| inviato il 09 Marzo 2021 ore 16:15
“ la prima cosa che mi veniva da rispondere era innanzitutto di studiarsi a fondo il manuale d'uso della macchina per capire, con la successiva pratica sul campo, cosa SI POTEVA ottenere e cosa NON SI POTEVA ottenere dal corpo macchina e dalla lente appena acquistata „ Esatto, io venivo preso in giro perché, a macchina acquistata, mi portavo appresso il manuale di istruzioni della fotocamera e me lo leggevo ovunque. Però, mi sentivo, e mi sento, spesso, chiedere, cosa sono quegli indici, a sinistra e a destra del punto di fuoco metrico, e io gli rispondo, sono gli indici della PDC, ma tu non ci fare caso . “ Tutto questo per dire che le..."semplificazioni" che ci hanno portato gli smartphone (usati in modalità AUTO) „ Non solo quelli, tanti comprano la compatta, coi picture styles incorporati che, magari, poi, chiamano pure AI, che apre il flash da sola, quando lei decide sia necessario, e che riconosce pure se uno sorride, ma loro vogliono quello. Perché, scusami, quanta gente usa una reflex da 4 mila euro con la modalità rettangolino verde, ovvero, full auto, non la P di Program eh, quella ce l'avevo sulla Canon A1 negli anni '80, dico il rettangolo, quello che fa tutto. Perché vogliono la foto bella, senza saper fare la foto bella. Ma anche questa è un'opinione e, se cercano questo, ben venga per loro, ci mancherebbe. |
| inviato il 09 Marzo 2021 ore 16:27
@luna429 Riguardo ai corsi di fotografia posso dire la mia in quanto li faccio. Da me vengono spesso aspiranti fotografi che ne hanno già fatti altri. Il problema è che molta gente sa anche tutto a livello tecnico ( e zero a livello culturale)ma lo spiega male. E se tu non sai spiegare bene stai sicuro che nessuno impara anche se sei Bresson. Prima é stato citato Toni Thorimbert e mi accodo ai complimenti: é un fotografo vero che , per prima cosa sa usare benissimo qualsiasi mezzo , poi ha studiato la fotografia ( non i manuali , ma i vari fotografi che hanno influenzato tutti noi ), poi ti spiega perfettamente quale è il più grande nemico del fotografo: la banalità. Se tu vai in Africa e fai foto a tre bimbi neri che giocano a calcio , sicuramente avrai una marea di like , ma la tua foto vale zero. Quando uno capisce questa semplice cosa comincia a diventare fotografo. Comincia a smettere di , in ordine , fotografare , sviluppare , pubblicare foto di tramonti , luna rossa , fiori , vecchietti in una panchina , mendicanti ...( finisco qua in quanto la lista é infinita ). Quando si smette di essere schiavi dei like possiamo ( con tutti nostri limiti ) dare un messaggio. Ps : vorrei smentire che le foto belle si fanno in Manual e le brutte in Auto . Questi sono solo due opzioni che ha il fotografo per riuscire a fissare l'immagine che ha in testa. Quale voglia usare é sempre lecita. |
| inviato il 09 Marzo 2021 ore 16:38
Lastprince, mai dare dell'Arabo a un iraniano... . Si incazzerebbe di brutto |
| inviato il 09 Marzo 2021 ore 16:41
Hai ragione al 100%. Devo essere sincero : primo non sapevo di questa diatriba ( ho appena controllato), e secondo non ricordavo nemmeno che fosse iraniana :) |
user19159 | inviato il 09 Marzo 2021 ore 16:45
@Lastprince Assolutamente d'accordo. Ma purtroppo la mentalità è difficile da cambiare. A me una situazione analoga mi capitò quando un gruppo di persone mi chiesero se volevo unirmi a loro per fare street photo. Arrivai con la mia 6D e un 50mm mentre tutti gli altri avevano il classico superzoom base o poco più. Mentre io cercavo di entrare nell'azione (con tutti i rischi annessi al caso), gli altri fotografavano da un chilometro con un 200mm... e grazie al c... A fine giornata io avevo scattato tre foto ed ero gasatissimo, gli altri ne avevano fatte a centinaia di cui oltre la metà erano tipe al cellulare. Solo che in quella situazione IO ero il cattivo, io ero quello che se la tirava, io ero quello che volevo fare l'esperto, io ero quello che facendo poche foto me ne potevo pure stare a casa.... |
| inviato il 09 Marzo 2021 ore 16:52
Ti do qualche consiglio: 1) fregatene 2) nella street si va da solo ( anzi direi in tutti i generi ) . Trovarsi accalcati su un ipotetica scena produce solo fastidio e mai buone foto. 3) gli zoom sono comodi ma impigriscono. Specializzati con una focale , falla tua : falla diventare un marchio di fabbrica. 4) non c'è un numero giusto di scatti. Esistono solo gli scatti giusti. I fotografi professionisti fanno al gg in alcune manifestazioni pubbliche 5000 scatti per tenerne 20 . Per un calendario Pirelli Terry Richardson scattò 12000 scatti : tenendone 12. |
user19159 | inviato il 09 Marzo 2021 ore 16:58
1) alla grande. E' quello che ho fatto in seguito. 2) Fui criticato pure per questo. E da qui si torna al punto 1 3) Non a caso io mi portai dietro solo il 50mm fisso 4) Se ogni 100 scatti ne trovo 5 che mi soddisfano SUL SERIO sono la persona più felice del mondo. |
| inviato il 09 Marzo 2021 ore 23:23
Sulla tecnica farei un discorso un po' collaterale. Rispetto alla fotografia il mezzo non è poi il primo problema. Il vero problema è "cosa" fotografi, "come" e "perchè" lo fotografi. Non "con cosa" lo fotografi. Uno smartphone è dialetticamente simile a una reflex o a una moderna ML. Solo, con meno qualità tecnica (ma nemmeno tanto). Ma la qualità tecnica imprigiona lo scatto in un perimetro stretto, lo lega a una catena troppo corta. Se devi uscire a fare Street, vai da solo e ti porti un obbiettivo. Se con quell'obbiettivo non riesci a fare una certa foto, pazienza: ne farai un'altra. Si usa l'attrezzatura per scattare e non il contrario. Piuttosto c'è un grosso problema, secondo me, con la luce. Il fotografo vero conosce tutte le dinamiche della luce. Oggi ci sono schiere di sedicenti fotografi che non capiscono assolutamente come gira la luce, come si riflette, come si espande, la sua forza. Come si fa a scrivere con la luce se non la si domina? Semplice, non si riesce. Se comprendi e governi la luce puoi scattare con quello che vuoi. Io dopo 30 anni ancora non padroneggio questo aspetto in maniera soddisfacente. Instagram è poi solo una conseguenza, il difetto è dei giovani fotografi è forse di voler piacere a tutti; è questa ricerca del consenso che crea la mediocrità. |
user19159 | inviato il 10 Marzo 2021 ore 8:50
Mirko, onestamente non saprei. Nel senso che posso ammettere che oggi si possono realizzare buoni scatti anche con uno smartphone pure di fascia media, ma secondo me una buona reflex con un sensore grande e una lente di fascia alta rimarranno sempre la scelta migliore in determinati settori. Inoltre, come dici giustamente tu, ci sono tanti fattori di natura tecnica che andrebbero padroneggiati se si vogliono ottenere foto come si deve. Mi capita spesso di utilizzare il mio 135mm serie L di Canon per la ritrattistica e francamente non credo che uno smartphone possa regalarti certi risultati. Tu magari mi dirai che ho esagerato col paragone, ma io preferirò sempre e comunque andare in giro col mio zainetto cambiando, se necessario, le mie ottiche durante il tragitto. Questo per dire che secondo me il divario c'è ed è ancora molto importante. Altra cosa: ogni volta che vedo la recensione di un nuovo smartphone sento solo parlare di megapixels, di foto stratosferiche, dell'aggiunta di nuove lenti rispetto al precedente modello, ecc... lo so, è marketing.. ma mai nessuno che mi mostri una bella stampa fatta con un plotter o una stampante professionale che mi mostri effettivamente fin dove si può spingere l'hardware di un piccolo device come è un cellulare. |
| inviato il 10 Marzo 2021 ore 12:31
Ciao, il punto è che i device "sottili" hanno un limite fisico. Il piano focale di un telefono è solo qualche mm. Mentre il tuo 135mm Serie L montato su una Reflex è fisicamente in grado di portare una marea di luce al sensore. E' ovvio che poi sia meglio il risultato. E' pura fisica. I telefoni da questo punto di vista invece fanno letteralmente miracoli. Questo non cambia le cose; la fisica c'entrerà ancora per poco; arriverà il SW a fare tutto questo. Il punto è quanto questo ci priverà di quel grado di libertà tecnica che oggi un (buon) fotografo utilizza anche per esprimere la propria comunicazione. Attenzione: libertà che va accettata in quanto contiene anche la possibilità di sbagliarla, la foto. Una volta, con la pellicola, questo grado di libertà era totale. E il fotografo era un mestiere praticamente artigianale. L'abilità del fotografo era quella di saper usare un mezzo che era difficile da usare per molti. Andavi dal fotografo a farti fare la foto di famiglia perchè nessuno lo sapeva fare bene. Adesso il fotografo di famiglia è diventato lo smartphone. Tutti lo sanno usare un cellulare. Tutti sanno scattare con un oggetto che fa le foto praticamente da solo (peraltro anche abbastanza bene). Certo che la foto col 135 è migliore. Ma non è detto che sia più buona di una fatta con un iPhone. La tecnica, secondo me, è solo un sentiero rispetto all'esprimere il messaggio. E deve essere, per me, un mezzo non un fine. Ecco perchè su Instagram secondo me si trovano tantissime immagini tecnicamente fatte bene ma spesso assolutamente prive di senso. Questo vale anche per quelli che si comprano le 5D mark IV col 70-200 f2.8 per avere le foto più "professionali". Poi fanno le foto tutte uguali, bellissime, con il bokeh, a fuochissimo. Esposte perfettamente. Talvolta inguardabili. Quelle foto a cui si dà un'occhiata... "si bella"... e poi si skippa in su. Che si vede che ci sono troppi pixel, troppa apertura. Controllo del rumore, dell'aberrazione cromatica. Si vede che chi scattava cercava soprattutto quella roba li. Il Bokeh. Belin, a me sta cosa che uno si compra un obbiettivo f1.4 per avere il "bokeh" mi fa schiantare. Ma io sono un po' estremo, non faccio tanto testo. Per me più una foto è bella e meno mi piace: mi piacciono le foto di Martin Parr in cui le persone sono tutte meravigliosamente brutte... Guardandole non mi sono mai chiesto con che lente o macchina le avesse scattate. Non è quello che mi interessa. Mi interessa tutta la vita che c'è dentro. Tutti discutono piacevolmente di macchine fotografiche ma pochi parlano di fotografia. Un po' come sentire delle persone che si trovano tra loro e parlano di pennelli. Saranno poi dei pittori? |
user19159 | inviato il 10 Marzo 2021 ore 13:15
“ mi piacciono le foto di Martin Parr [...] Mi interessa tutta la vita che c'è dentro. „ Quanto hai ragione! |
| inviato il 10 Marzo 2021 ore 18:16
Luna429,titolo un po' ingannevole,...poi ripreso alla terza riga: "uno smartphone può sostituire una reflex" dove verte il discorso...sempre li! di sociologico c'e' poco! hai studiato?...buon per te,allora saprai che telefoni e reflex funzionano nello stesso modo!, con diverse qualita', diversi approcci(ovvio che un telefono non e' paragonabile a un 600 su FF) e diversi risultati.... cosa ti da veramente fastidio? |
user19159 | inviato il 10 Marzo 2021 ore 19:15
“ cosa ti da veramente fastidio? „ Proprio nulla. Ma evidentemente non hai letto il mio primo post o, a differenza degli altri, non hai capito qual era l'argomento proposto nella discussione. |
| inviato il 10 Marzo 2021 ore 19:45
“ “ cosa ti da veramente fastidio? ? Proprio nulla. Ma evidentemente non hai letto il mio primo post o, a differenza degli altri, non hai capito qual era l'argomento proposto nella discussione. „ ho letto invece!,....tu fotografi da 15 anni,io faccio il meccanico da 25 anni e conosco la matematica,..eppure trovo meccanici(o presunti tali) che in 40 anni di lavoro non sanno come calcolare la cilindrata...ed e' matematica da 5° elementare ... ...quindi il tuo e' sapere o saccenza? |
user19159 | inviato il 10 Marzo 2021 ore 19:58
Nel mio primissimo post ho scritto: “ Io faccio fotografie da quindici anni. Ho studiato tanto sui libri, ho fatto tanta pratica, ho letto dozzine di manuali, articoli, partecipato a mostre, ma non mi ritengo un fotografo. Sono un grande appassionato di fotografia consapevole che c'è sempre qualcosa di nuovo da imparare . „ Che, a casa mia significa due cose: 1) mi sono documentato molto perché mi piace la fotografia e mi piace (in generale) approfondire, ma non per questo mi attribuisco titoli che non mi competono. 2) Che con molta umiltà ed educazione ho aperto una discussione per conoscere il parere di altre persone perché credo che chiunque possa in ogni caso insegnarti qualcosa di nuovo. Francamente non capisco né il tuo modo di porti che suona alquanto sgarbato né la polemica che stai alzando quando sino a prima del tuo intervento si è dialogato con estrema ed assoluta tranquillità. | |

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