| inviato il 22 Febbraio 2021 ore 22:56
Come tutte le pellicole b/n la "questione" Sensibilità Effettiva" vs "Indice di Esposizione" da adito come sempre ad un sacco di equivoci legati principalmente alla chimica che si utilizza per lo sviluppo. Io l'ho usata con soddisfazione ad 80 Iso nominali ... ovviamente con un chimico che nn si mangia la sensibilità. Poi, come per tutte le pellicole b/n, magari un pizzico di sovraesposizione (1/2 stop) gli fa solo del bene... ma questo, come dicevo, è un mantra per tutte le pellicole b/n. In definitiva è una pellicola (costosa) ma utilizzabilissima anche senza cavalletto. |
| inviato il 22 Febbraio 2021 ore 22:59
@Ometto “ Il treppedi diventa obbligatorio in tutte le situazioni di ripresa che troverai, perchè i tempi di scatto saranno sicuramente molto lenti „ E' una affermazione totalmente esagerata. |
| inviato il 23 Febbraio 2021 ore 6:42
Ai tempi dell'analogico con il BN esponevo sulle le ombre, con le diapositive sulle luci. Di fatto la sensibilità nominale era ben diversa da quella effettiva a seconda di cosa utilizzavo |
user33434 | inviato il 23 Febbraio 2021 ore 16:48
“ è anche vero però che a Mauro avevo chiesto lumi al riguardo almeno un anno addietro „ Vero Paolo, sempre che il Mauro cui fai riferimento sia io . Mi sono fatto prendere da altro e non ho più approfondito il discorso inversione BN, il kit Bellini che provai io (prova fallita su Ortho25 e PanF per mia colpa) è stato testato su PanF, FP4+, Scala e Rollei ortho 25 ma credo che almeno in linea teorica qualunque pellicola bn sia invertibile. |
| inviato il 23 Febbraio 2021 ore 17:39
No Mauro, il Mauro cui avevo chiesto lumi è Mauro dell'Agenzia Luce. In ogni caso è vero che un poco tutte le pellicole in bianco e nero possono essere sottoposte a trattamento di inversione, ma è vero fino a un certo punto, nel senso che in ogni caso è essenziale che queste pellicole abbiano il supporto perfettamente trasparente, e questo in realtà non tutte lo hanno. |
| inviato il 23 Febbraio 2021 ore 18:05
Da qualche parte dovrei avere le formule chimiche per farsi gli sviluppi, sbianca, fissaggio, ecc. per l'inversione Se a qualcuno interessano li cerco. C'è comunque un altro metodo: pellicola fotomeccanica e stampa a contatto con i negativi. |
| inviato il 23 Febbraio 2021 ore 18:43
per l'inversione (sia carta che pellicola), il Kit Roba Apposta del Branco Ottico dicono sia eccellente. Ero presente alla presentazione della P30 Ferrania da PFG Punto Foto a Milano... Nicola Baldini (CEO Ferrania) portò alcune P30 invertite (non ricordo se da Ag. Luce o da Felix Bielser) ... erano davvero ottime. |
| inviato il 23 Febbraio 2021 ore 18:56
Anche io ero alla presentazione da PFG; quando ho scritto di averla vista invertita mi riferivo proproo a quell' evento. Mi pare che l'avesse invertita l'Agenzia Luce. |
| inviato il 23 Febbraio 2021 ore 22:13
Piccinin, basta fare delle prove di esposizione e sviluppo. La sensibilità effettiva di questa pellicola è circa 20 iso. Se la esponi a 80 iso ottieni delle ombre chiuse senza dettaglio. In pratica ottieni il nero gia sottoesponendo di soli 2 stop, anz'che, come dovrebbe avvenire di norma sottoesponendo di 4 stop. Anche se si sovrasviluppa è risaputo che questo non incrementa in maniera significativa il dettaglio nelle ombre ma anzi, farà "tappare" le alte al punto da rendere instampabile il negativo sotto l'ingranditore. Le cose migliorano un po' se il negativo viene scannerizato per la possibilita di regolare i toni medi e le alte luci con un programma di fotoritocco ma i neri resteranno sempre troppo pieni senza dettaglio perchè non si possono inventare delle informazioni che mancano. Il perchè è stata messa in commercio spacciandola x una 80 iso è una domada che si fanno in molti, e francamente è una considerazione che lascio volentieri ai tecnici Ferrania. www.analogica.it/ferrania-p-30-new-test-t20485.html @Schyter: @Ometto “ Il treppedi diventa obbligatorio in tutte le situazioni di ripresa che troverai, perchè i tempi di scatto saranno sicuramente molto lenti ? E' una affermazione totalmente esagerata. Non credo sia un'affermazione esagerata. Se si usa una pellicola a bassa sensibiltà dò per scontato che si ricerchi la massima nitidezza. Non credo che questo sia coerente con lo scattare a mano libera dove i tempi di scatto saranno sicuramente in "odor di micromosso" gia in pieno sole. Figurasi se si diafframma un pò e/o si usano filtri.... Io l'ho usata con soddisfazione ad 80 Iso nominali ... ovviamente con un chimico che nn si mangia la sensibilità. Se poi si scansiona sono d'accordo, ma stampata sotto l'ingranditore .... |
| inviato il 24 Febbraio 2021 ore 1:07
@Ometto “ Il perchè è stata messa in commercio spacciandola x una 80 iso è una domada che si fanno in molti ... „ La normativa ISO è uno standard internazionale che deve sottostare a determinati requisiti. Credo sia davvero difficile pensare che alla Ferrania rischino di "spacciare" una pellicola per degli ISO falsi. Del resto, seguendo il tuo ragionamento, TUTTI gli altri marchi farebbero la stessa cosa... c'è chi espone una Fomapan 400 a 160, una HP5 400 a 200, una TriX a 200 etc etc etc ... Una combriccola di spacciatori insomma... Qualche rullino Ferrania l'ho scattato ... a mano libera naturalmente. Se intendevo usare determinati chimici la esponevo a 50, con altri a 80 ... del resto mi capita di usare la vecchia Tecnical Pan Kodak (25ISO) a mano libera. La tua affermazione sul cavalletto, in condizioni di luce normali, è assolutamente infondata e la casistica lo conferma; basta fare una banale ricerca per vedere migliaia di immagini scattate a mano libera (praticamente tutte) Non sono un grande stampatore, anche perchè non essendo un bravo fotoamatore, mi capita raramente che le mie fotografie finiscano su carta... però un paio fatte con la P30 ci sono finite su carta negativa... E' una buona pellicola di difficile reperimento e per le mie mediocri fotografie troppo costosa. Così come nn sono un bravo fotografo, ancor meno sono bravo con la sensitometria... tendo al contrario a dare più peso a quello che produco fidandomi della pratica più della teoria. Quel link su Analogica naturalmente lo conosco, ma mi interessa meno di zero . Ben prima che uscisse quel test, in uno dei forum internazionali più quotati (ex APUG, ora Photrio) se ne è parlato a lungo sulla P30... diciamo che quando cerco determinate info, cerco lì, non su Analogica. Qualche scatto con la P30 a mano libera ad 80 iso ... c'è pure un'immagine di un paio di negativi; anche il meno esperto stampatore di questo mondo capisce che quei negativi vanno sotto ingranditore senza grossi problemi. Ci sono anche un pao di foto della presentazione della P30 da PFG Punto Foto. >>> www.flickr.com/search/?user_id=65479914%40N03&sort=date-taken-desc&tex |
| inviato il 24 Febbraio 2021 ore 5:40
Comunque io, per non saper né leggere né scrivere... come si suol dire, quando voglio delle eccellenti diapositive in B&W vado di Rollei Retro 80 S o di Rollei RPX 25 |
user33434 | inviato il 24 Febbraio 2021 ore 8:25
Mi avete fatto venire la curiosità per questa P30, ma il prezzo è al momento irragionevole. Il test di Diego Ranieri linkato da Ometto restituisce quasi l'idea di una pellicola tecnica ortocromatica. Lui l'ha sviluppata in D76 1+1 se ho ben capito, bisogna vedere che cosa hanno usato alla Ferrania per ottenere un indice di esposizione da 80. |
| inviato il 24 Febbraio 2021 ore 8:28
Anche perché in questo modo posso scegliere fra il massimo dettaglio (280 coppie di l/mm) della RPX 25, ovviamente a fronte di una bassa sensibilità, oppure un dettaglio leggermente meno alto (ma che sono pur sempre 200 coppie di l/mm), col vantaggio però di una sensibilità superiore di ben cinque DIN e di una finezza di grana quasi uguale. |
| inviato il 24 Febbraio 2021 ore 8:32
Ah, dimenticavo... ho anche il vantaggio, non da poco invero, di sapere con certezza quale sia la sensibilità effettiva, quella REALE insomma, della pellicola che mi appresto ad adoperare! |
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