle cose più difficili da incasellare è la coesistenza di foto e realtà.... Purtroppo nel tuo ragionamento vedo parecchi tasselli mancanti, e qualche contraddizione.... Credo sia importante articolare bene topic di questo tipo perché il rischio è che diventino l'ennesima diatriba che si consuma sotto il vessillo "Photoshop si, Photoshop no" |
| inviato il 06 Aprile 2021 ore 18:40
“ È un tema complesso e ogni affermazione categorica non può avere ragione di esistere.... Se ne è parlato tantissimo, e una delle cose più difficili da incasellare è la coesistenza di foto e realtà.... Purtroppo nel tuo ragionamento vedo parecchi tasselli mancanti, e qualche contraddizione.... Credo sia importante articolare bene topic di questo tipo perché il rischio è che diventino l'ennesima diatriba che si consuma sotto il vessillo "Photoshop si, Photoshop no" „ Purtroppo mancano un sacco di premesse ad ogni mia frase iniziale per evitare che ci siano fraintendimenti, ma risulta impossibile farlo ad ogni passaggio. Non sono io intollerante alla post-produzione come accennato, c'è un'evoluzione e sarebbe utile comprenderla così come riconoscerla. Perchè da una parte abbiamo la cosa nuova ("foto" ultra manipolate) e allo stesso tempo codeste cose non possono progredire velocemente perchè appunto oltretutto legate o presentate a qualcosa del passato (dove a molti questo non va bene, e capisco). Distinguiamo e ogni cosa seguirà la sua naturale strada, tutto qui. Ma dobbiamo tutti noi che scattiamo prenderne atto, questo il difficile. Creiamo delle regole ad esempio su cosa compone una fotografia e in che percentuale, cosa caratterizza la fotografia in sè (soggetto, luce, scena, ecc..) e dove porta poi la post-produzione.. da lì non è difficile valutare poi cosa è foto e cosa è diventato altro in modo oggettivo. ATTENZIONE: questo a prescindere dalla bellezza artistica del risultato, sono un passo ancora prima ma vedo che non viene spesso capito. Così i fotografi saranno riconosciuti come tali, e gli smanettoni del pc (vedi sottoscritto per vari motivi) o grafici come tali.. semplice. Tutto questo anche per istruire appunto chi non conosce e non distingue queste linee sottili a volte nella fotografia, per chi non ha il quadro completo. Poi chiaro ci sono molti risvolti a riguardo, quasi infiniti per discorsi interminabili? |
| inviato il 06 Aprile 2021 ore 18:41
@nerdmike, oggi le macchine fotografiche, dopo essere passate per l'elaborazione di un file RAW producono un file immagine, mai una fotografia. Chi pensa di scattare "fotografie" perche' le elabora meno di altri in realta' produce immagini meno elaborate di altri. |
| inviato il 06 Aprile 2021 ore 18:45
La Fotografia cattura attraverso la luce ciò che esiste nella cosiddetta realtà, senza che quest'ultima venga alterata. Poi sta alla bravura del fotografo catturare fotografie più o meno accattivanti, attività parecchio difficile. Tutto il resto é solo finzione, maschera, carnevale...immagin-e-azione! Al verbo non si sfugge... |
| inviato il 06 Aprile 2021 ore 18:53
Credo sia davvero pretenzioso pensare di ricondurre a criteri di oggettività la linea di demarcazione tra fotografia e...... Altro.... Cavolo se solo penso alle alterazioni della realtà che comportava usare una velvia.... |
| inviato il 06 Aprile 2021 ore 18:55
“ Credo sia davvero pretenzioso pensare di ricondurre a criteri di oggettività la linea di demarcazione tra fotografia e...... Altro.... Cavolo se solo penso alle alterazioni della realtà che comportava usare una velvia.... „ A tal proposito.. qualcuno, qualche Fujista mi dovrebbe spiegare perchè non esiste un profilo Fujifilm il più neutro possibile utile per elaborazione RAW viste le potenzialità del sensore, il Provia cosidetto "Standard" è bel lontano dal quel concetto a mio avviso. Una volta con i rullini era anche una questione di "chimica" ma ora è diverso. |
user28347 | inviato il 06 Aprile 2021 ore 18:56
non so rispondere ma qualcuno che mi da il mi piace e mi dice che bella immagine mi in× come una bestia .quale sarebbe la vera fotografia?la solita street in bianconero? |
| inviato il 06 Aprile 2021 ore 19:02
La PP, oggi, si può fare pure in macchina, oltre che sul PC. Perdere una giornata al PC non è diverso da chi la perde in camera oscura, anzi, penso si diverta pure di più. Il disegno a ricalco, per fare un esempio, con tavolette con overlay trasparente collegate direttamente a Ps, è uno standard di lavoro per un disegnatore. Ciò non vuol dire che il disegnatore non sappia creare uno schizzo nativo, è solo un acceleratore di lavoro. Poi, per la questione arte, per me, un artista, è solamente uno come Gian Lorenzo Bernini con, tra le mani, solo uno scalpello e un marmo. |
| inviato il 06 Aprile 2021 ore 19:05
quale sarebbe la vera fotografia? Quella che fai per te. Quella che ti provoca un emozione. Quella che esce dagli schemi. L'attimo che precede lo scatto. E tanto altro. Se non ti basta ne puoi aggiungere quanti ne vuoi. |
| inviato il 06 Aprile 2021 ore 19:18
Mah.. personalmente penso che la post sia imprescindibile per ottenere una buona fotografia. Io, sbagliando,cerco di farne il meno possibile, perche' mi pesa stare davanti al computer per ore a "colorare" le figure. Questo non toglie che evidentemente senza post non potrei fare neppure una foto decente. insomma... son cresciuto con alle spalle un bacchettone che ripeteva incessante: "devi previsualizzare la foto!" "la foto non e' realta' e TU NON SEI UNA TELECAMERA", "Una foto deve avere il guizzo, deve portare addosso i segni ed i morsi del fotografo!" e tanti altri dogmi che esaltano "l'occhio del fotografo!".. ma l'unica cosa che permette all'occhio del fotografo di emergere in superficie e proprio il fatto che la realta' non viene ripresa come era in quel momento. La realta' viene distorta ed alcune sue parti messe in evidenza (altre nascoste accuratamente). Ora che possiamo disporre di strumenti piu' efficaci saltano fuori i sedicenti "puristi" con le loro trappole mentali e paletti.... il "a 'sfa nen parei" (non si fa cosi') lo lasciamo volentieri ai rigidi di pensiero e corti di vista... |
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