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Il futuro delle nostre macchine fotografiche digitali


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avatarjunior
inviato il 24 Febbraio 2021 ore 21:06

io la 5d mark ii (2008) ancora mi pento di averla svenduta, quindi dipende di che corpo parliamo.




avatarsenior
inviato il 24 Febbraio 2021 ore 21:10

Beh si. :)

Non confonderei il software con l'hardware. I formati saranno sempre leggibili anche in futuro, perchè dietro ad un formato c'è una specifica e quindi chiunque è in grado di scrivere il software per leggerlo.
Io mi preoccuperei della SD (o del SSD) che si lascia in un cassetto per 20 anni...


Certo... ma se nessuno dovesse scrivere l'interprete sw dovrai, per forza di cose, scrivertelo tu.

Anni fa dividevo l'ufficio con un ing che ad ogni salto tecnologico si portava dietro i dati... Partendo dai floppy da 2 pollici e mezzo, arrivò fino al bluray, tra l'altro convertendo i formati vecchi sfruttando programmi che ancora li leggevano. Aveva testi scritti con wordstar, per esempio, o con amipro. (Una voglia assurda, fare sto lavoro!!!)
Adesso non so se ci siano programmi capaci di leggere file, che so, di Amì pro, Wordperfect, 123 o Autodesk Animator. O semplici PCX (probabilmente questi ultimi si).
Non parliamo poi dei supporti, dalla vita limitata pure loro.
I miei 2 dischi Iomega Zip sono là, illeggibili, visto che lo Zip l'ho buttato via, perchè era con interfaccia parallela, estinta pure lei. Inutilizzabile (e 350 mila lire buttate!). E illeggibili i dischi. Per continuare ad usare i supporti vecchi bisognerebbe tenere un pc dell'epoca, perfettamente funzionante. Sempre che il supporto non muoia di suo... i floppy da 3,5 si rovinavano da nuovi, figuriamoci dopo qualche decennio.

Giusto poi stampare, sacrosanto... ma se ti dovesse crollare la casa o andare a fuoco? Sarebbero perduti comunque... MrGreen

Un mio amico mi ha raccontato che quand'era bambino ha bruciato (!!!) i negativi scattati da suo padre in Africa durante il periodo coloniale! Bruciavano così bene... se ci ripensa adesso si prenderebbe a martellate da solo!

Più del destino delle macchine fotografiche, preoccupiamoci del nostro.

Infatti. Leggo spesso thread relativi al destino di questo o quel brand, come fossero di nostra proprietà... ma alla fine, quello che più mi preoccupa, è se IO riuscirò ad arrivarci da qui a qualche anno! MrGreen


avatarsenior
inviato il 24 Febbraio 2021 ore 21:12

Per quelle che lo consentono basterebbe un battery grip con batterie AA, se non una macchina che usi le stesse. Attualmente le batterie non sono compatibili nemmeno tra macchine della stessa marca. A Roma si dice " nun se frega er santaro"...

avatarsenior
inviato il 24 Febbraio 2021 ore 21:15

E comunque le fotografie basterà stamparle e non tenerle su supporti digitali.

avatarsenior
inviato il 24 Febbraio 2021 ore 21:16

@ Massimogreco

Scusami, ma mi hai fatto venire la curiosità, ma che macchina era, questa compatta rimasta senza pile disponibili.

avatarsenior
inviato il 24 Febbraio 2021 ore 21:21

E comunque le fotografie basterà stamparle e non tenerle su supporti digitali.


Mio zio ha perduto l'albo di foto di mia nonna... sono sopravvissute decenni, finchè non hanno trovato quello a cui interessavano poco, perdendole.
Fortunatamente avevo scansionato diverse di quelle foto, adesso salvate in formato JPG da qualche parte.

avatarsenior
inviato il 24 Febbraio 2021 ore 21:21

Ci sono già battery grip con adattatore per batterie AA......
Canon li faceva per le serie xxd..... 40d sicuro

avatarsenior
inviato il 24 Febbraio 2021 ore 21:23

@Gianni23
150cm son tantini eh....tutto può essere per carità ma un certo Michael Jordan ne saltava 117....LeBron 112....
Io ora da fermo se ne salto 70 è grasso che cola....150cm da fermo...non sei di questo mondo MrGreen

avatarsenior
inviato il 24 Febbraio 2021 ore 21:41

150cm da fermo


Credo intendesse "in lungo" MrGreen

avatarsenior
inviato il 24 Febbraio 2021 ore 21:54

Ho una 20d che uso ancora, macchina che ha 16 anni d'età. Cosa accadrà tra 4 anni, ovvero i fatidici “20 anni”? Probabilmente continuerà a funzionare, e di batterie se ne troveranno sempre, originali o compatibili...

user207512
avatar
inviato il 24 Febbraio 2021 ore 22:12

Che vi devo dire, resta il fatto che oggi salto mezzo metro e se faccio due allunghi crepo. Quindi direi che l'ultimo dei miei problemi è la longevità della macchina fotografica.

avatarjunior
inviato il 24 Febbraio 2021 ore 22:26

Non per ripetermi ma se oggi abbiamo ancora le foto di Vittorio Sella e Ansel Adams è perché abbiamo le lastre, i negativi e anche fra cent'anni potremo ripetere quelle foto, le nostre non le avranno più nemmeno i nostri figli.
Formati che ogni macchina produce leggermente diversi, supporti che durano qualche anno ecc...
Perciò non è della macchina fotografica che mi preoccupo ma piuttosto dei risultati.
Mi piacerebbe lasciare un ricordo.

avatarsenior
inviato il 24 Febbraio 2021 ore 22:35

Mi piacerebbe lasciare un ricordo.


Vero, alla fine rimarranno gli album on line e le memorie, se non ci lasceranno e ci faremo sempre backup freschi. Io feci delle foto riproduzioni con stativo alle foto di mio nonno, stampa da stampa, sempre in B/N e i negativi sono a dormire asciutti negli album Paterson, tutti catalogati, che ricordi però.

avatarsenior
inviato il 24 Febbraio 2021 ore 22:39

Non per ripetermi ma se oggi abbiamo ancora le foto di Vittorio Sella e Ansel Adams è perché abbiamo le lastre, i negativi e anche fra cent'anni potremo ripetere quelle foto, le nostre non le avranno più nemmeno i nostri figli.
Formati che ogni macchina produce leggermente diversi, supporti che durano qualche anno ecc...
Perciò non è della macchina fotografica che mi preoccupo ma piuttosto dei risultati.
Mi piacerebbe lasciare un ricordo.


è una narrazione catastrofista, le foto di Adams ci sono perché sono state fatte da lui, quelle di mio bisnonno sono pochissime (e sono fortunato di avere avuto nonni e bisnonni che potevano avere macchine fotografiche in casa solo per diletto di famiglia) sempre si è conservato ciò che i contemporanei o quasi ad un certo punto hanno pensato contasse, la Vivian Mayer per poco nessuno l'avrebbe mai conosciuta (e qui non entro nel merito del suo lavoro) e scattava a pellicola.

Quanti libri cartacei sono andati perduti nella storia? Ma ristampiamo ancora la Divina Commedia.

Semmai oggi non si deve più ragionare di supporto, il digitale si basa sulla trasferibilità e facile replicabilità, le foto che contano è un attimo backupparle su un nuovo formato quando si afferma e poi oggi c'è il cloud fornito in alcuni casi da servizi ultraprofessionali. Se un lavoro conta viene replicato e salvato sui nuovi formati la cosa conta anche nelle famiglie, se i figli ci tengono al materiale audio/video dei genitori lo conservano sennò lo lasciano andare e conservate male anche le pellicole si rovinan, se nessuno conserverà il nostro prima o dopo la nostra morte sparirà. Ma chi oggi fa qualcosa che lo distingue come qualità lo vedrà replicato nel futuro e sicuramente tra mille anni lo visioneranno sulle navi stellari.

avatarsenior
inviato il 25 Febbraio 2021 ore 1:35

Riguardo agli strumenti, alle macchie fotografiche di un tempo, del presente e del futuro:

Le macchine fotografiche, come gli altri prodotti tecnologici prodotti dall'uomo, semplicemente seguono i tempi e i processi della nostra civiltà e del nostro progresso tecnologico. Il progresso tecnologico, la scienza, si sviluppa con tempi man mano sempre più veloci, quindi una crescita non lineare ma tendente all'esponenziale. Nell'800 uno strumento tecnologico durava molti anni e doveva, preferibilmente, essere pensato per durare molti anni. La scienza procedeva a passi più lenti, quindi la crescita tecnologica era lenta e di conseguenza anche gli avvicendamenti tecnologici seguivano uno stesso ritmo più lento. Valeva la pena pensare alla costruzione di uno strumento, soprattutto se di alto livello, perchè portasse in sè, tra le altre caratteristiche peculiari per il suo scopo, anche la caratteristica di durare nel tempo: quello strumento sarebbe stato ritenuto valido almeno quanto uno nuovo per un lasso di tempo maggiore proprio perchè la scienza di quel tempo non avrebbe inciso, in tempi brevi, con nuove caratteristiche tali da farlo invecchiare precocemente.
Nei nostri anni il progresso tecnologico sta mostrando in maniera evidente una delle conseguenze della crescita con progressioni tendenti all'esponenziale. La scienza (per fortuna) mette a capitale tutta la scienza precedente, autoalimentanosi e come dire "esplodendo" con un spinta e una velocità sempre maggiore. Pensiamo a cosa vediamo noi oggi nell'ambito della vita di una persona: io stesso ho cominciato ad usare(fine anni '80) le pellicole analogiche in fotocamere meccaniche, oggi sempre io, la stessa persona ma circa trent'anni dopo(solamente una trentina o poco più), uso internet, vivo gli effetti della globalizzazione, uso lo smartphone, i computer, processori sempre più potenti e, all'orizzonte, l'intelligenza artificiale. Una persona di qualche generazione precedente alla mia avrebbe avuto una percezione di progresso tecnologico nella esperienza dellla propria vita, quasi come piatta, con cambiamenti molto lenti(anche se molto maggiori rispetto alle generazioni ancora precedenti).
Oggi questa crescita scientifica e tecnologica è tangibilmente veloce, quasi frenetica.
E mi pare quasi scontato che un prodotto tecnologico segua le stesse identiche regole. Nessun complotto che voglia far durare meno le nostre macchine fotografiche.
Fra le caratteristiche importanti che uno strumento ad alto contenuto tecnologico deve contenere in sè non c'è più come importante quella della durata nel tempo, ma piiuttosto quella di contenere più innovazione tecnologica possibile. E l'innovazione tecnologica permette sempre più potenza, al tempo stesso è anche sempre più effimera. Effimera nel senso che in sempre meno tempo della nuova tecnologia, più evoluta, "invaliderà" quella che era al top poco tempo prima. Questa è la tendenza degli strumenti ad alto contenuto tecnologico, e sempre più sarà così.
Non riesco neppure a immaginare del tutto a come potrà essere, in generale, la vita delle persone quando questa velocità sarà ancora maggiore e molto più veloce di quanto non sia oggi. Tutto questo porterà enormi vantaggi e anche problemi, in quali misure gli uni o gli altri dipenderà in gran parte dalle scelte che saranno fatte.
Intanto però, tornando a noi, vediamo le nostre fotocamere invecchiare molto più velocemente di una volta... è normale che così sia.

Riguardo alle nostre immagini fotografiche:

Sono discorsi che fan parte di altri temi, molto complessi e articolati, su cui tanto si è trattato e si tratta. Sapendo di banalizzare molto, forse troppo (ma siamo in un forum e sono anche troppo lungo) in buona parte il paradigma precedente dell'evoluzione della scienza e della tecnologia si può applicare anche immagini. Con le immagini possiamo risalire anche in tempi precedenti all'affermarsi della scienza. Una statua nell'epoca classica greca o romana, o un dipinto rinascimentale, erano opere uniche, e in pochi artisti/artigiani le producevano. Quelle poche immagini erano preziose, conservate, guardate da tanti, erano spesso usate per luoghi pubblici, l'immagine quasi sempre era arte. Nel secolo scorso siamo giunti con l'immagine, in varie declinazioni, nell'epoca della sua più facile riproducibilità tecnica, pur se ancora analogica. La fotografia fa già parte di questo processo, anzi ne è una delle forme acceleratrici (Andy Warhol e la pop art lo stimmatizzano). Nell'epoca attuale del digitale c'è la produzione abnorme di immagini(tutti sono in grado di produrre immagini, non solo con una macchina fotografica, basta uno smartphone o un computer) ed è possibile diffonderle e globalizzarle(con la rete). Normale che una quantità abnorme di queste immagini andrà persa, e comunque tante probabilmente arriveranno nel futuro.

La modernità è il transitorio, il fuggitivo, il contigente, il frenetico e la velocità. Nel bene e nel male. Si tratta di esserne coscienti.

Lo stesso, banalmente, oggi vale per i nostri strumenti, tra i quali anche le macchine fotografiche e per le nostre immagini. Poi in futuro... chiissà....

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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