| inviato il 01 Marzo 2021 ore 12:31
Angus ho provato a ricercare qui su Juza le discussioni da cui hai tratto le citazioni nel post iniziale ma il risultato della ricerca non mi restituisce nulla che sembri essere la discussione cui ti riferisci. A parte questo vengo al tema da te proposto. In realtà una specie di "gerarchia" dei generi fotografici si ritrova, anche se non espressa esplicitamente, in alcuni importanti saggi dedicati alla fotografia, a partire da "La camera chiara" di Barthes dove appare abbastanza evidente la considerazione di serie B per tutta quella fotografia che non si occupi dell'uomo. Ne dà conto anche Robert Adams in uno dei brevi saggi raccolti nel suo libro "La bellezza in fotografia" dove ripropone questa gerarchia, pur essendo egli in prima persona fotografo di paesaggio e non certo di ritratto o reportage sociale. Forse proprio per reazione a questo malcelato complesso di inferiorità Ghirri rivendica esplicitamente in "lezioni di fotografia" l'importanza della fotografia di paesaggio in un mondo che invece sembra sommergerci di ritratti. |
| inviato il 01 Marzo 2021 ore 12:40
“ Angus ho provato a ricercare qui su Juza le discussioni da cui hai tratto le citazioni nel post iniziale ma il risultato della ricerca non mi restituisce nulla che sembri essere la discussione cui ti riferisci. „ Immagino sia questa: www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=3735758 |
| inviato il 01 Marzo 2021 ore 12:42
“ E' il motivo per cui, alimentando le ire di chi amministra sto forum, continuo a ritenere che affidare la regolazione delle discussioni allo strumento blocco bypassando la moderazione sia profondamente sbagliato... „ La giustizia fai da te non è giustizia, al massimo può essere vendetta. Discussioni ad uso e consumo di chi le apre, dove viene ammesso solo un ristretto circolo di consenzienti, non dovrebbero proprio esistere. “ in alcuni importanti saggi dedicati alla fotografia, a partire da "La camera chiara" di Barthes dove appare abbastanza evidente la considerazione di serie B per tutta quella fotografia che non si occupi dell'uomo. Ne dà conto anche Robert Adams in uno dei brevi saggi raccolti nel suo libro "La bellezza in fotografia" dove ripropone questa gerarchia, pur essendo egli in prima persona fotografo di paesaggio e non certo di ritratto o reportage sociale. Forse proprio per reazione a questo malcelato complesso di inferiorità Ghirri rivendica invece esplicitamente in "lezioni di fotografia" l'importanza della fotografia di paesaggio in un mondo che invece sembra sommergerci di ritratti. „ Ognuno di questi autori da un contributo che merita di essere approfondito e compreso, personalmente credo che ogni genere abbia pari importanza e pari dignità. |
| inviato il 01 Marzo 2021 ore 15:06
Esistono secondo me i fotografi di serie A e quelli di serie B. Quelli di serie A travalicano i generi, vanno oltre. |
| inviato il 01 Marzo 2021 ore 15:50
“ A parte questo vengo al tema da te proposto. In realtà una specie di "gerarchia" dei generi fotografici si ritrova, anche se non espressa esplicitamente, in alcuni importanti saggi dedicati alla fotografia, a partire da "La camera chiara" di Barthes dove appare abbastanza evidente la considerazione di serie B per tutta quella fotografia che non si occupi dell'uomo. Ne dà conto anche Robert Adams in uno dei brevi saggi raccolti nel suo libro "La bellezza in fotografia" dove ripropone questa gerarchia, pur essendo egli in prima persona fotografo di paesaggio e non certo di ritratto o reportage sociale. Forse proprio per reazione a questo malcelato complesso di inferiorità Ghirri rivendica esplicitamente in "lezioni di fotografia" l'importanza della fotografia di paesaggio in un mondo che invece sembra sommergerci di ritratti. „ Andrea è sicuramente una delle chiavi di lettura...E certamente l'importanza di Ghirri nell'affermare la nobiltà del paesaggio all'interno della fotografia è innegabile...Trovo però l'opera di Ghirri, sebbene avara di figure umane, ancora caratterizzata da un certo antropocentrismo...In fondo lui i parla sostanzialmente dell'uomo servendosi spesso del paesaggio rurale... In sostanza la sua opera è ben distante da quella che io definisco "fotografia di natura" |
| inviato il 01 Marzo 2021 ore 16:50
Mi ritrovo nelle parole di Angus e di Fabrizio. Vorrei aggiungere che bisognerebbe avere sempre rispetto per le opinioni altrui, discuterne civilmente e mai "aggredire" un'idea diversa dalla propria. Ciò che può essere una certezza dal mio punto di vista sicuramente può non esserlo per qualcun'altro. Personalmente amo vivere in montagna, amo immergermi nella natura e quasi ogni giorno, per fortuna, ho il tempo di godermi qualche ora in quota. La fotografia naturalistica, nel mio caso, è quasi venuta spontanea. Inizialmente fotografavo paesaggi, poi un pomeriggio di gennaio di 2 anni fa, in una libreria di Chamonix, trovai "Il sentiero perduto" di Unterthiner. Sfogliandolo rimasi subito colpito, soggetti che prima comunque conoscevo e ammiravo (ma non fotografavo) ora potevo ammirarli tra quelle pagine con occhi diversi, gli occhi di chi riesce a trasmettere le emozioni di un momento attraverso uno scatto. Da allora è iniziato il mio percorso di vera crescita fotografica; quella interiore, che ti porta a dare più peso al momento e al messaggio da trasmettere che a tutto ciò che riguarda il mezzo e la tecnica. Inoltre penso che il praticare un genere piuttosto che un altro debba venire da dentro di noi, passatemi il termine ma ci vorrebbe una sorta di "vocazione"...a me piace fotografare in montagna perché mi fa stare bene, ma sono una scarpa totale con tutto ciò che non riguarda paesaggi e animali...proprio non mi attirano altri generi; tuttavia MAI mi sognerei di dire che un genere è meno importante di un altro o peggio ancora di farlo passare come inutile. |
| inviato il 01 Marzo 2021 ore 17:03
Tra le fonti di ispirazione per me un posto speciale lo merita Galen Rowell. Ho appena ordinato il Sentiero Perduto, e ti ringrazio André per il riferimento. |
| inviato il 01 Marzo 2021 ore 17:14
André grazie! Il sentiero perduto altro grande rifermento di fotografia naturalistica con una grande componente emozionale... Unica opera di Unterthiner con quella particolare connotazione.... Fabrizio, Galen Rowell pilastro insostituibile della fotografia moderna di paesaggio... Lui, Adams, Cramer, mettiamoci anche Strand.... Sono alcuni degli imprescindibili per chi vuole approcciare il genere! |
| inviato il 01 Marzo 2021 ore 17:15
Apprezzamento per la riflessione di Murmunto. Mi aspetto che il pensiero filosofico, che spesso precorre gli orientamenti sociali più ampi, ritorni presto sul rapporto tra uomo ed ecosistema, soprattutto dopo questi anni in cui la sostenibilità e la responsabilità sociale stanno arrivando sul tavolo del mondo industriale e delle imprese di servizi. Mecenati meno nobili ma non meno potenti di quelli dei tempi passati... |
| inviato il 01 Marzo 2021 ore 18:45
“ In sostanza la sua opera è ben distante da quella che io definisco "fotografia di natura" „ di sicuro non lo è come non lo è la fotografia dei New Topographers, è foto di paesaggio e di devastazione del paesaggio da parte dell'uomo, sotto questo aspetto forse il mio intervento è un po' fuori tema, ritenevo di sottolineare come la tendenza a classificare la fotografia in una "gerarchia dei generi" parta da lontano, come sottolineato anche da Murmunto. |
| inviato il 01 Marzo 2021 ore 18:59
“ Esistono secondo me i fotografi di serie A e quelli di serie B. Quelli di serie A travalicano i generi, vanno oltre. „ Esatto, per me Panizza è un'esempio di fotografo di serie A+, eccelle in ogni genere che pratica... |
| inviato il 01 Marzo 2021 ore 20:45
Ahi zeppo, credo che panizza sia proprio un esempio poco calzante... So che è poco educato parlare di un fotografo qui iscritto in sua assenza.... Ma se parliamo di etica e messaggio non credo sia la figura più adatta da citare.... |
| inviato il 01 Marzo 2021 ore 21:19
“ Ahi zeppo, credo che panizza sia proprio un esempio poco calzante... So che è poco educato parlare di un fotografo qui iscritto in sua assenza.... Ma se parliamo di etica e messaggio non credo sia la figura più adatta da citare „ Bravo è bravo sia con la macchina che in post ....ma.....ha pi...ato molte volte fuori dal vasetto purtroppo non è il solo. |
| inviato il 01 Marzo 2021 ore 21:23
Faremo il vaso più grande |
| inviato il 01 Marzo 2021 ore 21:24
Il problema è che facendo così finisce che i tuoi scatti risultano davvero essere scatole vuote...e prendono forza i discorsi strampalati di chi dice che la foto di natura è solo esercizio di stile.... E questo non è un bene.... |
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